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Autore: HikariKanna    22/10/2007    7 recensioni
Una semplice oneshot su Taichi e i suoi pensieri per Sora, prima che lei parta...Dedicata a Kari89 per il suo diciottesimo compleanno !Scusami se è il massimo del taiora che mi riesce!^^°°°° XD
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We’ve got tonight

We’ve got tonight

 

E così te ne vai.”

“Già.”

Buffo.

Ripenso ancora al dialogo avuto con te qualche giorno fa.

Non credevo che un caffè potesse dire così tanta verità. Soprattutto, non avrei mai detto che ci saremmo divisi a 20 anni, dopo tutto quello che abbiamo passato.

Che tu mi avresti comunicato questa repentina decisione di partire in extremis.

Eppure…Il destino ha deciso così.

Tu hai deciso così.

Perciò credo che, questione ormai di pochi giorni, organizzeremo una ‘festa d’addio’…”hai mormorato piano, evitando accortamente il mio sguardo.

Sapevi che ti convincerei a restare.

“Alla festa, allora.”

Tu non hai detto nulla.

 

Ok, so benissimo che non avrei dovuto reagire così.

So che è normale, che ormai siamo adulti e che ognuno ha il diritto di vivere la propria vita.

Ma ho sempre sperato che la tua fosse accanto a me.

Taichi Yagami e Sora Takenouchi. Un tempo suonava perfetto.

Ora c’è un’altra armonia che domina la scena.

Yamato Ishida.

Apro piano la porta della mia stanza, forse troppo delicatamente per come sono fatto io.

“Tai?” chiede al vuoto premurosa mia sorella Hikari, dall’alto di una tazza di the.

“Sì, certo. Chi credevi uscisse dalla mia stanza?”

Ora che ci penso è un po’ che non voglio mangiare.

 “Non si sa mai,magari ti dai una mossa e cerchi di chiarire le cose. Dopotutto, sono i tuoi migliori amici.”

Odio l’intuito femminile.

Annuisco meccanicamente alla domanda silenziosa che gli occhi di Hikari implacabilmente mi sottopongono, spiluccando qualcosa dal frigo.

Ma…Notizia da prima pagina!Non ho fame.

Se non te l’aveva detto prima è stato perché…”

“Hika, ti dispiace se resto da solo?” la interrompo un po’ bruscamente. Non ho voglia di sentire cose sagge.

“No, affatto. Pensa solo una cosa, Tai: se lei e Yamato vanno a vivere in un’altra città, non è perché ti odiano, lo sai.

Così dicendo, da un ultimo sorso e si allontana per finire di studiare.

Per carità, adoro mia sorella, ma ho davvero bisogno di solitudine.

Non avrei mai detto nemmeno questo.

 

Vediamo… poco più di 24 ore e voi ve ne andrete.

Dove sono finiti i buoni propositi infantili?! ‘Non ci lasceremo mai, qualunque cosa succeda saremo sempre amici…Insieme’…Tutti al vento, eh?

Prendo in mano il cellulare, il display è illuminato.

Due tue chiamate perse e un messaggio di Yamato, che cestino senza nemmeno leggerlo.

Non potrò mai odiarvi, però avreste potuto avvertirmi prima di questa decisione!Dopotutto, siete i miei migliori amici!E pensare che lo sapeva prima mia sorella…

Non è il trasferimento in sé e per sé che mi da fastidio…Quanto il gesto.

Ma a chi cerco di darla a bere…

La verità è che io ti amo ancora, e non mi sono mai rassegnato.

Che ho tentato di tutto, ma che non te ne sei mai andata dal mio cuore.

Forse, in un recesso della mia mente, credevo che se fossi rimasta qui io avrei avuto ancora speranze.

Domani segnerà la fine di tutti i miei sforzi.

È proprio questo che non voglio accettare.

****

Uh, mi ero addormentato.

Ora sono le otto di sera…

Altri squilli di Yamato.

Un messaggio da parte tua.

‘Dove sei finito?Ho bisogno di parlarti’ recita laconico lo schermo del telefonino.

Hikari bussa alla mia porta.

