Libri > La Scacchiera Nera
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Autore: BlackKay97    01/04/2013    2 recensioni
[Storia scritta a quattro mani]
Quarant'anni terrestri dopo la Grande Guerra contro l'Ingannatore nuovi eroi sono chiamati a combattere contro una nuova minaccia.
Il compito è più arduo del previsto, infatti, dopo un lunghissimo periodo di pace gli abitanti della Scacchiera hanno dimenticato o vogliono ignorare il passato, ma la nuova Guerra sta cominciando più spietata di prima.
(Robin Round)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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L’incappucciato si bloccò di colpo. Devo reggere il gioco. e si voltò a guardarlo:- Allora? Ti sto aspettando, tu pensi di muoverti?- non cercò di mascherare l’irritazione per aver ricevuto un ordine.

- Ok, arrivo. - ribatté lui, seguendolo. Gli gettò un'occhiata di sottecchi: si aspettava di peggio... Ma in fondo non era ancora detta l'ultima parola.
- Volevi sapere che avevo in mente? Bene, vai a prendere Cor. Ti aspetto ad Est della città.- non lasciò trapelare alcuna emozione. Il norvegese gettò un'occhiata confusa. Stava per chiedergli spiegazioni quando una fitta alla testa lo anticipò, togliendogli le parole di bocca. Di nuovo quella voce.
"Cor è l'arco di ghiaccio. È la miaarma dall'alba dei tempi. Sta per diventare anche la tuaarma. È parte di mecome lo è di te. È parte di noie lo sarà per sempre."
Riprese fiato. Si passò una mano tra i capelli, sconvolto. Appena riprese il controllo di sé annuì: - Va bene. -

Stava interrogando il suo compagno sul da farsi. Aveva in testa d’addestrare l’Arciere.
Perché?! A che scopo! Rischi solo che tutto ciò ci si rivolti contro!
Ma è la nostra unica possibilità di riprenderci le armi!
Ah! Possiamo cavarcela da soli!
Non senza non dare nell’occhio! Inoltre non sappiamo neppure dove siano tenute.
L’Arciere non mi lascerà MAI avvicinare al mio pugnale!
L’Arciere forse no, ma Kylian non sembra così furbo...
Umpf! Fa come ti pare... per me ci stiamo solo ficcando in un mare di guai.

Nico aprì gli occhi tornando presente a sé. Aveva sentito uno scalpiccio poco distante. Aspettò un istante, poi scattò in piedi portando una mano alla cintura... afferrando il nulla. Ringhiò frustrato. No, era disarmato. Sollevò lo sguardo su Kylian: teneva l’arco in mano con presa da esperto, ma il suo sguardo era il solito impassibile.
- OK, che ci devo fare con questo? - esordì, dopo un breve cenno di saluto. L’incappucciato si riscosse velocemente:- Al momento nulla. Ti servirà dopo. Siediti.- ordinò senza espressione.
Kylian sospirò ma non fece obiezioni e si sedette. Nico annuì leggermente compiaciuto e prese a girargli intorno. Dopo un istante di silenzio esordì:- Chiama l’Arciere. -

Il norvegese gli gettò un'occhiata leggermente dubbiosa, poi ripensò a quello che era successo sul ponte. A come aveva sentito l'acqua parlargli. C'era acqua ovunque, alle Fonti Squillanti. Non era mai troppo lontana. Forse poteva farcela. Chiuse gli occhi, prendendo un respiro profondo. E il resto fu piuttosto facile, sentiva l'acqua vicina a lui, la sentiva scorrere, formando onde e mulinelli che si infrangevano sui bordi dei canali.
"Sono con te." disse la voce dell'Arciere, senza farsi sentire da nessun altro tranne lui.

