Il rombo del tuono squillò forte e feroce nella stanza…
“Michael ho paura” Disse lei tra le lacrime.
“Tranquilla, ci sono qui io! E ti proteggerò da tutte le cose brutte” rispose stringendola forte a se.
“Promettimi che saremo migliori amici per sempre e ci sarai sempre a proteggermi…” disse lei tra un singhiozzo e l’altro.
Un altro tuono rimbombò nella stanza. La piccola, presa alla sprovvista si accucciò al suo amichetto.
“ci sarò sempre” Le rispose stringendola ancora più forte. “te lo prometto”.
 
Passarono 14 anni da quel giorno, ma ogni volta che un temporale si avvicinava, lei rimaneva a dormire da lui.
“So che è vergognoso a 18 anni avere paura dei temporali…” Disse la ragazza infilandosi sotto le coperte.
“Non è vergognoso Ali. Poi finché i nostri genitori ci permettono di dormire insieme, io continuerò a proteggerti..” le rispose lui, chiudendo la porta della sua camera , come tutte le notti.
Lei scoppiò in una dolce risata “Ti ricordi ancora quella storia?” chiese divertita. Lui annuì dolcemente infilandosi sotto le coperte, al suo fianco. “Poi perché non dovrebbero più permetterci di dormire insieme? Sono 15 anni che ci conosciamo, e mia madre si fida di te tanto quanto la tua di me!” Disse avvicinandosi a lui.
Michael sorrise, e si mise di lato, e lei fece lo stesso. Amavano guardarsi negli occhi.
“Hai un nonsochè di strano sta sera” disse Il ragazzo sorridendo, e spostandogli una ciocca di capelli che le era finita sul volto. Lei lo fissò con un aria interrogativa.
“Non lo so, sei diversa…” Disse con fare confuso
“Penniman, cosa ti prende sta sera?” Chiese divertita.
Ad un tratto, un tuono interruppe la dolce atmosfera che si era creata tra i due ragazzi, e Alice, spaventata si gettò tra le braccia del suo amico, che come ogni volta la strinse prontamente a se.
“Sono stupida ad avere paura dei temporali.” Disse con il volto premuto sul petto del ragazzo.
“Non sei affatto stupida” rispose lui scostandosi da lei, in modo da poterla guardare negli occhi.
“Si che lo sono.” Replicò, cercando di avvicinarsi al corpo del suo amico, per nascondere il volto. Lui la fermò, e prese il suo volto tra le mani.
I due ragazzi iniziarono a fissarsi intensamente. Ogni volta che lei si perdeva i quegli occhi, il mondo spariva, e riusciva a tranquillizzarsi.
Il rumore di un altro tuono sfrecciò per la stanza interrompendo nuovamente l’atmosfera. Alice chiuse gli occhi e li strinse forte. Istintivamente il ragazzo, la strinse a se ed iniziò ad accarezzargli i capelli.
“Ma ti fanno così tanta paura?” Sussurrò lui.
“Si…”Gemette la ragazza tirando su con il naso.
“Ma perché?” Le domandò.
La ragazza, che stringendosi ancora di più al corpo del ragazzo, fece spallucce.
Lui continuava dolcemente a passare la sua mano tra i capelli della ragazza, ma lei, improvvisamente si scostò dal ragazzo spingendo le sue piccole mani sul petto,  e si allontanò tanto quanto bastava per fissare i suoi occhi.
“Cosa c’è?” chiese subito preoccupato.
“Non lo dirai mai a nessuno vero?” domandò timidamente.
“Cosa?” chiese.
“Di questa stupida paura” Rispose, abbassando leggermente lo sguardo vergognata.
“Mai.” Disse sollevando il volto della ragazza con una mano “Mi porterò il segreto nella tomba” Rispose serio lui.
“Croce sul cuore?” Chiese con la voce tremolante
“Croce sul cuore”  Rispose lui disegnandosi fiero una piccola croce sul petto.
Alle parole del ragazzo, Alice soffocò una piccola risata.
“Cosa c’è?” Chiese Michael divertito
“Niente” Rispose sorridendo.
Michael riuscì a vederla sorridere grazie ad un lampo che illuminò la stanza. La strinse forte a se, aspettando il tuono, che subito arrivò.
“Sei speciale…” Sussurrò lei…
“Lo pensi davvero?” chiese.
Lei annuì lentamente.
Lui, senza preavviso prese ancora una volta il suo volto tra le mani. “Scusami..” sussurrò.
“ma di cosa?” Chiese divertita.
“Di questo..” disse, e non appena terminata la frase la baciò.
Lei rimase di stucco, e non appena si rese conto di quello che il suo amico aveva appena fatto si staccò.
“Michael, cosa diamine fai?” Chiese ridendo la ragazza.
“scusami…ma mi piaci.” Sussurrò.
“Michael non dire cavolate.” Disse lei con tono severo. “So la verità.”
“Quale verità?” Chiese allarmato.
“Che ti piacciono i ragazzi.” Sentenziò lei schietta.
Un altro tuono sfrecciò per la stanza, ma la ragazza questa volta non si mosse. Si limitò a stringere forte gli occhi per la paura.
Il silenzio che si era creato iniziava a diventare troppo pesante.
“L’ho capito da un po’…” disse lei piano.
“M-ma…n-non è vero” farfugliò confuso.
“Michael. Sono la tua migliore amica, ti capisco meglio di chiunque altro…” Disse lei poggiandogli una mano sulla guancia.
Lui continuava a fissarla, aveva gli occhi colmi di tristezza.
“Ma devi stare tranquillo. Ti voglio bene ugualmente. Non sono i tuoi gusti che influiscono su quanto ti voglia bene.” Disse lei cercando di tranquillizzarlo.
Lui le mise un braccio dietro la schiena, e la strinse dolcemente a se.
“Grazie…” sussurrò sollevato.
Restarono ancora abbracciati. La pioggia batteva senza sosta sul vetro della finestra.
“Ali?” chiese lui ad un tratto.
“si?” domandò curiosa.
“Non lo dirai a nessuno vero?”
“A nessuno. Mi porterò il segreto nella tomba.” Disse sicura.
Michael sospirò sollevato. “Migliori amici a vita?”
“A vita” rispose lei stringendolo ancora più forte.