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Autore: Guiniver94    01/04/2013    1 recensioni
Sapevo bene in che guaio mi sarei andata a cacciare, se avessi seguito il mio istinto tutto questo... sarebbe successo comunque. Perché una parte di me mi diceva scappa, segui il loro consiglio, allontanati da loro e sii salva; ma l’altra mi diceva che dovevo rimanere con lui, perché quello era il mio posto.
I don’t want the world to see me,
Coz I don’t think they’d understand…
When everything is made to be broken
I just want you to know who I am
SiriusXOC
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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PROLOGO
I anno 

«Ci vediamo Snivellus» alzai gli occhi al cielo, conoscevo quella voce, come anche quella che la seguì poco dopo: «Dai Evans, lascia stare il marmocchio e vieni a sederti con noi» James Potter e Sirius Black, secondo anno parlavano con una ragazzina di poco più bassa di James dai capelli rossi e gli occhi verdi fiammeggianti di rabbia: doveva essere Lily, la ragazza di cui James aveva parlato ininterrottamente tutta l’estate. «Nei tuoi sogni Potter» sputò velenosa e acida, girandosi sui tacchi e raggiungendo quella specie di rana pallida dai capelli neri e unti, che la aspettava. Bah, la strana coppia. James si scrollò nelle spalle e rientrò nello scompartimento e Sirius che mi aveva vista stare lì, col mio gatto Chumpinks in braccio mi lanciò un sorriso e mi fece segno di entrare che c’era posto anche per me, gli sorrisi e lo raggiunsi, mi mantenne la porta scorrevole aperta e la chiuse dietro di me, poi si sedette, beh non c’era esattamente posto per me. Rimasi in piedi contrariata. «Ei ragazzi! –esclamò James, i due biondi che stavano seduti di fronte a lui e Sirius rivolsero la sua attenzione a lui –vi presento mia cugina Ri! Quest’anno inizierà Hogwarts, che ne dite di farle un po’ di spazio?» amavo mio cugino come un fratello maggiore, visto che avevo vissuto a casa sua da quando a cinque anni mio padre e mia madre mi avevano lasciato in custodia degli zii perché dovevano andare non so dove, e non erano mai più ritornati. «Ei» mi disse, quello alto e smilzo, con l’aria intelligente: «Io sono Remus» gli strinsi la mano amichevole che mi tese. «e questo qui e Pete, Peter! Salutala» Peter, un ragazzino cicciottello, e dagli occhi acquosi mi salutò con un gesto della mano e quando gli sorrisi si voltò dall’altra parte rosso come un peperone. «Ei Charlie –sentii la voce alle mie spalle: Sirius, era l’unica persone che mi chiamava così –dai siediti –si batté le mani sulle ginocchia –tanto sei leggere come una piuma» mi fece l’occhiolino e mi sedetti in braccio a lui, che mi passò un braccio attorno alla vita. Sirius e James erano migliori amici e Sirius aveva passato gran parte dell’estate a casa nostra, quindi eravamo diventati una specie di amici, c’era qualcosa che mi legava a lui, anche se non sapevamo bene, avendo undici anni io e appena dodici lui, di che cosa si trattasse, ma non ce ne preoccupavamo perché eravamo io e lui e quella cosa era solo per noi. Incominciammo a parlare tra di noi, e non ci preoccupammo degli altri, sarà stato per quello che non notammo lo sguardo preoccupato di James su di noi.
