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Autore: haev    01/04/2013    8 recensioni
-Liam os.
Ma quando alzai la testa per ringraziarlo, e lui abbassò il suo capo sorridente, mi accorsi di quanto fosse bello.
Di quanto quei capelli che gli stavano ricrescendo fossero perfettamente intonati al suo viso.
Di quanto fossero meravigliose le fossette sui suoi occhi.
Di quanto fosse bella e fine la sua bocca, intonata da un sorriso.
E lo guardai, lo guardai come non l’avevo mai visto prima e ti giuro, era bellissimo.
Bellissimo come le luci della città davanti a noi, ed in quel momento mi sentii bene, svuotata.
-Ispirato a 'NOI SIAMO INFINTO'.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“This one moment when you know you’re not a sad story. 
You are alive, and you stand up and see the lights on the buildings and everything that makes you wonder. 
And you’re listening to that song and that drive with the people you love most in this world.” 
 -Stephen Chbosky; The Perks to Being a Wallflower.
 

 
And in this moment, I swear, I feel like alive
 

 Caro amico,

penso che questa sia l'ultima lettera che ti scrivo, e non fraintendere pensando che non abbia più voglia di raccontarti di me, per l'amor di Dio, è estremamente importante parlare di me a qualcuno, che effettivamente non esiste, ma il fatto è che sono troppo stanca di riportare la mia vita su un pezzo di carta e poi? Poi quel pezzo di carta andrà a puttane, non sarà mai niente.
E forse è proprio per questo che voglio iniziare a partecipare.
Partecipare alla vita vera.
Forse sarò così tanto costretta a partecipare che non avrò nemmeno più il tempo di scriverti.
E forse è anche per questo che non voglio più scriverti, perché partecipando farò qualcosa.
Ovviamente dopo tutto quello che ti ho scritto in questi mesi penserai che abbia sempre partecipato.
Cazzo come mi sbagliavo.
Portavo sempre una maschera che toglievo solo in queste righe. In queste righe ero me stessa, nella vita reale non ero me; ero me che portavo sempre una stupida maschera.
Ma fidati se ti dico che quella maschera, ora non la porto più e fa quasi strano scrivere di me, nello stesso modo in cui mi comporto nella vita reale.
Ti domanderai come mai questo cambiamento repentino, no?
Tutto grazie a Liam.
Forse è meglio se ti spiego, sai?
Questa sera c'è stata la festa di compleanno a casa di Dan e come potrai immaginare, ho passato il pomeriggio in città a comprare qualcosa da mettere con le mie due amiche.
Trovai un vestito-camicia nero con le maniche a palloncino a cui abbinai una cintura bianca e delle ballerine anch'esse bianche.
Ero fine, stavo abbastanza bene.
Non ti racconto la fase di preparazione con doccia e trucco, perché non te ne frega niente ed in effetti non è nemmeno importante.
Arrivammo alla festa e immediatamente mi precipitai tra le braccia di Darren, ma fin da subito lo trovai distaccato, distante e non partecipe, quasi come se fosse annoiato.
Gli chiesi più di una volta cosa avesse, ma il mio ragazzo continuava a evitare la domanda e ballare tenendo perennemente un braccio avvolto al mio fianco e facendo sì che certe volte le nostre labbra si sfiorassero.
Ingurgitò diversi bicchieri di diversi tipi di alcool, cosa che mi sorprese, perché come sai, Darren non è un tipo che beve molto.
A metà sera mi trascinò in un angolo della sala per dirmi qualcosa.
Ricordo perfettamente quello che mi disse, poiché per una buona oretta mi ritrovai con il mondo sgretolato addosso, e giuro se ti dico che non auguro a nessuno quella maledetta situazione.


«Devo dirti una cosa.»
«Dimmi, amore.»
«Non sei abbastanza.»