“So che non dovrei disturbarti, e credimi, non lo volevo nemmeno fare, ma c’è Sora fuori alla porta. Non fare lo stupido, parlale!” m’incita, trascinandomi per un braccio.

Non-voglio-non-voglio-non-voglio.

“Tai!”

Tu.

La tua voce è spaventata, preoccupata, con un lieve accenno a dei sensi di colpa.

Non posso fare a meno di sentirmi improvvisamente un verme.

“Sora…”

“Ho assolutamente bisogno di parlare con te. Fai ansiosa.

“Certo, accomodati.” Recito.

“Da soli sarebbe meglio.”

Ti schiarisci la voce.

“Oh, sì, certo, tanto devo andare da Takeru!” replica Hikari.

Sparisce nel buio della sua camera, lasciandomi il conto del destino.

“Mi dispiace di avertelo detto così. Ma sei scomparso in questi giorni e…”
”Sora, non me l’avresti nemmeno detto se non ci fossimo incontrati in un bar, per caso.

“Non è vero! È solo che dirlo a te…è stato tremendamente difficile.”ammetti, arrossendo di colpo.

Se non ti conoscessi così bene, direi che sei innamorata di me.

“Sono stato duro, lo so.”è il mio freddo commento. “Ma tu come ti saresti sentita se la persona che ami tutt’a un tratto ti dicesse:’Sai, tra due giorni io e il mio fidanzato ci trasferiamo?’”

Alzo la voce, conscio che mi sento ancora preso in giro.

“La persona che ami?” ripeti , attonita. “Tai, non sarai ancora…”

Ti zittisci di colpo, sospirando.

Oh no.

“Credevo ti fosse passata.”
”Lo credevo anche io. Noto.

“Questo non migliora le cose.”arrischi.

“Sora, non ci puoi fare niente. Sono io l’egoista che ancora sogna di averti con sé!”

Oh, no, non volevo che piangessi.

“Non fare così…”

Ti abbraccio protettivo, ben consapevole di quale sia il limite tra amicizia ed amore.

È così labile.

Mi ricordo tu che me ne parlavi tempo fa, in relazione a come ti fossi scoperta innamorata del mio migliore amico.

E mi ricordo, come un marchio impresso a fuoco nella mia mente, la mia reazione.

Ti ho lasciata andare. Perché sapevo che fosse la cosa giusta da fare.

Adesso che ti stringo, però, non sono più tanto certo di aver avuto ragione.

Ti asciughi le piccole stille salate che ti rigavano le guance.

Scusami, non dovevo dirti queste cose.” Mi colpevolizzo.

Scuoti la testa, tranquillizzata.

“Sono io la sciocca, non avevo previsto…E sia io sia Yamato avremmo dovuto trovare il coraggio di dirtelo prima.

Abbozzi un sorriso, mentre controllo l’ora.

Per farmi perdonare e non rovinare il nostro splendido rapporto ho un asso nella manica.

“Sora, tu devi andare da Yamato ora?”

“No…” dici pensierosa. “Oggi doveva salutare la band…Perché?”

“Allora vieni con me.”

Ti faccio indossare il suo soprabito azzurro e mi chiudo la porta dietro, senza lasciarti il tempo di riflettere.

 

****

“Mi spieghi dove mi stai portando?!” mi domandi stupefatta, al mio fianco in macchina.

“Da nessuna parte in particolare!”

Ecco…Ora si esce da Tokyo.

Parcheggio la macchina in una radura isolata. Perfetto, alberi e nessuno scocciatore.

La luna inizia a sorgere.

Ma siamo in campagna!”

“Oh, no! Guarda!”

La linea gialla di demarcazione del territorio di Tokyo ci vede l’uno da una parte, l’una dall’altra.

Fai per avvicinarti, ma io ti allontano.

“Taichi, non giocare!”
”Non sto affatto giocando!” rispondo.

Mi guardi in cagnesco al di là della linea, sospirando divertita.

“Non crescerai mai.”

Io ti prendo le mani fredde. Certo che per essere fine primavera, il tempo non è ancora dei migliori.

“Guarda in basso, Sora. Io sono a Tokyo e tu no.”

