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Autore: Dert1784    05/04/2013    1 recensioni
-Chi sei tu?-
-Sono un genio. Anzi Il genio della lampada-
-Come Aladino?- chiesi ironicamente
-Si proprio come lui... però molto meglio-
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno freddo di inverno e io passeggiavo per le strade fredde e innevate di Roma.
Mentre mi incamminavo per casa vidi un ragazzo. Ok, vi direte, che c'è di strano nel vedere un ragazzo passeggiare per strada a Roma? Bhe, si, avete ragione, ma quello non era un ragazzo normale.
Poteva avere 15 anni, non di più, ma sembrava molto più piccolo. Era alto un metro e sessanta, i suoi capelli erano rossi come il sangue, e incorniciavano un viso chiaro e simpatico, in cui brillavano come due gemme degli occhi azzurri come il cielo. Era vestito semplicemente, con una maglietta bianca, dei jeans e delle Adidas grigie. Ma attirava l'attenzione.
Si, sapete com'è, quando a uno cade il cellulare e quello si mette a volare fino alla mano dal quale è caduto, bhe, di solito attira l'attenzione. Ma sembrava che solo io l'avessi visto.
il ragazzo si guardò in giro, cercando di capire se qualcuno lo avesse visto.
Quando si accorse che lo stavo fissando, i suoi occhi si illuminarono appena, ma si spensero subito e il ragazzo si portò una mano alla testa, come se gli girasse.
Mi avvicinai a lui. Lui mi prese per le spalle e mi disse -Tu non hai visto niente!-
-Io realtà ho visto tutto... cosa sei?-
Lui si guardò indietro -Non c'è tempo adesso per questo, corri!-
Mi prese per un braccio e cominciò a correre. Mi guardai indietro, per capire da cosa stessimo scappando, ma non vidi niente, se non passanti troppo indaffarati per accorgersi di due ragazzi che correvano come matti, o del fatto che uno di essi faceva volare le cose.
-Ma da cosa...?-
-Zitto!-
-Ma...-
-Zitto!-
-C...-
-Zitto!-
Ci infilammo in una via poco frequentata che conoscevo bene, lì abitava Gary, un mio amico delle elementari. Sfortunatamente il ragazzo non la conosceva bene quanto me, e finimmo in un vicolo cieco. Da qualunque cosa stessimo scappando, se fossimo rimasti là ci avrebbe raggiunti.
Vidi la sua espressione passare dal preoccupato, al terrorizzato.
Decisi in un momento cosa fare.
Spostai una tavola appoggiata di lato, rivelando un piccolo corridoio. Lo avevo scoperto anni prima mentre giocavo con Stefan, lo usavamo spesso per nasconderci, portava direttamente alla piazza più vicina.
Entrai là dentro, trascinando anche il ragazzo, poi chiusi la porta dietro di me, e feci luce con il cellulare.
Dopo cinque minuti buoni che camminavamo senza scambiarci una parola, io mi bloccai e mi voltai verso il mio compagno -Chi sei tu?-
Lui mi guardò un attimo, indeciso se fidarsi o meno, poi si sciolse in un sorriso -Sono Arley- si erse in tutta la sua altezza, che non era molta -Un genio. Anzi Il genio della lampada-
-Come Aladino?- chiesi ironicamente
-Si proprio come lui... però molto meglio-
  
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