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Autore: AlexRae00    02/04/2013    3 recensioni
Seconda storia, in ordine di eventi, della mia serie.
Dal punto di vista dei papà, racconta la nascita delle nuove vite che popoleranno la T-Tower, per comprendere anche l'origine dei loro nomi.
Il primo sarà il pargolo della famiglia Stone, Michael.
La seconda la figlia dei Grayson, Denise.
I terzi i gemelli di casa Logan, Asia e Jake.
E in fine il minore dei Grayson, Drake.
Buona lettura, AlexRae00.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Through the years'
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Bene sarò breve perchè mia madre vuole che spenga il pc >.< allora in questa Shot parlerò dei miei ragazzi e spiegando anche i significati dei loro nomi che ho trovato su internet XD Ptima di andare vi chiedo solo una cosa leggete e recensite XD B- sono due -.-" AR- vabbè è un unico pacchetto XD
Buona lettura XD  





Victor e Karen, 12 novembre.
 
Il Cyborg corse per il corridoio bianco senza prestare attenzione a nient’altro che ai numeri posti sulle porte, venendo di conseguenza sgridato da alcune infermiere che si erano trovate sfortunatamente sulla sua strada, rischiando di essere travolte da quella furia cibernetica che si fermò solo quando raggiunse una porta che riportava il numero 7 sulla targhetta.
 
Entro nella stanza cercando di calmare il mio respiro affannoso per la corsa  e non riesco a smettere di maledire il nemico che ha avuto la geniale idea di attaccare quel giorno, facendomi arrivare in ritardo alla nascita del mio bambino, ma davanti a mia moglie affaticata e dolorante mi riscuoto correndo al suo fianco per stringerle la mano.
- Dai Karen ! Ci sono io qui !
 
Mi sorride tra uno sforzo e l’altro fino a che non arriva il momento di far nascere il bambino e così Bumble inizia a spingere con tutta la sua forza mentre urla ed io le stringo la mano fino all’ultimo attimo, in cui i vagiti del mio piccolo angelo risuonano per la stanza con forza ,facendo finalmente rilassare mia moglie che felice lo prende tra le sue braccia.
- Ciao Michael…
- Benvenuto piccolo angelo…- e mentre lo dico abbraccio entrambi, felice di aver avuto la possibilità di assistere alla nascita del mio principe degli angeli, Michael.
 
 
 
Richard e Kori, 21 gennaio.
 
Sbam. La porta si aprì all’improvviso per lasciare spazio ad alcuni medici che frettolosamente trasportarono la barella verso una delle stanze, al seguito un uomo dai capelli color pece, ancora frastornato, percorse il corridoio, fino alla stanza dove sua moglie era stata portata.
Il corvino aprì la porta della camera n°6 del reparto maternità e con mano tremante si richiuse la porta alle spalle, impedendo così di udire alle persone fuori dalla stanza le urla che la donna dalla lunga chioma rossa emetteva.
- Respiri signora ! Avanti ! E quando glielo dico spinga ! Ok ?!
 
Terrorizzato mi avvicino alla mia Kori che sotto richiesta del dottore ha iniziato ad emettere dei respiri profondi.
La guardo con gli occhi spalancati e non sapendo cosa fare osservo la scena dinnanzi a me in silenzio, fino a che Star con la fronte madida di sudore a causa del dolore si volta verso di me e con lo sguardo mi chiede di starle accanto, io dal canto mio mi riprendo all’istante e senza più indecisione le stringo la mano tra le mie tentando in ogni modo di aiutarla.
- Bene e adesso spinga ! Avanti signora respiri e spinga !
- Dai Star ce la puoi fare !
- Robin io….AAAAAAAAAAAAAA
- Iiiihiiihiiiiiih
 
Cerco di liberarmi dalla presa d’acciaio di mia moglie ma ne ricavo solo altro dolore, così con le lacrime agli occhi sorrido, o almeno ci provo, pregando intanto che tutto questo finisca presto ma proprio mentre Kori urla un’altra volta e l’osso della mia mano schiocca sinistramente, nella stanza risuona un forte vagito pieno di vita che mi fa dimenticare il dolore atroce alla mano o la paura.
- E’ nata ! Bravissima signora ! La sua bambina è nata !
- Oh…Piccola mia…- Star apre le braccia per accogliere quel piccolo fagottino che smette subito di strillare quando lei lo stringe con dolcezza e amore a se.
- Rob…
 
Muovo alcuni passi nella loro direzione e appena mi ritrovo faccia a faccia con quel frugoletto rosa non riesco a fare a meno di sorridere.
La osservo per alcuni attimi che sembrano infiniti per poi avvicinare la mano sana a quell’esserino che in risposta allunga le sue braccine, afferrandomi un dito con cui poi inizia a giocare mentre emette dei piccoli versetti e gorgoglii.
- E’ bellissima…Ha i tuoi occhi Star…
- Si, ma ha i tuoi capelli e i tuoi lineamenti…
 
Sorrido felice e abbraccio entrambe con gioia baciando poi mia moglie che ride quando la nostra bambina muove freneticamente le manine alla ricerca di quelle del suo papà.
*Papà…Sono padre adesso.
- Come la chiamiamo ?
 
