True colors

'amo due cose:la vita e la musica. la vita perché mi ha dato la musica,la musica perché mi ha dato vita.'

 

Louis Tomlinson era il colore delle zucche di Halloween, mature, che fanno un suono ovattato e pieno se ci si picchietta sopra con la mano, era il colore del cielo al tramonto, il suo momento preferito della giornata, era il colore delle foglie degli alberi in autunno, il colore delle arance succose, che tanto amava mangiare, Louis Tomlinson era arancio. 

Liam Payne era come il sole a mezzogiorno, splendente e luminoso, era come un girasole, ma, al contrario, lui non voltava mai le spalle a chi ne aveva bisogno, era il colore di un tulipano solitario sotto il caldo sole di giugno, era il colore della mimosa che regalava a sua sorella e a sua madre, l'8 marzo, era il dente di leone che fiorisce a primavera, Liam Payne era il giallo brillante. 

Harry Styles era il colore dell'erba appena tagliata, delle foglie sulle quali la mattina si posa la rugiada, era il colore delle mele ancora non mature che raccoglieva dal giardino di sua nonna, era il colore dello stelo dei fiori del suo giardino, era il colore delle pietre preziose incastonate nei gioielli che tante volte aveva visto, passando dinanzi ad una gioielleria, Harry Styles era verde smeraldo. 

Niall Horan era il colore del cielo sereno, che trasmette sicurezza e che dona speranza, proprio come i suoi occhi, sempre allegri e sorridenti, era il colore delle onde del mare che si infrangono sulla battigia, era il colore degli zaffiri che una volta aveva trovato nella cassettiera di sua madre ma che mai le aveva visto indossare, era il colore dei fiori di campo che spuntavano nel giardino di casa sua,  era il colore della felicità, Niall Horan era azzurro. 

Zayn Malik era il colore del fuoco, della passione, delle rose rosse che una volta aveva regalato alla sua fidanzata, per San Valentino, ma che poi l'aveva piantato, era il colore delle fragole che da piccolo staccava dal ramo dell’albero del giardino dei vicini che pendeva sullo steccato di casa sua, era il colore del sangue, Zayn Malik bruciava, ed era rosso. 



I cinque ragazzi, apparentemente così diversi, eppure così uguali erano paragonabili ad un arcobaleno.
Presi singolarmente nessuno dei tanti poteva lasciare quell'impronta, quel ricordo, quella sensazione speciale, eppure, messi insieme, uniti, mescolati, davano vita ad un vortice di emozioni. 
E proprio come un arcobaleno arrivavano esattamente dopo la tempesta, ma, diversamente, quando se ne andavano la tempesta la suscitavano nei cuori di chi restava. 



L'arancione, Louis, era nato con quel carattere tipico di chi sa scherzare sugli altri ma soprattutto su se stesso.
L'arancione era dotato di quella speciale autoironia che mancava a tante -forse troppe- persone. 
L’arancione aveva dei comportamenti docili e mansueti che, alle volte, ricordavano un bimbo.
L'arancione era sempre disponibile a strappare un sorriso, soprattutto se si trattava di un amico. 

Il giallo brillante, Liam, sin da piccolo aveva sempre desiderato un fratello. 
Ora ne aveva cinque, e non poteva esserne più felice. 
Il giallo c'era sempre quando si trattava di aiutare qualcuno, proponeva iniziative, sacrificava i suoi stessi impegni pur di aiutare, anche in maniera banale, qualcuno di veramente importante. 

Il verde smeraldo, Harry, era dotato di quel sorriso sincero e genuino che pochi hanno la fortuna di possedere, e, come se non bastasse il verde era anche in possesso di due fantastiche fossette, dolci e profondamente scavate.
Il verde aveva sempre la battuta pronta, e, come l'arancione e il giallo brillante, c'era sempre quando si trattava di aiutare un amico.

L'azzurro, Niall, sorrideva sempre, in qualsiasi situazione.
L'azzurro suonava la chitarra meglio di chiunque altro, l'azzurro probabilmente era colui che aveva provato più profondamente il dolore ma che riusciva a nascondere dietro quei numerosissimi sorrisi. 
L'azzurro spruzzava felicità da tutti i pori ed era in possesso del rimedio contro il malumore: con un solo sorriso era capace di trasformare –in meglio- la giornata di chiunque.

Il rosso, Zayn, bruciava, ardeva dentro. 
Aveva un sorriso da mozzare il fiato e, bruciando, era capace di sconvolgere delle intere esistenze.
Il rosso non aveva dei limiti, e soprattutto non voleva sottostare a quelle stupide regole che la società imponeva -anche se indirettamente.- 
Il rosso bruciava, e mai avrebbe smesso di farlo. 



Probabilmente nessuno di loro, aimè, si rendeva conto di essere l'arcobaleno dopo la tempesta per tantissime persone. 
Loro rappresentavano la forza di milioni di fan.



Erano cinque ragazzi seduti in cima alle scale, ora sono cinque ragazzi in cima alle classifiche.
 

'perchè ami quei cinque ragazzi?'
'mia madre mi ha dimostrato per 9 mesi che non devo conoscere una persona per amarla.' 

OOOOcchei, 
non so da dove mi esce 'sta cosa però...avevo bisogno di scriverla. 
spero di non aver deluso nessuno eppure, sia su twitter che qui, ho davvero appurato che i ragazzi rappresentano la 'svolta' per tantissime persone quindi..
bho mi sentivo in dovere di scrivere qualcosa. 
grazie a tutti quelli che recensiranno e grazie anche a voi, lettori silenziosi :-) 
spero solo di avere qualche vostro parere,
un bacio :*
#ehishrader

p.s.
scusate ma non sono riuscita a trovare delle foto in cui ognuno di loro indossasse qualcosa del colore che io gli ho attribuito quindi..
non fate caso se le maglie nel banner hanno il colore diverso lol 

(vi lascio qualche gif jkghtkrjg)