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Autore: ChiyoChan    22/10/2007    5 recensioni
due nuovi sicari vengono spediti ad Houto e mandati contro il gruppo di sanzo. nuove pedine sulla scacchiera si muovono,in attesa di mangiare o di essere mangiate. ma prima o poi qualcuno darà lo scacco matto al re.....
Genere: Generale, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Kogaiji, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Chess

Ed eccomi qui,ad iniziare!

Allora,se scrivo questa fic,è tutta colpa di temari!*

 

 

Disclaimers:i personaggi della minekura appartengono a lei stessa mentre tutti gli altri a me ù.ù

 

Chess

Act 1- White King

 

 

 

Castello di Houto,Laboratori Dei sotterranei.
La sala degli esperimenti era illuminata dalla luce dei computer,che dava un’aria sinistra alle figure nella stanza.
Il Dottor Nii Jenyi stava da un lato del tavolo da gioco,il fedele coniglietto appoggiato sulle gambe.
-e....per quel che riguarda Kougaiji?-
Nii non rispose subito alla dottoressa Fan,osservò il suo avversario,Wanroshi,muovere un cavallo nero.
-bhe.....direi che è andato tutto per il meglio no?-rise,muovendo a sua volta il cavallo bianco.
-e....per quanto riguarda...il “nuovo personale”?-
Nii non tolse dal viso il suo sorriso enigmatico,muovendo l’alfiere
-perché avete suggerito alla Regina Gyokumen Koshu di mandare contro Sanzo dei ragazzini?-
il pedone nero si mosse,fra le risate inquietanti del demone con i cavi legati alla testa.
soffiò flemmatico,senza rispondere,prima di alzarsi dalla sedia.
Il Cavallo Bianco ed il Cavallo nero erano predisposti nella scacchiera.
Bisognava solo aspettare che qualcuno mangiasse tutte le altre pedine.

 

 

                                  ***********************************

 

 

 

