Angelic Face

Einamu … che bel nome.

Bello era anche il suo portatore, quel magnifico ragazzo dagl’occhi viola.

Einamu, un nome fantastico.

In sé racchiudeva la bellezza e la purezza che solo un angelo può possedere.

Einamu, una storia tragica …

Ieri … si, era ieri. Io e lui eravamo andati a farci un giro, lui amava l’ aria di campagna. Ci siamo girati tutta e un bel pezzo di pianura. Era bellissimo vedere quel piccolo angelo rotolarsi nell’ erba, raccogliere i fiori e sorridere. Avete mai visto il sorriso di un angelo?

Il sorriso del mio piccolo angelo traspariva solo gioia e felicità. Sembrava un santo, tutti gli animali gli si avvicinavano e si lasciavano accarezzare. Io lì, dritto. Fermo a guardarlo, a guardare il mio angelo. Improvvisamente cacciò un urlo, gli corsi incontro: teneva tra le mani un uccello, era molto piccolo e aveva una zampina ferita e un ala rotta. Einamu piangeva sulla piccola creaturina, quasi stesse provando lui stesso, con la sua pelle, la sofferenza.

Mi prese un braccio e corse, tenendo attaccato al petto il piccolo passero. Corse con tutto il fiato che aveva il corpo, appunto il suo viso era rosso.

E poi …

Rosso. Si dipinse tutta la mia visuale di rosso.

Un liquido bollente del medesimo colore mi schizzò addosso, in faccia …

Sentii forti fitte al cuore, sentii le guancie bagnarsi e infine sentii la mia anima flagellarsi.

Un carro funebre, portante una bara vuota, da mettere al cimitero, investì Einamu, che era appena inciampato. L’ autista non si fermò in tempo, e lo schiacciò. Mi avvicinai al ragazzo, il dolore e il senso di vuoto aumentavano sempre di più. L’ uccello tra le sue mani era ancora vivo, aveva portato avanti le braccia.

Strinsi il mio amato angelo tra le braccia, sussurrandogli un “addio” e dandogli un bacio sulla fronte.

Lo guardai a lungo, per poter lustrarmi gli occhi della sua infinita bellezza e notai che il suo viso angelico era rimasto intatto. Un sorriso dolce era stampato su esso, come se non avesse sofferto …

Presi il passero in mano e lo appoggia al petto, mentre le ambulanze chiamate dall’ autista arrivavano.

Lui era speciale, lui mi aveva fatto ritrovare la gioia perduta. Lui era unico, era riuscito a farmi ritrovare la gioia di amare.

Lui era semplicemente Einamu, il mio piccolo angelo.

“Ti crescerò come avrei voluto crescere lui, ti vizierò. Non esisterà per te una gabbia e sarai sempre libero …

… perché dovrai volare come quell’ angelo.

Angolo autrice:

Troppo angst! Insomma! Poi io amo Einamu! Solo il signore sa’ quanto è tenero quell’ essere!

Prova: