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Autore: books addicted    02/04/2013    4 recensioni
"...un anno fa vivevo nel terrore e nella paura di morire. Di perderti. Di non poter più rivedere i tuoi occhi castani e di non poter più accarezzare i tuoi riccioli. Di non poterti più prendere in giro chiamandoti so-tutto-io e di non poterti vederti sorridere ancora una volta per la mia battuta. E adesso sono qui con il terrore di stare un anno senza di te- dice lui a bassa voce- strano eh? Strano come cambiano le nostre paure.
Hermione è sconcertata da tanta sincerità. Non ha mai sentito Ron pronunciare un discorso così articolato e…bello. Si, bello. Non c’è altro modo di definirlo."
Piccolo momento Romione post-battaglia. Hermione ha deciso di recarsi ad Hogwarts per completare gli studi e Ron, invece, di rimanere con Harry per intraprendere la carriere di Auror. Separarsi per i due giovani è difficile, soprattutto adesso che tutto sembra volgere per il meglio.
Spero davvero che vi piaccia e ringrazio da ora chi la leggerà. Se vi va, recensite. Ci tengo al vostro parere.
Buona lettura :)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il cielo, limpido e terso, è punteggiato da soffici nuvole bianche e tra esse si fanno spazio timidi raggi di sole, lungi dall’essere scottanti e ardenti come quelli estivi.
Una leggera brezza scompiglia una massa di capelli rossi che sporge dal finestrino di una macchina, in perfetta tinta con la capigliatura del ragazzo.
Gli occhi azzurri e cristallini di Ron sono puntati sulla ragazza al volante, leggermente scocciata da tutta quella preoccupazione e apprensione nei suoi confronti.
-Insomma Ron, dacci un taglio!- sbotta ad un certo punto.
-Spiegami un’altra volta perché guidi tu e non io! Voglio dire… io sono un ragazzo!- ribatte il ragazzo, voltandosi dalla parte opposta.
-Ancora con questa storia? Non c’entra nulla che sei un ragazzo. So guidare meglio di te- dice infervorata Hermione – e smettila di fare perennemente l’offeso!- conclude con uno sbuffo e, per qualche minuto, tutto sembra essersi calmato.
L’unico rumore che si sente è quello del motore e della musica della radio.
Il ragazzo sul sedile posteriore si aggiusta gli occhiali sul naso e tira un sospiro di sollievo, ma non appena l’amico apre bocca alza gli occhi al cielo.
-Non ho detto che non sei capace di guidare. Sai perfettamente che sei capace di fare ogni cosa, ‘Mione- inizia il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli.
-Ti ringrazio- ribatte un’Hermione in attesa del “ma” che non tarda ad arrivare.
-Ma..io..- balbetta Ron in modo incoerente.
Hermione ed Harry scoppiano in una fragorosa risata e le orecchie di Ron vanno in fiamme.
-Si bravi. Prendetevi pure gioco di me. Poi quando finiremo in ospedale sarò io a ridere- dice lui offeso.
-Ron, ha ragione Hermione. Dacci un taglio- Harry continua a ridere e si porta una mano sulla pancia nel vedere la faccia imbronciata dell’amico.
-George dice sempre “Donna al volante, pericolo costante”- comincia a dire, ma notando le risate ancora più forti dei due amici decide di lasciar cadere il discorso-  e tu.. tu.. Hermione sbrigati o farai tardi- conclude, incrociando le braccia.
-So quello che faccio, Ronald- dichiara la ragazza portandosi un mano dietro l’orecchio per sistemare un ciuffo ribelle.
Ron le fa il verso e tra una risata di Harry e un’occhiataccia di Hermione, i tre ragazzi si ritrovano in men che non si dica davanti la stazione di King’s Cross di Londra.
Dopo aver parcheggiato, scendono dalla macchina in attesa del resto dei Weasley e Harry inizia a camminare nervosamente avanti e dietro.
-Ron sicuro che vengono? Cioè che viene?- chiede con una nota d’ansia, sfiorando la sua cicatrice.
