No More

Non lasciare che il buio si impossessi di te..ti prego.

Guardo il corpo senza vita di tuo padre,accasciato sul freddo pavimento di questa stramaledettissima casa. 

Lo guardo e,curiosamente,non provo nulla. C'è uno strano silenzio attorno a me che però si fonde esattamente con il vuoto che c'è dentro al mio cuore. 

Lo sai,Eli e io non abbiamo mai avuto un buon rapporto...anzi,a dirla tutta,era proprio pessimo;gli sono stato antipatico sin dal primo momento in cui ci siamo incontrati e poi le cose sono degenerate con l'uccisione di Michael e l'interrogatorio a Tel Aviv.

Ecco! Penso di star provando un pó di pena proprio in questo momento.

Pena per un uomo che non ha apprezzato quello che la vita poteva donargli:i figli,dei bellissimi figli;pena perché invece ha anteposto a te e Tali il lavoro,costringendovi a lavorare nei Servizi Segreti,compiendo scelte su di voi che vi spettavano di diritto...ma perchè?

Hai perso così tanto tempo Eli..tempo che non ti verrà più restituito ormai.

Le mie mani si stringono a pugno,sento dei passi. 

Non serve che mi giri,so già che sei tu e onestamente non so proprio da dove tirare fuori la forza per guardarti in faccia.

Farei qualsiasi cosa per tornare indietro nel tempo,qualsiasi,ma ti prego Ziva,ti prego,non lasciare che il buio si impossessi di te.

Ecco. Ti sei fermata.

Mi giro,ho gli occhi lucidi,riesco a malapena a trattenere le lacrime. 

Ma non sono io quello che ha perso l'ultima persona rimasta in vita della sua famiglia,non sono io quello che non potrà più chiamare il padre durante le festività per chiedergli di venire a trovarmi e passare del tempo con me ma Dio solo sa quanto adesso vorrei prendere il tuo posto. Solo per non farti soffrire più Ziva,non meriti niente di tutto ciò.

I nostri sguardi si incontrano. Hai capito tutto,ormai i nostri occhi parlano da soli,forse siamo persino capaci di leggerci nel pensiero. 

Ho sempre amato questa nostra peculiare capacità ma oggi la odio con tutto me stesso.

Continui a fissarmi,impietrita,finché non sospiri un "no" debolissimo,sussurrato,quasi fosse una preghiera,una speranza che in realtà non esiste più.

Come faccio ad aiutarti Ziva? Ti prego,dimmelo! Come faccio?

Ti avvicini lentamente e giri la testa facendo fluttuare i tuoi splendidi capelli in aria che ricadono sulla camicia bianca.

L'hai visto.

Che questo sia un incubo Ziva,ti prego,perché non penso che riuscirò mai più a dimenticare il tuo straziante urlo che rompe quel sovrannaturale silenzio.

Ci conosciamo da quanti anni? Otto?

Sono tanti eppure non ti avevo mai vista così nè avevi mai pianto davanti a qualcuno. 

Lo so,lo sappiamo tutti che sei una donna fortissima o così vuoi dare a vedere ma quei tuoi gesti,questa notte,sono penetrati in me come schegge appuntite.

E,credimi,non se ne andranno mai più.

È dolore,Ziva. Il dolore più semplice,puro e terribile che si possa provare.

Urli due volte "Abba",gettandoti su di lui proprio quando entrano Gibbs e McGee.

Forse il capo ha cercato di nasconderlo ma io l'ho visto il suo sguardo di rassegnazione,lo stesso che aveva dopo la scomparsa di Jenny. Non si può combattere la morte.

Mi avvicino e con rabbia chiedo chi è stato sapendo in realtà che la mia reazione è tanto inutile quanto stupida ma non posso farci niente. Ho bisogno di aiutarti Ziva.

Gibbs si gira e se ne va,trova la forza per lasciarla con il padre un'ultima volta. Io non ce la faccio.

La sento recitare una preghiera in ebraico. 

Vorrei gettarmi al suo fianco,abbracciarla,dimostrarle che c'è ancora qualcosa o qualcuno per cui vale la pena viverla questa vita colma di ingiustizie ma so anche quanto sia necessario che si sfoghi per la prima volta in tutta la sua esistenza,versando lacrime su lacrime...

La guardo ancora una volta per poi seguire Leroy.

Toccherà a me ricostruire il puzzle del tuo cuore andato in frantumi in questa maledettissima notte di Gennaio.

Lo voglio fare perché non lascerò che Eli ti trascini con lui nell'oscurità più totale né tantomeno che tu ritorni in Israele alla ricerca di vendetta.

Stavo per perderti una volta,per nulla al mondo voglio riprovarci ora.

Ti aiuterò,lo farò con tutta la forza che possiedo,qualsiasi sia il prezzo da pagare perché ti amo,Ziva David,da morire,con ogni singola parte di me. Da sempre.

Il destino ci sarà pure avverso ma non rinnegherò mai i miei sentimenti e continuerò a lottare per te,fino alla fine.

Questo è solo un nuovo inizio,un nuovo capitolo di una storia ancora da scrivere di cui voglio far parte.

Ti amo,Ziva,non lo dimenticare mai e non lasciare che il buio si impossessi di te.

Ti prego..

[R.I.P Eli David]

Note dell'autrice:

Lo so che è orribile scrivere altre ff quando già una è in corso ma,chiedo venia,ho avuto un impulso irrefrenabile.

Mi scuso anche per il fatto che sia veramente corta,ho scritto esattamente quello che sentivo nel momento in cui ho deciso di prendere carta e penna quindi sarebbe stato ingiusto aggiungere qualcosa qualche ora più tardi solo per farla sembrare più lunga.

Prendetela così,come uno dei miei soliti momenti di pazzia e accettatela per com'è venuta fuori.

Recensite e siate clementi,è la mia prima one shot :)

A presto :)

Alessia <3

P.s. Il prossimo capitolo di Sometimes you're wrong è in lavorazione,spero di pubblicarlo presto.

P.p.s. Per chi di voi sta seguendo la decima stagione..avete visto il promo della 10x20? Mamma miaaaa *.*