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Autore: xbradslaugh    03/04/2013    33 recensioni
Beezus, una ragazza. Harry, un ragazzo. Un campus, il luogo del loro primo incontro. Non sarà facile per Beezus scegliere se mettere a rischio la sua amicizia con Zayn o il suo amore con Harry, sempre se lui è quello giusto..
E' arrivato il momento di crescere, di prendersi le proprie responsabilità, e di diventare persone mature.
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(dal prologo)
- Ho sentito che Zayn va in campeggio e…- Farfugliò.
- NO. Papà quel campeggio è a casa di Cristo isolato dal mondo intero.. e poi è pieno di insetti e lupi e orsi.. potrei morire.- Gli spiegai annuendo per essere più convincente.
- Ah.. potresti morire? Beh sarebbe una vera liberazione se un orso ti mangiasse.. peccato che ti ho già iscritta ed è tutto pagato. Parti domani, quindi fai le valigie!- Esclamò entusiasta dandomi un bacio in fronte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ho sempre odiato l’estate, prima di quella che è appena finita. L’estate è sempre stata una piccola pausa, prima di rincominciare con la solita e noiosa vita scolastica; però quella vota fu diverso: quello era stato il mio ultimo anno di liceo, e da oggi inizio ad andare al college, quindi inizio con una nuova vita. Io ho sempre odiato il liceo: non perché fossi una “sfigata” o una “senza amici”, lo odiavo perché ero sempre circondata da persone false, che mi stavano vicino per il semplice motivo che ero (e sono tutt’ora) la migliore amica di Zayn Malik. Ma adesso quello è un capitolo chiuso, perché stiamo parlando di persone con cui non avrò mai più a che fare per il resto della mia vita, e questo secondo me è un bene.
Un altro motivo per il quale ho sempre odiato l’estate è perché dovevo passarla solo ed esclusivamente con la mia famiglia. È sempre stata una noia mortale dover passare le vacanze con zii e cugini che fra un po’ nemmeno conosco, e tutto perché ho un padre iper-protettivo che non mi permette di andare con i miei amici da qualche parte per più di un week-end. È stato già tanto che mi ha fatta andare al ballo con un ragazzo che non era Zayn. Questa cosa mi da fastidio perché mi tolgono la libertà e non ho dieci anni, non posso e non voglio essere segregata in casa. Però ora non mi interessa più, adesso posso definirmi autonoma.
Mia madre è un argomento da evitare, con lei l’unico rapporto che ho è “Non rompere i coglioni!” “Non parlarmi così signorina!” quindi non penso che ci sia molto da dire. Rimane solo mio fratello.. James. Un ragazzo che amano tutti perché è sempre stato un bravissimo giocatore di football sin dal liceo e di conseguenza è sempre stato molto popolare. Ora lui è al college, all’ultimo anno e non ho la minima idea di cosa voglia fare della sua vita. Le uniche cose importanti per lui sono il football, le ragazze e la birra. Noi siamo alla fine della sua lista, anzi i miei lo sono.. credo che di me gli importi, almeno un pochino. Da quando è andato al college non è mai venuto a trovarci a meno che non si trattava del Natale o del mio compleanno. Penso che anche io farò così.. non andrò a trovare la mia famiglia da quest’anno, per il semplice motivo che non me ne frega niente. Lo so che posso sembrare menefreghista, ma ho già passato diciotto anni della mia vita perennemente con loro, e credo che mi bastino per cento.
Ma non è di me e del mio primo giorno al college che voglio parlare.. voglio raccontare di quest’estate, la più bella della mia vita, e questa è un’espressione riduttiva..

***


Era l’ultimo giorno di scuola, l’ultimo giorno di prigionia, l’ultimo giorno di rompimento di coglioni insomma. Io stavo aspettando Zayn sotto casa, avevamo deciso di farci un giro e di bigiarcela allegramente. Cosa assolutamente normale per noi.. in cinque anni l’avremmo fatto non so quante volte e i miei mi hanno beccata solo tre volte, per il semplice motivo che mi avevano vista da qualche parte. Comunque, Zayn arrivò con la sua Mini-Cooper gialla. Aveva tettuccio e specchietti neri, sembrava l’auto dell’ape Maya davvero, non sto scherzando.. era imbarazzante girare con quella macchina, ma a lui piaceva e.. io dovevo adattarmi. Mi sedetti accanto a lui, sul sedile anteriore; appena entrai sentii un fortissimo odore di Malva, il mio migliore amico lo amava e aveva messo 2848373654561 deodoranti appesi in ogni angolo della Mini.

