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Autore: Earine    22/10/2007    12 recensioni
Perché la Cuddy non può conoscerlo tanto bene da avere sempre ragione su di lui. Ed House è pronto a dimostrarglielo. What if sull'immediato "dopo" dell'episodio 3.16, "Top Secret."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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The Last Desire



Una nota prima: Sorta di What If, collocata appena dopo l'episodio 3.16, “Top Secret”.

Buona lettura e, per favore, date un'occhiata anche alle note finali!


Non che House la detestasse a priori, però c'erano dei momenti in cui sentiva di odiarla davvero: uno di questi era quando sapeva che aveva ragione, specialmente sul suo conto.
Lo faceva sentire fastidiosamente esposto e vulnerabile, come se i suoi occhi grigi potessero vederlo davvero.
Per questo motivo, amava cercare lo sbaglio nei suoi ragionamenti, la crepa che li avrebbe fatti crollare come un castello di carte.
Non riuscire a trovarla era quantomeno irritante.
Perderci il sonno era decisamente stupido ed insensato, lo sapeva, ma non poteva farne a meno. Non ci aveva nemmeno provato, a dormire: non si era spogliato, non era andato a letto.
Era rimasto sul divano, occhi chiusi, TV spenta e cervello al lavoro, a ripensare alla loro conversazione. A maledirsi per non avere nemmeno tentato di difendersi.

E poi, di colpo, l'illuminazione.

Supera la tua cotta per me, House...”

Aveva trovato la falla che avrebbe fatto affondare tutte quelle belle proposizioni logiche.
Incurante dell'ora prese le chiavi della moto, e sgommò fino a casa sua.

Suonò il campanello abbastanza energicamente da svegliarla, ma lei aprì al primo squillo, perfettamente sveglia, fasciata da una vestaglia grigio chiaro, senz'altro di seta, l'espressione più rassegnata, che sorpresa.
Nessuno dei due parlò per qualche secondo, che gli fu sufficiente a studiarla con calma: dai capelli troppo ordinati per essere stati appoggiati su un cuscino, al modo in cui i suoi occhi risaltavano per via del colore della vestaglia.
Lei non gli chiese cosa volesse, non ne ebbe il tempo.
Lui le puntò il bastone contro, sorreggendosi allo stipite della porta, e completò, finalmente nel modo giusto, il loro dialogo:

No, smettila tu Cuddy. Smettila di aiutarmi quando meno dovresti, smettila di andare contro tutti, contro te stessa, per me, smettila di vestirti in modo da piacermi, smettila di sorridermi in quel modo, e, per l'amor del cielo, piantala TU di guardarmi il culo quando credi che non me ne accorga!”
L'ultima affermazione le distese i tratti corrucciati, ma durò poco.

Sei tu che devi farti passare la tua cotta per me, perché su questo ti sbagli di grosso. Non mi importa di quanto ti faccia piacere crederlo, di quanto l'idea che io sia infatuato di te gratifichi il tuo ego frustrato. Mettitelo bene in testa: io non ho una cotta per te, chiaro? Io ti amo.”
Un'ondata di soddisfazione mista a panico lo invase dopo aver detto quelle parole, che non credeva, in definitiva, sarebbe mai riuscito a pronunciare.

Lisa non reagì.

Tuttavia lui notò il volto che impallidiva ulteriormente, i pugni che si stringevano e le mani che tremavano.
Ma la sua voce fu ferma quando parlò, il tono autoritario di chi afferma una verità innegabile.

House, non è vero. Tu non diresti mai una cosa del genere, non sul serio.”
D'accordo, allora sono venuto a casa tua in piena notte, ignorando la gamba che cerca di staccarsi, solo per controllare se indossi la baby doll rossa che ti ho regalato. Anche se, in effetti, ti preferisco senza.”
Lisa chiuse gli occhi, ma quando li riaprì ebbe la conferma che non si trovava in un incubo, perché era ancora in piedi sulla soglia di casa, di fronte ad un House che la fissava con aria di sfida.
Gregory House che aveva appena detto di amarla.
Richiuse gli occhi.

Tutto questo è assurdo. Tu non puoi dichiararti sulla porta di casa mia, alle 3 di notte. Anzi, tu non puoi dichiararti e basta.”
Lui sbuffò, seccato.

