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Autore: Far away    03/04/2013    5 recensioni
Sorrisi un’altra volta nel leggere quel messaggio, ero pronta per un altro incontro con il mio “amante”, ma non uno qualsiasi, il leggendario e mozzafiato Zayn Malik. Occhi nocciola, capelli sempre perfetti e sorriso smagliante…oh, volete che parli del suo fisico? Addominali scolpiti e abbastanza alto da farmi sembrare una nana ogni volta che ci incontravamo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 -Catch me

 

 

Sorrisi un’altra volta nel leggere quel messaggio, ero pronta per un altro incontro con il mio “amante”, ma non uno qualsiasi, il leggendario e mozzafiato Zayn Malik. Occhi nocciola, capelli sempre perfetti e sorriso smagliante…oh, volete che parli del suo fisico? Addominali scolpiti e abbastanza alto da farmi sembrare una nana ogni volta che ci incontravamo.
-Di nuovo lui, Elisa?- la mia migliore amica, nonché coinquilina adorava sfottermi su quell’argomento, ogni volta sorridevo come un ebete; non ero innamorata di Zayn anzi tutt’altro, lui era il mio mezzo di divertimento e io ero il suo, ne eravamo entrambi consapevoli, una distrazione, un modo di stare bene e passare il tempo e poi non c’erano parole per descrivere Zayn Malik a letto… 
-Lo sai che ormai è quasi un appuntamento fisso,- la guardai maliziosa, scatenando una sua risata- Melody!-

-Ma Elisa… mi bloccò prima che uscissi dalla porta ormai con il giubbotto di pelle addosso e la borsa a tracolla.

-Lo so lo so si sta per sposare, è un principe e bla bla bla… posso andare?- mi liberai della sua presa e le sorrisi per diffonderle sicurezza, lei ricambiò il sorriso ma era evidente la preoccupazione sul suo viso, erano quasi due mesi che andavo a letto con Zayn e evitavo gli altri ragazzi, nonostante ne avessi diversi ai miei piedi, ed era stata Melody a notarlo, diceva che un sacco di ragazzi volevano avvicinarsi a me ma io non mostravo interesse, la cosa che la preoccupava era di più era il fatto che dopo tanto tempo potessi provare qualcosa di più per Zayn dal momento che si stava per sposare e che era un principe, ma io non ci avevo neanche minimamente pensato, Zayn era un passatempo per me come io lo ero per lui.

-E va bene divertiti…- mi sorrise di nuovo, questa volta arresa e io le lasciai un lieve bacio sulla guancia prima di uscire correndo da casa.

Adoravo Melody ed era come una sorella maggiore per me, aveva 21 anni ed io 19 ed aveva un po’ più di esperienza rispetto a me, in tutti i campi, si comportava da amica, sorella, madre, insomma era tutto per me, vivevamo insieme in una villetta in una comunità autonoma della Spagna da un paio d’anni e come avrete capito il padre di Zayn era il re di questa piccolo Paese.

Stavo camminando da un po’ di tempo e non mi ero neanche resa conto che il pub dove ci saremmo incontrati era proprio dietro l’angolo, lungo una strada isolata di giorno e strapiena di notte. Arrivai davanti al pub, aprii la porta lentamente e riconobbi subito il locale essendoci stata un paio di volte. Chiusi lentamente la porta alle mie spalle e cominciai a guardarmi intorno.

-C’è nessuno?- sussurrai quasi spaventata, se qualcuno mi avesse vista che avrei risposto? “Sono qui per portarmi a letto Zayn Malik?”….geniale Elisa, davvero genia…. I miei pensieri furono interrotti quando un braccio mi prese dai fianchi e mi strinse ad un corpo dietro di me facendomi inciampare all’indietro. Sorrisi a quel contatto e tirai la testa indietro per far finire la testa nell’incavo del suo collo. Inevitabilmente incontrai il suo sguardo e mi accorsi che sorrideva alla mia reazione. 

-Come mai questo…pub?- chiesi provocando un sorrisetto malizioso sulle sue labbra.