-Tranquillo Harry. Ginny non potrebbe mai partire senza salutarti prima- risponde un Ron alquanto seccato. Un lieve rossore si fa strada sulle guance di Harry ed, intanto, Hermione tenta di togliere dalla macchina con grande difficoltà.
-Non è che qualcuno mi dà una mano? Ci sono troppe valige e bauli!- borbotta la ragazza.
-Vengo io-urla Ron che nella fretta inciampa in una valigia.
-Grazie Ronald- ribatte acidamente Hermione.
-Potresti pure provare ad essere più gentile- risponde seccato.
- Potresti pure pensare, prima di dire certe cose- replica lei.
Ron finisce di scaricare i bagagli imbronciato, mentre Harry continua a lamentarsi del ritardo di Ginny e dei continui battibecchi degli amici.
-Anche oggi non vi smentite voi due! Smettetela di litigare- sbotta ad un tratto- Ron..- dice lanciando un’occhiata prima a lui e poi ad Hermione.
-Hermione io..-non può finire la frase perché è interrotto da un urlo di Harry che corre verso una macchina, dalla quale scende una giovane ragazza dai lunghi capelli dello stesso colore del fratello.
-Ginny! Era ora! Harry non ne poteva più- sorride Hermione abbracciandola.
Ron bofonchia un rapido ciao, infastidito dall’interruzione. La signora Weasley gli scocca un’occhiata eloquente, ma lui, imperterrito, afferra i bagagli di Hermione e si avvia verso l’entrata della stazione seguito a ruota da tutti.  
Hermione corre per raggiungerlo e gli sfiora una mano per afferrare il bagaglio e alleviare il peso. Il viso di Ron si tinge della stessa tonalità dei capelli a quel contatto.
Finalmente arrivano davanti il passaggio magico tra il binario 9 e 10 della stazione e Harry e Ginny prendono insieme la rincorsa e spariscono nel muro. Subito dopo George e Percy e, infine, il signore e la signora Weasley li seguono.
Anche Hermione fa per prendere la rincorsa ma Ron la ferma, afferrandole il braccio.
-Hermione midispiacedavverotantononvolevoferirti – pronuncia quelle parole talmente veloce che la ragazza scoppia nuovamente a ridere.
-Grazie per esserti scusato, Ron- sorride dolcemente Hermione- sono davvero nervosa per quest’anno-conclude abbassando il volto.
-Ci hai pensato bene? Lo sai che non è obbligatorio- sussurra lui, prendendole la mano. Per qualche secondo stanno fermi in quella posizione e le menti di entrambi vagano tra i più remoti ricordi.
-Lo so, Ron- dice finalmente lei- ma io sento di doverlo fare. Oltre alla faccenda dei M.A.G.O. non mi sento di interrompere qui gli studi e tutto il resto.
Ron la osserva mentre una lacrima silenziosa le scende lungo il viso e non può fare a meno di avvertire una stretta al cuore. La abbraccia di scatto e le accarezza i capelli, sussurrandole che andrà tutto bene. Dopo un attimo di titubanza, le braccia di lei stringono quelle spalle possenti nelle quali si sente al sicuro, si sente protetta come in nessun altro luogo al mondo.
E in questo momento ne è sicura. È Ron  la sua casa. Né Hogwarts né la Tana lo sono.
Per tutti quegli anni ha tentato di reprimere quel sentimento ma quel giorno, durante la battaglia, l’ha capito. Ha capito di essere innamorata di un ‘idiota: Ronald Billius Weasley. La paura di perderlo, i giorni trascorsi insieme e il bacio nella Stanza delle Necessità erano solo dei tasselli che si andavano ad incastonare perfettamente in quello che lei provava.
-Hermione io..- mormora lui interrompendo il corso dei suoi pensieri.
-Me l’hai già detto. Vuoi subito iniziare la tua carriera di Auror- risponde lei prontamente- lo capisco davvero. Adesso andiamo o si farà tardi davvero- continua afferrando i bagagli.
Ron rimane fermo sul posto, incapace di muoversi e già un senso di vuoto lo pervade.