- Allora, dove andiamo?- Chiese alzando il volume della musica.
- Boh dove vuoi tu..- Risposi sperando che la sua risposta non fosse “il centro commerciale”.
- Al centro commerciale.- Come non detto.. io feci una leggera smorfia che non gli sfuggì.
- Okay centro commerciale bocciato.. fatti venire qualche idea e in fretta principessa perché fra esattamente cinque minuti tuo padre uscirà di casa.- Ghignò osservando il suo orologio.
- Cazzo! Malik premi quel fottuto acceleratore e andiamo a fare colazione da qualche parte!- Urlai notando che aveva ragione.

Il moro sfrecciò via in un nanosecondo.
Non credo di aver già descritto Zayn.. inizierò col dire che è un figo. Sì, questa è l’espressione più appropriata. Alto, con un bel fisico anche se non troppo scolpito, occhi castani.. simili a quelli di un cucciolo di cane, capelli corvini e labbra sottili ma non troppo. Ammetto che in seconda avevo una cotta per lui ed ero gelosa di tutte quelle oche che gli ronzavano intorno.. non gli ho mai detto nulla, ero e sono troppo timida per farlo.
Mentre “correvamo” sulla strada alzai ancora di più il volume della musica perché stavano trasmettendo “Heart on Fire” cantata però da un gruppo che stava debuttando.. era carina, più “movimentata” e ti metteva allegria. Zayn iniziò a cantare e io lo seguii a ruota; quella era la nostra canzone, non perché l’avessimo scelta, ma perché era la canzone che c’era quando ci siamo conosciuti ad una festa, in prima liceo.

- Siamo arrivati Beezus.- Esclamò parcheggiando davanti ad un bar nel centro di Leeds.
- Non ho voglia di scendere, vai tu..- Sbuffai per poi riaccendere la radio.
- Alza il culo e muoviti.- Gracchiò aprendomi la portiera.

Non me lo feci ripetere perché sapevo che sennò mi avrebbe fatto qualcosa, e non avevo la minima intenzione di sapere cosa. Entrammo nel locale, c’erano poche persone: coppiette di anziani, anziani, uomini con davanti un qualcosa di alcolico e.. anziani.

- Non potevi sprecarti un po’ di più eh?- Sussurrai al mio amico che per tutta risposta alzò le spalle.
Ordinammo e ci andammo a sedere in un tavolo isolato dal resto di vecchietti e di uomini in crisi di mezza età; lui iniziò a parlare dell’estate e di dove sarebbe andato e sembrava molto entusiasta.

-Sai Beezus.. andrò in un campus, immerso nella natura e potrò fare il selvaggio. Praticamente siamo persi in un bosco, dove i cellulari non prendono e non c’è la connessione internet. Sarò isolato dal resto del mondo, non è fantastico?- Mi disse sorseggiando il suo caffè.
- Tu lo sai che non ci saranno le prese per la piastra, e ci sarà si e no un solo specchio?- Risi. Lui amava curare il suo aspetto fisico e non ce lo vedevo proprio in un campeggio.
- Lo specchio me lo porto io e la piastra.. ne comprerò una a pile.. se la trovo.- Disse scrollando le spalle.
- Anche io andrò in un campus, però starò in un hotel a cinque stelle in riva al mare, in Spagna. Massaggi e vasca idromassaggio tutti i giorni, dio ci credi?- Dissi sorridendo come un’ebete.
- Uhm.. i tuoi lo sanno che andrai qui?- Rispose ghignando.
- Si.. l’iscrizione devono farla oggi ma.. diciamo che ho cambiato un po’ il prezzo..- Dissi ridendo sotto i baffi.
- Di quanto esattamente?- Rispose non sorpreso da ciò che gli avevo appena detto.
- Gli ho detto che costa.. com’è la moneta della Spagna? Euro? Sì.. gli ho detto che costa 1000€…- Sussurrai bevendo il mio cappuccino.
- E quando cosa in realtà?- Chiese sforzandosi di non ridere.
- Eh.. duefilaffiffefenfo…- Risposi affondando il volto nella mia sciarpa di seta.
- Duemilacinquecento?! Ma sei idiota? Hai cambiato il prezzo di millecinquecento euro?! Tu lo sai che quando lo verranno a sapere ti uccideranno vero?- Mi disse scoppiando a ridere.

Annuii con la testa iniziando a ridere anche io. Mi eccitava la cosa, mi è sempre piaciuto veder sclerare i miei genitori e io non riuscivo mai a rimanere seria, però poi passavo le punizioni peggiori.. questo era solo un piccolo dettaglio di cui me ne fregavo tutte le volte.

