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Autore: niallsfeeljng    02/04/2013    0 recensioni
Arianna o per meglio dire Annie, dopo la laurea grazie alla sua amica Sophie incontra un ragazzo, Niall. Annie non ha mai parlato a nessuno del suo passato oscuro e l'unica persone con cui si aprirà davvero sara Niall..
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Sophie! Cazzo sveglia, abbiamo l’esame finale!”
“eh? Oh madonna! Mi sto preparando.”
Dopo 10 minuti siamo già in auto, sto guidando io, giuro non riesco proprio a sopportarla a volte, ‘sapeva che oggi c’era l’esame, perché cazzo doveva andare a fare baldoria?’.
“Ehm, Buongiorno, mi scusi professor Marshall, abbiamo avuto un imprevisto’’
“Siete fortunate che oggi è l’ultimo giorno d’esame. Sedetevi. Attenzione, vale per tutti; avete due ore per completare l’esame a partire da ora.’’ Dice con tono severo.
Sto scrivendo il tema e penso che sono fortunata a non dover vedere più quel dannato professore, penso proprio che mi odi. Dopo due ore, ecco fatto, ho finito l’ultimo esame per potermi laureare, esco fuori e trovo Sophie che mi aspetta ansiosa.
“Allora? Quante pagine hai scritto? Ti è andato bene?”
“Calmati o non ti dirò niente’’ e scoppiamo ridere insieme. “ Mi è andato bene, ho scritto circa dieci pagine, te?’’ sono sollevata, finalmente ho terminato gli studi.
“ ti ho battuta, quindici pagine e neanche un errore’’ neanche lei crede a quello che sta dicendo.
“Oggi si è superata la piccola Sophie” le dico in modo sarcastico.
“ non sei divertente’’ dice lei mentre ride. Boh non la capisco, dice che non sono divertente e inizia a ridere.
“okay adesso andiamo a casa devo chiamare mia madre, voleva sapere come andava l’ultimo esame.’’
Siamo in casa, ho già chiamato mia madre, è stata una chiamata breve, c’era il suo secondo marito lì che stava sistemando delle cose a casa e si sentivano rumori tra cui quelli di un trapano. Ho fatto anche un bagno, mi avvio verso la cucina, sono ancora in accappatoio e trovo in cucina il ragazzo di Sophie, Alex, arrossisco, cazzo.
“Ehm, Ciao Alex sto andando a prepararmi, arrivo subito, Sophie dov’è?”
“Arianna, ciao, Sophie è in camera sua, ti ha detto che questa sera si festeggia la fine dell’anno scolastico?”
“no, lasciami preparare e ne parliamo dopo, okay?”
“okay, a dopo”.
Vado di corsa in camera per mettermi qualcosa addosso, prendo, un pantaloncino una       t-shirt e degli scarponcini, asciugo i capelli e li raccolgo in una coda e ritorno in cucina. Mi siedo vicino al tavolo guardo prima a Sophie poi ad Alex.
“ Allora?  Cos’è questa storia di  festeggiare questa sera?”
“Ho dimenticato di dirtelo, questa sera si festeggia la fine dell’anno scolastico, siamo in tantissimi, andiamo al lago, devi venire per forza.” Dice Sophie mentre batte batte le mani come una bimba, non riesco a dirle, di no, in fondo non esco mai, posso permettermelo, mi sono impegnata tanto quest’anno.
“vieni ci divertiremo” mi sorride Alex.
“okay vengo, però mi porto la mia auto così se mi dovessi stancare, ritorto a casa” Li ammonisco rispondendo ai loro sorrisi da ebete con uno mio.
“A che ora si parte?” domanda Sophie ad Alex.
“Tra mezz’ora vado a prendere degli amici poi veniamo qui e possiamo poi andare. Voi intanto preparatevi.”
Alex esce e parte con l’auto.
“Ci serviranno solo i costumi, andiamo a prenderli.” Mi incoraggia Sophie.
Esco dalla mia camera e mi dirigo verso quella di Sophie con il costume a due pezzi color pesca ma con il sopra a fascia. In camera sua non c’è. Sarà in salotto.
Mi dirigo verso il salotto con una camminata da sciacquetta irrecuperabile, sto scherzando naturalmente. Entro in salotto e con altrettanta voce le dico “ Come mi sta?” Porca puttana, ci sono gli amici di Alex, che figura di merda. Arrossisco imbarazzatissima.
