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Autore: smilewithmelou    01/04/2013    3 recensioni
“È troppo tardi per dirti che sono innamorato di te?”
Quando fa per alzarsi, un soffio d’aria lo blocca.
Una mano stringe fievolmente la sua.
Un sussurro che trasporta con se troppe cose giunge alle sue orecchie.
“No, Louis. Non è troppo tardi.”
*
Larry Stylinson
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Just The Way You Are.






 

 


Harry Styles ha sempre creduto di aver avuto tutto dalla vita.
Una bella famiglia, una bella casa, dei begli amici, un bel lavoro.
Ma nella vita di Harry Styles qualcosa che non c’era  mai stato era  l’amore.

“Non ho tempo per le relazioni. Io sono un cantante, la mia relazione è con la musica” diceva sempre Harry.

Harry Styles, in quegli anni, poteva affermare di essere arrivato a toccare il cielo con un dito.
Aveva tutto: fans, fama, gloria, soldi.
Cosa poteva volere di più?
Si sentiva come i grandi conquistatori di un tempo, come Alessandro Magno: non c’era niente più grande di lui.

Harry Styles aveva sempre cercato di sembrare indifferente ai commenti negativi che la gente gli rivolgeva, cercava di ignorarli, di passarci sopra. Era così che otteneva successo: seduceva le ragazzine, e perché no, anche i ragazzi, con un solo sguardo e si ritrovava ai propri piedi milioni di seguitori, una meravigliosa carriera discografica e tanti amici, che forse erano più interessati al suo patrimonio musicale che ad altro.

Ma quando vide una persona, quella persona, sembrò che tutto ciò che aveva conquistato si fosse dissolto, che tutte le sue convinzioni si fossero volatilizzate.
Quella persona, da quell’incontro così insignificante, sarebbe diventata la persona più importante della sua intera esistenza.
 


*
 


Rumore di bicchiere di carta che si accartoccia, permettendo al liquido che vi era contenuto di riversarsi sulla maglia del malcapitato.
Occhi azzurrissimi che chiedono scusa per il fatidico errore commesso: gli costerà il licenziamento.
Occhi verdi rabbiosi che, appena vedono quel viso dai tratti fini e quegli occhi profondi e gelidi, divengono sorpresi, incuriositi… tutto tranne che rancorosi.
 
“M-mi scusi signor Styles, non v-volevo..”

Le parole non riescono ad uscire, la meraviglia è troppa.

Quella voce soave l’ha stregato.
È come se non ci fosse più niente intorno a loro.

Accenna un sorriso, scuote la testa.

Gli occhi azzurri si tranquillizzano: da gelidi divengono profondi.
Quelli verdi divengono gioiosi.
 
 


“Mi dispiace ancora, avrei dovuto fare più attenzione..”
“Ti ho detto di non preoccuparti.”

Louis, così si chiama l’assistente sbadato con gli occhi azzurrissimi, ha provato a scusarsi in tutti i modi.
Harry ha sempre sorriso, e accettato le sue scuse prima che gliele facesse.

Ora sono in un bagno al primo piano dell’agenzia e Louis ha appena dato al suo capo una maglietta pulita.
Harry lo ringrazia con lo sguardo prima di mostrare i suoi addominali ben scolpiti, che causano a Louis delle guance rosse come pomodori, per poi indossare quella maglietta bianca.

“Signor Styles, se non le serve altro io andrei…”

Harry si riscuote dalla sua trance momentanea e poi, con un atroce dispiacere nella voce e negli occhi, dice “Certo, vai pure. E chiamami Harry, Louis.”
Louis gli sorride, gli fa un cenno con una mano, e poi lo lascia in quel bagno che Harry ricorderà come il più bello della sua vita.

Ora Harry Styles, indossa quella semplice maglietta bianca, che gli sembra meravigliosa e che ha l’odore di Louis.
È già la sua maglia preferita.
 

*
 



Da quell’incontro, Louis è diventato l’assistente personale di Harry.
Si trovano bene insieme, sono amici.