“Come? Ma se siamo entrambi fuori città!” è la tua esasperata replica.

Poi guardi giù.

Io sono a Tokyo e tu no.

Eppure ci parliamo.

Eppure ti stringo le mani.

“Tai…”

Sorridi.

Era questo che volevo ottenere.

“Con questo ti voglio dimostrare che saremo uniti sempre, qualunque cosa succeda. Scusami se ho pensato che avresti potuto dimenticarmi.

Una mia mano si nasconde dietro la nuca, mentre penso che in quanto a latin-lover non sarei male!

Tu mi stringi forte.

“Non ti potrò mai dimenticare. Ma…Chissà, se avessi detto queste cose molto tempo fa, domani saremmo andati a vivere insieme…”

“Cos’è, un rinfacciarmi qualcosa?”

“No, una semplice riflessione.”

****

Ti aggrappi a me spaventata.

“Non ce la farò mai!”
”Sora, si tratta di arrampicarsi su un albero!!”

Ma perché voi donne siete così impedite?
”Sì, ma tu non hai i tacchi!”
Sospiro paziente, mentre tu mi tiri violentemente e finalmente giungi sull’albero.

“Al diavolo, il sopratacco è andato!”compiangi,guardando lo stato dei tuoi vestiti e specialmente delle tue scarpe.

“Io ti porto su un albero a vedere Tokyo al chiaro di luna e tu ti lamenti per un sopratacco?!”

“Dovevi proprio fare tutta questa sceneggiata per salutarmi…Dai, scherzavo!”aggiungi, notando il mio muso.

Devo sempre distinguermi, lo sai.”

“Oh, sì…Chi ti conosce meglio di me?”ironizzi.

Ma non sai quanto sia vero.

Non piangerò, promesso.

Mi gusterò soltanto questa sera meravigliosa.

Perché tu questa notte sei solo mia.

“Sai, fa freddo…”balbetta.

E mentre io ti copro le spalle con un braccio, ti accoccoli vicino a me.

“Non diremo nulla a Yamato.”sussurri. “Per oggi, per questa notte, siamo solo noi due.”

“Questo mi potrebbe autorizzare a provarci!”

“Taichi!”

“Su che non è vero!”

Ma dal tuo volto parzialmente scandalizzato capisco che hai compreso che io non stavo affatto scherzando.

Solo che mi basta averti qui, per sentirmi felice.

Mi basta sentire il tuo respiro accanto al mio.

E vorrei solo che stanotte non finisse mai.

Anche se lo so che è questo il destino degli amori.

Ci si rincorre, ci si scontra, ci si trova, ci si perde

Ma io non ti perderò mai.

Sebbene tu sia di un altro.

“Guarda, Taichi, una stella cadente!!”

Un fascio di luce taglia il cielo, e strilli come una bambina impazzita di gioia.

Cadrai, se non stai attenta!

“Io ho espresso il mio desiderio, tu?”

Arrossisco.

“No, non ho desideri. O meglio, non realizzabili.”

“Taichi…”

Mi stringi la mano, con quel tuo sorriso dolce.

“Sora, è inutile mentirci. Ti amo e tu no, ed una stella non cambierà le cose…Però, almeno per stanotte, fammi vivere in quest’illusione.”
Mi regali un bacio a fior di labbra, e so quanto ti sarà costato.

“Ti voglio bene.”

Non era questo che speravo.

Ma non m’importa, meglio di niente.

Per stanotte, però, fammi sognare.

 

Ooooooooh! Una Taiora un po’ sui generis tutta per Kari 89!Scusami per il ritardo, carissima…Ma scuola e il sorato potentemente radicato in me certo non hanno contribuito! In realtà, non vado molto fiera di questa fic, sento che avrei potuto dare molto di più…Ma per non lasciar correre le ere geologiche dietro i miei aggiornamenti, ho deciso di pubblicarla lo stesso…Al momento, è il meglio che so dare, una semplice oneshot sui pensieri di Taichi! Il titolo l’ho preso da una canzone di Giorgia e Ronan Keating che personalmente adoro...Spero vi piaccia!=)

HikariKanna

   
 
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