-E’ il locale di un mio amico. Vieni qui-mi prese la mano e mi trascinò con lui- giù c’è un divano.-

-Vieni da me, Malik.- Lo tirai a me dalla maglietta e cominciai a baciarlo infilando le mani nei suoi capelli morbidi, sapevo che odiava quando facevo così perché glieli rovinavo tutti ma così lo facevo rilassare e questo mi faceva avere un grande vantaggio. Infilò le mani sotto la maglietta per sfilarmela e io feci lo stesso con la sua, lasciando che poi mi buttasse sul divano e mi raggiungesse mettendosi su di me.

-E il tuo amico ti lascia fare queste cose nel suo pub, Malik?- Lasciai che ridesse sulle mie labbra mentre i miei pantaloni insieme ai suoi scivolavano via. Il suo intimo e il mio fecero la stessa fine poco dopo anche se avevo ancora addosso il reggiseno. Ci coprimmo con una coperta su una poltrona lì vicino e lui entrò in me lasciando che il dolore lasciasse le mie labbra.

Circa 10 minuti dopo eravamo di nuovo davanti all’ingresso del pub completamente vestiti.

-Sarà meglio che torni, Melody mi aspetta.- dissi mentre lui mi teneva intrappolata appoggiata al muro, ero incapace di muovermi e avevo entrambe le sue braccia ai lati delle mie spalle mentre sorrideva maliziosamente e con soddisfazione.

-Rimani con me.- Si avvicinò a me e cominciò a baciarmi di nuovo con foga, appoggiai le mani sul suo petto mentre lui intensificava sempre di più il bacio. Riuscì a fargli mollare la presa e sorridendo sulle sue labbra lo provocai ancora.

-A domani…cucciolotto.- Gli tirai un leggero schiaffo sulla guancia destra e mentre mi allontanavo mi portai indietro i capelli e gli sorrisi aprendo la porta.

-Oh ci puoi contare…-.

Entrai in casa buttandomi sul divano e lasciando la borsa chissà dove, accesi la tv e selezionai MTV per ascoltare un po’ di musica.

-Ci deve proprio saper fare questo Zayn…- Afferrai un cuscino e glielo sperando di farla tacere, ma quando non la presi rise divertita. –brutta mira mia cara.-

-Perché non te lo trovi anche tu un tizio così in modo da non rovinarmi la vita?-

-E tu vieni con me ad una festa?-

-C’era bisogno di chiederlo? Quando?-

-Domani sera…in un locale in centro.-

-Ci sarò ragazza!-

Una maglietta a giromanica fucsia, un pantalone nero e stivaletti neri, capelli raccolti in una coda di cavallo e ombretto. Io era già pronta mentre Melody stava ancora scegliendo cosa indossare. Vedere Melody pronta per un orario preciso era come vedere me…come dire? Innamorata? Si, era come vedere me innamorata: ero per il divertimento assoluto, odiavo tutto ciò che comprendesse parole dolci, sorrisi da deficiente, ore in bagno a scegliere il vestito giusto e cuori e fiori.

-Pronta?- urlai dal piano inferiore, mentre ero convinta stesse ancora in bagno. La vidi scendere le scale solo 5/10 minuti dopo con un orecchino ancora in mano e alla ricerca della sua giacca.

-Finalmente. Andiamo dai, siamo già in ritardo di 15 minuti, Louis ci starà aspettando!- al contrario di me Melody aveva un ragazzo, un meraviglioso ragazzo occhi azzurri e capelli color miele e non di certo sdolcinato e attaccato come una cozza. Si amavano e insieme stavano davvero bene, in parte Melody era come me, odiava le cose esageratamente sdolcinate e noiose ma credeva nell’amore e non aveva problemi ad impegnarsi con qualcuno.

-Ci sono, andiamo.- uscimmo di casa e una leggera brezza mi fece rabbrividire, così che mi infilai il mio giubbotto in pelle. Entrai nella macchina di Melody e ci dirigemmo verso il locale con una certa fretta.

Entrammo nel locale gustando quella musica che sentivamo già dalla macchina, il locale era pieno zeppo, in effetti era sabato sera ma per quanto mi piacesse divertirmi, odiavo troppo caos e troppa gente che ne approfittava in ogni momento per venirti sopra.

-Come va in amore Elisa?- La voce di Louis catturò la mia attenzione e mi girai verso di lui sorridendo, non lo vedevo da un po’ di tempo, lo abbracciai sorridente e poi lasciai che la mia amica si fiondasse tra le sue braccia.

