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Autore: ElisaBooBear    04/04/2013    1 recensioni
Katherine era una normale ragazza di quasi 16 anni. Tre mesi fa la sua vita si era interrotta psicologicamente, i suoi genitori morirono e lei si chiuse in se stessa. Ma un giorno ascoltò una voce angelica di cui si innamorò senza sapere di chi fosse. Presto sarebbe entrato un ragazzo nella sua vita, anzi 5, ma solo uno le conquistò il cuore. Un sogno che diventa realtà...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi presento. Sono Katherine, ho 16 anni, ho lunghi capelli castano scuro, occhi verdi smeraldo. Sono bassa (1.60) e non sono magra come le modelle, ma sono un po’ in carne.
Vivo a Firenze, con mia zia Emily da ormai  3 mesi.
I miei genitori sono morti in un incidente d’auto e io sono rimasta sola con la mia sorellina Eleonora. Lei ha 4 anni ed è una bambina dolcissima, è l’unica persona che mi fa sorridere da quando sono morti i miei.
Sono 3 mesi che piango, 3 mesi che non parlo con nessuno che non vado a scuola e che resto chiusa nella mia camera a guardare il soffitto come se li fosse l’unico punto d’incontro con i miei genitori ormai morti.
Non sono mai stata la ragazza popolare di cui tutti si preoccupano a scuola, nessuno è venuto a trovarmi o a chiedermi come stavo per messaggio, a parte Sarah ma non mi stupisce il fatto.
Sarah è la mia migliore amica da quando ho cominciato il Liceo, ci siamo sedute in banco insieme il primo e giorno e da lì ho capito che saremmo sempre state unite, qualsiasi cosa fosse successa.
Il mio carattere non è dei migliori, sono permalosa, scontrosa con chi non mi da ragione, sono troppo buona a volte con chi non lo merita, non mi faccio problemi a perdonare gli errori più brutti, ma quando tengo a una persona io ci metto tutta la mia passione e forza per proteggerla.
A scuola non sono mai andata molto bene, soprattutto in matematica e chimica, ma c’era sempre Sarah a darmi una mano. Anche adesso che sono rimasta assente per quasi tre mesi da quando è cominciata la scuola, da quando loro se ne erano andati, lei veniva ogni pomeriggio a spiegarmi le lezioni del giorno. Era veramente una buona amica.
Ma continuavo a non capire. La mia mente era piena dei ricordi di loro, Serena e Stefano, i miei genitori, perché il cielo se li era presi? Loro erano le persone più buone a questo mondo e io gli volevo un mondo di bene. Quella notte mi promisero che sarebbero tornati, sebbene stanchi, da Parigi dove abitava mia nonna. Se solo io gli avessi pregati di aspettare il mattino dopo, magari sarebbero ancora qui ad urlare per la casa e a prendersi cura di me e Eleonora. Lei così piccola, non sa ancora nulla, è troppo piccola. Ma nonostante la sua età vedeva e sentiva la loro mancanza e sentiva anche la mia, non ero mai uscita da quella camera, se non per andare in bagno.
Io che sono così fragile e me ne sto qui ferma, a non combattere, volevo lasciarmi andare.
Ma al solo pensiero che la mia sorellina potesse stare male per colpa mia, per la mia assenza, non potevo sopportarlo. Ormai ero esclusa dal mondo. Da tutti.
Ma un giorno, una fredda mattina di dicembre mia sorella aprì la porta e con l’ Ipod in mano mi passò una cuffietta e io la rifiutai. Lei insistette così tanto che la misi all’orecchio… lei fece partire una canzone, all’inizio volevo togliere, ma poi mi appassionai a quelle note, a quelle voci maschili ma una mi colpì, una voce d’angelo, sembrava fatta apposta per essere ascoltata all’infinito. Quella voce si insinuò nella mia mente e non ne uscì. La amavo, era strano, ma mi sentivo bene, non mi sentivo così da mesi. Era la mia medicina, anzi la mia vita.
Tolsi la cuffietta.
Eleonora : Ehi Kath, hai sentito che bella canzone?
Annuii, era da tanto che non parlavo, forse non mi ricordavo più come si faceva, ma qualcosa mi spinse l’interruttore e bisbigliai qualcosa.
Io: E’ bellissima.
Mia sorella si mise a saltare per tutta la camera..avevo parlato dopo 3 mesi.
Eleonora: Haa-a-a-i parlatooo!
Sorrisi e l’abbracciai.
Io: come si chiama la canzone?
Eleonora: leggi tu io non sono capace, credo sia inglese.
Mi passò l’Ipod e lessi…
Io: More than this… degli One Direction.
***
Mia sorella uscì dalla stanza e io mi addormentai subito dopo. E feci un sogno strano.



Ehii sono Elisa e questa è la mia fanfiction! L'inizio sembra triste lo so... ma ho in mente molte cose per questa storia. Spero vi piaccia :D Seguitemi su twitter sono @
ElisaLovesOneD. Al prossimo capitolo che metterò sabato, forse. ;D

  
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