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Autore: HisLovelyVoice    05/04/2013    0 recensioni
'Come è bella. Ma cosa sto dicendo? Lei non è bella. Lei è meravigliosa. È la ragazza più bella che abbia mai conosciuto. E ne ho conosciute molte. Perché non le piaccio? Molte ragazze della scuola mi vengono dietro. Perché lei, che mi interessa veramente, no?'
[...]
'Girati verso di me. Dimmi che mi ami, che non hai mai amato nessun altro come me, che vuoi stare con me per sempre.'
[...]
'Non so cosa in questi anni mi abbia trattenuto a baciarla. So solo che quel qualcosa non c'è più.'
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Questo capitolo è in modo particolare per tutti coloro che amano la coppia Holly Greg <3
PS: spero non vi venga il mal di mare, perché ci sono molti cambi dei punti di vista :)
 
Era marzo.
L’aria si stava scaldando.
C’erano sempre più uccelli che cantavano.
I parchi si riempivano di nuovo di bambini piccoli.
Ma la scuola c’era sempre, sfortunatamente.
Io e Charlie dall’autobus e ci incamminammo verso la scuola. Ad un certo punto Charlie si bloccò.
- ma te hai visto Greg? - in effetti non c’era con noi sull’autobus. Di solito ci avvertiva se non veniva a scuola.
- no. Forse è oggi non viene. -
- ma di solito ci avverte. - insistette.
- si sarà scordato. Può succedere a tutti. Ora andiamo, non mi va di rimanere qua sul marciapiede. -
Continuammo a camminare facendo ipotesi su cosa fosse successo a Greg.
Arrivate davanti a scuola un sorriso enorme si dipinse sul mio volto e su quello di Charlie.
- è lui, vero? - le chiesi senza smettere di sorridere.
- è già, è il nostro ciccio. -
Seduto sul muretto c’era il nostro Greg. Teneva le mani sui fianchi di una ragazza che si trovava davanti a lui e parlavano. Vedevo la sua felicità dal brillargli degli occhi.
Ogni tanto l’avvicinava a se, per baciarla.
Esisteva una sola ragazza capace di rendere così felice Greg, a parte me e Charlie, ovviamente.
Holly.
Quella ragazza era Holly.
- non sono dolcissimi? - annuii. Inizialmente non avevo avuto una buona impressione di Holly, molto spesso mi ritrovavo a volerla o menare, o a volerle sputare in un occhio. *ad esempio al capitolo 4*
Ma da quando George aveva alzato le mani su di lei, si era unita a noi, stando sempre con Greg. La conobbi meglio, e capii che non era affatto antipatica. Anzi, era molto simpatica. Era la tipica ragazza della porta accanto. Una ragazza sulla quale potevi sempre contare, di lei ti potevi fidare costantemente. Non so come avesse conosciuto George, e perché si fosse fidanzata con lui.
Ma ora non mi importava.
Stava con il mio Greg.
Credo che nessuno fosse mai stato innamorato di Holly quanto Greg. Lui si innamorò subito. Era innamorato di lei anche quando tutti in primo la prendevano in giro. La difendeva sempre, ma sembrava che a lei non interessasse minimamente. Gli diceva a malapena grazie. Si allontanava dal mio migliore amico appena trovava qualche amico. Ma lui continuava ad amarla.
Quando poi in secondo tornammo a scuola Holly era cambiata. Era dimagrita moltissimo, ed era diventata molto bella. Tutti i ragazzi smisero di prenderla in giro e le iniziarono ad andare dietro, come dei cagnolini. Lei sembrava aver dimenticato ciò che l’anno prima le avevano fatto passare e dimenticò anche cosa Greg aveva fatto per lei. Era successo molto spesso che Greg tornasse a casa coperto da lividi, perché si era messo in mezzo tra alcuni ragazzi più grandi che prendevano in giro Holly e la ragazza. E tutte le volte mi diceva: non mi importa, per lei potrei anche buttarmi da un ponte. Ne sono innamorato, e non posso sopportare che alcuni ragazzi la prendono in giro.
Decidemmo di non disturbarli, andammo direttamente in classe.
Iniziammo ad assillarli durante la ricreazione.
- allora? - chiesi impaziente a Greg.
- cosa? - rispose lui, facendo sedere sulle sue gambe Holly.
- andiamo! Vogliamo sapere tutti i dettagli. - disse Charlie. Greg e Holly si scambiarono un paio di sguardi.
 