-Hai davvero nominato Elisa e amore nella stessa frase? Al riparo gente.- esclamò Melody comparendo alle mie spalle. Le sorrisi divertita… dopotutto aveva ragione.

-Ma almeno ti vedi con qualcuno?-

-Frequenta un principino…- Melody sorrise maliziosa e io la rimproverai con lo sguardo annuendo divertita allo stesso tempo. Non mi stava facendo rispondere ed ero sicura che stesse per svelare a Louis tutto.

-Un vero principe? Hai trovato qualcuno che ti sopporta?-disse sarcasticamente con un accenno di serietà.

-Si è un principe ma non è che mi sopporta…noi... non è che ci fre..-

-Vanno solo a letto insieme- mi interruppe Melody lasciando Louis a bocca aperta. Perché si meravigliava? In fondo mi conosceva e poi non c’era niente di male. Dopo un po’ ritornò serio e riprese a parlarmi mentre io avevo preso un bicchiere di spumante e ne stavo bevendo un sorso. Il ragazzo dagli color cielo si guardò intorno divertito e mi parlò per provocarmi.

-E questo principino si chiama Zayn Malik e sta bevendo una bottiglia di vodka seduto a quel bancone?- Avete presente il sorso di spumante? Bene, era finito completamente a terra in uno “sputo” di sorpresa, scatenando la risata di Lou, Melody e qualcun’altro lì intorno.

-Noi andiamo! Buon divertimento…principessina.- Louis trascinò tra la folla la sua fidanzata che dopo avermi fatto quella battutina era sparita facendomi poco prima un occhiolino. Okay Elisa rilassati è solo il tuo…il tuo? Che cavolo era Zayn? Non era mia amico…non era il mio ragazzo…era a malapena un conoscente…E poi ero anche rimasta sola. Mi avvicinai al balcone decisa a prendere qualcosa da bere e subito notai lo sguardo di Zayn su di me. Sperai non fosse così ubriaco da non riconoscermi ma non fu così, per fortuna. Avevo voglia delle sue labbra.

-Giuro che se non avessi visto quella voglia sul collo non ti avrei riconosciuta.- La voglia, si! Si soffermava sempre su quella voglia sul mio collo, era il mio punto debole e la sua parte preferita. Si avvicinò a me, tanto che potetti sentire l’odore dell’alcool e nel frattempo bevvi un altro bicchiere di spumante che mi era appena stato servito, era decisa a non andare molto oltre quella sera.

-Zayn sei ubriaco...-

-Vieni con me.- Lo seguii senza nessun problema fino al bagno e lasciai che avesse il controllo su di me.

-Ho bisogno di te, Elisa.- Le sue labbra premettero dolcemente sulle mie e non potei fare a meno di accompagnare quel bacio, inevitabilmente affondai le mani nei suoi capelli, cosa che lui odiava, e poi sentii la sue mani sui miei fianchi per poi giocare con i bottoni della mia camicetta. Quando ne aveva già sbottonati tre, però, sentii il bisogno di andarmene.

-Scusa, Zayn.- Mi staccai da lui e uscii prima dl bagno e poi dal locale, stavo già sudando ed ero stata solo 15 minuti là dentro. Che mi stava succedendo? Stava diventando qualcosa quasi di dolce. Era ubriaco e si sa che gli ubriachi dicono sempre la verità e in quel bacio c’era dolcezza e non potevo proprio permettermi una cosa del genere.

Era passata una settimana da quella serata e Zayn non si era fatto vivo, probabilmente neanche la ricordava. Era tutto così strano, eravamo andati a letto per due mesi senza problemi e dopo quella sera tutto si era stravolto, senza neanche un valido motivo. Io non amavo lui e lui non amava me, cosa cavolo era successo allora in quel pub?

-Elisa hai intenzione di rispondere al telefono?- girai la testa verso Melody, guardandola confusa, ero così persa nei miei pensieri da non aver neanche capito cosa avesse detto.

-Scusa?-

-Il cellulare.- Mi sorrise e mi lanciò il cellullare.