“Ehm, scusate la mia amica, pensava che fossimo ancora sole” dice lei altrettanto imbarazzata. “Si chiama Arianna, non credo che adesso sia capace di poter parlare, ma potete chiamarla benissimo Annie”
In pratica mi ha presentata lei. La situazione si sta facendo tragica, devo dire qualcosa.
“Ciao ragazzi, vado a finire di prepararmi” assomiglio ad un  un peperone, corro in camera mia e finisco di prepararmi, mettendomi la stessa t-shirt e gli stessi pantaloncini cambiando però le scarpe, metto delle comode infradito e mi dirigo subito dopo di nuovo in salotto cercando di dimenticare lo spiacevole avvenimento. Entro in salotto e trovo ben dieci ragazzi. Cazzo mi sono umiliata davanti a dieci ragazzi che neanche conoscevo, partiamo piuttosto bene. Incomincio a presentarmi e a salutare un po’ a tutti uno, due tre , quattro, cinque, ragazzi, continuo a presentarmi agli altri cinque, Dio che umiliazione. Finiscono le presentazioni e cerco un po’ di ambientarmi.
“Possiamo partire? Domando cercando di nascondere l’imbarazzo.
“Si, possiamo partire. Jake, guida tu la mia auto, io accompagno le ragazze.” Ordina Alex al ragazzo numero sette.
“okay capo, noi stiamo andando. Ragazzi, dividiamoci quattro vanno con me, e altri cinque nell’auto di John” John? Ah già il ragazzo numero tre, bene, li sto associando a dei numeri posso farcela.
Siamo arrivati, già c’è la musica e sono solo le quattro di pomeriggio, è bello qui, c’è il lago ma c’è pure il bosco. Io e Sophie ci dirigiamo verso il chiosco, fanno diversi tipi di alcolici.
“Questa sera, combino un casino” le sussurro all’orecchio mentre mi faccio preparare un bicchiere di tequila, Sophie scoppia a ridere.
“Mi stai, prendendo in giro, Sophie? Tu non conosci il passato oscuro di Annie” le dico mentre bevo il primo sorso di tequila.
“Stai parlando della stessa Annie, che non esce mai, sta sempre dentro casa e non conosce nessuno tranne me? Noo non ti sto prendendo in giro” mente lei. “Adesso basta con le chiacchiere, sono tutti già a fare il bagno, andiamo”
Sistemiamo i bicchieri di tequila, gli zaini e la stuoia nell’erbetta.  Ci incamminiamo verso la riva, entro in acqua e la trovo squisitamente calda, ci avviciniamo verso i ragazzi e ripenso alla figura di merda che avevo fatto nel salotto di casa mia, sono ancora asciutta dal tronco fino al capo e non esito a tuffarmi. Adesso sono tutta bagnata, sciolgo la coda e mi immergo di nuovo sott’acqua per sistemarli all’indietro. Però sto ancora pensando allo spiacevole accaduto.
“Ci stai ancora pensando?” domanda uno dei ragazzi, non mi sono ancora accorta che si rivolgesse a me. Mi sento picchiettare la spalla. Mi giro e vedo uno dei ragazzi, ha i capelli biondi, e gli occhi che si possono paragonale a due piccole isole nel bel mezzo dell’oceano atlantico, è poco più basso dei suoi amici, ma la sua figura mi rende lo stesso impotente, sono una nana.  “Ci stai ancora pensando?” mi ripete il ragazzo, distraendomi dalle mie fantasticherie.
“ Tu sei? E.. ehm, a cosa ti riferisci?” le domando io.
“Niall, stai ancora pensando a quello che successo prima? Non ho fatto altro che notare il disagio che hai da quando sei ritornata dalla tua camera.”
Ma che cavolo di domande mi fa? E’ naturale che sia a disagio.
“No, ma ero sicura che in casa ero sola con Sophie”
“Non ci hai scandalizzato, calmati, non è successo niente di compromettente, è stato piacevole” ammicca lui facendomi l’occhiolino.
“Ah. Bene” Adesso sono imbarazzatissima, ma che? Le faccio un sorriso timido ed esco dall’acqua e mi dirigo verso la mia stuoia.
Finisco di bere il bicchiere di tequila, prima che diventi definitivamente caldo e mi addormento prendendo quel poco di sole che potrebbe esserci in una giornata d’estate in Irlanda.
  
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