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Autore: Evils_Revenge    02/04/2013    1 recensioni
Attenzione: Spoiler!
La vita a Storybrook è diventata complicata ultimamente. Regina è distrutta dalla morte di sua madre e devastata dall'odio, Snow è in preda alla depressione post-omicidio Cora e "oh, guarda il mio cuore dovrebbe fare un candeggio!", Belle è ancora senza memoria della sua vita nell'Enchanted Forest e si fa chiamare Lacey. Questo è ciò che basta per un nuovo Felici e Contenti, in formato maledizione... ma sta volta sarà poi quello giusto?
Genere: Commedia, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Emma Swan, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Note: In fondo ad ogni capitolo metterò di volta in volta i titoli delle canzoni che ho utilizzato. Alcune sono prese così come sono, in altre invece mi sono divertita a cambiare le parole. Ovviamente ascoltare il pezzo mentre leggete può essere utile per visualizzare meglio la scena. Fatelo u.u

 

 

No More Happy Endings?

Fake!

P.1

 

«Woho-ho! Metti giù quella videocamera, ragazzino!»

A giudicare dall'occhiataccia che stava lanciando all'obbiettivo, Emma Swan non doveva essere particolarmente in vena di riprese in quel momento. Malgrado ciò, il piccolo Henry non sembrò prenderla troppo sul serio.

«Se continui a muoverti in quel modo, verrà tutto tremolante. E dai! stai ferma un momento, per favore.» si lamentò invece, con l'aria più professionale che potesse avere un undicenne con una videocamera digitale tra le mani.

Questa volta però il messaggio fu recepito più velocemente, tanto quanto il cambio di rating da "fai come dico io o ti metto in punizione" a "potrei rendermi colpevole di infanticidio premeditato, fai un po' tu".

«.... O forse no.»

«Bravo ragazzino.»

Non ci vollero altro che una decina di secondi, prima che al tintinnare ritmico del cucchiao immerso tra il latte e cereali della sera, seguisse la voce del bambino.

«Maaa... Hai mica scoperto qualcosa? Cosa ha detto Gold?»

«Mangia i tuoi cereali.»

«Non sapevo anche lui cenasse così.»

«No, tu mangia i tuoi cereali e lascia perdere per un attimo tutto questa... cosa

«Vuol dire che non ha detto niente o che tu non me ne vuoi parlare?»

«Vuol dire...» iniziò la bionda girandosi a guardarlo con appena una linetta sotto il livello "crisi di nervi", scritta in piena faccia «Che se sento parlare ancora una volta di tutto questo, prima di domani mattina, temo inizierò anche io, ed allora saranno guai seri... mi hanno bandita da tre diversi cori scolastici alla Primary...» aggiunse con uno sbuffo risentito.

«E comunque, no, nessuna novità da Gold: David ha detto che non era al negozio. Lui e Mary Margaret lo stanno cercando.»

Henry annuì pensieroso. Di certo tutto ciò era strano, ma il bambino non credeva che qualcuno come suo nonno, beh il suo altro-nonno, potesse architettare una cosa così... beh, allegra. Insomma, era chiaro che c'era la magia di mezzo, ma anche se Emma sembrava soffrire terribilmente la situazione, a lui pareva ben lungi dall'essere sgradevole, anzi. Da quando quella mattina all'alba era iniziato tutto, SnowWhite era sembrata come rinata: la morte di Cora, la depressione, tutto era volato via in un istante. Sospetto, ma piacevole. Certo finchè il signor Gold non avesse dato delle risposte plausibili, lui, o la madre superiora, un po' da stare attenti c'era, Henry lo capiva: buona o cattiva, la magia era sempre un problema alla lunga, questo lui lo sapeva bene.

 

Quella stessa mattina,

ore 5.30

 

*< Quando tu canterai... >

«Hmmhh...»
< E alla vita un sorriso offrirai/Anche essa vedrai /Ti sorriderà >
«Mmm... -avid... David. Spegni la radio, sono le 5 del mattino...»

* < Oggi /Non ho che un canto /Canto /Solo per te!... >

«David? Mary Margaret? Per piacere, ragazzi!»

Con un grugnito per niente femminile, Emma si costrinse a rotolare fuori dal letto, col risultato di andare a sbattere un gomito sul pavimento, nell'inevitabile caduta. Fu quanto sufficiente a svegliarla del tutto. Velocemente si infilò una felpa da casa sopra la maglietta del pigiama e barcollò verso il salotto, che da qualche tempo a quella parte ospitava anche il letto matrimoniale dei suoi genitori. Motivi di spazio. Con gli occhi ancora mezzi appannati dal sonno, scese le scale, un braccio sul corrimano e un palmo a cercare di schiarirsi la vita, massaggiandosi le palpebre. Nel momento in cui finalmente diede uno sguardo alla stanza, fu costretta a richiudere immediatamente gli occhi, poi con cautela ricercò la propria salute mentale da qualche parte nei meandri della sua scatola cranica e piano, molto piano, li riaprì, uno spiraglio alla volta.

