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Autore: _Boo    04/04/2013    4 recensioni
Lui non poteva amarlo, erano nemici, avrebbe dovuto dirgli subito di no, spiegargli come stavano le cose, ma non fece niente di tutto questo, si limitò a baciarlo di nuovo, con più foga.
[L/Light♥ ovviamente]
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Eccomi di nuovo qui, stavolta con una flash, ovviamente LightxL <3
Non credo sia venuta benissimo, ma aprezzerei molto se lasciaste una recensione, per farmi sapere cosa ne pensate!
Buona lettura :3



DESIDERI


Light posò gli occhi sulla schiena di Ryuzaki , intento a mangiare una grossa fetta di torta al cioccolato.

La maglia bianca, troppo larga per un fisico esile come il suo, lasciava la spalla leggermente scoperta, permettendo al castano di osservare una porzione di quella pelle liscia, di porcellana.

Sentì un improvvisa, insana, voglia di poggiare le labbra in quel punto, appena sotto l’attaccatura dei capelli.

 Di leccare quella pelle esposta, per accertarsi che fosse dolce, esattamente com’era la sua bocca, quando lo baciava esplorando il suo palato con la lingua, le mani immerse in quei capelli neri e morbidi.

Se ci pensava bene i suoi desideri erano inaccettabili, sbagliati.

Lui era Kira, il dio del nuovo mondo, un mondo migliore, un mondo in cui L Lawliet non doveva esistere.

Non sapeva che cosa gli fosse preso.

Perché quando poggiava le mani su quel petto liscio, scarno, del quale conosceva ogni piccola imperfezione, il desiderio di ucciderlo sembrava attenuarsi, fino quasi a scomparire.

Restava solo la voglia di afferrarlo per la vita e perdersi nel suo corpo freddo, farci l’amore fino ad impazzire.

Si avvicinò a grandi passi al detective e lo afferrò per un braccio.

-C’è qualcosa che non va Light- kun?- domandò quello alzandosi dalla sedia, probabilmente per andare a prendere qualche altro dolciume.

Il castano si limitò ad avvicinarsi maggiormente e a posargli le mani sulla vita.- Voglio scoparti. Qui. Adesso.- sussurrò nella conchiglia perfetta del suo orecchio.

Vide L arrossire ed arretrare di un passo, ancora non si capacitava del suo imbarazzo, infondo non era la prima volta che facevano sesso.

-Io d..devo lavorare Light-kun-

-Lavorerai dopo- Ribattè quello, sollevandolo di peso e facendolo sedere sulla scrivania.

Posò le labbra sul suo collo, baciando e succhiando quella pelle morbida, era dolce.

L reclinò la testa all’indietro, facendosi sfuggire un gemito, e poi un piccolo urlo, quando Light gli sfilò la maglia per prendere fra le labbra un capezzolo, succhiandolo, mentre torturava l’altro con le dita.

Il castano abbandonò il suo petto, dopo averlo riempito di baci umidi, per fiondarsi su quella bocca di cioccolato, esplorandola con la lingua, lo avrebbe fatto all’infinito, se solo avesse potuto, ma il bisogno d’aria lo costrinse a d allontanarsi da quelle labbra, ora leggermente gonfie.

-Forse è meglio andare in camera..- Sussurrò ansimante, mentre gli sfiorava l’erezione già ben visibile da sotto la stoffa dei pantaloni, troppo larghi anche quelli.

L annuì appena, mordendosi le labbra per non urlare, quando Light prese ad accarezzarlo con più insistenza in mezzo alle gambe.

Di colpo si sentì sollevare, non fece in tempo a dire una parola che si ritrovò steso sul morbido letto della sua camera, Light sopra di lui e la sua erezione che gli sfiorava il ventre, facendolo rabbrividire.

-Mi ami Light- kun?- Domandò al castano con voce roca dall’eccitazione.

Light si allontanò appena fissandolo in quegli occhi grandi e neri, velati dal piacere, le guance rosse d’imbarazzo.

Lui non poteva amarlo, erano nemici, avrebbe dovuto dirgli subito di no, spiegargli come stavano le cose, ma non fece niente di tutto questo, si limitò a baciarlo di nuovo, con più foga ed infilò la mano nei suoi pantaloni per giocare con la sua erezione, senza più barriere di stoffa che lo separavano da quella carne bollente.

Vide L inarcarsi e gemere, sotto il suo tocco esperto e prese a leccargli il collo, dov’era ben visibile una macchia rossastra.

Non amava L, non poteva farlo eppure senti il cuore perdere un battito quando il moro sotto di lui, sussurrò qualcosa nel suo orecchio, ansimando.

-Io invece credo di amarti Light-Kun-
  
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