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Autore: StayThereWhateverHappen    02/04/2013    1 recensioni
“La mamma mi dice sempre che l’amore è quello che lei sente per il papà...io però penso che l’amore sia quello che provate voi due!”
Harry e Louis si amavano. Sapevano che il loro amore era così forte da riuscire a resistere a tutto ciò che lo ostacolava...proprio come una nave da guerra che sovrasta le onde dirigendosi verso la nave nemica.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, ho deciso di scrivere questa one- shot perchè... bho, non so il perchè a dire il vero.
Non sono molto soddisfatta di come l'ho scritta ma l'idea inizialmente mi era piaciuta quindi ho deciso di pubblicarla! 
E' una storia dolce a mio parere...spero vi piaccia!

                                                                                           
 

                                                  UN AMORE RESISTENTE COME UNA NAVE DA GUERRA.          



È una mattina soleggiata e il Sole è alto nel cielo celeste. Due ragazzi camminano lungo il vialetto che corre lungo il perimetro di un grosso e verde parco. Mano nella mano. Sorriso sul volto.
I due ragazzi rispondono al nome di Harry Styles e Louis Tomlinson, il primo, riccio e con due grossi occhioni verdi, il secondo, castano chiaro e con due oceani al posto degli occhi.
È estate e fa dannatamente caldo, anche all’ombra il caldo torrido non lascia tregua e l’una soluzione per riuscire a sopportare l’elevata temperatura è inumidirsi costantemente i vestiti.
Harry è già completamente fradicio, il suo compagno l’ha appena travolto con una secchiata d’acqua presa da una fontanella tra l’erba. Louis è decisamente troppo asciutto, secondo Harry, che di conseguenza riempie una grossa bottiglia per poi svuotarla sul proprio ragazzo.
Occhi, sorrisi e urla circondano i due ragazzi che giocano con l’acqua. Sono stati raggiunti da alcuni bambini che li osservano senza riuscire a contenere delle fragorose risate. Harry e Louis sono contenti, sono in pausa dal tour e cosa ancora più bella: sono insieme.
Si amano, si completano, crescono insieme. Non hanno paura degli sguardi della gente, sanno che il loro amore è molto più forte di un’occhiataccia di disprezzo: se le persone non riescono a capirlo, se non riescono ad accettare un amore omosessuale, non è un problema loro.
Senza pensieri i ragazzi, ancora grondanti, si dirigono verso un piccolo chiosco sotto la fronda di un albero. Ordinano una limonata a appena gli viene servita la bevono insieme. Due cannucce in una sola lattina. Due amanti allo stesso tavolo.

“Ma voi due vi amate come si amano la mia mamma e il mio papà?” una piccola bimba bionda si posiziona davanti ai loro occhi.

“Ciao piccolina, come ti chiami?” Harry ama i bambini.

“ Mi chiamo Arizona, non come lo stato, come una nave da guerra.” Entrambi i ragazzi sorridono.

“Allora Arizona, hai un bellissimo nome ma….dimmi, come mai ci hai fatto questa domanda?” Louis si incuriosisce.

“La mia mamma dice sempre che lei ama il mio papà, però loro due non si guardano negli occhi come fate voi due…” Arizona abbassa la testa osservandosi le scarpine rosse.

“Ah ho capito, comunque, io sono Louis e lui è Harry!” Louis accarezza la testa della bambina scompigliandole i capelli.

“Io ho cinque anni, sono grande.”

“Uh, certo che sei grande, a cinque anni si conoscono già tantissime cose e tu sembri molto intelligente!” Harry era rimasto affascinato dal discorso che Arizona sembrava volesse fare.

“Allora perché non rispondi a quello che ti ho chiesto? Voi due vi amate?” Arizona è sempre più curiosa.

“Si tesoro, noi due ci amiamo.” La voce di Louis era stranamente decisa e un sorriso comparve sul suo volto.

“Però voi vi amate tanto, la mamma e il papà non si guardano come vi guardate voi, forse non si amano davvero.” La piccola diventa improvvisamente cupa.

