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Autore: Lost Girl    04/04/2013    1 recensioni
Una piccola favola in cui ho messo anche il nostro Michael... però un po' diverso dal Re come lo conosciamo noi... anzi, ancora non è nemmeno un re.
Una storia per far sognare e divertire, per far trionfare ancora una volta il bene sul male, perché è questo che succede alla fine, no?
Ah, giusto... questa storia deve avere molti segreti da scoprire ;)
E' una favola interattiva. Se voi mi commenterete con il vostro nome, vi aggiungerò al capitolo successivo e avrete una parte attiva se voi stessi sarete recensitori attivi ;D
Un paese in cui regna la pace e la libertà, dove la cattiveria è ufficialmente espulsa e tutto sembra sempre andare per il meglio. Il governo sta per essere preso da un giovane principe, ma proprio durante l'incoronazione le tenebre scenderanno su questo piccolo villaggio. Chi puo' salvare la vita di quella pace ormai dimenticata? Ovviamente due giovani che nel frattempo saranno anche travolti da una dolcissima storia d'amore...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10: Strenght.

 

Era già passato un giorno, ma Arix non voleva accamparsi. Alex, da parte sua, camminava a testa bassa, immersa in chissà quali pensieri, determinata a finire di portare al termine quella missione. Davanti a lei Arix sembrava una furia, camminava a volte rapidamente, altre lentamente, borbottava maledizioni e qualche volta tirava un calcio a qualche albero, senza far vedere se si fosse fatta male. Alex si sentiva terribilmente fuori luogo.

Si sta facendo buio” Disse l'elfo ad un tratto, alzando gli occhi al cielo, che andava scurendosi. Non le piaceva la notte.

Non è pericoloso, qui. Possiamo continuare” Rispose freddamente Arix, che della notte se ne faceva sempre un'intima amica. “Se vuoi aspettare gli altri, siediti qui. Avranno già organizzato una spedizione scout, quelli lì” Sbuffò, continuando a marciare verso la sua meta. Sarebbe arrivata fino in fondo. Assirya diceva che non avrebbe sorpassato il varco, ma qualcosa tormentava la testa di Arix, mormorandogli che era più forte di quanto si pensasse.

Non so ancora perché ho accettato di venire” Mormorò Alex.

Ehi, bastava dirlo che non volevi. Non l'hai detto tu che volevi l'avventura? Eccola. Altrimenti, aspetta gli altri”

Secondo me mi hai chiesto di venire perché non ti senti sicura a stare da sola”

Pf” Disse solamente di rimando. L'amica non poteva sapere quanto era capace di dare. Lo aveva fatto perché sapeva che Alex aveva una cotta per Darko. Sapeva che lasciarla là non sarebbe servito a molto, perché c'era Salierix. Sapeva che se fosse andata con lei, potevano entrambe stare lontane da lui. Arix perché non lo sopportava, Alex perché non sarebbe stata in grado di parlarci normalmente.

Eccolo” Si fermò l'attimo. In contemplazione di quello spettacolo. Un'enorme fortezza si ergeva dietro un muro di nebbia, con creature volanti di qualsiasi tipo. L'attimo riprese a scorrere senza che nessuno se ne accorgesse.

Aspetta” La bloccò Alex. “Non puo' essere così facile” Annuirono entrambe e tesero le orecchie. In effetti, era fin troppo semplice. Passare e basta.

Ma proprio in quel momento, arrivò un tenebroso gorgolio. Era terribile. Poi un rumore di rocce. Arix sentì un brivido d'eccitazione, Alex continuò ad essere sospettosa.

Andiamo incontro al bestione” Ghignò l'ex macchia, portandosi una mano sulla fionda.

Arix, aspetta...”

No. Ripeto, se non vuoi correre rischi, aspetta gli altri. Saranno più prudenti. Tra poco c'è il varco”

Avanzò con passo leggero, quasi stesse correndo incontro alle braccia di mamma e papà, invece che incontro a un troll gigante. Perché era di questo che si trattava. Un bestione alto più di due grattacieli, costituito di rocce muschiate, che sembrava non avere un minimo di cervello, solo tanti muscoli.

Ehi!” Urlò Arix, attirando la sua attenzione. Il troll abbassò lo sguardo, come noi potremmo guardare una formica, e in quell'esatto momento un sassolino gli centrò il naso. Non se ne curò, come se non fosse successo nulla. Ma la ragazza non aveva intenzione di lasciar perdere. Si arrampicò su per una roccia, abbastanza alta per arrivare più o meno all'enorme vita del gigante.

Mentre si arrampicava, capì che aveva scelto la persona giusta da portare con lei. Con continui balzi leggeri e veloci, Alex arrivò in fretta sulla spalla del gigante e cantò una strana canzone nel suo orecchio. Sembrava funzionare, finché il bestione non si ribellò e la cacciò via con uno scatto della mano.

Tutto bene??” Gridò Arix. Alex era seduta sul prato, un po' scossa e ferita, ma viva.

Mi sono f.... le... cci... no.... po... tarli... veran... loro!” Queste furono le parole sconnesse che arrivarono all'orecchio della ragazza un attimo prima che il gigante le desse una botta col braccio. Invece di cadere a terra, si aggrappò a quell'ammasso di roccia e muscoli e ci si mise a cavalcioni. Il troll, troppo stupido e poco sensibile per accorgersene, pensò di averla persa e si mise a cercarla. Lei, intanto, cercò di trovare il suo punto debole.

Tutti i bestioni ne hanno uno...” Borbottava.

Abbassò lo sguardo per chiamare Alex a completare la sua idea, ma l'amica non c'era più. Si era dileguata nel nulla, e Arix si sentì tradita.

'No, tranquilla, sarà stato a proposito di quello che ha detto prima...' Cercava di autoconvincersi. Fatto stava che era sola. Che non c'era più nessuno con lei. Qualcuno lo aveva abbandonato per scelta, qualcun altro l'aveva scansata per via della sua natura. Fermò l'attimo per cercare di pensare.

L'attimo ripartì poco dopo. Aveva capito. Era stata un'idiota. Era stata lei a chiamare il gigante, probabilmente non se ne sarebbe nemmeno accorto del suo passaggio. Era troppo alto per vederla e poco sensibile per sentirla. E troppo stupido per capire che doveva fare da guardia. Probabilmente era lì con la forza. Tutto ciò, lo aveva capito quando il mostro si era messo seduto a guardare per aria, distraendosi, completamente dimenticatosi di lei e di Alex. Non avrebbe fatto caso a nulla.

Se solo riuscisse a scendere piano piano... Scivolò lentamente dal braccio alla mano, sperando che non la muovesse proprio nell'attimo in cui lei fosse passata da questa alla roccia sottostante.

Brutto bestione!!!” Urlò qualcuno da sotto. Darko.

'Stupido, idiota, cretino!' Pensò Arix, cercando di fargli segno di fare silenzio. Ma era troppo lontana per essere vista.

Il troll, intanto, si era mosso verso di lui.

  
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