-Hermione mi dispiace- urla mentre la ragazza sta per attraversare il passaggio- lo so, sono un grandissimo idiota e sarei dovuto venire con te ad Hogwarts. Io ho bisogno di te. Senza di te non ce la posso fare- dice avvicinandosi a lei con la testa bassa.
Hermione sorride colpita dalla dichiarazione. Per tutta l’estate non avevano fatto altro che ignorare quel bacio. Ignorare i loro sentimenti l’uno nei confronti dell’altra e adesso, adesso che lei stava per partire, lui si decideva a parlare.
-Ron è solo un anno e ammetto che non sarà lo stesso senza te ed Harry ad Hogwarts ma ce la caveremo entrambi- ribatte fermamente lei.
Non ora Hermione, non è il momento di piangere.
-Ora andiamo. Gli altri si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto- bisbiglia afferrandogli la mano. Ron annuisce distrattamente e nel giro di un secondo si ritrovano sul binario 9 e ¾ insieme al resto dei Weasley.
I signori Weasley si avvicinano a loro sorridendo.
-Noi andiamo. Hermione buon anno, ci vediamo a Natale- dice la signora Weasley rivolta alla ragazza- e Ron..
-Dai Molly, con lui ci vediamo a casa. Lasciamo che si salutino- conclude sbrigativo il signor Weasley ammiccando al figlio e chiamando a gran voce George e Percy.
Ron ed Hermione notano che manca ancora una buona manciata di minuti ed Hermione, dopo aver sistemato i bagagli sul treno,si siede accanto al ragazzo pensieroso.
-Ci pensi Hermione? Solo un anno fa eravamo chissà dove per tentare di distruggere Tu-Sai-Chi..
-Voldemort, Ron. Puoi dire il nome per intero, ora-lo interrompe lei.
-Sempre precisina eh?-la canzona lui con tenerezza- comunque un anno fa vivevo nel terrore e nella paura di morire. Di perderti. Di non poter più rivedere i tuoi occhi castani e di non poter più accarezzare i tuoi riccioli. Di non poterti più prendere in giro chiamandoti so-tutto-io e di non poterti vederti sorridere ancora una volta per la mia battuta. E adesso sono qui con il terrore di stare un anno senza di te- dice lui a bassa voce- strano eh? Strano come cambiano le nostre paure.
Hermione è sconcertata da tanta sincerità. Non ha mai sentito Ron pronunciare un discorso così articolato e…bello. Si, bello. Non c’è altro modo di definirlo.
Ginny ed Harry in lontananza sono abbracciati e gli occhi di Hermione appannati di lacrime non riescono a definire la massa di ragazzi che li circonda.
-Ron..
-E pensare che dopo la battaglia ero sicuro sarebbe stato tutto perfetto. E poi mi guardavo intorno e vedevo Fred disteso per terra accanto a Tonks e Lupin e tutti quei corpi e mi sentivo come morire insieme a loro. L’unica cosa che in un certo senso mi teneva in vita era sentire il calore del tuo corpo accanto al mio- adesso Ron sta mormorando. La sua voce è incrinata come se fosse pronto alle lacrime.
Hermione non riesce a parlare. Non capisce perché dopo un’intera estate abbia tirato ora quel discorso ma ogni singola parola le causa una fitta di dolore. I brutti ricordi si intersecano tra i pensieri e le lacrime le scendono lungo le guance.
-E io sono stato un cretino, Hermione, davvero. Ad ignorare tutto quello che provavo per te. Non so nemmeno perché sto dicendo questo adesso- continua sorridendo e accarezzando il dorso della mano della ragazza- miseriaccia Hermione,  come fai ad essere innamorata di un tale idiota?
La parola innamorata colpisce Hermione come uno schiaffo in pieno viso ed è improvvisamente come risvegliata dal torpore.
Si. Lei ama Ron. Lo ama.
-Non lo so, sinceramente- scoppia a ridere lei- lo sono e basta.
Un improvviso fischio li fa sobbalzare. È il momento di salutarsi.
Entrambi si alzano con le dita ancora intrecciate.
-Non ho salutato Ginny!-sbotta a un tratto Ron.