Quando scendemmo dal treno ci separammo e James mi diede uno scapellotto sulla testa: «Ahi! Questo per che cos’era?» domandai, lui si scrollò nelle spalle: «cerca di non essere un Serpeverde» mi disse, andandosene verso i carri, Remus mi sorrise, Peter non mi guardò neanche solo Sirius rimase indietro con me e mi accompagnò alle barche: «smetterai di parlarmi se sarò una Serpeverde?» domandai di getto, senza guardarlo: «Ei Charlotte, guardami –obbedii –potresti anche essere un Serpeverde. Io ci sarò sempre» gli sorrisi e annuii. «grazie Sirius» lo abbracciai e lui ricambiò la stretta, poi salii sulla barca e lui rimase lì finche non sparì alla vista. Nella mia barca c’erano un ragazzino e una ragazzina: «Ciao» li salutai «Io sono Ri» loro mi sorrisero: si chiamavano Jason e Marie ed erano gemelli, e anche se non lo sapevo sarebbero diventati due dei miei migliori amici. Arrivammo ad Hogwarts e ad attenderci c’era la Professoressa McGrannit, che ci disse di aspettarla sulle scale: quando fu rientrata vidi una massa di capelli neri che conoscevo: Sirius stava lì appoggiato alla colonna e ghignava, alzai gli occhi al cielo: «Non dovresti essere dentro?» chiesi tutti mi guardarono stupiti. Lui ghignò ancora di più: «Volevo assicurarmi che non fossi in crisi isterica» mi prese in giro, gli feci la linguaccia, oh sì molto maturo, ma avevo solo undici anni, infondo. «Signor Black –disse la voce e tutti strabuzzarono gli occhi, la voce dell’unico Black nei Grifondoro era giunta a tutta la popolazione magica della Gran Bretagna e era stupiti che una piccola primo anno, fragilina e con i capelli troppo lunghi lo conoscesse –credo che il suo posto non sia qui, non vorrà finire in detenzione il primo giorno che ci fa fuori dalla Sala?» lui ghignò: «Scusa Minnie –la apostrofò –ma ero solo venuto a controllare che una mia amica non fosse in crisi» mi fece l’occhiolino, io alzai gli occhi al cielo e lui se ne andò. La McGrannit scosse la testa: «compatisco la povera donna che finirà con lo sposarlo» commentò. Poi ci fece entrare.
Chiamò i primi cinque nomi: tre Tassorosso, un Serpeverde e un Corvonero: «Thalia Corringhton» chiamò, e il capello si pronunciò immediatamente: «Serpeverde». «Dowson Jason» gli diedi una pacca sulla spalla e lui salì i gradini, si sedette e il cappello sembrò ponderare per bene la sua decisione, poi esclamò: «Corvonero!» tutti applaudirono. «Dowson Marie» mi sorrise dolce e si sedette sullo sgabello: «Tassorosso!» mi siavvicinò una ragazzina bionda e mi scattò una foto: la guardai interrogativa mentre la McGrannit continuava a chiamare i primi anni. «Rita Skeeter –si presentò, le strinsi la mano –sarò la nuova regina del gossip di Hogwarts» cominciò, per fortuna la McGrannit chiamò il mio nome: «Potter Charlotte Helena» salii sicura i gradini, sorrisi alla McGrannit e mi sedetti sullo sgabello. Lei mi poggiò il Cappello in testa: Mmm... disse un’altra Potter, sei estremamente buona... un tratto molto da Tassorosso, ti piace rendere felici le persone accanto a te, ma vedo anche un gran bel cervello, unico direi, e staresti bene anche nei Corvonero, ma sono troppo presuntuosi per te... mmm.. vedo anche una certa malizia, staresti bene con i Serpeverde, ma... uh cos’abbiamo qui... un’estremo coraggio davanti alle impervietà. Per quanto ti veda bene nei Corvonero, devo risolvermi per «Griffondoro!»scesi dallo sgabello con un salto mentre il tavolo dei Griffondoro esplose in un applauso, a battere le mani con più foga: James Potter, Sirius Black e Remus Lupin. Li raggiunsi; Sirius mi aveva tenuto un posto, lo guardai interrogativa e mi sorrise: «ero sicuro che saresti finita dei Grifondoro –mi confessò –ma non volevo metterti addosso la paura di non essere dove io speravo che finissi» gli sorrisi, lanciai un’occhiata a Marie e Jason che mi fecero entrambi il segno dell’okay, e fece oro l’occhiolino; l’essere in Case diverse non ci avrebbbe diviso: nossignore.  
Sirius mi prese la mano e la strinse nella sua, gli sorrisi e ripresi a mangiare, non lasciai la sua mano, non lo avrei mai fatto.
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Che ne dite? Baci Gin :D
  
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