-Pronto?-

-Oh si…ciao, Zayn- sentii Melody alzarsi dalla sedia per ascoltare meglio la conversazione.

-No, non sono occupata stasera.- Si avvicinò a me e si mise a sedere sul divano al mio fianco, con uno sguardo sognante.

-Cena?- Cominciò a sorridere e se avesse potuto avrebbe risposto si al posto mio, quella sua reazione mi fece ridere, tanto da ritardare anche un po’ la risposta a Zayn. -Al castello?- Mimò un “ci sarà” con le labbra, ma io contrariata le tirai una cuscinata che la fece ridere.

-Non so… e va bene. Ci sarò.- Attaccai la chiamata e mi meraviglia di quello che avevo appena fatto. Una cena con Zayn?

-All’amore non si sfugge.- Disse scattando in piedi con un sorriso da ebete sulle labbra mentre io la guardavo divertita.

-Ma che amore? Mi ha invitata al castello per presentarmi i suoi genitori e…la sua promessa sposa.- 

-Ma non conosci già suo padre? E non sa già delle vostre..-

-Si lo sa ed è questo che mi mette ancora più in ansia.- 

-Ma che cos’ha al posto del cervello quel ragazzo? Un panettone?- risi alle sue domande e mi alzai dal divano per farmi una doccia.

-Io vado di sopra, la cena è tra un paio d’ore. E Melody..- mi fermai nel mezzo delle scale per attirare la sua attenzione –ci conosciamo solo per che sai tu…ma nient’altro. Chiaro?- Annuì verso di me permettendomi di salire le scale in tutta tranquillità.

Arrivai al castello in orario per la cena, mi sentivo terribilmente a disagio, non era da me indossare abitini e tacchi per quanto mi piacessero la classe e l’eleganza. Fui accolta all’ingresso da un maggiordomo che mi accompagnò fino alla hall del castello. Vivere lì sarebbe stato una favola, sembrava un hotel ed era tutto in ordine e decorato, mobili bellissimi e un abbinamento di colori perfetto. Avrei vissuto lì a vita.

-Accidenti Elisa..- mi girai verso le scale e notai Zayn alla fine della rampa che mi guardava a bocca aperta, devo ammettere che stavo morendo dall’imbarazzo.- io non ho..- 

-Tu devi essere Elisa, giusto?- a Zayn si affiancò una ragazza sulla ventina alta quasi 2 metri con dei trampoli strabilianti, era molto carina, aveva dei lunghi capelli biondi che le arrivavano fino al fondoschiena e occhi azzurri, era esageratamente truccata e avevo perfettamente capito perché a Zayn non interessasse, non aveva neanche l’aria di una ragazza intelligente.

-Vogliamo proseguire nella sala da pranzo, signori.- Il maggiordomo ci accompagnò nella sala da pranzo dove di lì a poco ci avrebbero servito la cena e entrati nell’enorme sala mi trovai davanti i genitori di Zayn: Margaret e Ron o almeno così mi aveva detto si chiamassero.

Ci accomodammo a tavola e dopo varie presentazioni e discorsi cordiali e a volte divertenti, ecco la domanda fatale.

-Come vi siete conosciuti tu e il mio fidanzatino? -Chiese Jane con un’aria da stupida. Mi voltai verso Zayn vedendolo affogarsi con l’acqua e sorrisi divertita ancora all’oscuro della risposta che avrei dovuto dare.

-Ehm… attraverso amici, sono un paio di mesi ormai che ci conosciamo.-

-Si, lui è amico di…di Louis! Il ragazzo della mia coinquilina.- mi fulminò quasi con gli occhi a quell’affermazione ma era l’unica cosa che mi era venuta in mente, e c’era da ammettere che in quel discorso ci stavamo davvero divertendo.

-Ecco il dolce, signori.- Intervenne Leopold, il maggiordomo, prima di servirci il piatto finale. Come era volato il tempo.

-Scusate ma io sono davvero piena. Potreste dirmi dov’è il bagno?-

-Ti accompagno io!- disse Zayn alzandosi dalla sedia.

-Sul serio?- chiesi io in un tono tra il sarcastico e il sorpreso. – Volevo dire, grazie Zayn.-

-Zayn approfittane per mostrarle il castello.- esclamò la madre regalandomi uno dei suoi sorrisi perfetti.