“Non credo che sia vero Arizona, noi siamo ancora molto giovani, abbiamo tante cose da scoprire ancora…sai, c’è una cosa, si chiama Passione, che quando si è piccoli è più evidente…è una cosa che non si ha paura di nascondere e che si ha voglia di mostrare a tutti. Magari i tuoi genitori ne hanno persa un po’ ma ciò non vuol dire che non si amino. Tu non devi pensare al peggio. Ma ora devo farti io una domanda perché sono curioso di sapere come la pensi.” Louis sfiora la mano di Harry spiegando alla piccola il tutto.

“Che domanda?” Arizona è impaziente.

“Secondo te cos’è l’Amore? Louis sa che questa non è una domanda appropriata per una bambina così piccina però la biondina gli sembra molto intelligente e quindi decide di porgliela.

“La mamma mi dice sempre che l’amore è quello che lei sente per il papà...io però penso che l’amore sia quello che provate voi due!” La voce della bambina è squillante ed è accompagnata da un sorriso enorme.

Louis e Harry non riescono ancora a credere alle parole di Arizona, come può essere che uno scricciolo di quelle dimensioni riesca a dire qualcosa di così dannatamente vero?!
I due ragazzi si fissano negli occhi e Harry sfiora la guancia di Louis con il palmo della propria mano. Arizona li guarda estasiata, i suoi occhi brillano e vedere tutta quella gioia e quell’amore davanti a sé, la fa sentire bene.
 
 
Harry sente la propria guancia umida, con la mano la sfiora e si accorge che la causa di quella sensazione era una semplice lacrima.
Aveva pianto nel sonno, ancora, ormai succedeva praticamente tutte le volte che Morfeo lo portava nel mondo dei sogni.
Questa volta il sogno lo ricordava in modo limpido, sembrava quasi vero, come se quella scena l’avesse vissuta realmente.
Guardò il ragazzo steso al suo fianco, aveva un braccio sotto al cuscino e la testa vi era poggiata sopra, i ciuffi lisci ricadevano sparsi su di esso e il suo viso era leggermente corrucciato. Stupendo.
Harry smise di osservare il compagno e venne subito sommerso da alcuni pensieri che da tempo lo tormentavano. Lui amava Louis, lo amava più di se stesso, lo amava come nessun’altra cosa al mondo. Avrebbe voluto urlarlo al mondo, far sapere alle loro fans che avevano ragione, che loro stavano insieme e che tutte quelle foto e quei tatuaggi erano stati fatti per lanciare gridi d’aiuto, non per pura casualità o per amore fraterno.
Il riccio stava male, si sentiva legato, costretto, ricattato. I loro manager gli avevano detto che se la storia tra lui e Louis fosse uscita allo scoperto, avrebbero dovuto sciogliere la band.
Harry non poteva fare questo ai suoi compagni, voleva un gran bene a Zayn, Niall e Liam ma, allo stesso tempo, non poteva continuare a fingere. Non poteva continuare a vedere Louis triste perché doveva nascondere i suoi sorrisi stupendi quando i loro sguardi si incrociavano. Non poteva continuare ad avvicinarglisi solo quando era sicuro che nessuno li avrebbe potuti vedere.
Perché non potevano vivere il loro Amore come tutte le coppie normali? Cosa c’era di sbagliato nell’ Amore tra due ragazzi dello stesso sesso? Perché dovevano fingere di essere solo amici quando invece avrebbero dato la propria vita l’uno per l’altro? NON ERA GIUSTO. NON ERA COSI’ CHE DOVEVA ANDARE.
Scosso dai singhiozzi Harry si accorse di star piangendo rumorosamente, cercò di calmarsi per non svegliare il compagno e ripensò al sogno che aveva appena fatto.
Quella bambina, Arizona –comelanavedaguerra- lo aveva fatto pensare, gli aveva fatto ricordare di quanto potesse essere bello passeggiare mano nella mano con il proprio fidanzato, di quanto poteva essere soddisfacente poter ammettere in pubblico di essere innamorati di un altro ragazzo.
Harry si ricordò delle parole della piccola: “io penso che l’amore sia quello che provate voi due!”.
Dio quanto era vero, quanto amava Louis. Un Louis che adesso gli cingeva la vita.
Il castano si era svegliato, aveva sentito Harry che piangeva e lo aveva abbracciato da dietro. Harry era seduto sul letto con le gambe incrociate e sembrava devastato da pensieri che anche Louis conosceva bene.

