Fanfic su attori > Robert Downey Jr
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Autore: RoxyDowney    01/04/2013    0 recensioni
Robert Downey Jr. lascia la sua vita apparentemente perfetta per seguire il suo cuore. Co-protagonista Gwyneth Paltrow. L'alchimia tra i due si scopre non solo sul grande schermo.
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il pomeriggio trascorse lento, Robert cercò di concentrarsi su alcune telefonate di lavoro che doveva fare, mentre stava seduto nel suo studio, tra una chiamata e l’altra il suo pensiero andava sempre a lei, Gwyneth ed all’incontro che doveva avere quel pomeriggio.
Non aveva voluto darlo a vedere quel mattino, ma anche lui si sentiva un po’ preoccupato per quell’incontro. Sapeva per esperienza quanto gli ex coniugi sanno ferirsi attraverso i figli ma continuava a sperare che non fosse il caso di Gwyneth e Chris.
Controllò più volte il cellulare che teneva sul quel grande tavolo, sperava che lei, una volta terminato l’incontro lo chiamasse e lo mettesse al corrente, ma non aveva ricevuto ancora nessuna sua notizia. Quando il cellulare iniziò a vibrare se lo portò all’orecchio istintivamente
R-Allora come è andata?
S-Ciao Robert... Forse ti disturbo? Aspettavi un altra chiamata?
Solo allora guardò il numero impresso nello schermo nel telefono, era Susan.
R-Ehy... Ciao... no, non mi disturbi, attendevo notizie di lavoro... ma mi fa piacere sentirti... come stai?
S-Diciamo bene... Avevo bisogno di parlare con te... e mi chiedevo se tu potessi passare oggi...
R-Oggi?...Non so... Ho un impegno più tardi e...
S-Se non fosse importante non te lo avrei chiesto... Ma non te ne voglio parlare per telefono...
La voce di Susan gli sembrò piuttosto seria, e un po’ preoccupata
R-Ti raggiungo tra una ventina di minuti...ok?
S-Grazie Robert, ti aspetto.
Robert appoggiò la schiena alla poltrona girevole e si voltò verso la grande finestra che dava sul giardino, infilò il telefono nella tasca e si chiese cosa poteva esser successo a Susan? Non era il tipo che chiedeva aiuto in generale, tanto meno a lui... durante la loro relazione era lei il pilastro della coppia... ed ora?
Fece roteare la sedia, si alzò e raggiunse la macchina in cortile.
Una decina di minuti dopo Robert entrava nel vialetto che portava alla casa che aveva comprato lui e Susan e che ora era la residenza di lei. Robert passò dal giardino e trovò Susan seduta su un dondolo ad aspettarlo
R-Eccomi qui... che succede?
Robert si lasciò cadere su una poltrona affianco al dondolo
S-Vuoi che ti faccia portare una tazza di caffè?
R-No sono apposto così... ti vedo pallida, non ti senti bene?
Susan sembrava dimagrita più del dovuto, il suo incarnato era veramente troppo pallido e sotto ai suoi occhi si era formato quell’alone bluastro tipico di una stanchezza che si sta protraendo più del dovuto o di qualche stato di malessere. Robert iniziava a preoccuparsi, Susan era seria ed era chiaro che si sentiva a disagio e cercava le parole con lo sguardo basso.
S-Non sono stata molto bene negli ultimi tempi...
R-Dovresti vedere un medico... Vuoi che lo chiami io? o che ti ci accompagni?
S-No... Robert...
R-Susan, non essere testarda... ci devi andare... ora lo chiamo...
Susan allungò la mano e fermò Robert che aveva preso il cellulare e stava componendo il numero del medico per metterlo al corrente...
S-No Robert... ho già visto il medico...
Robert la guardò cercando di capire perchè fosse così titubante... qualsiasi cosa fosse l’avrebbe superata, era una donna forte... almeno che non si trattasse di qualcosa... non curabile... Sentì il suo cuore perdere un battito o forse due, ed iniziò a temere il peggio... si sentì raggelare, ma era il momento di essere forte per lei.
R-Cosa dice il medico? devi stare tranquilla qualsiasi cosa sia ti sarò vicino lo sai e lo supereremo insieme...
