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Autore: nightdream    03/04/2013    1 recensioni
Il mio nome è Anna, Anna Rosemberg:distretto cinque,occhi azzurri, pelle chiara, capelli castani e tredici anni di pura euforia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Anna!Anna svegliati per l'amor del cielo!Devi prepararti oggi c'è la mietitura!" Grida mia madre con la sua voce acuta.
Il mio nome è Anna, Anna Rosemberg:distretto cinque,occhi azzurri, pelle chiara, capelli castani e tredici anni di pura euforia.
Ultima di tre sorelle, avrei affrontato la mia seconda mietitura o forse l'ultima.
La voce di mia madre si fa sempre più insistente non si può mai avere un attimo di pace in questa casa o cinque minuti di sonno in più.
Mi alzo, faccio colazione, abbraccio mia madre, mi vesto, abbraccio mia madre, vado al palazzo di giustizia, abbraccio le mie sorelle e mi avvio al mio posto in mezzo a tante altre tredicenni come me.
Pensandoci bene, però la mietitura, per quanto terribile possa essere, porta a ricevere un sacco di abbracci e porta tutti a esprimere l'amore per la propria famiglia.
Click,clack,click,clack.
Ecco s'inizia.
La capitolina dalla chioma variopinta, una certa Millie fissata con il color viola, cammina impettita verso il microfono facendo rumore con i suoi orrendi tacchi sorridendo con finta dolcezza e ricevendo sguardi di puro odio che la fanno spaventare.
Se fosse una altro giorno riderei ma oggi è la mietitura giorno in cui due fortunatissimi ragazzi saranno onorati di partecipare a sanguinosi giochi  per portare onore e gloria al proprio distretto.
Usare il sarcasmo anche nella mia mente è un sintomo di follia?
"Che i 67° hunger games abbiano inizio e la buona sorte sia sempre a vostro favore."Trilla Millie.
Mi sono persa il discorso, sono proprio distratta.
Le tredicenni tremano intorno a me, ragazzi e adulti fissano le urne spaventati e io non sono da meno.
"Prima le signore."Dice la capitolina prendendo un biglietto dal mucchio.
Il biglietto della verità, il biglietto che portera qualcuno alla morte.
"Verity Rosemberg".
Verity,mia sorella, la mia Verity.
 La mia dolce, intelligente Verity che non riuscira a sopravvivere nell'arena.
"Ci sono volontari?"Chiede Millie con voce rassegnata.
Non mi muovo, non ci riesco, non riesco ad offrirmi volontaria.
Non riesco a smettere di avere paura e a salvare mia sorella.
Sono una codarda.
Mia sorella guarda la folla speranzosa.
Silenzio, solo il pianto di mia madre.
"E ora passiamo al nostro secondo tributo"
Non so chi sia stato eletto, non ho ascoltato.
Ho guardato per terra senza avere il coraggio di guardare mia sorella, senza avere il coraggio di affrontare la realta.
I tributi vengono portati al palazzo di giustizia e mia sorella Edith spintona la folla cercando di arrivare a me.
Mi abbraccia, abbraccia me e mia madre, come se un abbraccio possa cancellare la mietitura ,cancellare la mia codardia e salvare Verity.
Entiamo nella stanza dove tengono mia sorella.
Sta piangendo ma cerca di smettere per sembrare forte e per darci forza.
Si alza dalla poltrona dove è seduta dice che vincerà.
Non è vero, è solo una bugia.
Ci abbraccia.
Abbraccia mamma.
Abbraccia Edith.
E abbraccia me.
Poi veniamo portate fuori.
Sono Anna Rosemberg:distretto cinque,occhi azzurri, pelle chiara, capelli castani,tredici anni.
Oggi c'è stata la mietitura.
Sono ancora viva, ma ho perso l'abbraccio di mia sorella Verity
  
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