Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Lenus    25/10/2007    2 recensioni
Corro, sotto la pioggia.. Ti cerco, disperatamente..
Genere: Triste, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Save me

Salve a tutti ^^ Anche stasera mi è presa un ispirazione.. ehhh.. che ci posso fare? Così ho scritto, questa triste storiella, che alla fine, è anche parte integrante di me stessa, e della mia vita... E' triste, io un pochetto ho pianto.... e spero che vi piaccia.. Mi farebbe piacerissimo se commentasste, anche privatamente ^^ Per contattarmi subito, il mio indirizzo msn è: lovevergil86@yahoo.it .. Spero tanto che vi piaccia. Ciao!

Corro, sotto la pioggia..

Ti cerco, disperatamente,

so che sono stupida..

e mi dispiace molto .. ma..

ti troverò, a qualunque costo.

Mi hanno detto cosa ti hanno fatto..

Mi spiace di non aver capito al volo,

mi spiace di non aver notato,

le tue lacrime invisibili..

farò l’impossibile,

per farmi perdonare da te…

Poi, all’improvviso,

nella mia mente compare un luogo,

un luogo dove io e te,

amavamo andare.

Mi dirigo là, incurante della pioggia,

delle macchine,

del vento.

Finalmente arrivo,

ansimante e zuppa.

E ti noto subito, perché..

sei sulla ringhiera del nostro ponte.

E colpa mia, lo so..

Se fossi meno fredda,

se ti avessi detto cose dolci,

se ti avessi detto,

i miei sentimenti,

forse ora saresti a casa,

a piangere.

E invece sei qua,

sotto la pioggia.

Il tuo corpicino magro,

trema appena,

mentre la pioggia ti inzuppa.

Mi avvicino piano,

ma facendo rumore.

Tu ti volti e ti accorgi di me.

Mi sorridi,

con un sorriso triste,

rassegnato.

Vorrei dirti qualcosa, ma..

La mia bocca non si apre.

E tu prendi la parola per prima.

“scusa.. ma fa.. troppo male..”

e io leggo, finalmente,

nei tuoi candidi occhi,

il dolore che provi.

Quel dolore mi paralizza,

mi fa male,

male da morire.

Vorrei strapparmi il cuore dal petto,

e gettarlo via, lontano.

Poi penso, allora,

a quanto stai soffrendo tu.

Inizio a piangere, disperatamente.

La mia bocca si apre,

formando semplici lettere:

“ ti prego.. non farlo!”

la mia frase,

suona come un urlo.

Mi fissi, tristemente,

poi, ti volti,

dandomi le spalle,

mi dice che,

una parte della tua anima,

è morta.

Che non è colpa mia.

E che anche il tuo cuore,

probabilmente,

non batte già più.

Quella frase mi frantuma il cuore.

Tu che,

mi hai sempre incoraggiata,

sostenuta,

salvata…

tu che dici questo..

mi avvicino.

Non voglio crederci.

Il mio cuore scoppia,

inizio a singhiozzare più forte,

mentre, cerco di esprimere,

ciò che non ti ho mai detto.

Non è che,

non tel’ho mai detto,

perché non volevo dirtelo..

è che, con queste parole,

sono sempre cauta.

E anche timida.

Ma in realtà..

Le pensavo da molto tempo.

“non è vero!” ti grido con tutta la voce che ho,

“e anche.. se lo fosse..

se un pezzo della tua anima,

è morta.. allora.. allora...

allora la mia anima basterà per entrambe!

E il mio cuore batterà per tutte e due!”

Mi stupisco persino io,

della voce che ho tirato fuori.

Ti sei rivoltata verso di me.

Non ti aspettavi queste parole?

Eppure tu mi hai salvata,

tante e tante volte,

ma questa volta,

sarò io a salvarti dall’oscurità.

Ti tendo una mano, per portarti in salvo.

Perché tu sei unica,

sei importante,

e io non voglio perderti.

I tuoi occhi si riempiono,

di calde lacrime,

che solcano il tuo viso angelico,

eppure così triste,

mischiandosi alla pioggia.

Forse i miei sentimenti,

ti hanno raggiunta,

sino al tuo fragile cuore..

tu allunghi la mano,

sei indecisa,

forse perché sai,

che come la mia mano,

afferrerà la tua,

ti tirerò verso di me,

anche a costo,

di farti cadere.

All’improvviso, fugace,

un pensiero mi passa per il cervello,

e sento che devo dirti,

assolutamente quelle parole.

Perché se non lo facessi,

temo che poi,

me ne pentirei.

“io… ti voglio bene..”

te lo dico,

guardandoti negli occhi.

Tu inizi a singhiozzare,

più forte.

poi mi prendi la mano.

E vedo l‘intera scena a rallentatore.

Tu che mi dai la mano,

io che l’afferro,

tu che scivoli,

io che stringo la mano,

con tutta la forza che ho,

anche a costo di romperti due dita.

Ti afferro anche con l’altra mano,

cercando di tirarti su,

a tutti i costi.

Tu mi guardi,

sei spaventata.. leggo nei tuoi occhi che,

ti lascerai andare,

perché hai paura di

trascinare anche me,

nelle acqua gelide.

Stringo anche più forte,

urlandoti che,

non ti lascerò mai la mano,

mai,

anche a costo di morire.

E mentre tento di tirarti su,

poco alla volta,

ti dico che,

tu sei importante per me..

sei unica,

sei stata.. no anzi..

che sei la mia migliore amica,

che ti voglio bene,

e che, devi ricordarti,

di ciò che ci eravamo promesse da bambine.

Ovvero,

di morire assieme.

Con un’ultima spinta, ti tiro su.

Adesso siamo salve.

Ti guardo sorridendo,

e tu coppi in lacrime, abbracciandomi.

Mi stringi, chiedendo scusa.

Come se fosse tua la colpa..

Ti massaggio la testa,

ormai zuppa,

e insieme,

torniamo a casa.

Non so quello che succederà domani..

ma una cosa è sicura:

e cioè, che ti vorrò bene per sempre.

perché tu,

dolce e tenera ragazza,

sei la mia migliore amica.

Piaciuta? Spero proprio di sì ^^ Alla prossima poesia allora.. ^^ Mando un bacetto a chi l'ha letta, e a due a chi commenta.. (scherzo.. XD) Ciao! Mi scuso per gli errori di ortografia.. ma.. come al solito.. è l'una ... T_T .. Ciao! Alla prossima, che non sarà poi tanto lontano! XDDD

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Lenus