Ma ad Harry Styles, ora che lo ha incontrato, non basta una semplice amicizia.
Vuole di più.
Non è abituato a non avere ciò che desidera. E lui, più di ogni altra cosa al mondo, desidera Louis.

Ci ha provato, qualche volta, ad organizzare qualcosa che somigliasse vagamente ad un appuntamento: aveva invitato Louis a casa sua, gli aveva offerto un pranzo al ristorante più importante di Londra, ogni mattina offriva un cappuccino anche a lui…
È rimasto folgorato da quel ragazzo poco più basso di lui, con una voce melodiosa e con gli occhi azzurri. Sente di appartenergli.
Ma si sa: quando tieni troppo ad una persona, inevitabilmente, la perdi…
 
 


“Harry, stai esagerando.”
“Dai Louis, vieni qui.”

Louis cerca di allontanarsi dal ragazzo con gli occhi verdi.
Harry aveva bevuto, troppo, e sta iniziando a dare i numeri.

“Louis! Sono il tuo capo, dovresti ascoltarmi.”
Gli occhi azzurri diventano come lastre di ghiaccio, pronte a spezzarsi.

Louis mantiene la calma, anche se dentro sente di star per morire, prova ad avvicinarsi cautamente ad Harry, gli prende le braccia e gli si mette davanti.
“Smettila, sei ubriaco. Non sai quello che dici né quello che fai.”

Harry gli guarda le labbra, sono così belle. È da un sacco di tempo, mesi, che aspetta di poggiare le sue labbra su quelle fini e rosee di Louis.
Non aspetta altro.
E lo fa: gli poggia una mano dietro al collo, lo avvicina a se, gli soffia sulle labbra e lo bacia.
Lo bacia e non se ne pente.

Se ne pente solo quando Louis geme, gli poggia le mani sul petto e lo allontana.
Louis ha gli occhi lucidi, pronti a far cadere lacrime che Harry sa di non poter più asciugare.

Harry prova a scusarsi, lo fa. Ma Louis non lo ascolta: apre la porta della casa di Harry e corre via, con le lacrime a bagnargli il volto e la testa confusa.
Harry lo sa, ha commesso quel grave errore.
Per una volta che si sentiva importante per qualcuno, per il suo essere e non per la sua fama, aveva mandato tutto in fumo.
 

Harry Styles scivola piano a terra, si appoggia alla spalliera del divano di pelle e piange.
Piange come un bambino che ha perso il suo giocattolo preferito; piange come un disperato; piange fino a quando non è costretto a correre in bagno per vomitare tutto ciò che ha bevuto; piange anche lì, nel bagno, sulle fredde mattonelle che gli fanno da letto per quella sera.
 
 





Quando Harry Styles, con gli occhi gonfi, i ricci scombinati e la mente assente, torna a lavoro, il giorno dopo l’accaduto, ha un brutto presentimento.
Quando giunge nella camera di registrazione, dove ha trascorso tantissimo tempo con Louis nell’ultima settimana, trova un bigliettino vicino al microfono.
Scrittura piccola, lettere scombinate.
Louis.
 
Caro Harry,
non so cosa scriverti per dirti ciò che provo e come mi sento in questo momento.
Sono stato uno stupido ieri, avrei dovuto lasciarti stare. Mi sento…vuoto, come se mi avessero tolto una parte del cuore. Lo so, sono troppo stupido e sdolcinato, e so anche che ieri mi hai baciato solo perché eri ubriaco, ma non sarei riuscito a comportarmi normalmente con te dopo quello che era successo. Credimi quando ti dico che non hai nessuna colpa per quello che ho intenzione di fare, sono io quello sbagliato qui… mi sono licenziato. Torno a casa mia, dalla mia famiglia. Mi mancano tanto e questa è la volta buona per tornare da loro e non lasciarli più. È stato bello conoscerti, passare quelle meravigliose giornate con te… ma non sono la persona giusta con cui farle, rovino tutto ciò che tocco.