Torniamo indietro di due giorni…
Holly's pov
'uffa, cosa mi metto? Voglio essere perfetta per Greg!' erano le due e mezza e quel sabato pomeriggio, come tutti i sabati pomeriggio, sarei uscita con Greg, quel ragazzo che da qualche mese mi aveva stregata come nessun altro ragazzo era riuscito a fare. Quel ragazzo che con un sorriso riusciva a mandare il mio cervello in confusione. Me ne innamorai a poco a poco, da quando mi aveva difeso da George.
Chi era George? Un bastardo, che aveva approfittato di me. Voleva solo vincere una scommessa. Quando l'ho scoperto mi sono sentita distrutta, usata, presa in giro, a pezzi, ma soprattutto stupida.
E tutto per colpa di un ragazzo.
Ogni tanto mi chiedo ancora perché proprio me.
Pensavo gli importasse qualcosa della nostra amicizia. Ma mi ha solo illuso. Credevo che tra di noi ci sarebbe potuto essere veramente qualcosa.
Ha finto di amarmi, anche se sapeva che i miei sentimenti erano sinceri. Non gli è importato niente. Non ha pensato che ne sarei potuta uscire ferita.
Quando ho scoperto la verità ho pensato a tutte le volte che mi aveva baciato e che mi aveva detto che mi amava. Credevo che fosse veramente innamorato di me.
Mi sbagliavo.
Non gliene era mai fregato niente di me.
E questo mi fece male. Ma poi Brooke, Charlie, Dan, Micky e soprattutto Greg entrarono nella mia vita e tutto cambiò. In meglio, fortunatamente.
'Credo che questa felpa e questi jeans vadano bene.' presi la felpa celeste e i jeans neri che si trovavano sul mio letto e mi andai a fare un bagno. Dicono che aiuta ad avere un aspetto più riposato e rilassato.
Quando uscii raccolsi i capelli bagnati in un asciuga mano. Poi presi la pochette e iniziai a cercare qualcosa per truccarmi. Ma alla fine non misi nemmeno un filo di matita, volevo essere più naturale possibile.
Andai così ad asciugarmi i capelli. Dovevo iniziare subito, se non volevo presentarmi a Greg con dei capelli orribili.
 
Greg's pov
Alle tre e mezza decisi che forse mi sarei dovuto iniziare a preparare. 'Si, e mi devo anche sbrigare se non voglio fare tardi.'
Aprii il cassetto dei vestiti prendendo la prima cosa che trovai e mi andai a fare una doccia per rinfrescarmi un po' le idee.
 
Holly's pov
Alle quattro in punto suonarono il citofono. 'Wow, puntuale il ragazzo.' andai ad aprire e mi ritrovai davanti Greg. Indossava un paio di jeans neri e una maglia bianca, leggermente aderente. 'ogni volta che lo vedo è sempre più bello. Quanto mi piacerebbe poterlo baciare. Vorrei poterlo baciare fino a non sentirmi più le labbra.'
 
Greg's pov
'Come è bella. Ma cosa sto dicendo? Lei non è bella. Lei è meravigliosa. È la ragazza più bella che abbia mai conosciuto. E ne ho conosciute molte. Perché non le piaccio? Molte ragazze della scuola mi vengono dietro. Perché lei, che mi interessa veramente, no?'
 
Holly's pov
Lo abbracciai, come tutte le altre volte. Almeno quello lo potevo fare.
- ehi. Sei pronta? -
- si, prendo la borsa e arrivo. - andai in camera, presi ciò che mi serviva e tornai da Greg.
- pronta. -
Ci avviammo verso il parco parlando, del resto come al solito. Una volta arrivati al parco ci sedemmo su una panchina e iniziammo a guardare i bambini giocare.
- guardali, sono un amore. Mi viene voglia di avvicinarmi a loro e di mangiarmeli di baci. -
 
Greg's pov
'Se vuoi puoi baciare me. Non aspetto altro che un tuo bacio.'
 
Holly's pov
- già, sono bellissimi. - disse Greg sorridendomi.
Poi improvvisamente sentii un tuono.
- lo hai sentito anche tu? - annuì.
- sfortunatamente si. - ci stavamo alzando per andarcene, ma iniziò immediatamente a piovere.
- ma non è giusto! - gridai.
- proprio oggi doveva piovere? Proprio ora? -
- smettila di lamentarti e corri se non vuoi bagnarti ancora di più! - iniziammo a correre sotto la pioggia, come due bambini fino a casa di Greg.
Entrammo dentro. Non vidi nessuno.
- i miei tornano sta sera tardi, ora non c'è nessuno. - 'cavolo, ma legge nel pensiero?' - sei tutta bagnata. Ti presto qualcosa per cambiarti. -
- non ti preoccupare, rimango così. - non volevo recare disturbo.
- si, certo. Così poi ti ammali. Vado a prenderti una maglia. - tornò poco dopo con in mano una camicia.
- tieni, dovrebbe starti. Non ho roba più piccola. -
- grazie. - presi la camicia e mi andai a cambiare. Entrata al bagno, mi guardai i capelli. Tutto il lavoro che avevo fatto per essere presentabile era svanito. Sembravo una barbona. Decisi comunque di lasciar perdere. Sarei potuta riuscire a fare di peggio senza i miei fidati amici, spazzola e pettine.
 