E sul suo viso comparve pure un sorriso sghembo, lo fissai e poi con tutta la forza che avevo nel corpo gli tirai una sberla sulla sua guancia. Darren fece una faccia disgustata e si massaggiò la parte dolorante, poi mi diede anche della puttana.
Lo fissai e mi voltai, e uscii dal locale.
Ti sei mai sentito come una merda? 
Eppure, ora come ora, che quell’oretta è passata, mi risulta difficile scriverti come mi sentivo. 
Hai presente quando sei in giro con tre amiche, e tutte voi parlate di qualcosa, e loro sono interessate ai tuoi discorsi, no? Hai presente, vero? Immagino di sì, perché sono certa che hai degli amici. Ma, hai presente quando uscite dal bar e siete su un marciapiede e loro vanno davanti, e ti lasciano dietro? 
Quella sensazione di vuoto, imperfezione, tristezza, inconsiderazione, usata.
Ecco, mi sentivo proprio così. 
Vuota perché in men che non si dica avevo perso la cosa a cui tenevo di più in quel momento, Darren.
Imperfetta perché mi aveva fatto sentire uno schifo, nel modo in cui mi aveva lasciata, nel modo in cui mi aveva guardata quell’ultima volta e nel modo in cui mi aveva dato delle troia.
Triste perché, beh, chi non è triste dopo che ci si è lasciati dal suo ragazzo? 
Inconsiderata perché dopo tutto quello che avevamo passato insieme, quei sette mesi, è come se per lui non fossero stati nulla, solo un passaggio della sua vita, mentre io gli avevo dato l’anima. Tutto di me.
Usata perché effettivamente mi sono sentita come una di quelle ragazze che battono i cigli della strada, solamente con lo stesso cliente. E ora che ci penso, Darren mi trattava così: non esitava mai a toccarmi, perfino in pubblico. Quello stronzo.
E rimasi lì a piangere per non so quanto tempo, e Dio, com’ero stupida a piangermi addosso per una cosa del genere. 
Per lui, soprattutto.
Capisci perché non ero partecipe della vita vera? Perché mi facevo trattare come non meritavo da persone così, persone come lui. 
Hai presente Liam, no? Di sicuro, ti ho già parlato di lui in qualche lettera e come sai, è il mio migliore amico. 
Era il mio migliore amico.
E’ molto strano come delle persone che hai accanto le scopri davvero per quelle che sono nel momento del bisogno. Darren è un perfetto stronzo; Liam è un perfetto angelo.
Una di quelle persone che non bisogna mai lasciarsi scappare nella vita.
Una di quelle persone per cui vale la pena vivere.
Ecco, una di quelle persone è Liam.
Mi consolò e mi abbracciò, cose che fanno i migliori amici quando stai male.
Nel mio caso mi disse che era meglio così, che lui sapeva che non meritavo Darren affatto.
Lo ascoltavo, appoggiata alla sua spalla e sentendo il suo profumo entrare nelle mie narici.
E penso che sia proprio in quel momento che cambiò la mia vita.
Tutto quello che avevo passato era solo una parte di storia, come se fosse stata scritta a penna e io mi comportassi come un qualsiasi personaggio di un qualsiasi libro. 
Partecipavo ad una vita che non era la mia, con una persona che non ero io.
Ma quando alzai la testa per ringraziarlo, e lui abbassò il suo capo sorridente, mi accorsi di quanto fosse bello.
Di quanto quei capelli che gli stavano ricrescendo fossero perfettamente intonati al suo viso.
Di quanto fossero meravigliose le fossette sui suoi occhi.
Di quanto fosse bella e fine la sua bocca, intonata da un sorriso.
E lo guardai, lo guardai come non l’avevo mai visto prima e ti giuro, era bellissimo. 
Bellissimo come le luci della città davanti a noi, e in quel momento mi sentii bene, svuotata.
Non so come ebbi il coraggio di posare le mie labbra sulle sue. Eravamo stati sempre migliori amici, le labbra erano luoghi che non avevamo mai pensato di toccarci. 
Ma esse mi chiamavano, e quando sentii quella consistenza morbida, nuova, bagnata sulle mie, capii quanto potesse darti un semplice bacio.
Quel bacio fece scoppiare in me le scintille, come ‘Firework’ di Katy Perry, scoppiai di fuochi d’artificio e vita. 
Scoppiai e quella stupida maschera che indossavo si tolse e sorrisi, veramente.
Non mi ero mai resa conto che l’amavo, che ero sempre stata innamorata di lui.
Ed è proprio vero che le persone che cerchi da una vita sono sempre accanto a te.
Liam mi è sempre stato vicino, mi ha aspettato per vent’anni e io mi sento così stupida a non essermene accorta prima.
Ma, meglio tardi che mai, no?
 
E in questo momento, mentre termino l’ultima lettera, ti giuro, mi sento viva.
 
Sempre con affetto,
Jade.




Angolo autore.

Buongiorno, lettori! Buona festa dell'angelo. c:

Questa è la mia seconda OS, e come molti di voi avranno capito, è ispirata tantissimo al film e al libro 'Noi siamo infinito'.
Per chi non l'avesse visto o letto, consiglio di farlo, merita davvero. Sia film, che libro.

Ho scritto questa OS nel viaggio di andata per la mini-vacanza di Pasqua con la macchina che faceva su e giù e la scrivevo mentre nelle orecchie avevo la colonna sonora di tale film, e forse è anche per questo che è ispirato a quello.

Mi farebbe piacere avere un vostro commento, davvero.

Non è un amore Liam in quella gif la in alto? 

Grazie per essere giunti sino a qui.

A presto,
Giada.
  
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