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Autore: danhausers    02/04/2013    11 recensioni
"Dobbiamo andarcene Sara, capisci? E' pericoloso, ho aspettato fin troppo. Sono diciassette anni che ti tratta così, mi sono già trattenuto troppo dal non ucciderlo. Devo portarti via, ti amo, non permetterò a nessuno di farti del male."
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esco di casa.
Mi assicuro di non essere più guardata da mio padre prima di iniziare a correre. Devo arrivare sempre in anticipo. Devo avere il tempo di cambiarmi e di farmi guardare da Zayn mentre sto appoggiata contro un albero a fumare.
Sono stata sempre una brava ragazza e, probabilmente, lo sono ancora.
Anche se questo ruolo non mi sta bene, devo farlo.
Sono gelosa, perennemente gelosa.
Ora che il mio migliore amico, il ragazzo che amo, si è fidanzato, devo far di tutto per attirare la sua attenzione.
Zayn è nella squadra di football e ovviamente sta con la ragazza più popolare della scuola, Alice Berry. Odio usare la parola ‘popolare’. Fa tanto film stile americano.
Credo sia già tanto che lui mi rivolga la parola. Sono la cosiddetta sfigata, mentre lui è Zayn Malik. Almeno nessuno se la prende con me perché lui è sempre pronto a difendermi. E’ come il mio angelo custode.
Vedo il cortile, continuo a correre finché non entro dentro la scuola e entro nel bagno delle ragazze. Mi appoggio contro il muro con il respiro affannato. Tolgo velocemente i jeans e infilo la gonna, non troppo corta. Al posto del maglione con il collo alto metto un top con sopra un giubbino di pelle nera. Le scarpe non le cambio. Sebbene devo farmi vedere come una ragazzaccia non metterò mai i tacchi. Sarò sempre fedele alle mie vans. 
Ripiego e infilo tutto dentro lo zaino, estraendo il pacchetto di sigarette. Cerco di camminare meno goffamente del solito, il cortile ora è più pieno.
Accendo la sigaretta e la porto alla bocca. Inspiro e subito dopo tossisco.
Questa roba fa schifo. Ho sempre odiato il fumo, fin da bambina, quando guardavo mio padre fumare il sigaro davanti al camino.
-Guarda cosa mi tocca fare- penso avvicinandomi a mio fratello e ai suoi amici.
Sara è inutile, ridacchia Liam. Non stai bene in questi panni e togli quella sigaretta, basta. Zayn dovrebbe amarti per quello che sei.
Oh Liam, da quando sei così saggio?, rispondo sarcastica.
Da quando ho messo incinta la mia ragazza, idiota.
Mio fratello ha diciotto anni, la sua ragazza, Brittany, diciassette.
Mio padre è andato su tutte le furie quando l’ha scoperto. Lui è molto severo. Non tollera nulla. Sono ‘il suo orgoglio’. Per questo non voglio deluderlo.
Anche se lo odio. Ogni volta ricevo i suoi schiaffi, oppure la sua cinta che sbatte contro la mia pelle. Il mio corpo è pieno di lividi. Picchiava anche Liam, prima che se ne andasse di casa. Ora vive con Brittany ed è felice, al contrario di me.
Mia madre non l’avrebbe permesso, lei era buona, paziente, proprio come me. Se solo fosse ancora qui con me. Se solo quel giorno fosse rimasta a casa con noi.
Terra chiama Sara, sento il suo respiro sul collo e le sue labbra sul mio orecchio.
Arrossisco. Il cuore inizia a battere forte, come se volesse uscire. Le farfalle nello stomaco esplodono.
Mi giro e lo vedo lì a sorridermi.
Amo il suo sorriso. Amo quando sorride e si mette la lingua tra i denti.
Buongiorno, sussurra.
Giorno, rispondo senza lasciar trapelare alcuna emozione e inspirando un altro boccone di fumo.
Sposta il suo sguardo sulla sigaretta. Velocemente la prende e la butta, mettendosela sotto i piedi. Quello sguardo non promette nulla di buono. Conosco Zayn ed è arrabbiato, decisamente.
Non devi fumare, dice scandendo ogni singola parola.
La vita è mia dovrei fare quello che voglio, rispondo abbassando lo sguardo.
Mi prende il mento con la mano e mi costringe a guardarlo negl’occhi, i suoi occhi.
Ah si?, fa un sorrisetto acido. Allora tuo padre sarà contento di ammazzarti di botte quando lo scoprirà!
Mi dimeno dalla sua presa e gli lancio uno schiaffo. Non avrebbe dovuto dirlo.
Si porta la mano sulla guancia e fa un passo in avanti, guardandomi.
Scusami ho perso il controllo, mormora grattandosi la nuca. Quello che voglio dirti è che hai sedici anni..
Diciassette a breve, lo interrompo.
Si va be, sbruffa. Ti fa male, non devi fumare.
Non sei tu quello che deve o non deve dirmi cosa devo fare.
Sara sono il tuo migliore amico, cazzo, che ti prende oggi? Come ti sei vestita? Questa non sei tu.
Prendo lo zaino e lo rimetto in spalla. Per un minuto lo fisso, apatica. Prova a pensarci Zayn.
 
