Cedric aprì gli occhi.La sua gola era secca,e un gusto amarognolo pervadeva la sua bocca,la sua lingua era impastata come se non avesse bevuno niente da anni.Cercò di raddrizzarsi, ma il suo corpo  non sembrava essere dello stesso parere.Gli girava la testa e il suo senso di disorientamento non era pari a quello di nessun altro in quel momento, aveva perso la cognizione del tempo, dello spazio, si sentiva vuoto.Deglutì sfregandosi gli occhi.Si guardò intorno.Il cielo plumbeo dava un'atmosfera lugubre al vecchio cimitero,o almeno a quel che ne rimaneva.Le lapidi in marmo erano rovinate e coperte di edera.L'erba ormai secca nascondeva vari strati di terra tanto fine da sembrare polvere, ma niente era più fastidioso dell'alone di morte che aleggiava intorno a lui.Cedric spostò lo sguardo davanti a se, a pochi metri di distanza poteva ancora vedere l'orribile ghigno di codaliscia.Le sue labbra si piegarono in una smorfia, ora tutto gli era chiaro.Con qualche sforzo riuscì a sedersi.Se solo non fosse stato per quella passaporta tutto questo non sarebbe accaduto.Una lacrima solcò il suo viso ma lui non se ne curò, passandosi la lingua sulle labbra screpolate.Era stato via tanto, troppo.Rosalie fu il suo primo pensiero, la sua sorellina.Ricordò i suoi occhi vispi, pieni di vitalità,colorati di un verde tanto intenso da eguagliare quello di uno smeraldo.Il suo sorriso dolce in perfetta armonia con le fossette delle sue guancie rosee.I capelli ramati le ricadevano in delicati sulle spalle, incorniciandole il viso.Doveva fare qualcosa.Ma prima che potesse pensare a qualsiasi cosa di logico un bagliore lo costrinse a chiudere gli occhi, riparandoli con le mani.Il suo colpo piano piano si dissolse, e lui sparì.


Rosalie guardava fuori dalla finestra, verso la nebbia grigia e liquida, in cerca della determinazione che all'improvviso aveva perso.Dov'era andata a finire? Perché tutto quel panico? Sapeva che quel momento sarebbe arrivato.Perché aveva paura proprio ora che mancava così poco? Il nervosismo in stanza era palpabile.Sospirò.Il giorno dopo sarebbe dovuta ripartite per Hogwarts, quel luogo che un tempo era stato il meglio che potesse chiedere, un tempo, quando Cedric era ancora con lei.Si buttò sul letto abbracciando il cuscino.Sul suo comodino, in piccola cornice rossa, suo fratello le sorredeva di quel suo sorriso tanto rassicurante, quello che aveva saputo calmarla anche nei momenti più difficili.Affondò la testa nel cuscino.Magari tutto questo era solo un sogno, lui che se ne era andato solo per uno stupido scherzo del destino, ucciso da un'infimo scagnozzo, un topastro, una bestia.Scagliò il cuscino a terra portandosi le mani agli occhi.Deglutì, non voleva piangere, era stanca di farlo.Stava per chinarsi a raccoglierlo quando una luce abbagliante pervase la stanza costringendola a ripararsi gli occhi.Sbatte le palpebre varie volte prima di riuscire a vedere qualcosa, e quando vide quella figura tanto familiare che si guardava intorno stranita, non riuscì a contenere un urlo.Lui sussultò guardandola negli occhi, Rosalie serrò la mascella.Quanto gli erano mancati quegli occhi d'oro colato, la linea rigida della sua mascella e la sua fronte marmora.Corse verso di lui che l'accolse a braccia aperte in un abbraccio perfetto.Un abbraccio era quello di qui aveva bisogno da anni.-C..Cedric...- bisbigliò lei fra i singhiozzi.-Rosalie,sorellina- lui la strinse a sè accarezzandole i capelli per poi schioccarle un bacio sulla fronte.C'erano così tante cose da raccontare! Rimasero a guardarsi in silenzio, un silenzio che valeva più di mille parole.-Cosa è successo? è un sogno?- Balbettò rosalie smozzicando le parole.-Non chiederlo a me, tutto quello che so è che tutto questo è reale.- Si abbracciarono ancora una volta.-Non hai idea di quanto tu mi sia mancato.- Gli sussurrò lei.Cedric sorrise -Mai quanto tu a me.-Papà!- chiamò rosalie -Amos! Papà!- un uomo vecchio, e sciupato aprì la porta della stanza.Il suo viso sciupato, stanco.Evidentemente stressato.Gli occhi di Amos si illuminarono alla vista del figlio per qui era stato tanto in pena.-Figlio mio!- padre e figlio si abbracciarono e le lacrime iniziarono a scendere ostinate sul viso dei presenti.La famiglia diggory poteva finalmente affermare di ritenersi tale.Ma ancora non sapevano, che Cedric non era l'unico ad'essere ritornato, qualcosa era successo.

CONTINUA....
Spazio autore:

Allora ragazzi! beh mi scuso in anticipo, questo primo capitolo è un po' corto, ma prometto che mi rifarò nel prossimo.
Spero che vi sia piaciuto, ah e vi informo già che la coppia Cedric-Cho non durerà a lungo, come d'altronde quella Fred-Hermione, ma qualcosa
nascerà fra il primo componente della prima coppia e la seconda componente della seconda.Eh niente, mi scuso per i vari errori (se non orrori!) di ortografia.
Al prossimo capitolo :) x