Il Dio e la mortale
Erano
anni che la guardava, la bramava come mai aveva bramato qualcosa in
tutta la sua vita.
Per quella giovane donna mortale avrebbe messo il mondo sotto sopra,
con una sola eccezione.
Nonostante fosse un Dio potente, Aleékjavik temeva la morte,
forse più per la sua amata che per sé, o forse
questo era ciò che voleva credere.
Qualsiasi unione di un Dio con un mortale, fosse anche il
più bel mortale presente sulla Terra, era punita con la
morte, di entrambi.
Aleékjavik non avrebbe voluto accettarlo, ma lo fece.
Negli anni passati quelle leggi gli erano parse giuste, le condivideva
con tutto se stesso, prima di notare quella mortale.
Aveva perso la testa per lei, avrebbe voluto mostrarsi, fare la sua
conoscenza, si sarebbe addirittura anche finto un mortale, pur di stare
con lei.
Ma invece di tutto quello, invece di rischiare per un amore che
bruciava impetuoso come fuoco, si limitò a restare nel suo
castello a guardarla.
E mentre la guardava immaginava di essere con lei, di amarla alla luce
del sole, e sotto le stelle, nonostante le diversità, per i
mortali sarebbe stata una sorpresa, dubitava che avrebbero voluto la
loro morte, magari avrebbero pensato che in questo modo lui li avrebbe
anche protetti, essendo vicini alla sua amata.
Erano tutte cose che poteva immaginare, magari sperare per un giorno
futuro.
Un futuro che in quel momento si prospettava molto, molto lontano.
E divenne ancora più lontano quando la giovane donna che
tanto amava conobbe un mortale e se ne innamorò.
Inizialmente desiderò la morte dell’uomo, lo
odiava, per gelosia, una giusta gelosia, a suo parere, poteva avere
tutto ciò che lui desiderava da molto prima, la giovane
mortale, e il suo grande amore.
E si sa, la gelosia rende ciechi, talmente ciechi che ogni cosa, ogni
pensiero razionale viene completamente eliminato.
Svanisce come neve al sole, tutto ciò che rimane,
completamente irrazionale, è la rabbia.
Una rabbia accecante, come un sole troppo vicino, una rabbia che
esplose dal Dio facendo si che ogni cosa nel villaggio della amata si
riducesse ad un lontano ricordo.
“Se non posso averla io che la amo dal primo istante, allora
nessuno potrà averla.”
Con quelle parole, cariche di rabbia, di odio e al tempo stesso di
dolore, il dio rase al suolo il villaggio e ogni singolo abitante, con
grande premura verso lo sciocco mortale che senza saperlo aveva
scatenato la sua furia.
Nel momento in cui la sua mente tornò lucida, in mezzo a
tutta la distruzione che aveva causato capì di aver commesso
un errore, qualcosa di imperdonabile, qualcosa a cui non poteva in
alcun modo porre rimedio.
Nella furia aveva ucciso tutti, ogni essere vivente che in quel momento
si trovava in quel luogo, senza distinzioni, bambini, anziani, donne o
animali che fossero.
E con loro anche lei.
Con un elegante abito bianco, come la neve.
La sua magia, per quanto grande, per quanto spaventosa come pochi
istanti prima, era inutile contro la morte.
Il corpo della giovane rimase sospeso in aria, davanti al dio distrutto
che trovò una sola soluzione.
Ella non l’aveva mai guardato, e mai l’avrebbe
visto, ma almeno lui avrebbe continuato a vederla, bella
com’era in quel momento nefasto, bella come una Dea che non
era, anche nella morte.
Piccoli cristalli di ghiaccio comparivano attorno al bel corpo
racchiudendolo in un’immortale bara ghiacciata.
Il tempo non l’avrebbe mai sfiorata e il Dio non avrebbe
smesso di ammirarla.
Ma ogni volta che i suoi occhi di ghiaccio si posavano sulla giovane
donna non trovava la serenità e il sorriso che aveva ogni
volta che dal suo alto castello la osservava vivere.
Vedeva solo l’egoismo racchiuso nel suo cuore, le sue stesse
parole mentre uccideva anche lei, quell’egoismo insensato che
aveva distrutto una giovane vita, e la sua felicità.
Note dell'autrice:
Scritta in pochissimo, per noia, e in parte con un fondo
della mia esperienza... (No, non ho raso al suolo nulla per il momento,
tranquilli!)
Ho solo un piccolo appunto da fare, 2 persone su 2 che l'hanno letta
hanno avuto problemi col nome... Per evitare disguidi:
Ale - chiavi - k.
a me non sembrava così difficile, poi boh... xD
Spero sia piaciuta...
Bye Bye~
Aki