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Autore: Gemini_no_Aki    02/04/2013    1 recensioni
Erano anni che la guardava, la bramava come mai aveva bramato qualcosa in tutta la sua vita.
[...]
“Se non posso averla io che la amo dal primo istante, allora nessuno potrà averla.”
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Dio e la mortale



Erano anni che la guardava, la bramava come mai aveva bramato qualcosa in tutta la sua vita.
Per quella giovane donna mortale avrebbe messo il mondo sotto sopra, con una sola eccezione.
Nonostante fosse un Dio potente, Aleékjavik temeva la morte, forse più per la sua amata che per sé, o forse questo era ciò che voleva credere.
Qualsiasi unione di un Dio con un mortale, fosse anche il più bel mortale presente sulla Terra, era punita con la morte, di entrambi.
Aleékjavik non avrebbe voluto accettarlo, ma lo fece.
Negli anni passati quelle leggi gli erano parse giuste, le condivideva con tutto se stesso, prima di notare quella mortale.
Aveva perso la testa per lei, avrebbe voluto mostrarsi, fare la sua conoscenza, si sarebbe addirittura anche finto un mortale, pur di stare con lei.
Ma invece di tutto quello, invece di rischiare per un amore che bruciava impetuoso come fuoco, si limitò a restare nel suo castello a guardarla.
E mentre la guardava immaginava di essere con lei, di amarla alla luce del sole, e sotto le stelle, nonostante le diversità, per i mortali sarebbe stata una sorpresa, dubitava che avrebbero voluto la loro morte, magari avrebbero pensato che in questo modo lui li avrebbe anche protetti, essendo vicini alla sua amata.
Erano tutte cose che poteva immaginare, magari sperare per un giorno futuro.
Un futuro che in quel momento si prospettava molto, molto lontano.
E divenne ancora più lontano quando la giovane donna che tanto amava conobbe un mortale e se ne innamorò.
Inizialmente desiderò la morte dell’uomo, lo odiava, per gelosia, una giusta gelosia, a suo parere, poteva avere tutto ciò che lui desiderava da molto prima, la giovane mortale, e il suo grande amore.
E si sa, la gelosia rende ciechi, talmente ciechi che ogni cosa, ogni pensiero razionale viene completamente eliminato.
Svanisce come neve al sole, tutto ciò che rimane, completamente irrazionale, è la rabbia.
Una rabbia accecante, come un sole troppo vicino, una rabbia che esplose dal Dio facendo si che ogni cosa nel villaggio della amata si riducesse ad un lontano ricordo.
“Se non posso averla io che la amo dal primo istante, allora nessuno potrà averla.”
Con quelle parole, cariche di rabbia, di odio e al tempo stesso di dolore, il dio rase al suolo il villaggio e ogni singolo abitante, con grande premura verso lo sciocco mortale che senza saperlo aveva scatenato la sua furia.
Nel momento in cui la sua mente tornò lucida, in mezzo a tutta la distruzione che aveva causato capì di aver commesso un errore, qualcosa di imperdonabile, qualcosa a cui non poteva in alcun modo porre rimedio.
Nella furia aveva ucciso tutti, ogni essere vivente che in quel momento si trovava in quel luogo, senza distinzioni, bambini, anziani, donne o animali che fossero.
E con loro anche lei.
Con un elegante abito bianco, come la neve.
La sua magia, per quanto grande, per quanto spaventosa come pochi istanti prima, era inutile contro la morte.
Il corpo della giovane rimase sospeso in aria, davanti al dio distrutto che trovò una sola soluzione.
Ella non l’aveva mai guardato, e mai l’avrebbe visto, ma almeno lui avrebbe continuato a vederla, bella com’era in quel momento nefasto, bella come una Dea che non era, anche nella morte.
Piccoli cristalli di ghiaccio comparivano attorno al bel corpo racchiudendolo in un’immortale bara ghiacciata.
Il tempo non l’avrebbe mai sfiorata e il Dio non avrebbe smesso di ammirarla.
Ma ogni volta che i suoi occhi di ghiaccio si posavano sulla giovane donna non trovava la serenità e il sorriso che aveva ogni volta che dal suo alto castello la osservava vivere.
Vedeva solo l’egoismo racchiuso nel suo cuore, le sue stesse parole mentre uccideva anche lei, quell’egoismo insensato che aveva distrutto una giovane vita, e la sua felicità.

 


Note dell'autrice:  Scritta in pochissimo, per noia, e in parte con un fondo della mia esperienza... (No, non ho raso al suolo nulla per il momento, tranquilli!)
Ho solo un piccolo appunto da fare, 2 persone su 2 che l'hanno letta hanno avuto problemi col nome... Per evitare disguidi:
Ale - chiavi - k.
a me non sembrava così difficile, poi boh... xD
Spero sia piaciuta...

Bye Bye~
Aki 

   
 
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