Susan abbozzò un sorriso quando lui le prese le mani tra le sue baciandola sulla fronte.
S-Robert, credo tu abbia frainteso... non sono malata... aspetto un bambino...
R-Co...cosa?
S-Un bambino... sono incinta...
R-Ma come? ...cioè quando? è...mio? Nostro? ma come è possibile?
Susan sorrise, come al solito Robert era andato nel pallone e le toccava rispondere alle mille domande che lui lasciava uscire dalle sue labbra senza freno...
Robert la guardava e cercava di fare mente locale e ricordare...
S-E’ nostro... dalle analisi si direbbe che l’abbiamo concepito a Cancun... ti ricordi quella settimana?
Robert ebbe un flash di quella settimana che avevano passato insieme, quando era stata? qualche settimana prima della premiere di Roma... Avevano deciso di concedersi quella settimana di sole e relax, e erano riusciti a trascorrere quel tempo senza litigare, stranamente, e ricordava bene quella sera che dopo cena avevano raggiunto un locale e Susan aveva preso una grossa coppa colorata piena di frutta e di alcool e lui rideva di lei di quanto fosse brilla e allegra, come da tempo non la vedeva sorridere... quella notte Susan fu molto esplicita su come voleva finisse la serata. Fecero l’amore, ma finito l’effetto dell’alcool il giorno dopo Susan si allontanò di nuovo e Robert si sentì un po’ usato... Il resto della vacanza trascorse tranquillamente senza che nessuno dei due decidesse di parlare dell’accaduto.
R-Sì ricordo Cancun...
S-Prima sono stata male, e non riuscivo più a mangiare... non avevo il ciclo ma pensavo normale per colpa della forte perdita di peso ed il medico pensava che fossero tutti sintomi dovuti a un po’ depressione per il divorzio mentre io pensavo ad una forte influenza, poi non passava e ho fatto delle analisi... volevo essere sicura, ed è venuto fuori che aspettiamo un bambino...
Robert era li ma non c’era... La sua testa era a miglia e miglia di distanza, era in quella camera a Cancun... Non riusciva a crederci, ci avevano provato per così tanti anni che alla fine avevano perso la speranza, lui si era opposto alle varie tecniche di inseminazione artificiale nonostante lei fosse disposta a qualsiasi cosa pur di avere un bambino, e questo, aveva inasprito il loro rapporto in maniera irrecuperabile... Robert pensò anche che quel suo non voler accanirsi fosse dovuto ai sentimenti che provava per Gwyneth... ed ora?
S-Robert tutto bene?
R-Sì scusa... sono un po’... sconvolto... questo proprio non me l’aspettavo...
Susan lo guardò e sorrise di lui, capiva bene come si stesse sentendo, lei stessa non volle credere alle analisi e le fece ripetere 3 volte ed infine il medico le propose un ecografia e solo allora prese coscienza che era tutto vero... C’era dentro di lei quel piccolo cuoricino che batteva forte ed aveva lottato da solo per venire al mondo mentre lei non si era presa cura di lui o lei...
S-Ho avuto la tua stessa reazione... non preoccuparti... credo sia normale... anche io ci ho messo un po’... Ho deciso di tenerlo Robert... lo sai quanto l’ho desiderato... ed è arrivato quando non lo cercavamo più...
Robert non sapeva che dire, si sentiva davvero sconvolto, questo avrebbe rivoluzionato tutta la sua vita, e non solo la sua...
S-Credo sia giusto dargli questa possibilità...
Disse carezzandosi il ventre. Robert non riusciva nemmeno a sorridere...
R-Scusami davvero, ho bisogno di un attimo... di pensare... di capire...
Il telefono di Robert suonò, era un messaggio di Gwyneth che lo avvisava, erano a casa, quando voleva poteva raggiungerli...
R-E’ il mio impegno... ora, ora devo andare... posso chiamarti più tardi?
S-Certo...
Robert si alzò e fece qualche passo in direzione dell’auto poi si voltò verso di lei
R-Susan... stai bene ora?
Lei annuì e sorrise
S-Grazie di essere passato... ci sentiamo più tardi...

   
 
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