Ti chiedo solo un favore, l’ultimo.
Non cercarmi, ti prego.

Ti voglio bene, forse troppo. Non cercarmi.
Louis.

 


E le lacrime non possono far altro che inondare il suo viso, per la seconda volta in poche ore.

Louis se n’è andato. L’ha abbandonato.
Ma la colpa è sua, è sempre stata colpa sua.
Non ha mai saputo tenersi strette le cose a cui tiene, è sempre stato un suo difetto.

E piange, urla, si dispera.
Le lacrime bagnano il bigliettino, bagnano il ‘non cercarmi’.
Le lacrime gli bagnano il cuore, lo fanno sentire uno sciocco.

Harry Styes si lascia andare come non ha mai fatto prima.
Ha perso il suo Louis, e non riuscirà a tornare indietro per tenerlo con sé.

Louis, mi manchi…torna.
 
 
 




È sul divano, accerchiato dalle sue sorelle, quando sente quella notizia al notiziario delle 18.

“Harry Styles, il famoso cantante inglese, conosciuto a livello internazionale, è stato ritrovato in stato di overdose nel suo appartamento nel centro londinese. Il ragazzo è stato subito ricoverato in ospedale e dalle analisi è risultato che avesse ingerito una quantità abbondante di medicinali. Tuttavia, sembra non essere in pericolo di vita. Tutti i suoi fans, i famigliari e gli amici gli sono vicini.”
 

E il cuore si ferma.

È colpa tua, Louis.
È colpa tua, e lo sai.
Sei uno sciocco.

 

E scappi via, prendi il primo treno che trovi.
Corri dal motivo della tua esistenza sperando di riuscire a convincerlo a tornare da te, perché sai di non essere niente senza di lui.
 
 
 
 





“Svegliati, brutto stupido. Ti prego, svegliati”

Ora è lì, accanto alla persona che si è accorto di amare con l’unica intenzione di fare di tutto pur di svegliarlo.
Sono due ore che ormai è in quel cavolo di ospedale e da dieci minuti è nella stanza con Harry. Gli pronuncia frasi dolci, stupide, sciocche, senza senso. Non può fare altro.

Rimpiange quel momento in cui ha scritto quella maledetta lettera. È colpa sua se ora Harry si trova in quello stato.
Ha pregato tanto: durante l’ora e mezza di viaggio, mentre aspettava di poterlo vedere, e ora, seduto su una poltroncina accanto al letto troppo scomodo e brutto per accogliere una persona come Harry Styles.

“Haz, ho fatto una cavolata a lasciarti, non avrei dovuto. Me ne sono reso conto troppo tardi, perdonami.”

Le lacrime minacciano di solcargli il viso ma no, non deve permetterglielo.
Deve essere forte, per Harry.
E quando manca poco a che l’infermiera venga a dirgli che l’orario delle visite è finito, pronuncia poche parole.

“È troppo tardi per dirti che sono innamorato di te?”

Quando fa per alzarsi, un soffio d’aria lo blocca.
Una mano stringe fievolmente la sua.
Un sussurro che trasporta con se troppe cose giunge alle sue orecchie.

“No, Louis. Non è troppo tardi.”
 
 
 
 
 






Harry Styles ora sta bene.
Ha ancora concerti in tutto il mondo, otto mesi l’anno. Ma non si lamenta. Fa ciò che ama fare con la persona che ama.
Ha pubblicamente espresso la sua omosessualità e il suo amore per Louis.
 

Louis ormai non lavora più come assistente di Harry Styles.
Lo segue nei suoi tour, europei e mondiali, ma come fidanzato ufficiale.
Louis Tomlinson ormai  può dire di essere felice, completo.
 
 
 


Ora Harry e Louis si prendono per mano in mezzo alla strada.
Ora Harry e Louis si baciano in mezzo alla strada.
Ora Harry e Louis si dicono dolci “Ti amo” in mezzo alla strada.

  
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