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Autore: HalfbloodGleek    02/04/2013    0 recensioni
un'amicizia quasi impossibile ai giorni nostri che viene resa ancora piu' solida e compatta da una passione insolita per due ragazzi : l'archeologia.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sembrava il rumore che fa il gesso quando graffia la lavagna; ci tappammo le orecchie e ci nascondemmo dietro un piccolo altare. All’improvviso vedemmo le due enormi statue di Anubi aprire gli occhi che diventarono rossi; cominciarono a camminare, ma non sembrarono venire verso il nostro nascondiglio. Harry ed io ci stringemmo forti e vidi che nell’inginocchiarsi vicino all’altare aveva sbattuto il ginocchio contro qualcosa perché aveva i pantaloni strappati e sanguinava vistosamente. Sapeva che ho paura del sangue e capendo che l’avevo vista, si coprì velocemente la ferita con la parte strappata del suo indumento, poi mi disse : “ Stai tranquilla, adesso andiamo via “. Non ebbi il tempo di rispondergli che qualcosa mi si conficcò nel collo, come se fosse stato un ago; sentii un forte bruciore attraversarmi velocemente tutto il corpo, poi mi venne da vomitare, ma svenni. Quando mi svegliai per qualche istante non ricordai bene che cosa fosse successo e dove mi trovassi; ero sdraiata su un lettino di pietra e la testa mi faceva malissimo. Mi sentii toccare una spalla e mi venne da gridare ma non ci riuscii, mi sentivo come se il mio corpo fosse immobilizzato su dei carboni ardenti. Le due statue avevano preso del tutto vita ed erano intente a preparare quello che aveva tutta l’aria d’essere un’ altare sacrificale. Trovai la forza di voltarmi e vidi Harry che sembrava più stordito di me; uno dei mostri si avvicinò e preso in braccio il mio più caro amico come se fosse stato una bambola di pezza, lo appoggiò sull’altare dicendo qualcosa che non riuscii a capire, ma che mi sembrò essere un inno a qualche faraone o a qualche divinità. Subito dopo quell’essere, infilò una moneta in bocca ad Harry e disse, stavolta nella nostra lingua :” Questo è il tuo pagamento per il traghettatore di anime tra il regno dei vivi e quello dei morti “ Rimasi scioccata e gridai con quel poco di voce che mi rimaneva : “Fermi lasciatelo stare! Cosa gli state facendo! Prendete me ve ne prego! “ L’altra creatura si avventò su di me ringhiando : “Taci stolta! I suoi organi serviranno al nostro faraone per ritornare in vita e compiere finalmente la sua vendetta!” Non avevo idea di quale vendetta stesse parlando e non mi importava. Pregavo il signore che qualcuno arrivasse a salvarci e così fu. Quando ormai avevo perso tutte le speranze e i due mostri stavano per stroncare la vita di Harry con un’iniezione letale, la porta che dava accesso all’area dove ci trovavamo si spalancò. Erano i nostri genitori con il professore e alcune guardie. Mi accorsi che le corde con le quali ero legata erano sparite e che tutto era tornato al suo posto; anche le due statue si erano ritrasformate in pietra. Raccolsi le mie ultime forze e mi precipitai vicino ad Harry che giaceva sull’altare; vidi che si era svegliato e gli accarezzai la fronte dicendogli : “Ehi…è tutto finito…calmo…calmo…” Appoggiai la testa vicino alla sua, ma dopo qualche secondo mi sentii accarezzare la faccia come non aveva mai fatto . I nostri sguardi si incrociarono e mi sussurrò affannosamente :” Ti…amo… “ I suoi occhi diventarono grigi, persero tutta la loro luce e allora capii che quei due mostri mi avevano portato via la persona più cara che avessi mai avuto al mondo perché per qualche secondo, per qualche millesimo di secondo, quei bastardi erano riusciti ad iniettargli il veleno. Emisi un grido acuto e strinsi forte il suo corpo ormai esanime. I nostri genitori si stavano avvicinando, ma svenni. Mi risvegliai e sperai di trovarmi in Paradiso accanto a quello che per tanti anni era stato mio fratello, ma fu bruttissimo quando capii che mi trovavo nella stanza bianca di un ospedale e che mia madre era vicina al mio letto stringendomi la mano. Per quanto fossi felice di vederla, lo sarei stata ancora di più se accanto a me ci fossero stati un paio di enormi occhiali neri , indossati da uno strano ragazzo, mingherlino e anche un po’ buffo che non ho mai più rivisto. Negli anni , ho continuato il lavoro iniziato con Harry tanto tempo fa, conseguendo la laurea in archeologia con il massimo dei voti all’università di Harward; sono specializzata in egittologia ed in particolare in tecniche di imbalsamazione…Lavoro ogni singolo giorno per scoprire cosa diamine successe in quell’ala del museo quel maledetto 26 aprile che si portò via una parte di me.
  
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