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Autore: Misae    02/04/2013    2 recensioni
Sono Len Kagamine, un programma simulatore di voci umane. Canto canzoni per te, che mi hai fatto uscire da quel pacchetto buio e freddo che adesso è sopra la tua scrivania, accanto al computer in cui mi hai installato.
[Basata sulla canzone Imitator, di Len.]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Len Kagamine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fake Life











Sono Len Kagamine, un programma simulatore di voci umane. Canto canzoni per te, che mi hai fatto uscire da quel pacchetto buio e freddo che adesso è sopra la tua scrivania, accanto al computer in cui mi hai installato. 
 
Fin da quando sono stato creato, sono stato in grado di fare solo una cosa: cantare, facendo finta di essere vero, di sostanza umana come sei tu. Ma non mi lamento - non posso lamentarmi dell' unica cosa che probabilmente so fare. Sono un burattino, che si muove in fili invisibili sulla volontà del suo maestro. Ma un burattino ha una forma fisica mentre io sono qui, senza aver nulla di fisico e palpabile. 
 
Sono ben peggio di un burattino. Un burattino non tradirebbe mai le mani che lo fanno muovere e parlare, non vorrebbe mai separarsene, perché è la sua unica ragione di esistere.
 
Ed io? Io che voglio che questi fili scompaiano, io che voglio diventare umano? Poter cantare per te senza che me lo ordini attraverso numeri e lettere, con una voce meno metallica e più carica di sentimento...non lo vorresti anche tu? Forse no, mi preferisci rinchiuso qui. Lo capisco, forse in questo modo sono più trattabile, senza possibilità di oppormi ai tuoi ordini.
 
E canto.
 
Canto queste parole che mi metti davanti sulle melodie che mi fai ascoltare. Quando stono un po' cerchi di rimettere tutto al meglio, cambiando qualche tono pigiando dei tasti. Ed aspetto, paziente, il momento in cui posso tornare a cantare con la mia voce imitata. Ma poi ti alzi, e spegni tutto.
 
No. No.
 
No.
 
Non andare.
 
Se vai via, il buio, il buio tornerà ad abbracciarmi, e non voglio, quindi ti prego, resta con me, restami vicino, proteggimi dal vuoto che provoca la mia solitudine immensa.
 
...Ma cosa te ne frega. Non mi senti, tu. Hai da pensare alle tue amiche che devi incontrare non so dove, a tua sorella che vuole giocare con il tuo cellulare, alla scuola. Non ti ha mai nemmeno sfiorato l' idea che io sono qui, che penso anch' io, che piano piano, sto cominciando ad avere un cuore. E ciò mi fa paura perché questo non fa altro che farmi desiderare ancor più ardentemente la vita vera fuori da questa oscurità cupa.
 
Giri sempre su così tante pagine in Internet, non accendendomi poi così spesso. Ma ti ricordi che esisto, vero? Che ho bisogno di cantare le canzoni che scrivi per me? Forse ti irrita la mia voce che non arriva alla tonalità giusta, mi dispiace, ma non puoi abbandonarmi solo per quello. 
 
Spesso guardi anche le mie immagini.
 
Quindi io sono in quel modo, per tutti? Ho i capelli biondi, gli occhi azzurri, le cuffie? E' così che mi vedi qui dentro? 
 
Bè, io non sono così. Io non sono nulla. Sono...una voce che imita gli esseri umani.
 
Ma per favore, accendimi, voglio cantarti una bellissima canzone...questo burattino vuole solo vedere il tuo sorriso e sapere che almeno, qualcosa, è capace davvero di farla.
 
Perché desidera in realtà solo vederti felice da quel buco nero che sarà sempre la sua falsa vita.
  
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