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Autore: Karen_Aiko    01/04/2013    5 recensioni
Sakura comprende finalmente i suoi sentimenti per Naruto ma lui, dopo tanto tempo, ama ancora la sua vecchia compagna di squadra o il suo cuore è stato rapito da un'altra?
Una romantica sfida porterà i due giovani a confrontare le proprie emozioni e a trovare infine la propria anima gemella.
Dal primo capitolo:
- Ti ho mai detto che sei bellissima? – il suono della voce roca del giovane si insinuò nelle graziose orecchie della ragazza come una magnifica melodia, che le scaldò il cuore e lo fece battere sempre di più, come una locomotiva in partenza che aumenta progressivamente di velocità.
- Ma lo sei soprattutto quando ti arrabbi con me. – un sorriso sbilenco piegò le labbra di Naruto e fece quasi sciogliere Sakura: lei adorava quella smorfia impertinente e fugace che illuminava il volto del giovane in particolari occasioni.

Attenzione: la storia diventerà Rating Rosso nel corso dei capitoli.
[coppie: NaruSaku, accenni SasuSaku, NaruHina, KibaHina, Jiraya/Tsunade]
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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The dark side of the heart





 

 Capitolo primo: 
  
La sfida  

 

      

      -Naruto-kun, devi credermi, non sto mentendo! – la ragazza guardò frustrata il volto teso della forza portante, che teneva la testa bassa e stringeva i pugni, fissando con estrema attenzione i suoi piedi sul selciato polveroso.
- Non provare a dirlo un’altra volta Sakura! – ribatté lui, spostando con decisione gli occhi contratti verso il viso della giovane, sibilando poi con disprezzo: –Non farlo mai più. –
Sakura rispose allo sguardo del ragazzo con un’espressione molto afflitta, quasi rassegnata.
- Non mi aspettavo che capissi. Dopotutto, ti ho già preso in giro una volta… - La rosa distolse gli occhi dal ninja e corrugò le sopracciglia, sospirando con sofferenza. Il giovane non disse nulla, ma si limitò a osservarla perplesso, la testa leggermente piegata di lato, come fanno gli animali quando assistono a fenomeni che non riescono a comprendere. Poi esplose, come una mina in un deserto.
- Perché? Dimmi solo il dannato motivo di tutto quest’odio nei miei confronti! Perché hai deciso di farmi soffrire così spudoratamente Sakura? A cosa stai mirando questa volta?– Naruto era a dir poco furibondo, la bocca contratta in una smorfia di repulsione, i muscoli tesi per la rabbia.
- Io non ti odio Naruto! Ma allora sei proprio cocciuto, eh? Ti ho appena detto che ti amo, maledizione! – Sakura alzò la testa di scatto, e lasciò libere di scorrere le calde lacrime che fino a quel momento era riuscita a trattenere.
Naruto restò spaesato per un momento, ricevendo un secondo colpo al cuore. Non poteva abituarsi a dichiarazioni del genere, anche se quelle due paroline malefiche erano già state ripetute dalla ragazza più volte nel corso della discussione. Due semplici parole, cinque insulse letterine possono davvero rovinarti la vita, o come minimo sconvolgerla quanto basta per squarciarti il torace all’altezza del cuore.
Il ragazzo, scuotendo la testa vigorosamente, si svegliò da quel mirabile sogno ad occhi aperti, tornando alla dura realtà, e contrasse le sopracciglia, che in quel moto di sorpresa si erano inarcate come a formare un cerchio, fin quasi a unirle al centro della fronte, formando due piccole rughe e calando sui suoi occhi azzurri un’ombra scura per niente rassicurante.
- Smettila, Sakura! Ti ho già detto una volta che non sopporto le persone che mentono a sé stesse. Tu ami Sasuke e di questo mi sono ormai fatto una ragione! Adesso, per favore, lasciami in pace. -
Sakura respirò profondamente, per poi rilasciare un sospiro lento e dall’amaro sapore di rinuncia. Tuttavia la ragazza non aveva alcuna intenzione di arrendersi. Ora che aveva capito di essersi innamorata del biondo salvatore del villaggio, non se lo sarebbe di certo fatto scappare. Non come aveva fatto con l’altro ragazzo, il suo primo amore.