******

Era il momento di entrare in casa.. e io avevo un po’ di timore.. la lettera di iscrizione era sicuramente già arrivata e i miei l’avevano sicuramente già letta. Però non potevo rimanere lì fuori per sempre quindi tanto valeva entrare e subire il cazziatone che mi avrebbero fatto.
Entrai in casa posando lo zaino ma quando feci per salire in camera mia la voce di mio padre mi bloccò.. bene, ero nei cazzi.

- Signorina, vieni qui un momento.- Ringhiò tirandomi per un braccio.
- Papà! Ma.. oddio hai un aspetto meraviglioso oggi, ti hanno dato l’aumento eh? Eh? Eh?- Cercai di sviare l’argomento facendogli un meraviglioso sorriso e dandogli delle leggere gomitate.
- No.. tu sai cos’è questa?- Rispose mostrandomi la lettera.
- Una… una… Un buono gigante per comprare muffins gratis?- Sapevo benissimo che cos’era, e speravo solo che il mio “fare la simpatica” servisse a qualcosa.
- Beezus tu mi avevi detto che costava 1000€.. qui dice 2500€ come lo spieghi?- Domandò corrucciando lo sguardo.
- Cosa?! 2500€?! Ma sono dei bugiardi! Sul sito non diceva che costava così tanto! Pft ma guarda questi! Papà, io direi di non farmi andare.- Dissi fingendo di essere shoccata.
- Infatti non ci andrai.- Sbottò stracciando la lettera.
- COSA?! No papi dai non puoi non mandarmi, dove andrò quest’estate?- Urlai in preda al panico.
- Ho sentito che Zayn va in campeggio e…- Farfugliò.
- NO. Papà quel campeggio è a casa di Cristo isolato dal mondo intero.. e poi è pieno di insetti e lupi e orsi.. potrei morire.- Gli spiegai annuendo per essere più convincente.
- Ah.. potresti morire? Beh sarebbe una vera liberazione se un orso ti mangiasse.. peccato che ti ho già iscritta ed è tutto pagato. Parti domani, quindi fai le valigie!- Esclamò entusiasta dandomi un bacio in fronte.

Io rimasi immobile in cucina. Quando mi resi conto di ciò che era appena successo lanciai un urlo liberatorio e tirai un calcio al mobiletto sotto al lavandino che mi provocò solo un enorme male al piede. Come se non bastasse iniziò a suonarmi il telefono: era mio padre? Perché mi stava chiamando se eravamo nella stessa casa? No, la domanda è un’altra. PERCHE’ HO UN PADRE IDIOTA?!

- Che vuoi?!- Sbottai rispondendo al telefono.
- Tesoro vuoi la valigia rosa o blu?- Chiese soffocando una risata.
- Nessuna!- Urlai riattaccando.

Squillò ancora.

- Papà non rompere!- Gridai sbattendo un piatto sul rubinetto.
- Hei è sempre bello parlare con te.- Ghignò la voce dall’altra parte.
- Zayn! Zayn mio padre mi manda nel campeggio dove vai tu, io non ce la posso fare, insomma la mia vita sociale okay? Andrà a puttane! Poi sarà pieno di insetti e di animali schifosi e farà freddo e potremmo morire tutti!- Stavo letteralmente andando fuori di testa.
- Oh ma sei scema? Non ci posso credere tu sei fuori! Guarda che là ci sarà anche altra gente, potrai fare nuove amicizie, avrai le coperte e una roulotte che potrai chiudere a chiave.. Dio sei pazza.- Disse cercando di non soffocare dal troppo ridere.

Chiusi la chiamata pure a lui e aprii il rubinetto per sciacquarmi le mani velocemente, ma lo spruzzo mi arrivò dritto in faccia: in quel momento avrei potuto sicuramente commettere un omicidio.


*EJAAAAAAAAAAAA*
Allora, l'altra FF lasciamola perdere perchè ho un blocco e non riesco a continuarla, magari un giorno mi illuminerò lol.
Anyway ho iniziato questa; stavo ascoltando "Rock Me" e mi è venuta in mente una roba del genere. Spero che il prologo possa incuriosirvi e magari ditemelo in una recensione (possibilmente più lunga di dieci parole) così mi viene più voglia di continuare! :) ora devo scappare perchè devo andare a ripetizioni çç mi raccomando, aspetto qualche RECENSIONE lol okay la smetto c': 
Un bacione,
Forever_And_Always

 
  
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