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Autore: Krista Kane    05/04/2013    5 recensioni
-Sei la cosa migliore che mi sia capitata in questi due anni e mezzo- alzò lo sguardo, sorridendogli.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis continuava a guardare fisso lo schermo del PC. 
I capelli, che non portava fissati sul gel, qualche volta gli cadevano sugli occhi ma lui non ci dava troppo peso e continuava a riportarli al posto giusto per riuscire a vedere le foto che aveva davanti.
Quel pomeriggio lui e i ragazzi della band avevano avuto una riunione con i manager. Avevano discusso di alcune faccende burocratiche: tour, date dei concerti, meet&greet, Larry…
Larry.             
Quel nome, all’apparenza così semplice, racchiudeva un significato molto speciale per Louis. Si passò le mani tra i capelli per poi strofinarsi gli occhi. Aveva l’immagine del ricciolino ben fissata nella mente, aveva presente ogni suo particolare: i capelli castani, le labbra piene, il naso perfetto, la gambe magre, i muscoli, la sua voce roca, i suoi occhi.
Si ricordava ancora la prima volta che li aveva visti, incrociando per sbaglio lo sguardo di Harry nei bagni di XFactor. Si ricordava tutto di quel momento: il pavimento della stanza era costituito da delle mattonelle scarlatte, le pareti erano di un grigio cemento che un tempo doveva essere stato un bianco opaco. Il rumore degli scarichi dei water, che era a dir poco assordante. Louis era circondato da tantissimi ragazzi, di ogni età e aspetto. Poi a un certo punto sentì qualcuno venirgli addosso e si girò a guardare una figura, più bassa rispetto a lui, di un ragazzo riccio.  Fu a quel punto che vide i suoi occhi.
Quegli occhi verdissimi, quegli smeraldi che erano riusciti a farlo sognare ogni singolo giorno da quel momento.
Poi sentì la sua voce. ‘Ops’. La prima parola che Harry, il suo Harry, gli aveva rivolto. La parola che adesso era uno dei suoi tatuaggi. La parola che era incisa sulla sua pelle proprio per fargliela ricordare, per fargli ricordare Harry, per far capire alle altre persone la sua importanza.
Chiuse il computer per poi appoggiarlo al tavolo. Decise di farsi una doccia.
Andò in bagno, si spogliò velocemente e mentre apriva il getto d’acqua entrò nella doccia. Regolò la temperatura al massimo calore, lasciandosi cullare dalla sensazione dell’acqua calda sulla pelle, che gli procurava benessere e lo faceva rilassare. Fece una doccia tutt’altro che veloce, ci rimase dentro per secoli mentre continuava a pensare a Harry e su quello che sarebbe successo.
I manager avevano chiaramente ribadito ad entrambi che dovevano allontanarsi, che non dovevano più essere così coinvolti l’uno dall’altro, perlomeno davanti alle telecamere e ai paparazzi. Se si fosse venuto a sapere del loro amore il gradimento del pubblico sarebbe diminuito, così come i loro guadagni e le entrate, la causa principale di quella proibizione. Non dovevano fare in modo di creare dei pettegolezzi sul loro amore.
Poi c’era Eleanor. Una delle tante complicazioni.
Lui non l’amava, così come lei non amava lui. Erano dei semplici colleghi, legati da uno stupido contratto della Modest. Louis ancora si chiedeva come facesse lei ad accettare di essere una semplice beard. Si erano abbastanza simpatici una all’altro, in fin dei conti si trovava bene in sua compagnia ma si limitavano a vedersi solo quando era strettamente necessario. Non una chiamata, né un messaggio, né niente. Si sentivano legati solo da questioni lavorative ed in effetti era proprio così.
Da sotto la doccia Louis sentì la porta aprirsi e successivamente chiudersi. Harry era tornato a casa.
Finii di sciacquarsi velocemente, uscì e si mise l’accappatoio per poi andare in soggiorno. Voleva sia rivedere il riccio sia discutere con lui di quello che avevano detto i manager.
Lo trovò a guardare le stesse foto che lui aveva già guardato in precedenza. Erano tutte foto di loro due insieme. In alcune foto si abbracciavano, in altre si baciavano con trasporto, in altre si limitavano a guardarsi. Ma erano degli sguardi carichi pieni di amore, pieni di desiderio di far sapere all’altro quanto lo desiderasse, quanto ne avesse bisogno, quanto era felice in sua compagnia.
In altre ancora facevano solamente gli stupidi, seguendo il loro istinto, la loro vera essenza.
Louis spostava lo sguardo da Harry alle foto, per poi spostarlo ancora sul ragazzo di cui era innamorato che non gli aveva ancora neanche detto una parola e forse non si era neanche accorto della sua presenza, preso com’era dalle foto.
Dopo che ebbe finito di guardarle e studiarle una per una Harry andò su You Tube e cercò ‘They Don’t Know About Us’ per poi metterla come riproduzione continua. La loro canzone.
-Secondo te perché non ce la fanno cantare durante i concerti?- chiese Harry a Louis, posando per la prima volta lo sguardo verso di lui. Louis poté così vedere che aveva gli occhi lucidi.
