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Autore: O_ele_O    05/04/2013    0 recensioni
Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
-W. Shakespeare
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Zoey guardava il suo riflesso nello specchio ovale della sua stanza.
Oggi era il primo giorno del suo quarto anno alle superiori,ma si era appena trasferita e aveva detto addio alla sua vecchia scuola e alle sue amicizie per iniziare una nuova vita.
Aveva dovuto cambiare casa perché i genitori si erano appena separati e lei era andata a vivere dalla madre assieme al fratello più grande: Logan.
La ragazza iniziò a prepararsi e,dopo essersi infilata una maglietta viola e un paio di jeans,entrò in bagno solo per mettersi un tocco leggero di eyeliner nero che risaltava l’azzurro dei suoi occhi.
Decise di lasciare sciolti i lunghi capelli corvini che le ricadevano a onde fin sotto le spalle; infilò le sue converse  e scese al piano di sotto dove c’era suo fratello che faceva colazione.
-zooo!!!! Finalmente ti sei svegliata!!!!- urlò lui come se la sorella fosse a chilometri di distanza.
-e abbassa quella voce scemo! Mica sono sorda!- sibilò la ragazza.
-oggi siamo nervosini eh?!? Non sarai nervosa per il primo giorno nella tua nuova scuola?- chiese Logan prendendo in giro Zoey che continuava a guardarlo male.
-non farmi ridere…lo sai che non ho paura di uno stupido istituto…- mentre diceva quella frase,però,la voce le si incrinò e il fratello con un tono più dolce le disse:
-ehi…anche io sono nervoso per tutti questi cambiamenti e ho paura…però so che ce la caveremo bene tutti e due,dopotutto non ci hanno divisi no?!?- e dicendo questo abbracciò la ragazza e le scoccò un bacio sulla guancia.
-ora vai che se no farai tardi anche il primo giorno di scuola!- le disse.
-okay …ora vado…ciaoo !!!-
Zoey uscì velocemente dalla porta della sua nuova casa e iniziò a correre per arrivare puntuale.
Appena arrivò nell’istituto mancavano dieci minuti al suono della campanella,così si recò nell’ufficio del preside per chiedergli la classe alla quale era stata assegnata.
Dopo pochi minuti sapeva che la sua classe era la IV E,così, prese a camminare spedita per i corridoi della scuola cercando la sua sezione e mentre si guardava attorno spaesata andò a sbattere contro un ragazzo che a occhio e croce doveva avere la sua età.
-ops..scusa,non ho fatto attenzione a dove mettevo i piedi….- disse Zoey proprio mentre lui diceva la stessa cosa rivolto a lei guardandola con degli intensi occhi verdi,mentre si scompigliava i capelli neri come il petrolio con una mano.
-senti…sai dove si trova la IV E???-gli chiese speranzosa la ragazza
-certo! È la mia classe,se vuoi ti accompagno…-
-volentieri! Sono appena arrivata e mi sarò persa nei corridoi una decina di volte!-esclamò zoey ridendo.
-comunque il mio nome è James –disse il ragazzo
- e io sono Zoey,piacere di conoscerti James – rispose lei felice di aver già conosciuto una persona della sua classe.
Camminarono in silenzio fino a che davanti a loro non apparve una porta piena di scritte fatte a pennarello indelebile…prestando più attenzione Zoey capì che erano firme,probabilmente di ragazzi ai quali era stata assegnata quella classe e che quindi da lì a poco sarebbero diventati i suoi nuovi compagni.
Un brivido di paura le percorse la schiena e la ragazza iniziò a sudare freddo.
Con una mano afferrò la maniglia della porta e entrò nella classe cercando di sembrare decisa nonostante si sentisse le ginocchia molli come gelatina.
Tutti gli occhi delle persone presenti nell’aula si erano puntati su di lei
-S-salve…-disse con voce fioca la ragazza rivolgendosi alla giovane professoressa che sedeva alla cattedra.
-Buongiorno!-replicò con tono allegro quest’ultima e poi rivolgendosi ai ragazzi che fissavano la sconosciuta-lei è Zoey Larium! E sarà vostra compagna di classe!-
La ragazza sempre più rossa in viso bofonchiò un –Ciao…-poco convinto.
-bene…io sono la professoressa Parsetti-le disse.
Poi indicò con un dito un banco vuoto accanto a un ragazzo che la stava studiando come se fosse un’aliena-quello sarà il tuo nuovo banco-
La ragazza,allora,si recò con passo svelto alla sua nuova postazione e si sedette accanto al compagno che l’aveva squadrata fino a quel momento.
Aprì lo zaino consapevole che per le prime settimane avrebbe dovuto dividere i libri con lui nell’attesa di avere i propri così cercò di mostrarsi espansiva,cosa che non era affatto.
-hei…io sono Zoey!-gli disse con il tono più allegro che le riuscì.
-ciao..io sono Cameron…ma mi puoi chiamare Cam.-le rispose lui scrutandola con due curiosi occhi azzurri come l’oceano.
La ragazza si trovò a constatare che era stata fortunata.
Cam sembrava amichevole e lei non poteva sperare di meglio.
Lo osservò meglio.
Aveva capelli del colore del grano scompigliati ad arte e un sorriso furbo gli attraversava le labbra color pesca.
Sembrava  quel genere di ragazzo sempre sicuro di sé.
Lui si girò e la beccò a fissarlo con gli occhi sgranati,ma lui si limitò a sorriderle,facendo spuntare due fossette ai lati delle guance.
Zoey arrossì e abbassò lo sguardo,come una bambina colta in flagrante mentre rubava delle caramelle dalla dispensa.
Il resto dell’ora passò velocemente e la ragazza si trovò a constatare che dopotutto quella scuola non era così male:era simile alla precedente,con le pareti colorate di un verde che un tempo poteva essere considerato ‘’acceso’’,ma che in quel momento ,a causa dello sporco,appariva opaco e smorto;i banchi erano disposti in tre file ordinate e sulla maggior parte di essi erano incise scritte oppure simboli di ogni genere.
Ma, se c’era una cosa che aveva imparato in tutti quegli anni di continui trasferimenti era:mai trarre conclusioni troppo affrettate.
  
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