“Lou, ho fatto un sogno, sto bene…non preoccuparti, torna a dormire.” Il riccio cercò di abbozzare un sorrsiso. Invano.

“No Harry, non sto tranquillo. Ormai sono settimane che la notte ti svegli piangendo.”

“Louis, ne abbiamo già parlato, non possiamo fare altrimenti.”

Louis aveva capito bene a cosa il riccio si stesse riferendo. Spesso anche lui si ritrovava a versare lacrime perché sapeva di non poter urlare al mondo quanto amasse Harry.

“Amore, raccontami cosa hai sognato, dai!”

“Io…io ho sognato che una bambina si avvicinava a noi, in un parco, e ci chiedeva se ci amavamo. Dopo un po’ tu gli hai chiesto che cosa credeva che fosse l’amore e lei ti ha risposto che, secondo lei, l’ amore era quello che provavamo noi, l’uno per l’altro.” Harry sintetizzò il sogno.

“Oh sweety, è vero, l’amore è quello che io provo per te. Quello che tu provi per me.” La voce di Louis risultò dolcissima alle orecchie di Harry che si fece sfuggire una lacrima.

“si ma…Louis non capisci? Noi eravamo insieme, in un parco, tutti sapevano che stavamo insieme, tutti erano a conoscenza del nostro amore. Anche una bambina di cinque anni si era resa conto della situazione. Io vorrei che tutti i nostri giorni potessero essere così, io vorrei poterti baciare davanti alle telecamere, vorrei…vorrei che tutto potesse solo essere più semplice.” Harry ricominciò a singhiozzare.

“Tesoro non fare così, ti prometto che un giorno tutti sapranno di noi. Ti prometto che non dovremo nasconderci per sempre. Ti prometto che un giorno io ti sposerò e che le foto del matrimonio saranno pubblicate da tutte le parti.” Louis sorrise verso il riccio.

I due ragazzi non volevano che la loro vita privata fosse sbandierata davanti a gli occhi di tutti, volevano soltanto che i loro manager smettessero di dirgli cosa potevano o non potevano fare. Avevano bisogno di sentirsi liberi. Liberi di scegliere e liberi di amare.
Dopo un bacio a fior di labbra, Harry e Louis tornarono a sdraiarsi tra le coperte. In quell’istante avevano bisogno di sostenersi a vicenda, di sentire l’amore invadere i loro cuori.
Dopo pochi minuti entrambi si addormentarono, Louis stringendo a sé Harry ed Harry accarezzando il braccio di Louis che gli cingeva la vita. Entrambi con un timido sorriso a distendere le labbra.
Quanto Amore.
Quanta passione.

Arizona aveva ragione -era solo un sogno- ma gli sguardi che la bimba aveva notato erano uguali a quelli reali, ricchi di sentimento e di gioia.
Occhi lucidi negli occhi lucidi. Verde smeraldo nel Blu oceano.
Harry e Louis si amavano e, anche se in certi momenti la paura prendeva il sopravvento, sapevano che insieme ce l’avrebbero fatta, sapevano che prima o poi tutto sarebbe diventato ufficiale e sapevano che il loro Amore era talmente forte -proprio come una nave da guerra- da riuscire sovrastare il mondo che li circondava.
 
 

Okay vi ringrazio per essere arrivati fin qui e per aver letto questa stupidata che ho partorito in circa due ore. Avevo bisogno di pensare che i Larry siano reali. Li amo follemente. 
Molto bene, non mi resta che implorarvi: vi prego lasciatemi una recensione! sono troppo curiosa di conoscere il vostro parere!
P.s vi chiedo scusa se mi è sfuggito qualche errore, nol caso sarei felice se me li segnalaste!
Un bacio.
-Giulia-

 
 
  
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