No. No, nonono.

«Che cosa caz-...?!»
«Mamma, che cos'è questa musica?»

Emma fece appena in tempo ad interrompere l'improperio, prima che Henry scendesse gli ultimi gradini della scalinata, sbucandole al fianco.

«Wow...»

Piena. Zeppa. Di. Animali.

La stanza era invasa da ogni possibile specie di uccello canterino che la bionda potesse mai immaginare, ma non solo; lepri, ricci, topi del grano, un cerbiatto! e persino un castoro, stavano gironzolando in mezzo alla cucina. Ci si sarebbe aspettati che quello fosse il colmo, il famoso "oltre l'immaginabile". Magari. No, il colmo era che David e Mary Margaret, o meglio, Charming e SnowWhite, erano in piedi, svegli ed arzilli a guardare l'alba sorgere tenendosi amabilmente per mano, l'uno in ginocchio, l'altra seduta sulla spalliera del letto, con un fringuello sulla spalla.

<Oggi/Come d'incanto/Canto/Solo per te...>

«Questo è un incubo...» mormorò tra sè e sè una Emma pietrificata sull'ultimo gradino. Ma quando Henry decise di unirsi alla festicciola, andando ad accarezzare il castoro, Emma Swan si rese conto che quella era la fottutissima realtà.

«STOOOP!»

Se solo ognuno di loro non fosse stato così preso dalla propria attività, avrebbero udito distintamente il suono di un disco in vinile fermato troppo bruscamente. L'effetto fu comunque visibile nell'atto pratico.

«E-Emma. Cosa? Oh... Oh!»

Mary Margaret si staccò imbarazzatissima dalla mano di suo marito ed entrambi si alzarono in piedi, lei scendendo dal letto. Inizialmente sembrava come se si fossero svegliati da una sorta di ipnosi, ma a giudicare dagli sguardi di sottecchi che si lanciavano e dalla normalità con cui guardavano il branco di animali, era chiaro che ricordavano ogni cosa. Restava da scoprire che cosa fosse esattamente il cosa.

A riportarli del tutto alla realtà pensò Emma, sollevando le sopracciglia nella sua tipica espressione da "Allora?", carica di molteplici significati, ma perfettamente sintetizzati nelle due linee arcuate sopra gli occhi.

«Eh? Ah! Gli animali! Sì, sì...»

Era in momenti come questi, quando la bruna era impegnata ad aprire le finestre e convincere con spinte più o meno cordiali delle lepri ad uscire dal suo appartamento, già troppo affollato, che Emma aveva ancora difficoltà a riconoscere davvero quella donna come sua madre. Quando il terreno fu pronto per l'assalto, se si escludevano le piccole palline marroni che lo sceriffo fece bene attenzione a non pestare, consigliando lo stesso ad Henry, ripropose la domanda precedente, stavolta in forma leggermente più esplicita.

«Ok. Adesso spiegatemi cosa diamine sta succedendo qua dentro.» appoggiò il fondoschiena sul bordo del tavolo da cucina, incrociando le braccia in petto.

Fu David, questa volta, a prendere la parola.

«C'è poco da spiegare...»

«Poco da spiegare?!» lo interruppe subito la figlia, lasciando ricadere gli arti lungo i fianchi.

«Animali selvatici. In casa. E voi. Che cantavate. Tutto. Alle 5 del mattino!»

Sì, dal suo punto di vista difficile definirlo poco.

«Ehm... il fatto è che... Davvero. Non saprei come spiegarlo. Voglio dire...-»

«...-un attimo prima dormivamo tutti e due, poi, non lo so, ho sentito qualcosa dentro che mi diceva di fare quelle cose. Ma... »

«... io ero sincero! Cioè, non era come un essere controllati, io desideravo veramente farlo!»

«Ma sì, anch'io!»

Emma allungò i palmi davanti a sè, come a voler bloccare la marea confusa di informazioni che i genitori si scambiavano vicendevolmente. Prese un respiro.

«Quindi... cercate di farmi capire bene. Voi vi siete svegliati, e avete sentito il bisogno irrefrenabile di dare un rave-party per conigli, in casa nostra?»

«In realtà erano lepri, mi pare...»

«Henry, ti prego, non iniziare anche tu.»

Lo squillo del telefono fu una piacevole pausa per far finta di non essere intanta davvero in una conversazione simile. Ma senza dare il tempo a nessuno di muoversi, Henry afferrò il cordless e rispose.