Tuttavia, anche se agli occhi di Naruto tutto ciò appariva come uno scherzo di pessimo gusto, Sakura era sincera. Nemmeno lei si spiegava come potesse essere accaduto: semplicemente un giorno qualunque, dopo essersi svegliata all’improvviso a causa di un terribile incubo, aveva desiderato che a farle compagnia e a confortarla, immerso con lei nel calore e nella dolce intimità delle coperte, ci fosse Naruto. A tale pensiero la ragazza stessa si era alquanto sorpresa, essendo abituata a immaginarsi sempre e solo con Sasuke, e non con quell’intramontabile testa quadra di Naruto.
Ma al pensiero dell’affascinante ragazzo dai capelli corvini al suo fianco, il suo petto si era riempito di un senso di pudore e riluttanza mai provati prima, come se si fosse trattato di un estraneo e non del suo vecchio compagno di squadra. Quel giorno Sakura aveva finalmente compreso la natura dei suoi sentimenti: rimaneva soltanto la fatica di farli capire anche a Naruto.
La ragazza spostò dietro all’orecchio la ciocca di capelli che le copriva il viso addolorato, e tornò a fissare Naruto con occhi imploranti. “Devi credermi” diceva quello sguardo, e il ragazzo percepì il messaggio silenzioso come se gli fosse stato sussurrato nelle orecchie da un messaggero invisibile, forse Cupido.
- L’altra volta hai capito subito che stavo mentendo Naruto-kun. Allo stesso modo, questa volta dovresti riuscire a comprendere che ciò che ti sto dicendo è la verità. Non ti ingannerei ancora, non con la stessa scusa. Non sono così perfida. – Sakura scrutò il volto di Naruto, senza trovarci alcuna emozione al di fuori dell’incomprensione. Ancora non capiva quell’idiota di Naruto! Ormai gliel’aveva detto in tutti i modi, come poteva non essere ancora convinto della sua sincerità? Sakura si stava davvero irritando.
- Insomma Naruto, vuoi dire qualcosa invece di stare lì impalato con quell’espressione da idiota? – la ragazza pestò i piedi sul terriccio umido di rugiada, cercando di sopprimere il suo fremente desiderio di prendere a schiaffi Naruto, che stava impalato con lo sguardo perso nel vuoto. Ma il ragazzo non stava di certo oziando. La sua mente era rivolta altrove, a un tempo passato, e il giovane ninja stava pensando a quanto avesse sperato che quel giorno arrivasse, e ora che era giunto le emozioni che provava erano così tante da avergli fritto il cervello. Ergo, non capiva più un accidenti.
Il giorno precedente Sakura, osservando Naruto mentre trangugiava avidamente una ciotola di Ramen dopo l’altra, impilandole con noncuranza una volta svuotate, aveva pregato intensamente che il ragazzo non rovinasse tutto con una delle sue solite bravate, prendendola in giro o comportandosi come un bambino, recidendo quindi la vena romantica della questione. Ma, com’era da aspettarsi, nessun dio, per quante suppliche potessero essergli poste, avrebbe mai potuto cambiare la natura di Naruto, e nessun miracolo avrebbe potuto soccorrere Sakura: di questo era più che certa. Era stata evidentemente tutta fatica sprecata, perché purtroppo certi vizi non si perdono mai.
Esterrefatta, la ragazza rimase per qualche secondo con gli occhi sgranati e la bocca leggermente aperta, non riuscendo a credere alla scena alla quale stava assistendo. Poi si colpì con forza la fronte con il palmo della mano, nel tentativo di sfogare un po’ della sua rabbia repressa, scuotendo la testa a destra e a sinistra, e concentrandosi intensamente per ritrovare la calma perduta.
Respirò a pieni polmoni una, due, tre volte, senza riuscire a sbollire la sua collera. In quel momento non avrebbe saputo se ridere come un’isterica o piangere tutte le sue lacrime: quello stupido di Naruto si era addormentato. Optò per una terza opzione, ovvero di sfogarsi sul corpo inerte del giovane. Con un grido selvaggio la ragazza si gettò di slancio sul ninja in trance e, preso per la maglietta, cominciò a scrollarlo violentemente in tutte le direzioni, sparando imprecazioni come una mitragliatrice.
- Come puoi farmi questo, stupido insensibile! Ti ho aperto il mio cuore, ti ho rivelato i miei sentimenti, e tu cosa fai? Cerchi in tutti i modi di distruggere la meravigliosa atmosfera che volevo creare, ridicolizzando la situazione cadendo addormentato! – Sakura non si fermò e proseguì ancora a insultarlo, dicendo di essere stata un’incosciente a innamorarsi di un ragazzo così freddo e apatico, e una stupida per aver cercato in tutti i modi di dimenticare Sasuke che, pur essendo un traditore, almeno l’aveva ringraziata dopo che lei gli aveva confessato il suo amore.