Io non mi sono dichiarato! Dove le vedi le rose, i cioccolatini e il ristorante?! Io ti ho solo detto la verità, per dimostrarti che avevi torto.”
Suo malgrado lei sgranò gli occhi: “Cioè, mi avresti detto di amarmi per non lasciarmi la soddisfazione dell'ultima parola?!”

Proprio così.” Annuì, soddisfatto che avesse finalmente colto il punto.
Non ti credo.” Sospirò, tentando di tenere a bada il rimescolio di sentimenti, paure e dubbi, che le faceva girare ferocemente la testa.
Liberissima. Nemmeno io do tanta importanza alla questione, in effetti.” Diamine, era persino riuscito a non suonare ferito. I lunghi anni passati a fingere indifferenza erano serviti a qualcosa, dopotutto.
E quindi?” Tentennò lei, dopo un istante di silenzio.
E quindi niente, io avevo ragione e tu ti sbagliavi, come sempre.”
Mi stai chiedendo di fare finta di nulla?!”
Certo!” Sbottò. “Cos'è, hai paura che, respingendo il mio amore, mi spezzerai il cuore? Sveglia! Sono sempre io, House, sai quel dottore sexy, cinico e bastardo? Io non ce l'ho un cuore!”
Eppure mi ami.”
Guarda che non lo faccio mica apposta!” Esclamò, risentito. “È come essere zoppo, è così e basta, non è colpa mia... Anzi, pensandoci è colpa tua! È proprio la stessa cosa, in entrambi i casi la responsabile sei tu.”
Questa è la cosa più folle che io abbia mai sentito.”
Oh, piantala, Cuddy, come se non avessi mai desiderato niente del genere.”
E sentiamo, perché esattamente dovrei volere una cosa simile?”
Perché anche tu mi ami.”
Lo disse con lo stesso tono con cui avrebbe potuto spiegare la diagnosi esatta di un caso complicatissimo, l'unica che metteva tutti i pezzi del puzzle al posto giusto.

Il loro puzzle.

La voce sicura, quasi arrogante, la sfumatura di trionfo chiara, la paura serrata in fondo alla gola.
La sua replica, forse un po' tremolante, gli giunse quasi attraverso un muro. Dopotutto, il panico non era così ben controllato come credeva.

E cosa te lo farebbe dire?”
Oh, andiamo...”

E, per fortuna, Lisa era una donna con sufficiente senso pratico da non lasciargli sciorinare la lista di sintomi che aveva, senza dubbio, già pronta.
Si limitò ad afferrarlo per il bavero della giacca e a baciarlo, lasciandosi trasportare dall'entusiasmo con cui le rispose.

Quando si staccò lesse nei suoi occhi le due emozioni che, in tutti quegli anni, aveva più raramente visto passare sul volto di House, illuminato da gioia e sorpresa.

Si voltò, ed accennò a rientrare in casa. Lui non si mosse, restando impalato sulla soglia, così da guadagnarsi un'occhiata impaziente, da sopra la spalla avvolta dalla seta.
Allora, non vieni?”
Non avevi detto di tenerlo come ultimo desiderio?”
Il sorrisetto che le si dipinse sulle labbra gli spedì il sangue a velocità supersonica verso il basso. “Chi ti dice che uscirai vivo di qui?”
E, mentre si richiudeva la porta alle spalle, Gregory House seppe che c'erano cose per le quali valeva la pena di rischiare la vita.



Dall'autrice: One shot che nasce dall'ispirazione quasi maniacale che mi fanno venire questi due. Non betata, (rinnovo la richiesta di farmi notare tutti gli errori sintattici e non che vi abbiate trovato) pubblicata... non sotto i migliori auspici, diciamo.
Vi prego di essere sinceri, crudelmente sinceri, nelle vostre recensioni perché, se è tanto OOC quanto mi è stato indicato, devo saperlo.
Invita (perché detesto fare degli OOC) aggiungerò l'avvertimento. Se però dovete scrivermi solo per farmi notare che è una cosa semplicemente folle, e che non accadrà mai, grazie, lo so da me. Il “What If” ci sta proprio per quello.

Special thanks to: Tutti coloro che hanno recensito la mia ultima follia. Ad oggi: Siyah,Thiliol, Simona, Zoe MonBlanck, Morgan, Vally, Nike87, Thia, Jo_Ch_90 ed Elyxyz.
A tutte le meravigliose Sunshiner del “We ship House/Cuddy”, che mi fanno venire una gran voglia di scrivere. <3

Prendetevela con loro! XD

  
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