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Autore: Loveroflife    03/04/2013    2 recensioni
Lei, Marika, 19 anni appena compiuti, ammessa alla facoltà di medicina da poche settimane, ha un solo sogno: diventare medico pediatra, i bambini sono la sua passione.
Lui, Victor, 21 anni, studente di storia dell'arte, bocciato un po' di volte, è nella facoltà da un anno. Ha due scopi nella vita: diventare un pittore e un chitarrista famoso.
Cosa li unisce? Lei è la cugina del suo migliore amico. Cosa li ha divisi? L'indecisione.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando la musica ti colpisce al cuore...'
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Avete presente quando vi alzate la mattina con strani presentimenti? Quando sapete già che la giornata andrà male, cosi come potrebbe andare bene? Ecco, quel lunedi era una giornata di quel tipo. Marika si era alzata presto, aveva fatto la sua solita colazione con i biscotti al cioccolato preparati la sera prima dalla mitica zia amante dei dolci che gliene portava un vassoio pieno appena sfornati, si rinfrescò, si vestì e si truccò. Una passata di piastra non fa mai male, già che c'era. Uno spruzzo di profumo, il tempo di prendere la sua famosa tracolla dei Queen che le portava tanta fortuna ed era pronta. Diretta alla fermata del bus sotto casa per prendere l'autobus che l'avrebbe condotta all'unica Università della sua città. In quella Università c'era di tutto, tutti i corsi, tutte le specializzazioni possibili, infatti era la più grande della regione.
Aveva passato il test di medicina con il massimo del punteggio, aveva studiato giorno e notte, aveva passato ore a leggere libri e libri sulla storia della medicina, sapeva a memoria chi aveva scoperto ogni santo vaccino e in quale anno. Amava quella professione, sin da quando era piccola. Diceva spesso che avrebbe voluto fare il medico in Africa, a curare bambini poveri e denutriti. Per ora si accontentava di aver passato il test e di iniziare le lezioni alla facoltà. Il viaggio in pullman le piaceva. Ama guardare fuori dal finestrino mentre ascolta la sua musica, ama fare viaggi mentali assurdi. Tutt'ad un tratto una frenata brusca la sveglia da quel torpore. L'autista annuncia il capolinea e la fermata per l'Università. Marika prende la sua tracolla abbandonata sul sedile accanto vuoto e scende in tutta fretta. Davanti alla facoltà che prende il nome di un famoso politico morto anni prima, tira un sospiro. E' pronta per questa avventura.


Altra giornata per Victor. Le vacanze lo hanno distrutto e adesso si ricomincia; un altro anno in quell'infermo pubblicamente chiamato Università. Lascia il suo letto, va in bagno a lavarsi la faccia, altrimenti non capirebbe nulla. La madre, brava donna, lo aspetta già in cucina con il caffè pronto e il cornetto val cioccolato accanto, papà è già andato a lavoro. Mangia svogliato, la leggera sbornia della sera precedente con gli amici non ci stava proprio, però si doveva fare. Dovevano festeggiare insieme l'inizio di un altro anno di scuola-università. Si, perchè lui ha amici leggermente più piccoli, tranne uno, il suo migliore amico di sempre che ha la sua età e che è iscritto alla facoltà di ingegneria. Bravo ragazzo il suo amico, Angelo, sassofonista provetto, aspirante ingegnere, insieme a Victor e ad altri 2 amici, Michele e Franco rispettivamente batterista e voce del gruppo, hanno creato una band e suonano ogni tanto. Michele e Franco fanno il liceo scientifico, ultimo anno, e gli altri due sono laureandi al secondo anno. Si perde in questi pensieri Victor, mentre inzuppa il cornetto nel caffè, facendo riversare il liquido marroncino fuori e successivamente imprecando. Asciuga la macchia, beve il caffè rimasto nella tazza e corre a lavarsi. Si veste velocemente, la sua maglietta di Jimi Hendrix è già pronta dalla sera prima,abbandonata sulla sedia, il suo jeans con borchie e le sue mitiche Converse sono li accanto. Saluta il suo cagnolino Slash e prende la sua tracolla, usurata da anni e anni di scuola. Si catapulta in strada, percorre 2 incroci e si siede alla sua fermata. Il bus dovrebbe arrivare a momenti. Il tempo di accendersi la sigaretta ed aspirarne poche boccate che il bus è già all'orizzonte. Butta la cicca rimasta e si riversa ai soliti posti a 4, dove lo aspettano i suoi amici pronti ad iniziare la solita routine. Il viaggio procede velocemente, tra risate, commenti poco consoni a ragazzine che iniziano la scuola proprio quel giorno, commenti mai fatti con malignità, anzi. Franco e Michele scendono poche fermate prima, al capolinea si fermano Victor e Angelo. Quest'ultimo saluta l'amico e va al padiglione di ingegneria. Victor si ritrova solo, in compagnia della solita sigaretta davanti all'entrata dell'Università. Avanti, si comincia!

  
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