Greg's pov
Appena si allontanò mi tolsi la maglietta. Era troppo bagnata, se l'avessi tenuta ancora addosso mi sarei preso una polmonite. Me ne stavo lì in piedi come mio solito, ma mi stavo dimenticando di qualcosa, qualcosa di molto importante...
 
Holly's pov
Tornata in camera da pranzo trovai Greg a petto nudo al centro della stanza. Aveva un fisico perfetto, gli addominali ben delineati e le braccia muscolose. Quando mi vide diventò immediatamente rosso e iniziò a cercare la maglietta.
- s-scusami, scusami tanto. N-non sono abituato ad avere ospiti in casa, mi ero scordato. Di solito lo faccio sempre quando sono solo. - 'mi trasferisco qui, allora.'
- non ti preoccupare. - (s)fortunatamente non trovava la maglia. Mi avvicinai a lui e istintivamente lo abbracciai, anche se mi sentivo un po' in imbarazzo. Lui ricambiò immediatamente la stretta. Rimanemmo abbracciati per molto. Poi, quando si staccò, mi guardò.
- la mia camicia ti sta enorme. - mi guardai. Io effetti era vero, sarà stata almeno tre taglie in più. Però questo la rendeva molto comoda.
- hai ragione. Sai, è molto bella. -
- grazie. - mi sorrise. - ti va di sentire una canzone? -
- si, con molto piacere. -
- prima però è meglio se vado a mettermi una maglietta. - gli sorrisi.
- certo. - una volta allontanato, iniziai a guardarmi in giro. Casa sua era veramente grande, di due piani. Il salone era enorme, con ad un angolo una tastiera. Dopo poco rientrò Greg.
- suoni anche la tastiera? -
- si, ma preferisco di gran luogo la chitarra. -
- anche io suono la tastiera. Ormai sono 5 anni. -
- wow. È tanto. - annuii. - vieni qui. - e così dicendo mi fece cenno di sedermi accanto a lui per terra. Non me lo feci ripetere due volte. Greg prese la chitarra e iniziò così ad intonare le note di Just the way you are. Mi avvicinai sempre di più, fino a quando non arrivai a poggiare la mia testa sulla sua spalla.

When I see your face
There's not a thing that I would change.
'Cause you're amazing
Just the way you are.
And when you smile
The whole world stops and stares for a while
'Cause girl you're amazing
Just the way you are.

- sei molto bravo, sia a cantare sia a suonare. -
- grazie. Ti va di suonare qualcosa? - scossi la testa.
- dopo che hai suonato così bene, farei solo una figuraccia. -
- andiamo! Non ti credo. Sono sicuro che sei bravissima. -
- magari un'altra volta. -
- me lo prometti? -
- te lo prometto. -
Continuammo a parlare per un po'. Dopo circa un'ora mi squillò il telefono.
- scusami, è mio padre. -
- tranquilla. Rispondi pure. -
- papà? -
- tesoro! Dove sei? - era agitato.
- a casa di un amico. Perché? -
- io e la mamma ti abbiamo chiamato tantissime volte, ma non rispondevi! -
- scusatemi, ma qua il telefono non prende bene. - mentii. Avevo sentito il telefono squillare tutte le volte, ma non volevo rispondere e interrompere la mia conversazione con Greg.
- ma qua prende benissimo. - mi fece notare Greg. Lo azzittii con la mano e continuai a parlare con mio padre.
- capito. Comunque volevamo solo dirti che io e tua madre questa sera usciamo. Un mio cliente ci ha invitato a cena. -
- va bene. Ci vediamo quando tornate. -
- non torni prima? -
- no, rimango ancora un po' qui. Dobbiamo... fare i compiti. -
- mmm… Va bene. Allora ci vediamo direttamente domani mattina. Non voglio che ci aspetti sveglia. -
- ricevuto. Salutami la mamma. - chiusi la chiamata e mi riavvicinai a Greg.
- qui il telefono prende benissimo. Non è vero a non c'è campo. - diventai rossa.
- ma per il mio telefono non c'è campo. Quindi ho ragione io. -
- fammi vedere il telefono. -
- no. Non mi piace far vedere alla gente il mio telefono. - dissi incrociando le braccia al petto.
- a si? - si alzò in piedi. - dai, fammi vedere il telefono. Io non sono della gente. Io sono Greg. -
- vieni a prenderlo. - iniziai a correre lontano, mentre sentivo che anche lui iniziava a correre.
- guarda che ti prendo. Credo di conoscere casa mia meglio di te. - e infatti fu così. Spesso rallentavo, perché non sapevo dove andare. Dopo pochissimo mi sentii prendere per la vita. Mi fermai e sentii la mia schiena aderire con il suo petto. Mi abbracciò. Poi si avvicinò al mio orecchio.
- te lo avevo detto. -
 
