Ringrazio tantissimo
gaara4ever e princess of sayan.
continuate a recensire .
Quella era una notte troppo fredda (troppo).
Per essere una notte di
agosto era fin troppo gelida,come presa,afferrata e sbattuta in una cella
buia e fredda.
Sakura si alzò da letto spalancando i suoi verdi occhi e
un brivido gelido le corse lungo la schiena (brutto segno o forse…)
Lei lo sapeva che quella era una notte
speciale ,(per gli altri) una notte, dove gli amanti frettolosi,nascosti
sotto i porticati delle case, scambiavano uno sguardo languido al
cielo e tra un bacio appassionato e l'altro affidavano il loro desiderio d'amore
ad una stella (che stella non era ma solo un pezzo di roccia caduto nella
atmosfera terrestre).
Sakura, ormai si era rassegnata che quella era una notte
come le altre; una notte normale, con le stelle che si scambiavano candidi
sorrisi e la luna, che raccontava le storie del mondo e dei miti alle sue
piccole bambine.
Sasuke ormai se n'era andato, sbriciolando in minuscoli frantumi
(come le piccole stelle luccicanti) il suo cuore e quello di naruto:
tanto avevano sofferto, tanto avevano pianto (soprattutto lei, perché Naruto doveva
donargli una spalla su cui piangere) lo avevano cercato, si erano feriti e
ormai il loro cuore si era ridotto in brandelli ,si era dissanguato si era
sgretolato in assenza di totale speranza (di sangue).
Una stella birichina
le passò davanti come per chiedergli un favore ( per favore sakura esprimi
un desiderio, o sarò solo un pezzo di roccia dura
caduta dal cielo, voglio essere anch'io portatrice di sogno), ma sakura
ormai era totalmente sorda alle suppliche della speranza; non gli importava era
cresciuta sotto l’amorevole cura di Tsunade, di sua madre e
di tutti gli abitanti del villaggio.
Prese il suo cappotto grigio dalle larghe maniche
si issò il cappuccio sui suoi lunghi (era passato tanto tempo) capelli
rosa prigionieri sotto un gigantesco fiocco rosso e si incamminò verso la
maligna panchina.
Si sedette sul suo bordo duro e freddo come ormai era
diventato il suo cuore. Tutto d’un tratto il suo cuore (dissanguato) subì
un balzo, qualcuno la stava lentamente osservando con i suoi occhi neri
del colore della pece (con qualche bagliore rossiccio ) ; Sakura non si
voltò, aveva imparato, durante i duri insegnamenti della sua maestra
tsunade, a mantenere il sangue freddo, senza cadere nel panico ma ad
aguzzare tutti i sensi a lei disponibili e ad attendere : prese in mano un
fatale kunai ed aspettò paziente che la persona ammantata d’ombra
uscisse dal suo nascondiglio fatto d’erba smeraldina.
<
sakura
> tutto d’un tratto, la luna forse per dispetto uscì
dalle sue dolci coperte fatte di nuvole e illuminò quei capelli corvini,
che tanto Sakura aveva sperato di accarezzare.
No no no!!!! non può
essere ti prego quante volte o cercato di dimenticarti, quante volte hai
fatto sanguinare il mio cuore e quello di Naruto mentre tu stavi ad
allenarti per cercare di uccidere la tua unica ossessione :l’uomo che ha
ucciso la tua famiglia. Ma non era un motivo valido per uccidere anche la
tua nuova famiglia. Sai che cosa mi hai fatto passare in questi cinque
lunghissimi anni eh ?! mi hai derubato della mia giovinezza, ed io si io
stupida l’ho sprecata ad aspettarti, con gli occhi fissi
all’orizzonte. Tutti i giorni aspettavo impazientemente di vedersi
stagliare all’orizzonte la tua imponente figura. solo alla fine riuscì a
dimenticarti, riuscì di nuovo a vivere; e adesso torni da me per quale
motivo. Però sai ancora la tua voce mi fa salire quelle
lacrime fantasma che si aggirano da anni in questi occhi.
< Sakura a
me dispiace … tanto > un impercettibile bisbiglio ma raggiunto dalle
allenate orecchie di Sakura.
Solo allora sakura riuscì a percepire tutto quel dolore che
anche sasuke aveva provato in cinque anni ,la malinconia, la tristezza, l'odio.lei
lo fissò con gli occhi verdi (color del bosco )
sull’orlo del nero (color della notte).
E i loro occhi si mischiarono,
scatenando infinite sfumature che ebbero il loro definitivo colore ,con la
dolce ed effimera unione delle due labbra unite in un bacio :caldo(lei)e
freddo (lui) mentre le stelle ancora sveglie, li osservavano colorandosi
di rosso per annunciare, l’arrivo dell’aurora.