-Si ma sbrigatevi ragazzi.- la assecondò il padre di Zayn… pensava che avremmo potuto approfittarne anche in quel momento?

-Fatto?-

-Potresti anche andare, ho imparato la strada.-

-Scherzi? Ti devo far vedere il castello.-

-Stai parlando sul serio?- dissi spalancando la porta del bagno e trovandolo appoggiato al muro che l’affiancava.

-Potrei cominciare dalla mia camera…-

-Zayn…siamo a casa tua e c’è la tua ragazza.- dissi rimproverandolo.

-Che è al piano superiore dall’altra parte del castello.- risi dopo di lui e lasciai che mi accompagnasse. Pensandoci, non se ne sarebbe accorto nessuno.

-Avete davvero una casa meravigliosa, anzi un castello.-

-Siamo felici di averti avuto con noi oggi, Elisa.-

-Sei davvero bellissima ed hai dei capelli stupendi.- disse Jane mentre mi sollevava una ciocca di capelli sulla mia spalla.

-Elisa, potrei parlarti un attimo in privato?- esclamò il re cogliendomi di sorpresa. Mi voltai verso Zayn per vederlo annuire nervosamente e poi seguii il re nell’altra stanza.

-Elisa sono stato davvero onorato della presenza di una ragazza così bella ed elegante come te oggi, ma purtroppo devo dirti di allontanarti da mio figlio.-

-Cosa?-

-So perfettamente che Zayn non è innamorato di Jane, ma il loro matrimonio è combinato dalla loro nascita e questo flirt deve finire, prima che uno di voi due si innamori.-

-Con tutto il rispetto, signore, ho capito che lei sa tutto ma io e suo figlio abbiamo stretto un patto e nessuno si innamorerà.-

-Elisa so solo che mio figlio è cambiato da quando ci sei tu e se entro il matrimonio uno dei due dovesse dire “ti amo” puoi mettere anche fine a queste fughe…mi ha i capito?-

-S-si…-

-Scusami, non volevo essere così violento. Ti accompagno io a casa.-

Tornai a casa completamente esausta, la cena era durata tantissimo e avevamo parlato davvero tanto, togliendo gli atteggiamenti da bambina di Jane e il discorso del padre di Zayn.

-Che guaio!-

-Cosa?- Si sedette sul mio letto con una coppa di gelato in mano che i fece venire la nausea.

-Il padre di Zayn sa tutto e mi ha detto che dobbiamo smetterla perché potremmo innamorarci e perché il principe sta per sposarsi.-

-Ma questo non è successo vero? Cioè i patti scadevano al matrimonio e nessuno si è innamorato.-

-Suo padre dice che da quando sta con me è cambiato.-

-E tu che hai intenzione di fare?-

-Non lo so….continuare fino al matrimonio?- Mi lasciai andare su letto e mi misi un cuscino sulla faccia.

-E’ da pazzi.- rise.

-Lo so.- la imitai.