Nico non sapeva se Kylian ce l’avesse fatta. Sapeva che durante il primo collegamento è impossibile sentire l’esterno, se non la voce del proprio elemento. Sapeva anche che in genere avveniva tutto da sé, ma non poté comunque trattenersi dal dirgli:- Avanti. Parlaci, conoscilo. - con un tono quasi affettuoso, quindi si mise a girare per la zona. Quando ci si collegava con lo spirito la prima volta, il tempo si dilatava. Avrebbe avuto un’oretta di tempo libera.
Andiamocene! la voce del suo di spirito che ogni tanto tornava a fargli visita.

- Cavolo, mi sento un'idiota a parlare con me stesso... - scosse la testa - Ma ci proverò. - chiuse di nuovo gli occhi.
Sono sempre stato con te e sempre lo sarò. Io qui non esisto, tu qui non esisti, in questo luogo esistiamo solo noi.
Ma chi siamo noi?
L'Arciere d'Acqua
E questo che significa?
Che l'acqua è il nostro elemento. Puoi controllarla, assieme ai suoi demoni. Vapore, nebbia, neve, ghiaccio.
Ghiaccio? per la prima volta gli venne in mente casa sua, e l'inverno che stava per arrivare.
Esatto. Sono tutte forme dello stesso Spirito. Il mio. Il tuo. Il nostro. Io sono in parte te e tu sei in parte me. Attraverso quell'arco, e attraverso di te io posso mostrarmi al mondo. Tu avrai la mia forza, le mie abilità, le mie conoscenze e le memorie di tutte le persone che ti hanno preceduto.
Ebbe un'altra fitta alla testa, e in un turbinio di immagini confuse, incrocio di passato e presente il suono della voce dell'Arciere nella sua testa si spense. Kylian riaprì gli occhi.

L’incappucciato udì l’agitarsi dell’erba alle sue spalle. - Ce ne hai messo di tempo. - commentò sarcastico. Stava legando il capo di una corda ad un paletto. L’altro era già pronto. Si voltò. Kylian aveva lo sguardo un po’ stupito di tutti dopo il primo incontro. Sorrise. Il suo lo ricordava bene. Non poteva dimenticare la paura delle tenebre che la sua pedina gli aveva fatto affrontare.
Nico aveva allestito una specie di campo d’addestramento con oggetti abbastanza comuni: paletti di legno, corde, paglioni e varie.
- Che cosa stai combinando? - gli chiese Kylian con un'occhiata sospettosa.
- Teoria. - esclamò l’incappucciato:- Ogni pedina, ossia ogni spirito, possiede abilità particolari che è in grado di trasmettere ai propri umani.- s’acquattò a terra e pizzicò la corda per verificare fosse ben tesa:- Dobbiamo solo capire quali siano le tue! -
Nico balzò sulla corda e vi si appoggiò con una leggerezza illusoria. Prese a camminare sul filo con naturalezza:- Tu hai idea di quali potrebbero essere le tue abilità speciali?- girò su sé stesso all’indietro afferrando la corda con le mani ed alzando le gambe per andare a testa in giù. Il mantello sembrava non subire gli effetti della forza di gravità. - Pratica.- esclamò nuovamente:- Mostrami che sai fare.-
- In questo posto? Non ne ho idea. - rifletté Kylian - A casa... Sono bravo ad andare sullo snowboard. Ma non credo che sia qualcosa che può salvarti la vita. - scosse la testa con un sorrisetto ironico, rivolto a se stesso. - Quindi immagino che dovrò partire da zero. -. Nico si raddrizzò:- Vieni sulla fune allora? Forse hai un buon equilibrio. -
- E va bene. Anche se ho il vago sospetto di star per far una serie di figure pessime... - commentò, togliendosi il mantello che gli aveva dato la Vestale, per avere i movimenti più liberi e facendo un passo avanti, senza però prima aver fulminato la corda con lo sguardo.

