un giorno come tanti John ed Paul chiesero ad Egea ed Elisa di uscire, i due si divertivano davvero molto in quattro.

i ragazzi si trovarono in tarda mattinata, erano migliori amici ormai.

egea ed elisa (anch'esse migliori amiche) discussero  a casa di egea sul fatto che uscendo in quattro non avevamo pił quell'intimitą tra ragazzo e ragazza.. 

egea disse con tono imbronciato

"voglio john tutto solo per me.. :c "

"e io voglio stare sola con Paul.." rispose l'altra scocciata ma pur sempre tenera, "dobbiamo parlarne con loro."

"si.."

egea chiamó john per telefono 

"eegea ciiao! "

rispose john per far lo spiritoso con l'amico

"john.. io ed elisa dobbiamo parlare un attimo con te e paul.."

"dimmi piccola" 

rispose tornando serio.

"potete venire da me? elisa č gią qui"

"subito"

john era preoccupato perchč aveva sentito la voce di Egea davvero seria..

"che succede?" chiese paul preoccupato dalla reazione di john

"egea vuole parlarci.. e anche elisa.. vogliono parlare con noi.. dobbiamo andare a casa di egea.. ora."

i due a passo svelto raggiunsero la casa di egea che era a soli quattro isolati da dov'erano.

bussarono alla porta,

le ragazze aprirono, paul andó da elisa mentre john si avvicinó ad egea e mentre prese le sue mani le chiese "c'č qualcosa che non va tra di noi?"

"no john.. cioč in un certo senso.. vieni in camera mia che vi parliamo di una cosa.."

tutti e quattro i ragazzi salirono in camera di egea

"che succede?" chiese paul..

elisa inizió a parlare

"vorremo tornare a uscire a coppie.."

paul fece per aprire bocca ma egea lo interruppe 

"john mi manchi.."

i due ragazzi rimasero in silenzio confusi

"vogliamo ritornare a uscire da soli io e te john e paul con elisa.. magari certo.. usciremo qualche giorno per divertirci ma ora stiamo uscendo tutti i giorni a quattro.."

john sorrise

"se era per questo potevate dirlo subito.."

"iniziamo da ora ad uscire di nuovo a coppie?" chiese elisa.

paul rispose "sicuro, potremmo fare qualcosa per farci perdonare dolci fanciulle?" lo disse con tono di presa in giro

"mm qualcosa?" rispose egea

"si.. qualcosa.." disse elisa dando un' occhiata d'intesa ad egea

john e paul si guardarono 

"oh. oh."

"che cazzo hai fatto paul?!"

"ma.. aspetta, sarą una cavolata!"

le ragazze si parlarono

a bassa voce, i ragazzi pur sforzandosi non capirono quello che avevano detto..

"dovete presentarvi alle nostre nonne..!"

disse egea trattenendo il riso e cercando di rimanere seria

"figo." rispose john

"vestiti da perfettini pinguini" aggiunse elisa

i due parevano molto confusi

le ragazze noleggiarono degli abiti e li fecero indossare ai ragazzi poi tutti e quattro si incamminarono per le case delle nonne

erano tutti in fila indiana i ragazzi stettero al gioco, le ragazze dietro di loro si misero a ridere.

prima casa: la nonna di egea.

egea spiegó

"ok ragazzi allora tu e paul potete rimanere fuori mentre io e john entriamo e lo faccio conoscere a mia nonna"

"ok" risposero in coro paul e john

allora egea e john bussarono alla porta la dolce vecchietta andó ad aprire

"egea...!" disse una voce dolce e stridula

"cara nonna oggi ti presento john, il mio fidanzato."

john sorrise alla nonnina

"oh ciao giovanotto!"

i due entrarono e parlarono con la nonnina

nel frattempo fuori paul ed elisa erano rimasti soli ad aspettare e iniziarono a dirsi cose dolci e a lanciarsi occhiate amorevoli stavano per baciarsi, quando ad un millimetro dalle labbra si aprģ la porta, john e egea stavano salutando la nonna uscendo dalla casa