Dopo un po’, stanca di picchiare Naruto, Sakura si fermò per riprendere fiato, mentre piccole e luccicanti goccioline di sudore le scivolavano sulla fronte. In quel momento Sakura si accorse con orrore che Naruto la stava fissando intensamente, e chissà da quanto tempo. Si ritrasse velocemente, spaventata per l’imbarazzante situazione, ma il ragazzo non glielo permise e la strinse ancora più stretta a se. Sakura si sentiva a disagio in quella posizione, il fiato di Naruto sul collo, le loro labbra così vicine. Naruto non aveva smesso di osservarla, impassibile, come stesse contemplando un’opera d’arte.
- Ti ho mai detto che sei bellissima? – il suono della voce roca del giovane si insinuò nelle graziose orecchie della ragazza come una magnifica melodia, che le scaldò il cuore e lo fece battere sempre di più, come una locomotiva in partenza che aumenta progressivamente di velocità.
- Ma lo sei soprattutto quando ti arrabbi con me. – un sorriso sbilenco piegò le labbra di Naruto e fece quasi sciogliere Sakura: lei adorava quella smorfia impertinente e fugace che illuminava il volto del giovane in particolari occasioni.
- Quindi mi credi Naruto-kun? – chiese speranzosa la rosa, aggrappandosi con forza alle morbide maniche del maglione del ninja, per non perdersi nel blu di quegli occhi meravigliosi. Naruto storse la bocca esprimendo poca convinzione.
- Beh, non saprei. – biascicò, avvicinando pericolosamente il volto di Sakura al suo. –Mi servirebbe una prova… - Sakura interruppe il gesto del biondo, scostandosi dal suo viso, e proruppe:
- Col cavolo che farò una cosa simile, non ho bisogno di dimostrare niente a nessuno! – Di nuovo sul volto di Naruto apparve la smorfia sbilenca, e di nuovo Sakura si lasciò catturare dal suo sguardo seducente.
- Sì, sei proprio stupenda quando fai così… se solo non mi urlassi nelle orecchie. - aggiunse ridacchiando, mentre Sakura esibiva un’espressione alquanto contrariata, con le guance che diventavano sempre più rosse e il cuore che minacciava di scoppiarle nel petto.
- Il fatto che io ti abbia confessato il mio amore non significa che tu possa abbracciarmi quando ti pare e piace, senza neanche degnarmi di una risposta! – esclamò la rosa indignata, divincolandosi dalla forte stretta del ragazzo e cercando di alzarsi dal terreno umido sul quale erano sdraiati, uno sopra l’altro.
- Fai pure finta di non capire, ma io te lo ripeterò all’infinito se lo desideri: sei davvero carina quando ti arrabbi… specialmente quando mi sei così vicina. – un alito di vento accarezzò gentile i loro visi, e il gradevole profumo dei capelli di Sakura riempì le narici di Naruto, che si inebriò di quel dolce aroma di ciliegia e tentò nuovamente di avvicinare il suo volto a quello della ragazza, che però, dopo un attimo di esitazione, lo respinse. Irritato e allo stesso tempo divertito per l’imbarazzo crescente della rosa, Naruto scostò il viso da quello accaldato della giovane e disse:
- E va bene signorina Haruno Sakura, ti lascerò andare, ma a una condizione: che tu mi fornisca una prova sicura del tuo amore per me. – lei provò ancora a liberarsi dal ragazzo, ma per quanta forza avesse, non riusciva ad allontanarsi da lui. Naruto aspettava tranquillo la risposta, sorridendo per gli inutili sforzi di Sakura.
- E va bene! – sbottò lei, dopo aver costatato di non trovarsi nella posizione adatta per rifiutare. Il biondo, seppur con riluttanza, la liberò dall’ abbraccio e osservò con dispiacere il delizioso viso della ragazza allontanarsi dal suo, come un bambino a cui viene sottratto il regalo ancora prima di averlo scartato.
- Ti darò la prova che desideri, ma anche io ho una condizione. – disse Sakura sogghignando, mentre il suo viso ritrovava lentamente il colorito naturale. Naruto sbuffò contrariato, infilandosi le mani nelle larghe tasche e borbottando al vento qualcosa che suonava come un secco “e ti pareva”.
- Voglio che tu mi dimostri di essere ancora innamorato di me. – concluse la ragazza con un sorriso impertinente, guardando soddisfatta il giovane che si grattava la testa ricoperta dall’inconfondibile chioma color del grano.