Era una giornata come tante,nel Tenjiku.
L’aria era opprimente e afosa come al solito,anche sotto l’ombra di quel salice situato nel giardino dell’accademia.
Ma non un’accademia qualunque.
La Rinomatissima e Stimatissima Accademia Delle Arti.
Più comunemente chiamata da tutti i suoi studenti “L’allegro Magazzino.”,perché le sostanze illecite che circolavano lì dentro avrebbero fatto venire i capelli bianchi al Re Gyumao già bello che morto.
“L’allegro Magazzino” era frequentato in gran parte da figli di generali di demoni,prevalentemente guardie di Houto.
Da qualche anno a questa parte,chi finiva il quinto anno di Accademia veniva spedito al castello.
Il lavoro di sicario per ordine della Onorabile e Rispettabile Regina Gyokumen Koshu era tra i più ambiti,e anche fra i più pagati,viste le taglie che vigevano su certi bersagli.
L’accademia si suddivideva in due corsi specifici:
Controllo Arti Demoniache e Avviamento Alle Armi.
Rispettivamente corso per Fighi e corso per Sfigati.
Nella prima si occupava di sviluppare i poteri psichici,o demoni da evocazione,dove ti davano prevalentemente dei lunghi papiri che sembravano scritti di bestemmie turche al contrario,e che andavano imparati a memoria,oltre strategie di guerra e anche qualche nozione di autodifesa e attacco.
Mentre il secondo si occupava della forza fisica,insomma, un corso frequentato da energumeni che il congiuntivo manco sapevano dove stava di casa.
Andraee sospirò fissando con aria lasciva un grappolo di ragazze del terzo anno che passava ridacchiando.
Andraee.
È un nome strano,no?
Nessuno lo pronunciava mai correttamente.
Alcuni sbagliavano calcando troppo la prima E ed aspettando prima di pronunciare la seconda,o altri pronunciavano semplicemente ‘Andrae’.
Il modo corretto di pronunciare il suo nome era con la seconda A più aperta e la E lunga ma non troppo.
Era ormai da un quarto d’ora che stava lì,seduto,senza fare nulla di particolare.
La casacca della divisa con un toro rampante circondato dalle fiamme sulla schiena era lasciata aperta su una maglia nera con scritto pragmaticamente “your mother is mine” in caratteri bianchi.
Generalmente dava un’ aspetto trasandato.
I Jeans,di un colore indaco scuro di una taglia più grande sostituivano gli stretti pantaloni scuri di convenzione,e al posto degli stivali stavano un paio di scarpe da tennis  bianche ormai consunte.
I capelli neri e scarmigliati come si fosse appena alzato coprivano due linee ondulate,come correnti d’aria,a destra della fronte,simbolo di appartenenza alla tribù dei fratelli del vento.
Gli occhi chiarissimi semitrasparenti,con la pupilla ferina,si posarono su un gruppo di ragazzini del primo,probabilmente corso Sfigati,che guardavano qualcuno all’interno del campo di allenamento,tutti accavallati sul muretto di divisone.
Dagli “ohhhhhhh” di ammirazione che si sentivano non ci mise molto a capire chi si stava allenando anche nelle ore di pausa.
Esibizioniste.
Pensò alzandosi e scansando i vari allupati sul suo cammino.
Facendo cappottare qualcuno sul muretto si mise a sedere,ignorando gli sguardi d’ astio che gli venivano rivolti.
Osservò la prima ragazza a destra,che si stava allenando con la balestra a mirare ad un bersaglio lontanissimo.
Misao.
Alta sul metro e settantasette,dalle forme prosperose,che la facevano apparire più grande dei suoi 17 anni.
I capelli ricci color del tramonto ricadevano vaporosi fin sotto le spalle,a contrasto con la casacca bianca,del corso Avviamento alle armi(quella di Arti Demoniache era nera).
Gli occhi rubini scrutavano il cerchio rosso a metri di distanza.
Un Mezzo Demone.
L’unico in tutta l’Accademia.
Misao era figlia di un Gran Generale dell’ala Nord dell’Esercito Imperiale,che si era perdutamente innamorato di un’umana.
Per questo la ragazza era soggetta continuamente a pettegolezzi e a malelingue.
Era una tipa solare,e sempre sorridente.
Aveva una forza spropositata per una ragazza,e questo le aveva permesso di non prendere l’appellativo di ‘Sfigata’ anche se andava ad Avviamento Armi.
E cosa non meno importante,era la sua ragazza da ormai sei mesi.
L’altra invece stava qualche metro più in là, di qualche centimetro più bassa,intenta a restare in equilibrio con la punta del piede sull’elsa di una Katana piantata nel terreno.
Tira.
Di due anni più piccola,era la classica “Bambina prodigio”.
Aveva tanti doni,fra qui quello dell’equilibrio e della telecinesi.
Sentendo che qualcuno la stava fissando la demone dai capelli scuri aprì gli occhi.
Non erano occhi normali.
Erano completamente bianchi,l’iride non era presente,a riempire quel bianco c’era solo la pupilla,fatta a forma di croce.
Non vedeva come tutte le persone normali,più che altro come i rettili,che percepiscono il calore.
Lei vedeva la stessa cosa con l’aurea delle persone.
Però questa cosa le creava non pochi problemi,per esempio non riuscire a distinguere i colori.
Anche se Tira era più piccola di Andraee erano nella stessa classe.
Tira,a differenza di Misao, era rispettata da tutti,e molto spesso per questo le persone tendevano ad evitarla, per paura della ragazzina dagli occhi di Marmo.(che tutti soprannominavano amorevolmente “il Corvo”).
Da lontano vide Tira scendere,e mettendo una mano sulla spalla alla sua Sempai(*compagna più grande)indicò nella sua direzione.
Misao si girò,con un sorriso enorme.
Com’era bella.
Un’incursione nel dormitorio femminile ci stava a pennello.
Allontanando dalla mente quei pensieri più o meno osceni decise di avvicinarsi alla fidanzatina tutta curve.
Quella buttò la balestra a terra,andando letteralmente a slanciarsi fra le sue braccia,mentre Tira rimaneva indietro a sistemare gli arnesi.
-ciao- la salutò con un sorriso malizioso,cingendole la vita con le braccia –Dopo mi vieni a trovare,vero?-chiese,con uno sguardo enigmatico.
Quella abbassò il viso,imbarazzata,per poi rialzarlo,facendo combaciare le sue labbra con quelle del demone in un fugace assenso. –e Zero?-
-oh,già pensato:lo imbottiamo di sonniferi e lo chiudiamo nel bagno!-rispose con una risatina sadica,stingendo di più sulla vita di Misao.
-chi è che chiudi nel bagno?-chiese una voce proveniente da dietro,con uno stranissimo accento.
Quando si parla del diavolo.....
Zero si avvicinò,appoggiando il gomito sulla spalla di Andraee,che liberò dall’abbraccio la fidanzata,che lo salutò con un sorriso.
- uff,ma tu non eri in infermeria?-
-ero,ben’appunto. Sono scappato quando ho saputo che al posto di quella tipa bionda c’era una sottospecie di balena carnivora- raccontò facendo una faccia allucinata.
-non è che forse la “tipa bionda” si era stancata di essere molestata sul lavoro?-sbottò scostandosi dalla spalla il braccio dell’amico d’infanzia.
- bho....forse....non è ora di andare a mangiare?e dov’è il corvo?-
-che vuoi tu da me?-parlò con tono piatto “il corvo”,sbucandogli alle spalle.
Quello si girò di scatto,scompigliandosi i capelli argentati,e appoggiando di nuovo il gomito sulla spalla di Andraee(aveva questa strana abitudine),assumendo un tono di voce profondo.
-ehilà!....sai,stavamo andando a mangiare,vuoi unirti a noi?-chiese spavaldo,sotto lo sguardo stufato del suo migliore amico.
La piccoletta in tutta risposta lo trucidò con lo sguardo.
-io vado,vi aspetto in mensa- decise in fine,indirizzando i suoi inquietanti occhi a i due piccioncini,avviandosi poi dentro un’ edificio al margine del campo.
Andraee si scostò,riattaccandosi alla sua ragazza.- Andiamo tesoro?- chiese in tono ironico,ignorando Zero che nel frattempo era cappottato per terra,ormai senza la spalla del demone del vento a fare da appoggio.
Misao rise,scostandosi e porgendo una mano al demone dai capelli d’argento.
-non è che sbagli approccio?-domandò  a Zero,aiutandolo a tirarsi su.
-io?,no!,è quella stupida ragazzina vaistasa e accaina....-iniziò a borbottare fra se e se,correndo a passo di carica verso la mensa.
-che ha detto?-
-non ne ho idea,penso siano parole del suo paese....-rispose con una scrollata di spalle Andraee,riprendonsi la sua ragazza,ed iniziando ad avviarsi verso la mensa.