Mi porto la mano al mento pensieroso tenendo lo sguardo sempre fisso sulla mia piccola principessa che intanto sorride, giocando con la sua mamma, quando di sfuggita vedo fuori dalla finestra uno di quei cartelloni tecnologici su cui è segnato il giorno e l’ora.
*Oggi è giovedì…
- Denise…
- Si…Mi piace…Lei sarà la nostra piccola Denise !
- Si ! Una sognatrice che non si arrende mai ! – e così dicendo le abbraccio nuovamente ridendo felice per questo immenso dono ricevuto, la nostra piccola figlia di Giove, Denise.
 
 
Garfield e Rachel, 8 maggio.
 
Il verde spalancò la porta n°8 con violenza, rischiando di scardinarla, e si catapultò affianco della moglie che intanto respirava a fatica a causa del difficile travaglio. Garfield le strinse la mano con forza senza allentare un secondo la presa, con la paura di perdere la sua unica ragione di vita e i suoi tesori, senza lottare.
- Rae…Devi farcela…Io non posso stare senza di te !
- Beast….AAAAAAAAAA
 
 
La vedo così sofferente e il mio cuore sanguina senza riuscire a fermarsi a causa dell’espressione di dolore che segna il suo bellissimo volto, la mia regina non può lasciarmi, lei non può andarsene !
Mi volto frenetico incrociando per un istante gli occhi pece del dottore che poco fa mi ha detto cosa stava succedendo a mia moglie e le lacrime iniziano a scendere copiose dai miei occhi, cadendo sulle nostre mani unite, le sue parole mi risuonano in testa e cercando di farmi forza rafforzo la presa sulla mano di Raven che intanto urla in preda al dolore.
 
***
 
 L’uomo con il camice si avvicinò in fretta al giovane dalla pelle verde che agitato attendeva il permesso di entrare.
- Signor Logan la situazione è complicata…
 
Il verde si gelò sul posto e senza parole fissò i suoi occhi di giada in quelli pece del medico che intanto si abbassava la mascherina.
- Il bambino purtroppo si trova con il cordone ombelicale attorno alla gola e rischia di non sopravvivere
- Come?!
- Potremmo salvarlo ma ci sono delle possibilità di fallimento molto alte e c’è anche il rischio che sua moglie non superi il parto …
 
Il giovane strinse i pugni con forza per poi alzare il capo di scatto.
- Dottorali aiuti! La prego!
- Farò il possibile…adesso venga…
 
 ***
 
Serro le palpebre pregando che si salvino e stringo i denti fino a farmi male per resistere all’impulso di urlare, poi all’improvviso un strillo più forte degli altri e un vagito squarcia l’aria, seguito qualche minuto dopo, da un secondo, più acuto del primo.
- Sono nati !
 
Spalanco gli occhi e tremante mi volto verso Rae che intanto sorride, più bella che mai, verso due piccoli fagottini che i dottori ci porgono con delicatezza, emozionato prendo tra le braccia la mia bambina che sbatte i suoi occhi ametista irradiando una luce più luminosa del sole.
- Asia..
- Jake…
 
Udendo quel nome mi volto e piangendo per la gioia vedo per la prima volta il mio piccolo lottatore dagli occhi smeraldo che sbattendo i pugnetti qua e là richiama l’attenzione della sua sorellina con versetti e gorgoglii, sorridendo felice, sorpreso mi avvicino a lui e non riesco a fare a meno di accarezzare la piccola gemma di giada incastonata sulla sua fronte.
- Ti assomigliano molto …
- No…Assomigliano a tutti e due…- e dicendo questo la bacio delicatamente sulle labbra, anche se sono costretto a staccarmi quando i miei piccoli gioielli iniziano a strillare più forte facendo ridere entrambi.
L’unica cosa che desidero adesso è di rendere felici il mio piccolo sole e il mio tenace combattente, Asia e Jake…
 
 
 
Richard e Kori, 13 agosto.
 
Ancora una volta percorro quei corridoi bianchi tenendo per mano la mia dolce Denise che sorridente saltella fino ai suoi amichetti che attendono insieme ai loro genitori.
- Signor Grayson venga…
 
Saluto la mia famiglia e con il cuore a mille varco nuovamente la porta della stanza n° 6,  che solo un anno fa ha visto venire alla luce la mia piccola principessa, e preoccupato per Star mi avvicino al letto su cui è stesa da alcuni minuti, in attesa della nascita del nostro secondo genito, il nostro draghetto.
- Kori sono arrivato…
 
Mi fermo al suo fianco e spaventato le stringo la mano, sperando che questa volta non faccia male come la prima, in cui sono stato costretto ad ingessarmi la mano destra a causa della stretta di ferro della mia adorata aliena, ignorando questi pensieri faccio il possibile per aiutarla a stare tranquilla fino a che l’infermiera di fronte a me non le dice di iniziare a spingere.
- Star. Star. STAAAAAR !
 
