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Autore: Usa_chan 10    03/04/2013    0 recensioni
"Ero io a cacciare i gamberi
carnivori, occhi di lato-spadaccini,
e non mi sono interrotta da ieri
e non mi sono tagliata i ricciolini."
(estratto)
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno, uno uguale
a questa Pasqua campestre
amena e gentile,
aperte tutte le finestre,
 
la nonna mi vide seduta
sul pozzo-petrolio cangiante
e seppe, perché di spalle non muta
l’immagine del piedino altalenante,
 
che ero io a cacciare i gamberi
carnivori, occhi di lato-spadaccini,
e non mi sono interrotta da ieri
e non mi sono tagliata i ricciolini.
 
Mio fratello con le gambe
allato alle gambe mi tiene
ed io non cado perché è grande, 
ed è mio fratello e mi vuol bene.
 
Fino a sera sulla discarica oleosa,
favola d’inesatto profumo,
mio fratello medita la cosa
e io, novella Ungaretti coi sandalini, quell’uno
 
fiumastro, ed è tale per noi
che non possiamo crescere,
mi conto tutti i miei 
anni e li lascio mescere
 
nel crespo e pigro pelo d’acqua stagna
eppure un rigagnolo è lo specchio
del cielo umido che bagna
mio fratello e me e pure il secchio
 
in che asfissiano i gamberetti
disperati e debili. Sollevandomi infine
mio fratello mi delucida gli anfratti 
della cosa e mi stira le braccine
 
per i polsi (la nostra diserzione
difatti aggira la regola per poco)
e mi spiega serio la situazione:
così per avere buono lo scopo
 
staremo seduti con le gambe
allato alle gambe, pensosi
a pescare gamberi
sopra flutti oleosi.
 
Un giorno, uno uguale 
a questa Pasqua campestre
mio fratello e io ignari del male
distesi vicini e intatti sopra e sotto le ginestre,
 
riposiamo più a lungo, solo un’ora,
vestiti dal grembo soleggiato
di quella dolcissima e buona signora 
che ha chiuso nel palmo il cielo stellato:
 
viene a giungere le nostre mani insieme
il bel giovane che ha alle spalle il sole.
Mio fratello mi tiene perché mi vuol bene
e negli occhi e nel cuore non abbiamo più dolore.
 
 
____________________________________________________________________
Note:
Se qualche volta la reggenza di alcuni verbi non dovesse sembrarvi esatta, concedetemi una licenza poetica: spesso utilizzo termini in senso lato, oppure li modifico per esigenze di suono o solo perché nel momento in cui ho scritto mi sembrava adatta quella particolare “forzatura”.
In secondo luogo, dove scrivo “debili”, non è un errore di battitura, ma un’abbreviazione, a scopi ritmici, di “debilitati”.
L’ultima precisazione è che io non ho un fratello.
Grazie dell’attenzione
  
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