Indietreggiai e iniziai a contemplare i suoi muscoli, la sua pelle ambrata ... Lentamente mi si avvicinò e mi accarezzò la guancia. La sua mano era così calda. Spostò i miei capelli dal lato sinistro del collo e avvicinò le sue labbra appena sotto il mio collo, sulla mia voglia. Gettai il collo all'indietro per far si che potesse avere maggior accesso. Misi una mano sul suo petto e cercai invano di allontanarlo ma era più forte di me, volevo lui ma le parole di suo padre viaggiavano nella mia mente da più di una settimana e quella era la prima volta dopo la cena. Si staccò da me facendomi percorrere un brivido lunga la schiena. Ci guardammo intensamente e poi mi avvinghiai al suo collo baciandolo con veemenza. Per un secondo i nostri denti si scontrarono, la sua lingua entrò nella mia bocca prendendone il pieno possesso e io gustavo il suo sapore scambiando il bacio. Lentamente mi appoggiò sul letto posizionandosi sopra di me. Un ghigno fuoriuscì dalla sua bocca poi riprese nuovamente il controllo della mia. Premetti sulle sue spalle affinchè il suo corpo aderisse al mio facendolo sembrare una sola cosa. Mi staccai e lentamente ripresi la mia provocazione. Traccia con un dito tutti i muscoli tesi della sua spalla e avvolsi le mie mani dietro al suo collo. Avvicinai il mio viso lungo la sua guancia facendole sfiorare. Grugnì d'approvazione. Lasciai dei piccoli baci lungo tutta la sua mascella sinistra ed infine gli diedi un bacio all'angolo della sua bocca per poi depositarne un altro casto sulle sue labbra. Nuovamente ripresi con la mia "tortura" ma stavolta inizia a tracciare i muscoli dell'addome; la mia parte preferita. Scesi lentamente lungo le linee della parte inferiore dell'addome. Quando arrivai alla linea dei boxer alzai lo sguardo e vidi che mi stava fissando con la bocca semi-aperta. Prese la mia mano e se la portò sulle sue labbra per poi baciarla teneramente. Invertimmo la posizione inziale e adesso ero io a dominare su di lui. Involontariamente premetti il palmo della mia mano sul suo cavallo e vidi il suo bacino alzarsi contro di esso così levai velocemente frustata la mano e la misi ai lati dei suoi fianchi. Mi piegai su di lui e i miei capelli scivolarono sulle mie spalle nude facendo una specie di tenda, partendo dalla base del collo lasciai una via di baci umidi. Arrivai nuovamente sulla linea dei boxer e lui mise una mano tra i miei capelli "spingendomi" in direzione delle sue labbra, che ricominciai a baciare. Scese e risalì la mia schiena per poi slacciarmi il reggiseno. Mi misi a sedere sul suo stomaco mentre lui si teneva su un gomito e, con la mano libera, fece scivolare lentamente entrambi le bretelle, poi la sua mano arrivò al bottone dei miei pantaloncini di jeans. Mi guardò e annuii lasciando che mi sbottonasse il pantaloncino facendomi segno di aiutarlo. Così mi alzai e subito dopo lui era accanto a me. Mi prese per i fianchi e mi baciò la punta del naso. Sorrisi al quel gesto così dolce... così intimo... Almeno per me. Questa volta fu lui ad allontanarsi e a squadrarmi dalla testa ai piedi. Rimasi in mobile con le mani attorcigliate l'una all'altra davanti al mio petto con la testa china. Vidi i suoi piedi nudi avvicinarsi a me e sentì le sue mani prendermi per il mento, in modo tale da farci incrociare con gli sguardi. 

-Ehi sei bellissima, non c'è motivo per cui tu ti nasconda.... E per di più con me- sussurrò ridendo. Gli sorrisi teneramente ma ancora imbarazzata e poi mi avvicinai a lui e lo baciai. Mi spinse contro il comò portandosi la mia gamba sinistra intorno al suo bacino. La sua mano salì lungo il mio busto facendomi rabbrividire. Lo spinsi via facendolo inciampare tra le sue e le mie scarpe e facendolo stendere sul letto. Mi avvicinai a lui e con le mani un po' tremolanti iniziai a slacciarli la cintura dei pantaloni. Feci lo stesso con il bottone del jeans il quale finì a fare compagnia a tutte le altre nostre cose a terra. Mi prese per mano e mi condusse sotto le coperte è iniziò a baciarmi mordendo, succhiando e assaporando ogni centimetro del mio corpo. Sentì la sua mano farsi strada su tutto il mio corpo. Lo lascia fare mettendo le mani tra i suoi capelli e tirandoglieli. Emise un verso gutturale, ma questa volta credo che fu di disapprovazione. Sapevo quanto odiava se gli si toccavano i capelli ma lui sapeva quanto io amavo provocarlo, forse fu per questo che mi prese i polsi e se li portò dietro al suo collo. Attorcigliai al meglio possibile le mie gambe un po' al di sopra del suo fondo schiena. I miei talloni premettero un po' prima di scendere e, con un po' di fatica, abbassargli per metà i suoi boxer. Sorrise mentre il mio tentativo di denudarlo fu inutile. Con un abile gesto mi prese per le caviglie e mi ritrovai sopra di lui. "Spero che non sia tanto affezionata alle tue mutandine" quasi sussurrò prima di sfilarmele e farle finire a terra insieme alle altre cose. -Sei mia- disse in un ghigno.

