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Autore: Envy99    20/10/2007    7 recensioni
"cammina lungo questo sentiero. Non perdere la lettera e non cambiare strada! Non fermarti fino a che non sarai arrivata ad un grande edificio, con un cartello che dice "Wammy's house". Suona il campanello e appena arriva qualcuno, dagli la lettera e dì di portarla dal direttore. Tutto chiaro? Ah, un'altra cosa, non aprirla mai!!" Questo era tutto quello che le avevano detto i suoi genitori,prima di chiudersi in macchina e sparire nel buio
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Matt, Mello, Near
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Alwais together #1 abbandono

Salve, finalmente pubblico questa storia che avevo scritto per buona parte a mano. Fortunatamente (per quelli a cui piacerà) non credo si interromperà per mancanza d'ispirazione da parte mia...so già anche come concluderla!^^(strano)

Premetto che è interamente narrata da L, e che è presente un nuovo personaggio di mia invenzione. Spero vi piaccia, buona lettura!



Tutti noi siamo arrivati a Wammy house tristi...ma lei piangeva disperata.

Tutti noi siamo arrivati a Wammy house accompagnati da Watari o Roger...lei era sola.


"cammina lungo questo sentiero. Non perdere la lettera e non cambiare strada! Non fermarti fino a che non sarai arrivata ad un grande edificio, con un cartello che dice "Wammy's house". Suona il campanello e appena arriva qualcuno, dagli la lettera e dì di portarla dal direttore. Tutto chiaro?

Ah, un'altra cosa, non aprirla mai!!"

Questo era tutto quello che le avevano detto i suoi genitori,prima di chiudersi in macchina e sparire nel buio. Teneva stretta al petto la busta che doveva consegnare, ma era confusa.

Cos'era questa Wammy's house??

Che cosa c'era scritto nella lettera che teneva tra le mani?

Le avevano detto di non aprirla, ma era curiosa. Cercò di non pensare al suo possibile contenuto per evitarlo, perchè era quello che le aveva detto la mamma.

Faceva davvero freddo.

Dopo due ore di cammino ancora niente, e poi lo zaino cominciava a pesare. Tra le tante domande che affollavano la mente di quella povera creaturina di soli sei anni...ce n'era una che la tormentava. Perchè le avevano riempito lo zaino con le sue cose...vestiti compresi??

Dopo poco non resistette alla curiosità, così aprì la busta e ne lesse il contenuto...

...non se lo sarebbe mai aspettato nessuno, anche perchè era una cosa tanto brutta, che chiunque avrebbe evitato di pensarci.

Calde lacrime cominciarono a scivolarle giù per le guance e a perdersi nel terreno. Dopo un altra mezzora di cammino, sempre accompagnato da un pianto straziato, giunse a destinazione.

Suonò più colte il campanello, fino a svegliare qualcuno. Con Roger e Watari, eravamo andati anche io, Matt e Mello.

All'epoca avevo solo nove anni, rimasi scioccato. Era lampante che le doveva essere successo qualcosa di grave. Ma cosa??

Watari uscì in fretta dal cancello e le chiese spiegazioni.

"dove sono i tuoi genitori?" a quella domanda le lacrime si fecero più fitte e l'unica risposta che seppe dare, fu consegnargli la lettera.

Poche righe...ma la fine della vita come lei l'aveva sempre vissuta:

"noi non la vogliamo più. Tenetela voi."

Questa frase saltava agli occhi, di seguito c'erano i suoi dati ma l'unico che Watari ebbe il tempo di leggere fu il suo nome...Kiko Nakamura.

La prese in braccio ed entrando porse la lettera a Roger con uno sguardo triste.

Forse loro non erano adatti a consolarla, così fu portata dalla cuoca...almeno una presenza femminile era più consona in quel momento. Pianse sino ad addormentarsi.


Tornando nella nostra camera, io, Matt e Mello scorgemmo Watari chino sulla scrivania con le mani tra i capelli, leggeva quel foglio. Dio solo sa quanto volessimo sapere che diceva.

Tra i suoi dati c'era anche l'annotazione che riportava il suo quoziente intellettivo...una bambina prodigio, perchè mai avrebbero dovuto abbandonarla?

Mentre la notte passava, tutti quelli che avevano assistito all'accaduto si domandavano cosa fosse realmente successo. Forse Mello e Matt erano troppo piccoli, infondo avevano solo 4 anni, ma avevano capito che era successo qualcosa di grave.


La mattina dopo, quando tutti erano alla mensa, lei non c'era. Matt e Mello decisero di essere solidali e cercare un modo per tirarla su, almeno come poteva fare un bambino.

Dopo poche ricerche la trovarono, era seduta con Roger fuori dall'ufficio di Watari. Aveva lo sguardo assente e un'espressione cupa.

Li vidi appostati dietro un angolo, così mi interessai:

-che fate?-

-cerchiamo di vedere cos'ha, magari la consoliamo!- cominciò Matt.

-già! Roger non ci sa fare con le donne! Non vedi che non le dice niente?!- finì Mello.

Risi sotto i baffi, come se lui a quell'età ne avesse saputo di più!

-ok, vai Matt!- ordinò il biondino, per poi vedere l'altro precipitarsi fuori in cortile, cadendo dalle scale. Cominciò a piangere, era il miglior pianto finto che avessi mai sentito. A quel punto, Roger corse in suo aiuto.

-a che vi serve tutto questo teatrino?- chiesi

-è ovvio! Non ci lasciano mica parlare con quella nuova! Pensano che la vogliamo importunare!- rispose saccente, per poi dirigersi verso di lei.

Si fissarono per un lungo istante.

Era una bella bambina. guance rosee, lineamenti dolci, occhi e capelli castani, questi ultimi, raccolti in due codine che ne lasciavano fuori una parte.

-ciao!- la salutò Mello, vedendo che lei si era sorpresa per tanta loquacità nei suoi confronti.

-c...ciao...- rispose imbarazzata.

Vedendo che con le parole non avrebbe fatto un granche, tirò fuori una barretta di cioccolato dalla tasca e gliela porse.

-io mi chiamo Mello. Tieni, mangia un po' di questo, fa bene quando si è tristi!- esclamò sorridente.

-oh, ma tu ne mangi anche quando sei felice- disse Matt, appena tornato dal suo incarico di distrazione. Aveva mandato Roger in infermeria...convinto che poi lì ci sarebbe stato lui ad aspettarlo per farsi vedere la botta.

Le sorrise e si presentò.

Ad un certo punto, guardò l'unico di noi di cui non sapeva il nome, come per chiederlo.

-io invece sono L. Piacere di conoscerti!- esclamai dolcemente, porgendole la mano.

La strinse timidamente per poi sorriderci.


Ok, ok. Il primo capitolo non è uno splendore, ma parla del passato. Spero comunque che vi sia piaciuto e prometto che il prossimo sarà meglio!

Fatemi sapere che ne pensate, magari lasciando una recensione o due^^ mi farebbe piacere leggerle!

Alla prossima! Envy99

  
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