- Sai, - sospirò Nico:- comincio a pensare che le abilità fisiche non facciano per te...- commentò dopo che Kylian si fece sconfiggere da un sacco di farina per l’ennesima volta.
- Non ci provare! - esclamò il norvegese, abbastanza alterato - Non OSARE compatirmi! - fece, scostandosi una ciocca di capelli dagli occhi con una mossa furiosa.
- Con me avevo dei pugnali da lancio. Valli a prendere. - replicò l’incappucciato tornando a giocherellare con la corda.
- va bene. - rispose Kylian, abbastanza di cattivo umore, allontanandosi e ricomparendo poco dopo. Si guardò intorno. Nico era scomparso. Ma era cambiata una cosa: i paglioni prima a terra ora erano rialzati da un treppiedi improvvisato. Kylian si guardò intorno: silenzio. All’improvviso sentì ringhiare alle sue spalle. Istintivamente si voltò rapido: sapeva che lì c’erano i paglioni e, senza motivo, ricordò la posizione dei cerchi colorati. Di fronte a lui, a metà strada per i paglioni una figura nera gli arrivava addosso. Non ci pensò: lanciò uno dei pugnali. La figura saltò e roteò in aria schivando il colpo. - Fermo Kyl! - urlò la figura.
- Oddio sei tu! - esclamò questi sorpreso, riconoscendo la voce - Che cavolo t'è saltato in mente, volevi farmi venire un infarto?! -. Nico si spostò con un sorriso strafottente in bocca mostrando il paglione a Kylian. - Vuoi venire a vedere? - disse accompagnando la domanda con un gesto della mano. Il pugnale si era conficcato sulla linea a metà tra il cerchio giallo del punteggio massimo e quello rosso subito dopo. - Se solo tu avessi avuto il paglione in bella mostra avresti preso spot. -
L'Arciere gettò un'occhiata scioccata alternativamente al bersaglio ed a Nico. Dopo un momento di impasse si riprese quel che bastava per mormorare: - Come è possibile? -
- Sei l’Arciere.- alzò le spalle l’incappucciato:- Dovevi avere una perfetta mira. Ora prendi Cor. Tira un po’ e prendici la mano. - gli si avvicinò:- Non puoi tirare con le mani impegnate: dammi i pugnali, dai.- e gli allungò una mano.
- Si, tieni. - fece, ridandoglieli. Nico s’allontanò per dargli spazio. Da sotto il cappuccio ghignò soddisfatto... mancava soltanto il suo pugnale, poi avrebbe tagliato la corda.

Spostò l’ultimo ramo della foresta. Eccole! Le fonti Squillanti! La sua vestale le aveva detto che lì avrebbe potuto trovare un prezioso alleato. Prese un respiro profondo e riprese il cammino: non ne poteva più di quella terra maledetta.


Angolo di Black & Kay

Kay: Saaaaalve a tutti! Io sono Kay e qui con me c'è la vostra amata Black! Perchè amata? Beh, sembrate tutti adorare Kylian e Kylian è una sua creatura! *applauso per Black* ^^
Black: seee... ok... XD anyway eccoci ricomparse con il capitolo in cui fa la sua comparsa uno dei vostri OC cari lettori. :)
Kay: Hai appena spoilerato ma... va bene! XD Oh, siccome il mio Ladruccio è fuggito con quella che definirei una compagnia teatrale (stima!!!)... mi sono scelta un nuovo famiglio. Un famiglio che... beh... non aveva nessuna voglia di essere il mio famiglio! ^^"
???: Sono meravigliato da tanta perspicacia! *ironico*
Kay: Zitto serpentello!
Tere: -.-"
Black: bene, quindi preparatevi ad averlo con noi negli angoli autrici e/o risposte delle recensioni. Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, presto si apriranno nuovi sviluppi nella storia! ^^ Quindi... Diteci che ne pensate, ogni commento è ben accetto! :)
Alla prossima!
Kay: Da Black, Kay e...
Tere: NO! Vi prego di non protendere oltre le mie umiliazioni: evitate di citarmi. Prediligo l'anonimato.
Kay: Certo, certo... A_A
   
 
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