                                      ******************************

-non ho bisogno di due stupide palle al piede!-
la voce di Kougaiji risuonò atona nel castello.
Yaone e Dokugakuji assunsero uno sguardo affranto,sotto lo sguardo vuoto del loro signore vestito completamente di bianco.
-ma....kou....-tentò invano lo spadaccino,allungando una mano come per placarlo.
-ho già detto che non ho di qualcuno che mi metta i bastoni fra le ruote. La mia missione è sterminare il gruppo di Sanzo e prendere il Sacro Sutra,voi non mi servite!-
ripetè con voce quasi meccanica,avviandosi verso l’uscita.
Nii stava come sempre davanti al monitor.
La luce del computer dava un’aria spettrale al suo volto.
-perché proprio questi ragazzi?-
domandò l’odiosa voce della dottoressa Fan,intenta a rimirare delle cartelle con aria scettica.
Quello si girò a tre quarti,appoggiando un gomito sullo schienale della sedia.
-lei ha mai giocato a scacchi,dottoressa Fan?-
-che razza di domande sono?-
-vede,signorina Fan.
un cavallo si può muovere solo ad L. si può decidere da quale posizione partire,ma il cavallo arriverà sempre nella casella che si vuole,inoltre può scavalcare i nemici e gli alleati.
L’alfiere invece si muove solo nelle caselle del colore dov’è stato messo all’inizio. se per esempio un’ alfiere inizia una partita su una casella bianca si muoverò solo sulle caselle bianche,in modo obliquo.
Poi c’è la torre,che si può muovere avanti a sé o orizzontalmente di tutte le caselle che trova libere.
Il pedone invece può muoversi solo di una casella in avanti e mangia i pezzi avversari che si trovano in una delle due caselle oblique a lui adiacenti.
Il Re invece può muoversi di una casella alla volta,dove vuole.
Perlopiù deve rimanere protetto dalle altre figure,e ogni volta che è minacciato,cioè in scacco,deve cercare di difendersi.
Poi c’è la Regina,la figura più potente.
Può muoversi quasi ovunque,e la sua perdita è un grandissimo spreco.
Naturalmente,a scacchi,muovono prima i bianchi.
Il gioco finisce quando il Re è in scacco matto.-
Concluse il suo discorso,con aria enigmatica-e con questo cosa vorresti dire?-chiese la Fan,incominciando ad alterarsi.
Lo scienziato sorrise,mettendo il dito indice davanti alle labbra.
-....è un Segreto....-