Quando aprii gli occhi mi accorsi di trovarmi nella camera di Zayn appoggiata al suo petto con il suo braccio intorno al mio bacino, era ancora molto stordita ma riuscii a distinguere alcune parole che diceva.

-Avevi ragione quando dicevi di fare attenzione, che io a 23 anni mi sarei dovuto sposare e che con te al mio fianco avrei rischiato di mandare tutto all’aria.- sentii la sua mano accarezzarmi il viso e sorrisi a quel gesto richiudendo gli occhi.- Sai mi mandi in estasi…e pre quanto avrei voluto evitarlo ti amo.- In quel momento sentii il mondo crollarmi addosso, quel giorno sarebbe stata la fine di tutto: “e se entro il matrimonio uno dei due dovesse dire “ti amo” puoi mettere anche fine a queste fughe…mi ha i capito?” ormai quella frase doveva prendere una senso nella mia vita ma soprattutto in quella di Zayn.

Dopo essermi riaddormentata mi risvegliai di nuovo ma questa volta Zayn non c’era, mi alzai dal letto e mi vestii e provai ad uscire dalla finestra per non farmi vedere né da lui, né da nessun’altro in quel castello. Ma fui bloccata.

-Dove stai andando?- la voce di Zayn risuonò nella mia mente come un colpo al cuore, non avevo idea di cosa rispondergli eppure prima o poi avrei dovuto affrontarlo.

-Torno a casa Zayn, senza che nessuno mi veda.-

-E io?- lo guardai negli occhi e poi mi sentii in dovere di mettere fine a tutto.

-Zayn dobbiamo finirla qui, tra un mese ti sposi e questa cosa si è dilungata fin troppo. Tu sei un principe, ti stai per sposare con una bellissima ragazza e guarda me…solo sono una studentessa che ama divertirsi. Abbiamo fatto un patto che poteva essere rotto in qualsiasi momento, tanto non ci sarebbero andati di mezzo i sentimenti e…mi sembra giusto finirla qui.. ora.- lo superai e cercai di uscire dalla porta questa volta, ma le sue parole mi bloccarono di nuovo.

-Hai sentito vero? Eri sveglia.-

-Non so di cosa tu stia parlando.- si posizionò di fronte a me per potermi guardare negli occhi.

-Non ti avrà costretto mio padre?- il suo tono di voce era duro e incredulo io non avevo il coraggio di dire niente mentre lui stava trattenendo tutta la rabbia che provava in quel momento.

-Ci vediamo al tuo matrimonio, Zayn.- uscii dalla camera con le lacrime agli occhi, cercavo di non piangere ma era inutile, vederlo così mi faceva stare male.

UN MESE DOPO

-Lo sai che domani si sposa, vero?-

-Lo so.-

-E lo sai che ti ama?-

-Lo so.-

-E lo sai che puoi impedire tutto questo?.-

-Lo…ehi, cosa mi dovrebbe importare di fermare il matrimonio?-

-Vediamo il fatto che voi due vi…amate?-

-Io non sono innamorata.- Era più di un’ora che parlavamo così, la primavera era ormai arrivata e avevamo tolto di mezzo tutte le robe pesanti per far spazio a magliettine leggere e pantaloncini, amavo la primavera in tutte le sue forme e colori, forse anche più dell’estate, odiavo il troppo caldo. –Io vado a dormire, sono stanca di queste sciocchezze.-

La mattina dopo era il giorno fatale e mi ero svegliata con i dubbi che mi assillavano la mente, per quel poco che ero riuscita a dormire avevo sognato tulle e anelli di diamanti, che cosa c’è che non andava in quella testolina che mi ritrovavo?

-Ah buongiorno principessina.- Entrò in cucina stiracchiandosi e andò verso il frigo a prendere un po’ di latte mentre colsi che con le sue parole mi aveva appena lanciato una sfida.

-Giuro che oggi ti ammazzo…-dissi seria continuando a fissare la mia broche immersa nella cioccolata.

-E perché? Ti sto solo consigliando…- mi stava decisamente provocando.

