E anche quest’anno si è concluso.
Sarà l’ultima volta che vedrò queste mura.
Una lacrima scende solitaria dai miei occhi e, una leggera brezza mi
Muove i capelli. Percorro lenta il prato di Hogwarst, la serra di erbologia,
la grande quercia e in fine il lago nero. Mi fermo e osservo il tramonto
che si specchia sulla superficie dell’acqua leggermente increspata.
Dovrei essere a preparare le valige, ma pensare che i più begli anni della mia vita li ho passati qui, fa crescere dentro me un senso di nostalgia e tristezza, che mi fa passare la voglia di fare qualsiasi cosa.
Rimango qui seduta a scrutare il paesaggio intorno a me, per cercare ogni piccolo particolare, fino a farne una foto e rinchiuderla nei miei ricordi……
Fisso il paesaggio intorno a me, fino a perdere la cognizione del tempo;
il sole è già calato, mi alzo è tardi, mi avvio per l’ultima volta verso il portone e per l’ultima volta mi siedo al mio tavolo in sala grande.
Perché domani me ne andrò