- Non è assolutamente necessario che io te lo provi Sakura. Sai che ti amo da quando ti ho conosciuta. – ribatté egli con noncuranza, come fosse un fatto ovvio e lei fosse un’ingenua a non esserne ancora del tutto convinta. Sakura schioccò la lingua contro gli incisivi, decisamente seccata.
- Non fare lo sciocco Naruto. Potresti benissimo aver cambiato idea, come ho fatto io nei tuoi confronti. – il ragazzo sbuffò spostando il peso da una gamba all’altra, come per soppesare la frase da lei appena pronunciata, e replicò:
- E tu potresti non aver affatto cambiato idea, e come io amo ancora te, tu ami ancora Sasuke.- La discussione si stava facendo troppo filosofeggiante per i suoi gusti e temeva che, se avessero continuato così, si sarebbe confuso e avrebbe dato ragione a Sakura senza rendersene conto. Sakura scosse la testa: quel ragazzo era impossibile.
- Allora siamo d’accordo: entrambi vogliamo essere sicuri che il nostro amore sia ricambiato, quindi entrambi porteremo una prova ineluttabile del nostro amore. D’accordo? – Naruto non sembrava molto convinto, ma non avendo altra scelta annuì, e mostrando il pollice in su esclamò:
- La mia prova sarà schiacciante. Fa che anche la tua lo sia, Sakura-chan. – la ragazza, rassegnata, si disse che alla fine avrebbe imparato ad accettare il lato infantile di Naruto, anche se in quel momento non riusciva a capacitarsi del come, e ci avrebbe fatto l’abitudine. Il biondo incrociò le braccia al petto e assunse un’aria di sfida. Dopo averci pensato per qualche minuto, con gli occhi chiusi e la fronte corrugata per la concentrazione, guardò felice Sakura e annunciò:
- Come prova della tua sincerità dovrai trovare Sasuke e, in mia presenza, ripeterai quello che mi hai confessato oggi. Ogni singola parola, senza la minima esitazione. Solo allora, se osservando la tua espressione, non noterò nulla che possa contraddire le tue parole, ti crederò. –
Sakura rimase immobile: il viso appena inclinato, le labbra socchiuse che sfioravano le mani intrecciate, le sopracciglia contratte che ombreggiavano l’espressione seria e pensosa. Era in trappola, senza ombra di dubbio, ma non l’avrebbe mai fatto capire a Naruto.
Era terribilmente spaventata da quello che le sarebbe potuto accadere nel rivedere Sasuke dopo così tanto tempo. Aveva paura che l’affetto provato un tempo per lui non fosse del tutto scomparso, ma fosse semplicemente scivolato in un angolo del suo cuore, celandosi a lei e ingannando le sue emozioni, e temeva che potesse riaffiorare di nascosto se avesse incontrato di nuovo il ninja. In quel momento, Sakura sentiva di provare soltanto pietà per quel ragazzo, ma forse si sbagliava. Nonostante fosse del tutto certa di amare Naruto, Sakura non era completamente sicura di aver dimenticato Sasuke. Si possono amare due persone contemporaneamente, benché esse siano l’una l’opposto dell’altra? Sakura non lo sapeva, ma era decisa a non darla vinta a Naruto: avrebbe trovato una prova impossibile per lui da realizzare. Dopo averci pensato a lungo, riflettendo su cosa non fosse in grado di fare Naruto, la giovane trovò la prova più adatta –o meglio, inadatta -, per uno scansafatiche cronico come Naruto. Sorridendo soddisfatta, la ragazza disse:
- Trovato! Dovrai scrivermi una poesia! – Naruto, sbigottito, si passò le mani tra i capelli ed esclamò:
- Cosa? Sei completamente pazza! Sai benissimo che non riesco a mettere due parole vicine senza creare una schifezza, sarebbe impossibile per me scrivere una cosa sensata! –
- E dovrà essere romantica.- aggiunse la rosa sognante, evitando di concentrarsi sull’espressione schifata di Naruto, che si infilava due dita in gola e mimava conati di vomito. Ma ovviamente non riuscì a evitare di vederlo, nonostante avesse spostato l’attenzione su un minuscolo sassolino infilato nei suoi sandali, e infastidita lo minacciò:
- Smettila di prendermi in giro o quelle due dita te le faccio ingoiare sul serio!- il ragazzo sobbalzò e si tastò le orecchie per verificare di possedere ancora l’udito, mentre sfoggiava l’aria più innocente che era in grado di mostrare. Poi guardò afflitto Sakura che sbuffò, volgendo gli occhi al cielo, e lo spronò:
- Se davvero mi ami, riuscirai a farlo. –