-Non andrò a quel matrimonio Melody.-

-Oh perché no?- touche.- Tu sei l’unica che può impedire tutto questo, rendilo felice, fallo per lui ma soprattutto per te.-

-Ti ho detto che non mi interessa, è passato un mese e non ho nessun rimpianto.-

-E va bene, l’hai voluto tu mia cara.- appoggiò la sua tazza sul bancone della cucina si alzò le maniche e cominciò a girarmi intorno parlando con un tono a dir poco fastidioso, mi sentivo sotto interrogatorio ogni volta che faceva così. – Meno di 15 minuti e il tuo amichetto “di letto” sarà sposato, punto numero uno: niente più sesso. Meno di 14 minuti e il tuo amichetto sarà sposato, punto numero due: occasione di essere sposata con un principe e che principe...buttata al vento.- a quel punto quasi la mandai a quel paese, ma mancava il punto numero tre.- meno 13 minuti e il tuo amichetto sarà sposato, punto numero tre: Jade sono la ragazza più stupida e montata del mondo Fardin.- mi si spalancarono gli occhi e finalmente capii che non potevo permettere quel matrimonio.

-Vado?- dissi con tono quasi disperato e con un accenno d’ironia.

-Ti do 5 minuti per lavarti, vestirti ed arrivare alla chiesa.- scattai in piedi e mi fiondai al piano di sopra; avevo solo 5 minuti e li avevo già sprecati a prepararmi, ce la potevo fare. Uscii di casa correndo e cominciai a correre per quelle vie che sembravano tutte uguali, ma sapevo dov’ero diretta e conoscevo la strada fin troppo bene.

-Zayn Malik vuoi tu prendere Jade Garcia Fardin come tua legittima sposa?-

-No.- entrai in chiesa gridando in modo tale che tutti si girassero verso di me. Centinai di persone mi guardavano con gli occhi spalancati e io mi sentivo in imbarazzo ma non avevo altra scelta, quello sarebbe stato l’unico modo. –So che ora tutti mi prenderete per pazza ma ho bisogno di dire una cosa ora, una cosa che avrei dovuto dire…un mese fa.- Zayn, che non mi stava guardando, alzò lo sguardo e mi sorrise. Inizia a camminare per tutto il corridoio della chiesa mentre parlavo con il fiatone. –Un mese fa ho fatto l’errore più grande della mia vita, per due mesi abbiamo cercato di conoscerci ma non ci siamo riusciti, non si è mai creato quel tipo di rapporto, io di te non so dire niente ma so abbastanza da poter fermare questo matrimonio. Ho capito che non sei uno di quei principi tutto ricchezza, ragazze e vanità, so che odi le bugie e che sei molto sensibile e so che tu non ami la donna che stai per sposare….tu ami me e io sono stata una codarda, una cretina, una str..- Zayn mi fulminò con lo sguardo a quella parola dato che eravamo comunque in un chiesa.- s-stupida con te, ma ti amo anche io e non posso permettermi di perderti.- Finii il mio discorso ormai difronte a lui, durante le mie parole avevo sentito sia “ooh”, sia insulti, che parole dolci ma non mi importava ora volevo solo sentire Zayn.

-Che diavolo succede qui?- intervenne il padre di Zayn.

-Mi dispiace per tutti voi che siete venuti fin qui oggi per me, mi dispiace per chi mi prenderà per un irresponsabile, mi dispiace per te papà se non è quello che vuoi per me ma soprattutto mi dispiace per te Jade, meriti qualcuno migliore di me… io amo Elisa e avrei commesso il più grande errore della mia vita se tu non avessi fermato tutto.- Lo feci a malapena finire di parlare per poi soffocarlo in un bacio appassionato accompagnato dagli applausi di tutti, in un certo senso mi faceva piacere sapere che c’era gente che si stava godendo quella scena, che si stava godendo quella “Storia d’amore”, storia che avrei vissuto anche io perché si sapeva, Zayn non era tipo da cioccolatini e fiori ma semplicemente da letto e baci.

SPAZIO PER MEEEE.....
Questa era la mia prima OS, so che è lunga e che fa piuttosto schifo ma mi è venuta l’ispirazione e ho scritto. Spero vi piaccia e che lascerete una recensione anche se piccolina. Non so che dire non scrivo mai molto, ringrazio una mia amica che mi ha aiutato a scrivere alcune parti e boh…godetevi la storia.
  
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