Ancora una volta sento le mie ossa scricchiolare per la sua presa e come la volta precedente finisco per dimenticarmi del dolore nel momento in cui il bambino nasce e fa sentire la sua voce urlando alla vita, felice lo prendo in braccio per primo mostrandolo a mia moglie che stanca ma serena lo accarezza chiamandolo con il suo nome.
- Drake…
- Ben arrivato figliolo…
 
Poso la mia fronte sulla sua sorridendo, quando apre i suoi occhioni blu zaffiro guardando per la prima volta il mondo, ad un tratto la porta si apre e la nostra piccola peste si aggrappa alla mia gamba chiedendomi di vedere il suo fratellino e io dando il piccolo a Star la prendo in braccio avvicinandola al letto.
- Drako !
- No piccola è Drake…
- Papi…Drako !
 
Scuoto il capo accarezzandole i capelli e avvicinandola maggiormente al nuovo arrivato vedo il piccolo afferrare la mano di sua sorella che in risposta ridacchia divertita.
- Drake !
- Brava piccola…
*Il nostro piccolo drago dagli occhi blu, Drake.
 
 
T-Torre, 2 anni dopo.
 
I tre uomini seduti sul divano parlavano tranquillamente tra di loro non immaginandosi minimamente di quello che poco dopo sarebbe accaduto, infatti ad un tratto un gruppo di bambini urlanti saltò sul sofà immobilizzando i poveri Titans seduti su di esso che inizialmente sorpresi, sorrisero quando capirono cosa era successo.
- Papooooo ! Ti ho prefo ! – il più grande tra i cinque sorrise mettendo in mostra i due denti mancanti e scuotendo il piccolo capo riccioluto esultò felice dell’impresa riuscita.
- Piccolo diavoletto con la faccia da angelo ! Adesso ti prendo !- Cyborg alzatosi in piedi inseguì il bambino per la stanza fino a che dopo averlo preso lo sollevò in aria senza fatica.
 
Intanto Nightwing dopo essersi liberato cercò di alzarsi ma l’unico risultato fu quello di far attaccare i due bambini alle proprie braccia.
- Bimbi pestiferi !
- Ma io non sono pestifera !- la maggiore scosse il capo con forza facendo ondeggiare i capelli neri come quelli del padre che le arrivavano fino alle spalle.
- Nanche io ! Nanche io papà ! – e mentre lo diceva sbatteva gli occhioni blu mare e la piccola testolina rossa con forza.
- Draky, si dice neanche ! Non nanche !
- Ah ! Allora, neanche io !
- Che pesti ! – il leader dei Titans sollevò entrambe le braccia fino a che i due bambini non iniziarono a dondolarsi divertiti facendo ridere anche il padre che non potendo resistere oltre li abbracciò entrambi.
 
I due gemelli invece ridendo insieme si agganciarono alle gambe del povero BiBi che fingendo di non riuscire a muoversi strisciava lentamente i piedi, imprigionati dai suoi “gemelli malefici” che strillavano ogni qualvolta il padre si spostava.
- Ehi piccolo sole ! Guerriero ! Lasciatemi !
- No ! Papi non possiamo ! Sei nostro prigioniero ! – la bimba asserì facendo una faccia seria per poi tornare a mordicchiare il proprio giocattolo con i suoi canini a punta non facendo caso all’elastico che prima teneva legati i suoi capelli verde prato e adesso finiva inesorabilmente sul pavimento.
- Asia ha ragione ! Adesso ti imprigioniamo e chiediamo un riscatto alla mamma ! – il maghetto fissò il padre in modo sicuro spostandosi intanto un ciuffo dei suoi capelli viola scuro al lato del volto e spalancando maggiormente i suoi occhi di smeraldo.
- Un riscatto per vostro padre ? Non so se accetterò...- la donna sorrise divertita sedendosi sul divano insieme alle compagne che intanto guardavano i propri mariti intenti a giocare con i bambini.
- Ma come mamma ?! Allora papi non ci serve più !
 
Jake lasciò la presa sbuffando, seguito a ruota dalla gemella che lo affiancò all’istante, per poi raggiungere insieme i loro compagni di gioco.
- Draky ciaooo
- Ciao Asia…- il piccolo arrossì e prese per mano la bambina che intanto stringava quella del fratello.      
 - Mike !
- Ciao Denife !
- Ihihih fai ridere !
Il viola guardò attentamente tutti gli altri bambini e assumendo un aria seria iniziò ad organizzare un piano d’attacco ai genitori che intanto ridevano divertiti, ringraziando il cielo per avergli donato quelle vite.    
     
 
 
 
 
  
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