-Perché faremmo esattamente quello che non vogliono che facciamo: ci guarderemmo continuamente Harry, rivelando i nostri sentimenti-
Mentre lo diceva Louis allargò le braccia permettendo a Harry di gettarcisi per poter stringerlo in un abbraccio. Sapeva che si sentiva al sicuro tra di esse. Restarono qualche minuto in silenzio mentre il più grande dei due cercava di calmare il più piccolo che ormai aveva iniziato a singhiozzare, dandogli dei dolci baci sulla nuca e accarezzandolo sulla schiena.
-Louis secondo te il nostro amore è sbagliato?- Harry interruppe il silenzio ed alzò la testa, rivelando a Louis gli occhi arrossati a causa del pianto.
-No, affatto. Perché pensi questo?-
-Per tutte le proibizioni che ci hanno imposto. Per Eleanor. Perché so che se facessimo coming out perderei molti dei miei followers- rispose tra i singhiozzi. Louis prese il volto del ragazzo tra le mani, facendo incontrare i loro occhi.
-Non c’è niente di sbagliato in quello che proviamo Harry. Siamo innamorati e non trovo validi i motivi per cui tu pensi sia un amore sbagliato. Questo amore ci fa stare bene, ci fa sorridere. Come fai a dire questo?- Lo sguardo di Louis non si era mai spostato da quello di Harry. Gli occhi di quest’ultimo si inumidirono sempre di più mentre scuoteva la testa come per dire ‘non lo so’.
Louis fece un debole sorriso mentre continuava a cullare Harry che si era completamente abbandonato a quella sensazione piacevole. Sorrise per la sua innocenza di ragazzo appena diciannovenne. 
-Louis?- la voce di Harry vibrò contro il suo petto. Erano sdraiati sul divano, Louis sotto e Harry sopra.
-Dimmi-
-Perché mi ami? Voglio dire, cosa ti ha fatto innamorare di me?- chiese, stringendosi ancora di più a lui.
-Me lo stai chiedendo davvero?- non gli aveva mai fatto quella domanda, era sorpreso. Sentii Harry annuire, sfregando la testa contro il suo petto.
-Allora mettiti comodo, ho una lunga lista-
-Non potrei essere più comodo di così- e a tutti due le labbra si incresparono a formare un sorriso.
-Tanto per cominciare perché mi sei venuto addosso- incominciò e sentì che a Harry era scappata una risatina.
-Ti amo per i tuoi occhi. Sono rari e a volte mi ricordano le stelle, sono così luminosi. È come se brillassero di luce propria.
Per i tuoi ricci. Li adoro, sono un ottimo antistress.
Per le tue labbra. Sono piene e rosee, spettacolari.
Per il tuo sorriso. È perfetto e il bianco dei tuoi denti mi ricorda la neve delle montagne, come quella della vacanza che abbiamo fatto insieme ai tempi di Xfactor.
Per  la tua risata. È così genuina.
Per la tua voce roca. Mi incanto spesso a sentirti parlare.
Per i tuoi tatuaggi. So che non sono solo un segno per far capire alle fans la verità ma anche una specie di tua dichiarazione nei miei confronti.
Per la tua dolcezza.
Per la tua semplicità.
Per la tua infinita ingenuità. Sono tutte caratteristiche che ti appartengono, rendendoti un ragazzo meraviglioso.
Per il fatto che accetti le critiche costruttive. Sembra una cosa da niente, ma l’apprezzo molto. Non è da tutti.
Ti amo perché cerchi sempre di rendermi felice.
Perché quando mi guardi sento le farfalle nello stomaco.
Perché i tuoi abbracci mi fanno sentire bene.
Perché i tuoi baci mi fanno completamente andare in tilt, annebbiandomi la mente.
Perché quando facciamo l’amore mi trasporti in un mondo dove ci siamo solo noi due. Louis e Harry, Harry e Louis. Non mi importa di nessun altro.
Ti amo perché sei Harry Styles, il mio Harry Styles. Non cambierei una virgola di te Harry, né del nostro amore, è perfetto così com’è, nonostante i problemi che abbiamo adesso.-
Louis non fece una pausa mentre parlava. Non aveva mai detto queste cose ad Harry, eppure aveva immaginato tante volte di farlo, di poter dirlo alla stampa, dichiarare il suo amore per lui durante una live o un concerto, in modo tale da far sapere al mondo intero quanto lo amasse. Desiderava far sapere che Harry era suo, suo e basta.
-Sai una cosa Lou?- il riccio parlò dopo qualche minuto di silenzio, durante il quale al maggiore cresceva un po’ d’ansia, timoroso che al ragazzo non fosse piaciuto quello che aveva detto o che non lo trovasse abbastanza valido, ritenendolo invece del tutto frivolo.
-Cosa?-
-Sei la cosa migliore che mi sia capitata in questi due anni e mezzo- alzò lo sguardo, sorridendogli.
Louis ricambiò il sorriso, uno dei più sinceri e spontanei che avesse mai fatto.
-Anche tu, Harry.-
 
 
 
Spazio autrice: 
Buongiorno pipol! 
Dunque questa è la mia prima OS e l'argomento Larry mi sembrava assolutamente perfetto. 
Quindi vi vorrei chiedere... come vi è sembrato? Va abbastanza bene oppure è semplice, prevedibile e frivolo? 
Mi piacerebbe tanto sapere le vostre opinioni. 
Alla prossima, 
Krista xx
  
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