Se anche non avesse inserito il vivavoce appena dopo aver appoggiato l'apparecchio alla guancia, la voce proveniente dall'altro capo sarebbe comunque stata udita da tutti. Quella, e l'intera band che sembrava avere alle spalle. Il brutto era che, Emma ne era quasi certa, Ruby non sembrava aver dormito con nessun musicista la sera prima.

*<I'm trouble/ Yeah trouble now /I'm trouble ya'll /I disturb my town!>

«Aha. Sì, è successo anche qui, sai. Mary Margaret e David hanno...»

«Da' qua, Henry.» Emma afferrò brusca il ricevitore dalle mani del ragazzino. Si sarebbe scusata più tardi per i suoi modi, anche se sapeva che il bambino non se la sarebbe presa a male: ormai sapeva com'era fatta e non gli dispiaceva.

Dopo una serie di note in libero virtuosismo, finalmente Ruby sembrò in grado di riprendere a parlare normalmente.

«Non ho idea di che cosa mi sia successo, ma non sono solo io! La Nonna stamattina ha iniziato a cantare una qualche vecchia nenia popolare di non so chi. Ma cosa diceva Henry? E' successo anche da voi?»

«Purtroppo sì e aggiungo che avrei preferito la nenia di tua nonna.»

Mentre Emma continuava a parlare al telefono con Ruby, Henry non potè fare a meno di notare l'aria insolitamente felice che aveva assunto sua nonna. Era da settimane che non la vedeva così: sembrava quasi che fosse ritornata ad essere la Snow di sempre, l'eroina che sa di fare la cosa giusta. Anche Charming sembrava averlo notato.

Il rumore del tasto di spegnimento fece capire che la telefonata era terminata.

David diede un'occhiata alla radio-sveglia sul comodino. Segnava quasi le 6 a.m.

I tre adulti nella stanza tirarono un sospiro, ognuno intento nel cercare di racappezzarci qualcosa.

«Preparo la colazione...» Henry ebbe il buon senso di lasciarli un attimo da soli: avrebbero avuto tempo poi per unire le idee.

«Allora... » David cercò di iniziare a mettere per chiaro i punti.

«Regina.» ma come al solito le donne di casa erano già due passi avanti.

«Pensi che abbia fatto un incantesimo?»

«Un incantesimo che ti fa cantare e ti da' in omaggio coreografia e colonna sonora? Perchè avrebbe dovuto?»

«Non lo so, magari per distrarci dal suo vero obbiettivo...»

«Non mi sembra esattamente una mossa alla Evil Queen...»

«Ma allora non saprei proprio a chi o a cosa attribuire il problema...»

«E se noi...-»

*<And if this is what we’ve got, then who we need is Gold
We’re falling down and I want you, I want our to know
The morning’s on it’s way, our friends all sing, but why?!
There’s nowhere else to go, pawnshop is just on the right
.>

Il silenzio piombò nella stanza per quasi un minuto.

«Charming ha ragione, io e lui andiamo a cercare Gold, tu magari vai a dare un'occhiata da Granny's. Henry può venire con te, o magari può stare con Neal...»

Emma annuì.

«L'importante è che risolviamo la faccenda il prima possibile. Non credo di poter sopportare un'altra uscita come quella...»

Nemmeno il tempo di finire ed Henry aveva già acceso la telecamera: colazione? Nah, non si sarebbe mai perdonato se non avesse immortalato suo nonno cantare in falsetto. Per fortuna che c'era sempre qualche nota di intro.

 

 

 

*Disney-Biancaneve e i Sette Nani- Quando tu Canterai

*Disney-Biancaneve e i Sette Nani- Una Canzone

*P!nk- Trouble

*James Blunt- Stay the Night

 

Angolo Autrice: Cari ragazzi e donzelle, se non l'avete capito questo non è altro se non il sogno della mia vita. Un musical. E' un sacco di tempo che volevo scrivere una cosa alla Once More with Feeling di Buffy, ed ora finalmente ho trovato un buono spunto in Once. Nel prossimo capitolo farà il suo ingresso il nuovo personaggio e se mi ispira vi butto subito là un po' di Mr.Gold e Belle/Lacey.

Spero che la faccenda vi intrighi, ringrazio in anticipo chi volesse commentare e aggiungo che se avete canzoni in mente che vi piacerebbe venessiro infilate da qualche parte, sono bene accette, poi in base alle mie esigenze creative vedrò. Hola.

PS. Se qualcuno ha letto la mia prima FF "Every Curse can be Broken", sappiate che dopo l'uscita di Lacey, la proseguirò.

  
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