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Angolo dell'autrice gusto latte mielato:

Konnichiwa!
Ecco una multi-capitolo che mi ha fatta penare per ore e ore sul computer e non è una bella cosa. Che dire: la mia prima vera sfida su efp! Non come quella di Naruto e Sakura, ma ci siamo capiti ^_^ Sono così contenta di aver pubblicato questo mio lavoro! Dopotutto sono appena approdata su efp e fino ad ora non avevo pubblicato niente del genere... solo cagatine storie brevi con immediata -a parte la raccolta di one shot e flashfic- conclusione. Non ho pubblicato molto, è vero, ma spero di sorprendervi (almeno un pochino?) con questa Fan Fiction a più capitoli. Quindi, vedete di darmi un indegno benvenuto!
Allora: cosa ne pensate della sfida tra Sakura e Naruto? Chi vincerà? Lo vedremo presto (come diceva il mio ex prof. di greco "prossimamente su questi schermi") hehehe (risata inquietante lol) ok.
Spero che seguirete la storia e recensite, recensite, recensite! O il buon Naruto vi inseguirà lanciandovi il Ramen con le bacchette! Ok, dopo questa mi uscita possiamo definitivamente stendere un velo pietoso...
Insomma: cercate di godervi la storia e buona lettura per i prossimi capitoli!

Mata ne!

Karen_Aiko

 
 

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