Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: nothing_but_the_truth    04/04/2013    2 recensioni
Ignorò il più a lungo possibile il ragazzo e la ragazza sorridenti dall'altra parte della sala, ma ad un certo punto cedette. Per quanto Pansy fosse carina e malefica e bella in quell'abito marrone, la ragazza, la sua ragazza, era al centro dei suoi oscuri pensieri. Il vestito viola le donava molto, i tacchi facevano risaltare le gambe toniche e il tatuaggio nel piede si intravedeva.
Ron era appena uscito dal suo campo visivo, e con un "Vado a prendermi una boccata d'aria", Draco si dileguò -addio Pansy- e si appostò nei giardini della sua ex scuola, Hogwarts, in attesa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

<< ...Che cosa? No! >> Esplose Narcissa, probabilmente molto più vicina alla verità di quanto non desse a vedere. Poi si rese conto di aver alzato la voce, cosa che odiava, e con un sospiro cercò di calmarsi. << Draco >> riprese, più dolcemente, << Sul serio Pansy non ti interessa? >>

<< Io... >> Farfugliò il ragazzo, incapace di guardare negli occhi la madre.

<< Nostro figlio sicuramente è soltanto confuso... E' così giovane, non ha ancora imparato tutto dalla vita. >> Lo interruppe il padre, autoritario. << E poi, la ragazza Parkinson è Purosangue anche lei, Serpeverde se non erro, e pure molto carina... >>

Draco, segretamente, odiava suo padre, quando faceva così.

Codardo. Vigliacco.

Non riusciva, ormai, a pensare a Lucius in altri termini. Ma era quello che volevano da lui, quello che era giusto fare per un Malfoy. Nobile casata, nobile stirpe. Non era concesso dimenticarselo.

Alzò lo sguardo verso il padre, nascondendo il disprezzo che provava.

<< Tutto sommato, avete ragione. Andrò alla Festa con lei. >> Concluse Draco, e notò che la madre non sembrava sollevata quanto suo marito. Lei credeva nell'amore, realizzò.

 

 

Ignorò il più a lungo possibile il ragazzo e la ragazza sorridenti dall'altra parte della sala, ma ad un certo punto cedette. Per quanto Pansy fosse carina e malefica e bella in quell'abito marrone, la ragazza, la sua ragazza, era al centro dei suoi oscuri pensieri. Il vestito viola le donava molto, i tacchi facevano risaltare le gambe toniche e il tatuaggio nel piede si intravedeva.

Ron era appena uscito dal suo campo visivo, e con un "Vado a prendermi una boccata d'aria", Draco si dileguò -addio Pansy- e si appostò nei giardini della sua ex scuola, Hogwarts, in attesa.

Meno di 120 secondi dopo, li sentì.

<< Ron...Smettila! >> sbuffò Hermione.

<< Smettere che cosa? Sono settimane che sei intrattabile! Cos'hai? >> ruggì lui.

Sebbene si fosse ripromesso di attendere, Draco non riuscì a sopportare che quel Weasley alzasse la voce con lei.

<< Hey. >> Emerse dal buio. << Datti una calmata. >>

<< Malfoy? >> Ron era stupito. << Per la miseria, vattene, non sono affari tuoi. >>

<< Appunto. >> Per la prima volta quella sera, dopo settimane, Draco sentì la sua voce... sognata, ricordata, odiata, desiderata. E si concesse di guardarla direttamente negli occhi.

Hermione...

<< Non ne ho intenzione >> biascicò, più a se stesso che a loro.

<< Torna dalla Parkinson, Malfoy. >> fece minaccioso Ron, ma non ricevette in ripsosta nemmeno un'occhiata.

Ron ed Hermione erano l'uno di fronte all'altra, e Draco a pochi metri da Ron, che con il suo corpo nascondeva quello della ragazza.

Era così agitato da non riuscire nemmeno a tenere le mani in tasca. << Io lascio. >> ,disse. Lei alzò un sopracciglio, Ron sbuffò. << Chissenefrega. Vattene. >>

<< Lasci cosa? >> Domandò invece Hermione.

<< Tutto. La casa, i soldi, la città. >> fece un passo avanti, e nonostante i suoi occhi fossero fissi su quelli di lei, notò che Ron aveva assunto una posizione difensiva.

<< Oh. >> Disse Hermione, colpita, e Ron in quel momento cominciò a capire. Si voltò verso di lei. << "Oh"? Hermione, cosa dici? >>

<< Niente, niente. Puoi lasciarmi un pò sola, per favore? >>
<< Certo, dopo che lui se ne sarà andato. >>

Ron stava dando le spalle a Malfoy, quindi non notò come il biondo si fosse avvicinato a loro e, con uno sguardo desolato, avesse sussurrato << Non ce la faccio >> ,finendo la frase sulla bocca di lei, che non respinse il bacio.

Ron lo spinse via con uno spintone, buttandolo a terra.

Più asciutto di lui, Draco si alzò con uno scatto felino e gli mollò un pugno sulla mascella.

Hermione, sconvolta, tirò velocemente fuori la bacchetta e, in silenzio, fece comparire due bolle, ognuna contenente uno dei due ragazzi.

<< Lasciami andare, Hermione. >> sbottò piano Draco, e a Ron venne la nausea. Sì sentì come quando erano fuggitivi, Ron si trovata intrappolato in una bolla di Hermione, che lo separava dal ragazzo che credeva nemico e rivale in amore.

<< E'... è davvero così, però, stavolta, eh? >> domandò senza entusiasmo Ron, ed Hermione capì subito a cosa si riferiva.

<< Io... Sì. Mi dispiace tanto, Ron. >> Disse lei piano, guardandolo in viso a fatica.

<< Non posso crederci. Ti prego, non dire niente. >> disse Ron, ferito, alzando le mani in aria, come in segno di resa.

Nonostante il suo bell'abito, Hermione si lasciò cadere sull'erba e si accovacciò, nascondendo le lacrime.

Dopo un tempo che le parve infinito, sentì una mano sfiorarle il gomito, e comprese che l'effetto dell'incantesimo si stava esaurendo. Ron se n'era andato in silenzio e Draco, che non aveva fiatato, aveva un'espressione tristissima.

<< Vieni. >> disse dolcemente e la sollevò da terra. La prese in braccio, con un incantesimo le pulì l'abitino e poi si smaterializzò con me a Villa Malfoy, nella sua stanza.

In silenzio, Hermione si tolse le scarpe e si stese sull'enorme e vellutato letto, il letto dove aveva perso la verginità. Si strinse un cuscino al petto e osservò distrattamente le valigie di Draco farsi da sole, mentre lui, steso al suo fianco, le massaggiava una mano e baciava i capelli.

Draco era pronto a tutto quello che stava per fare. Si alzarono, lui scrisse un biglietto in fretta, le prese la mano e la portò via, in una casetta irlandese che aveva comprato un paio di mesi prima.

Fuori di casa, prese Hermione in braccio e, sebbene fosse quasi buio totale, la vide sorridere dolcemente quando disse << Benvenuta nella tua nuova casa, futura signora Malfoy! >>

Un bacio, e Draco seppe che lei lo avrebbe amato sempre. 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: nothing_but_the_truth