-Non credo se ne accorgerà!- ribatte ridendo la ragazza, facendo cenno verso la sorella e Harry che si stavano scambiando un tenero bacio.
Ron si volta con uno sguardo alquanto irritato e borbotta un “loro si che ci sanno fare”. Hermione sogghigna divertita.
-Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?- domanda all’improvviso Ron.
-Certo- risponde lei ridendo- avevi il naso sporco di nero- continua senza smettere di ridere.
-E tu quell’aria fastidiosa di sapientona- ribatte lui unendosi alle sue risate.
Entrambi si perdono nei ricordi, ma Ron li riporta alla realtà.
-Prometti di non dimenticarti di me e di scrivermi almeno una volta a settimana? E di salutare tutti da parte mia? E anche…
-Vacci piano Weasley- lo interrompe lei ironicamente.
Un altro fischio.
-Hermione ricordi quella volta che ti ho detto che per me eri la persona più straordinaria che avessi mai conosciuto?- domanda impaziente lui, passando la mano libera tra i capelli di lei.
-Come potrei dimenticarlo-bisbiglia lei non staccando gli occhi da quelli di lui.
-Lo sei. Lo sei davvero.
All’improvviso Hermione si slancia e le loro labbra si incontrano per la seconda volta nella vita.
Le dita si sciolgono e le mani di Hermione afferrano i capelli di Ron attirandolo ancora di più a sé.
Il loro bacio è carico di amore, di cose non dette e di tutto quello che provano.
È un bacio dolce ma allo stesso tempo potente, insaziabile.
Quando finalmente le loro labbra si staccano, sebbene con riluttanza, è il momento per Hermione di salire sul treno.
Ron le bacia dolcemente la fronte e la lascia salire. Nota che anche Harry non è più con Ginny e i suoi occhi verdi sono carichi di tristezza. Forse si è pentito anche lui di questa scelta.
Hermione si affaccia dal finestrino e i loro occhi si incontrano nuovamente e non si lasciano mai fino a quando il treno non inizia a muoversi.
È solo in questo momento che Ron si decide a dirlo. Mentre sta rincorrendo il treno ed Hermione è sempre più lontano. Mentre decine di persone lo fissano. Proprio in questo momento.
-Ti amo Hermione!-urla con quanta voce ha nel petto.
Per qualche secondo non sente nulla ed è sicuro che nemmeno Hermione abbia udito.
Ma Hermione l’ha sentito. L’ha sentito eccome. Le sono bastate quelle due parole per mandare in frantumi tutto il resto. Per farle dimenticare di Hogwarts, dello studio, del fatto che non si sarebbero rivisti fino a Natale.
In questo momento vedeva solo lei e Ron e potrà sembrare da sdolcinati ma i suoi pensieri correvano più veloci del treno e attraversavano quegli anni trascorsi insieme.
Le litigate, le ore passate in Sala Comune, i momenti di studio.
Tutti i suoi ricordi comprendevano Ron.
E poi si decide anche lei.
-Ti amo anch’io, Ron- sente gridare in risposta sebbene non riesca più a vederla.
La gente si è girata a guardarlo e probabilmente lo ha preso come un pazzo, ma non gli importa nulla.
-Finalmente amico!-dice una voce alle sue spalle, ridendo.
Ron si volta e si ritrova Harry davanti.
Eh già, finalmente.
Gli sorride, felice come non mai e incapace di parlare.
-E adesso andiamo a prenderci quel posto di Auror!-urla Harry buttando una pacca sulla schiena di Ron.
-Ben detto!- ride il ragazzo dai capelli rossi.
Ed entrambi si avviano verso l’uscita lasciandosi alle spalle King’s Cross, il luogo dove tutto era iniziato.
 
 
 
 
 
 
 
 
Nda:
Salve a tutti! Sono nuova nel fandom e ringrazio tutti coloro che sono arrivati fin qui e hanno letto questa one-shot.
Io amo questa coppia e non ho potuto fare a meno di scriverci su :’)
Spero davvero che vi sia piaciuta e che mi facciate sapere cosa ne pensate.
Thank u <3
  
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