Greg's pov
'Girati verso di me. Dimmi che mi ami, che non hai mai amato nessun altro come me, che vuoi stare con me per sempre.'
 
Holly's pov
Mi fece girare e mi trovai faccia a faccia con lui. Forse più faccia a petto, ma stiamo lì. Abbassai lo sguardo imbarazzata. Lui mise la sua mano sotto il viso e mi fece alzare lo sguardo verso i suoi meravigliosi occhi azzurri, nei quali mi perdevo sempre. 'Non può farmi questo. Sono riuscita a stare tutti questi mesi riuscendo a trattenere l'impulso di baciarlo. E ora, con uno sguardo e un semplice abbraccio mi sta facendo tornare questo impulso. Non può farmi questo.'
 
Greg's pov
'Non so cosa in questi anni mi abbia trattenuto a baciarla. So solo che quel qualcosa non c'è più.'
 
Holly's pov
Mi trovavo così vicino a lui. Se avessi sporto la testa in avanti lo avrei potuto baciare. Ma qualcosa mi impediva di farlo. Forse la paura. Paura di una sua reazione negativa. Paura di non venire ricambiata. Stavo pensando a tutto questo, e non mi accorsi che si era avvicinato ancora di più. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra.
Qualcosa mi fece muovere. Mi misi sulle punte e mi avvicinai di più, fino a quando le mie labbra non incontrarono le sue. All'inizio era un bacio incerto, ma poi diventò intenso e meraviglioso. Mise le sue braccia intorno alla mia vita e io le mie intorno al suo collo, mentre continuavamo a baciarci. Era tutto così perfetto. Era ciò che desideravo da molto
- ti amo Holly. Ti amo da tanto, ma questo non è importante. Ciò che è veramente importante è che ti amo. -
- ti amo anche io. - lo baciai di nuovo.
Ti amo da tanto.
Quelle parole rimbombavano nella mia testa. 'da quanto è innamorato? E se lo fosse già da quando io stavo con George? E se fossi stata io la ragazza che...?'
- da quanto ti piaccio? - chiesi timidamente.
- te l'ho già detto, da tanto. -
- da tanto, quanto? - rimase un po' in silenzio.
- dal primo anno di liceo. -
- wow. È veramente tanto. -
- già. - lo abbracciai.
- scusami. Scusami per averti fatto soffrire. Scusami se non me ne sono mai accorta e molto spesso ti ho ignorato. Scusami. Ti ho fatto soffrire, e non lo meritavi. Sono orribile. Scusami. - le lacrime iniziarono a rigarmi il volto, senza che riuscissi a fermarle.
- hei, hei. Non piangere per favore. Non è colpa tua, stai tranquilla. - disse, asciugandomi le lacrime con il pollice. Lo guardai negli occhi di quel blu intenso che tutte le volte mi faceva perdere la testa. 'Come fa a non odiarmi dopo quello che gli ho fatto?'
- so cosa ti stai chiedendo in questo momento. E ti rispondo che non potrei mai, e sottolineo mai, odiarti. -
- sei speciale, lo sai? - mi diede un bacio. Poi andammo in camera da pranzo e ci sedemmo sul divano. Mi accoccolai al suo petto, mentre lui mi accarezzava dolcemente i capelli.





HEI!!!
eccomi con questo nuovo capitolo!
era da tanto che volevo pubblicare questo pezzo, mi piacciono troppo Greg e Holly come coppia :)
spero vi piaccia!
ringrazio tutti coloro che hanno recensito e inserito la storia tra le seguite/ricordate/preferite. <3 ma anche chi ha avuto il coraggio di aprire questa storia e di leggerla e basta!
un bacio xxx
Giulia
  
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