"temevo di non farcela pił" disse john

"ricorda che č la mia nonnina" disse egea

"allora č fantastica.. come te.." disse john attirando la ragazza con la mano sotto il suo mento e iniziando a baciarla, i due si iniziarono a baciare appassionatamente e paul ed elisa li guardarono

poi si guardarono tra loro, si sorrisero e si baciarono anche loro, 

dopo due interi minuti di baci appassionati john si avvicinó a paul ed elisa che ancora si baciavano, 

"MCCARTNEY!!!!!"

il ragazzo prese un colpo e si staccó dalla ragazza

"hai intenzione di farmi morire d'infarto?!"

entrambe le ragazze scoppiarono a ridere, erano ancora vestiti da 'pinguini perfettini' 

"no, non devi morire d'infarto proprio ora, volevo solo ricordarti che devi andare anche tu dalla nonna!"

elisa appoggió mano e mento sulla spalla di paul e rispose a john "oh sssi... non me l'ero dimenticata tranquillo!" disse strizzando il naso a Paul.

"ti odio." disse paul a john

"hai sentito la ragazza no? se l'era ricordato!"

"certo certo" disse paul incamminandosi

dopo aver raggiunto la casa della nonna di elisa i due entrarono e fecero le stesse cose che si fanno tra suocera e genero, 

john ed egea rimasero fuori da soli

"scusa" disse john guardando negli occhi egea

"perchč? cos'hai fatto..?"

"perchč non avevo capito che volevi stare insieme a me.. da soli.. come le prime volte.. mi sono concentrato troppo sull'amicizia con paul.. scusa" 

egea lo guardó in silenzio e fece un piccolo sorriso

poi lo abbracció con la testa sul suo petto stringendolo forte a sč, 

"sai da quanto non ci abbracciavamo cosģ..?"

paul ed elisa uscirono dalla casa della nonna salutandola

guardarono john ed egea in silenzio

"no, da quanto?" rispose john

"da secoli." disse egea

i due si staccarono dall'abbraccio e si guardarono dritti negli occhi

"ti amo, non avrei mai voluto trascurarti, mai."

la ragazza perse una lacrima e rispose:

"ti amo anch'io john.."

i due si baciarono, era pił che un bacio, quella era passione pura, l'ultima volta che si erano dati un bacio del genere č stato durante il loro primo rapporto,

paul ed elisa erano incantati a guardarli, per loro era come vedere un film dal vivo, john ed egea non se ne erano minimamente accorti della presenza di paul ed elisa

"lasciamoli soli.." disse paul sorridendo ad elisa mentre john ed egea si baciavano ancora MOOLTO appassionatamente

paul ed elisa se ne andarono mano nella mano , paul continuava a dirle cose dolci durante la strada.

"dove sono finiti paul ed elisa?" chiese john

"non importa" disse egea attirandolo a se, stando a un centimetro di distanza tra una bocca e l'altra,

john le diede un piccolo e velocissimo bacio a stampo, i due si sorrisero, le loro mani si presero da sole, e john disse cose dolci ad egea e dopo ogni frase egea lo 'premiava' con un bacio a stampo e un sorriso, poi john finģ le cose dolcissime da dire e le disse un "ti amo" quel ti amo era pił puro di qualsiasi altra cosa su quel pianeta, lei lo bacio piangendo, john le asciugó le lacrime con il dito,

"ehi piccola.. perchč piangi?" 

"ho paura.."

"di cosa? io saró sempre al tuo fianco, non potrą mai accaderti nulla, chi c'č a farti paura?"

"la distanza.."

"distanza?"

".. ho paura che un giorno noi ci divideremo.. ho paura di perderti.. ti amo troppo.."

john le sorrise

"non ti abbandoneró mai, ti prego ora non piangere, se continui cosģ piango pure io.." la ragazza gli fece un sorriso a 32 denti con ancora qualche lacrima che scendeva sulle sue guance, john gliele asciugó e inizió a baciarla tenendo il suo viso tra le sue mani.