Mi dirigo verso la mensa, verso il solito tavolo.
Vedo Harry che mi saluta e, sorridendo, ricambio.
Harry è ‘il riccio’, tutta la scuola lo chiama così per via dei suoi capelli. Anche se ricci non sono, sono una massa di capelli informi, non si sa se sono ricci, mossi, lisci. Ultimamente è fissato con i tatuaggi.
Harry sta con Louis. Si sono dichiarati da poco e questo ha spezzato il cuore a tutte le ragazzine del primo anno che gli sbavavano dietro. Louis è il capitano della squadra di football. E’ quello divertente, è il ‘viviamo finché siamo giovani’.
Poi c’è Niall, il migliore amico di Liam. Niall ride sempre, la sua risata è contagiosa, tutti la amano. Poi è in fissa con il cibo, proprio come me. Prima stava con Alice, che l’ha lasciato per Zayn. Questo ha distrutto il rapporto tra loro due, per questo Zayn non pranza più con noi e il più delle volte si avvicina solo per salutare me.
Grazie a Dio ti sei cambiata, esclama Louis.
Non mi sentivo a mio agio, sussurro iniziando a mangiare.
Mi posa una mano sulla spalla e annuisce. Con tutto il rispetto, ma sembravi una sgualdrina, tipo il capo delle cheerleader Beth.
Oh scusa non tutti sono, fidanzati, o state per diventare madri. Come sapete io sono disperata. Ed ora, con permesso.
Mi alzo, infastidita e mi siedo in uno dei tavoli vuoti in fondo alla mensa. Louis è un po’ schietto. A volta da davvero sui nervi. Non può offendere le persone e poi giustificarsi con ‘è quello che penso’. Beh, nessuno te l’ha chiesto.
Lancio uno sguardo sul tavolo in cui di solito c’è Zayn. Si nota sempre perché mentre tutti indossano la divisa degli atleti, lui non si cambia mai, tranne agli allenamenti. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ma non riesco a riconoscerlo.
Cercavi me?
Sobbalzo e sposto lo sguardo, deglutendo rumorosamente. Torno a guardare il piatto, infilzando la pasta con la forchetta.
Oh ma andiamo, che hai oggi?
Si siede, poggiando le braccia sopra al tavolo e sospirando.
Non sospirare così, sai che divento nervosa.
Ce l’hai con me perché sto con Ashley? chiede poi.
Lascio la forchetta e lo guardo. Vuoi la verità? Si ce l’ho con te per questo motivo. Stai con lei perché vuoi dimenticare Jade, hai anche rovinato l’amiciza con Niall e non ti importa. Ti sei allontanato da noi per lei.
Da voi? Da loro. Non mi sono mai allontanato da te e nemmeno voglio farlo. Senti piccola, è complicato. Tuo padre mi odia, mi ha ritenuto responsabile del comportamento di Liam. Io posso farci qualcosa se non usa le precauzioni quando scopa? In realtà è che voglio un attimo staccare da lì. Louis e Harry gay, Liam quasi padre. E’ tutto troppo strano. E se cambi anche tu”, mi lancia uno sguardo confuso. “Ah ti sei cambiata. Comunque, non cambiare. Mi piaci così come sei.
E comunque lei è una cotta, niente di serio, mi passerà.
Va bene, hai ragione tu. Scusa, borbotto.
Mi stringe a sè e sento la sua risata risuonargli nel petto.
Sorrido.
Sara che si scusa? Credo di dover segnare questa data sul calendario.
Si stacca e passa una mano sui miei capelli, scompigliandomeli.
Li rimetto a posto, in evidente imbarazzo, e bevo un po’ d’acqua. A volte mi tratta troppo da bambina. Ho due anni meno di lui ma non sono una bambina. Beh, dice che sono la sua piccola. Forse è l’unico aspetto che mi piace.
Allora, oggi andiamo in biblioteca? dice imitando le virgolette durante la parole biblioteca.
Ogni volta dico a mio padre che vado in biblioteca a studiare perché lui lavora a casa e non c’è mai silenzio. E ogni cinque minuti passa in camera a controllarmi, senza motivo. Perciò ogni giorno, o quasi, rimango a scuola fino alle sei di pomeriggio.
Si, dopo i tuoi allenamenti andiamo nel nostro giardino, mi alzo e gli schiocco un bacio sulla guancia, camminando verso l’aula di danza. 




 

 

 


cowabonga.
non voglio già spaventarvi con i miei saluti OuO
quiiiiindi, questo è un inizio, sogno questa cosa da un mese.
spero vi piaccia, altrimenti la elimino e vedo di pensare ad altro. 
byeeeee.

shamalaya.

(ps. sara ve la immaginate meno rossa? vi prego HAHAHAHAHAHAHA)
 

   
 
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