                                                        *******************

 

Andraee mangiava tranquillamente,con una mano appoggiata sopra la spalla della sedia di Misao,intento a seguire il discorso del suo sballato amico Zero,che parlava in modo che si capisse la metà di quello che dicesse.
-...e poi è arrivato suo padre e sono scappato dalla finestra. E comunque quella non era più vergine da tempo!-
-la potresti smettere di parlare di sesso anche mentre mangiamo?,mi dai il voltastomaco.- asserì Tira,al lato del tavolo,con aria disgustata.
Non alzò il viso dal piatto,ancora intero.
Strizzava gli occhi,non capendo bene cosa ci fosse dentro.
-è pollo allo zafferano.- fece comprensiva Misao,alla demone che non vedendo il colore della pietanza non capiva bene cosa fosse.
-grazie- disse quella prendendo le posate.
-chi sono quelli?- chiese la voce di Zero,con lo sguardo all’entrata della mensa.
“quelli” erano due demoni,completamente vestiti di nero,con una specie di codice a barre stampato in fronte.
Guardie di Houto....
Stavano parlando concitatamente con l’inserviente,quando quest ’ ultimo indicò il loro tavolo.
-ehi ma che vogliono questi?-sussurrò a bassa voce Zero,vedendoli incamminarsi verso di loro.
-Hiori e Aimi?-chiesero i due enrgumeri,scrutando i quattro (su Misao fecero una smorfia di sdegno).
-sì?-risposero in sincrono Andraee e Tira.
-venite con noi- dissero solo quelli.
I due si alzarono,con sguardo quasi stranito.
Andrè gettò un ultimo sguardo a amico e fidanzato “vi spiego dopo” sussurrò.

 

Andraee e Tira stavano seduti su due grosse poltrone,nell’ufficio del preside.
si guardarono,cercando di comunicare con lo sguardo,ma non osarono parlare sotto lo sguardo rigido delle due guardie.
Poco dopo entrò il preside:Soichiro Kizu.
Il Preside era una vecchia gloria,aveva perso una gamba nella vecchia guerra contro i paesi del Nord.
Le orecchie puntite scomparivano sotto i ricci color petrolio.
Fece un cenno rispettoso col capo alle due guardie,prima di sedersi sulla sua poltrona,nel retro di una scrivania.
-vi starete chiedendo perché siete qui,immagino....-incominciò quello,rivolgendosi ai due giovani.
-bhè,ve lo dico subito:il castello di Houto ha fatto espressamente richiesta che voi due andiate a fare apprendistato prestando servizio per la Regina.
È rimasta così colpita dalle vostre schede che ha chiesto che voi veniste immediatamente inseriti nel suo organico,benché Aimi sia ancora al terzo anno e Hiori debba finire il quinto.-
Fece una pausa ed effetto.
-cioè....dovremmo trasferirci al castello di Houto e lavorare alle dirette dipendenze della regina?-chiese Tira,con fare concitato.
-esattamente. -rettificò il Preside.- tu Hiori?-
chiese il demone ad Andraee.
Il fratello del vento era perso fra i suoi pensieri.
Senz’altro sarebbe stato più che conveniente,inoltre non ci sarebbero stati problemi con Misao:l’Accademia e il Castello distavano poco meno di mezz’ora di cammino.
Ma c’erano certe voci....senza contare il fatto che molti del quinto anno non avevano più fatto ritorno.
-Accetto- disse in fine,alzando la testa.
-bene,preparate le vostre cose,partiamo immediatamente.-

