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Autore: PlacePower    02/04/2013    1 recensioni
Un ragazzo giovane di 18 anni in una notte buia sente urlare, corre a vedere e trova una donna uccisa . chiama la polizia e chiede se può risolvere anche lui questo caso ma la risposta è negativa. Decide quindi di fare tutto da solo
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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… Erano le 23:00 di una notte buia e la festa di fine anno della 5’H era appena finita, stavo tornando a casa, quando sento urlare una persona nel viale accanto al mio. Corsi a vedere e trovai uccisa la mia vicina di casa, Erica Perla, Donna di una trentina di anni, alta, carnagione chiara ed occhi blu, vestiva sempre in modo elegante e aveva un buon senso dell’umorismo, mi ricordo che faceva un lasagna che era la fine del mondo ma il suo unico problema era che aveva molti debiti e bollette da pagare arretrati. Spaventato chiamai la polizia e l’ispettore Arnold, uno dei più bravi in circolazione a risolvere casi come questo. La caccia all’assassino incomincio, chiesi al detective di poter dare una mano a risolvere il caso, ma non mi prese affatto in considerazione. Il giorno dopo, ansioso di avere subito notizie della mia amica, mi recai alla questura ed entrai nella porta del detective Arnold chiesi novità sull’omicidio ma niente da fare, mi disse che le tracce da seguire erano poche e non erano molto di aiuto cosi decisi di risolvere il caso a modo mio, da solo. Andai nel luogo del delitto per cercare di trovare qualsiasi cosa che mi fosse stata utile per risolvere questo difficile caso, ma abbassando lo sguardo notai che nella borsa che gli era caduta quando fu uccisa c’èra un biglietto da visita,’’ Ristorante Il Mulino a Vento ’’, si trovava non più di 10km da qui, poi trovai anche una foto di un uomo che non conoscevo, un rossetto e le chiavi di casa, ma non c’erano le chiavi della macchina e da questo potevo capire che l’assassino dopo averla uccisa sia scappato con l’auto oppure è stata accompagnata da qualcuno? ma chi? Trovate queste informazioni andai a consegnarle al detective ma mi chiuse la porta in faccia facendomi capire che di me non voleva saperne niente. Per prima cosa andai al ristorante che avevo trovato nel biglietto da visita, chiesi di poter parlare con il direttore, la signora che mi ascoltava non sembrava molto contenta del mio arrivo e mi fece aspettare una decina di minuti, a quel punto si presentò il direttore Antonio, uomo di classe, un po’ come il suo lussuoso ristorante, portava una camicia blu, con una scollatura al petto, jeans e un paio di guanti. Mi disse a che dovevo questa visita, chiesi informazioni riguardo all’accaduto dell’omicidio, gli feci vedere la foto dell’uomo che avevo trovato, all’inizio non esitò a parlare poi mi fece un segno con la testa che mi fece pensare ad un SI ! gli dissi se poteva darmi ulteriori informazioni, ed Antonio incominciò a parlare: -‘ Mi chiamò la sera prima per prenotare un tavolo per due, mi sembrava agitato, la voce era rauca. La sera seguente c’era lui al tavolo che aspettava qualcuno, dopo qualche minuto arrivò una ragazza alta e bella, (io pensai che era Erica ma mi servivano più tracce), dopo mi salutò e se ne andò. A questo punto ero perso pensai che era finita, ma una voce dalla porta d’ingresso mi chiamava, era una signorina bionda, occhi verdi e naso a patata, era bassa vestita da cameriera, gli chiesi il nome ed il perché mi aveva chiamato, Anna, aveva visto le due persone di cui avevo parlato con il direttore poiché lei aveva servito quel tavolo nella sera dell’omicidio e mi disse che la persona che accompagnava Erica era una persona ricca, figlio di una famiglia nobile, era una persona che non si faceva vedere molto in faccia, vestiva sempre di nero, ma non mi disse altro. presi queste informazioni e corsi a casa, ma il salone era tutto sottosopra, qualcuno sapeva che stavo lavorando a questo caso e non voleva che arrivavo a capo. ma io non rinunciai, anche se dovevo ammettere che non avevo nessun sospetto, trovai per strada mentre camminavo un giornale che parlava e citava un uomo che prendeva le sue vittime e le mangiava, l'uomo si chiamava Verlou e abitava fuori un ristorante famoso: '' Ristorante il mulino a vento ''..... corsi piu veloce che potevo ed era vero, fuori al ristorante un po' piu avanti c'era una casa molto grande. all'inizio era tentato ad entrare ma dopo fuori alla spazzatura vidi una camicia blu, si era proprio lui il direttore antonio aveva rubato erica ma lei era ancora viva. fu arrestato e condannato !
   
 
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