 

-vienimi a trovare spesso,mi raccomando.-
la voce di Misao suonava triste.
-dai...non vado mica a morire!-cercò di tirarla su,stringendola a se.
-aspetta,ho una cosa per te.- disse quella,tirando fuori un qualcosa dalla tasca.
Era una foto di poche settimane prima.
C’era Andraee abbracciato a zero,entrambi con due cannucce infilate nelle narici,con un’espressione buffissima.
Misao l’abbracciava da dietro,facendo il segno della V con le dita,una faccia sorridente.
Poi c’era Tira, in una delle rare volte che sorrideva davvero,inginocchiata per terra,con la testa appoggiata al ginocchio di Zero.
-mi vuoi far piangere,vero?-scherzò,mettendo la foto nella tasca posteriore dei pantaloni.
-Oh oh oh,lo stupido che piange!- arrivò il demone dai capelli argentati.
-mi mancherai amico,prenditi cura di Mao- Rise Andraee,abbracciando l’amico.
-si,e tu prenditi cura della piccoletta,ok?e tu fai la brava!-raccomandò,liberandosi dall’abbraccio e scompigliando i capelli a Tira.
-Fallo ancora e giuro che ti uccido.-
Quando furono sui draghi,li videro diventare sempre più lontani,e il castello di Houto,sempre più vicino.

 

                                                          *********************

Castello di Houto,sala di Gyumao.
Gyokumen Koshu stava come sempre seduta sul suo trono,con aria annoiata,a farsi pettinare i capelli da un nuovo demone (purtroppo al precedente era stato rotto l’osso del collo da Kougaiji).
-allora. quando arrivano questi due?-sbottò al vento,continuando a fissare la porta.
-dovrebbero essere partiti poco fa,mia signora. -disse Nii,in piedi di fianco al trono.
Un rumore sordo si diffuse nell’ampia sala.
I grossi battenti erano stati aperti.
Due guardie avanzarono veloci,seguiti da un ragazzo e una ragazzina dai capelli scuri.
-somma Gyokumen Koshu,questi sono gli allievi che avete chiesto venissero portati qui. -disse uno,inginocchiandosi.
-davvero?-
la Regina strascicò le parole,alzandosi dal Trono.
Anche Tira si era inchinata.
Ma Andraee No.
Era rimasto in piedi,a fissare un uomo dal camice bianco di fianco al trono.
Quello sorrise,inclinando appena gli angoli della bocca.
I loro occhi si incontrarono per un istante.
Carbone a Acquamarina.
Non riuscì a distogliere lo sguardo.

il male,a differenza del bene,ha due capacità:è terribilmente irresistibile ed è anche contagioso...”

 

 

Chess,Act 1- White King – fine.

 

Ah,evviva,e questo è finito.

L’avrò riscritto milioni di volte,e alla fine l’ho dovuto pure tagliare,perché non credo che qualcosa di 12 pagine sia umanamente leggibile,e poi odio le cose lunghe!.

Comunque,dicevo,è colpa di Temari perché quando ho letto male il titolo della sua fic “Andrea” il nome Andraee mi risuonava continuamente,niente di che!(quindi Temari se mai leggerai questa fic vai tranqua J)

Comunque,visto che odio le cose Canon,il protagonista questa volta è un’uomo!,il mio amato Youkai del vento dal nome impronunciabile!XD

Ah,questa storia non sarà una Yaoi,mi dispiace Yaoi fan,rimedierò con qualche one-shot lemon tutta per voi :P

Ps:Zero è “italiano”,per questo parla in modo strano!prima si doveva chiamare Zeno Cosini,ma vabbè,i casi della vita ù.ù(italiano fra virgolette perché l’Italia non c’è,come l’india non esiste,ma c’è il tenjiku!)

I commenti mi aiutano ad aggiornare più in fretta :P

PPs:i capitoli si chiameranno come i nomi dei pezzi degli scacchi,secondo voi chi è il re bianco?

PPPs:attenzione a qualche piccolo spoiler!e state tranque,nel prossimo capitolo ritroverte i vosti saiyuki boys

  
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