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Autore: Turo    05/04/2013    13 recensioni
Questo è il continuo della storia "Welcome to my life" c:
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“Vuoi che ti accompagni? Dimmi..”
“Sono i One Direction” rispose tutto d’un fiato.
La schiuma che mi si era creata in bocca mi andò di traverso, facendomi sputare tutto nel lavandino e diventare rossa come un pomodoro.
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“Hannah, ti ricordi cosa ci avevano promesso? Che ci saremo sentiti tutti i giorni, o almeno una volta a settimana. Dove sono quei ragazzi? Io vedo solo cinque maschere perfettamente photoshoppate , cinque persone che non sono loro. Non sono i nostri ragazzi.” Mi inumidii le labbra “Va tu se vuoi, ma io non vengo. Ci ho messo tutto questo tempo per eliminarli dalla mia testa, per avere il coraggio di inscatolare le loro cose e metterle in soffitta, e non ho intenzione di riaprire questa ferita. Non ora”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Jess, lasciami dormire” sbuffai lanciando un cuscino alla piccola ragazza che si era intrufolata per l’ennesima volta in camera mia.
“Ma tu non capisci Hel!” rispose fiondandosi sul mio letto.
“Lei non capisce mai niente” intervenne Hannah seduta sulla moquette a sfogliare una rivista di moda.
“Ma perché non chiedi ad Hannah? Lei è sveglia e attiva” mi rigirai nel letto dandole la schiena.
“Perché sei tu il pezzo duro da convincere, a lei bastano gli occhi dolci e qualche biscotto.”
“Ehi signorina, ti sento” sbottò Hannah distogliendosi dalla sua lettura per concentrare lo sguardo sulla ragazza arrabbiata.
“Avanti, mi ascoltate dieci minuti? Mia mamma sarà qui a breve e non potrò esporvi tutte le mie domande”
“Va bene” sospirai alzandomi definitivamente dal letto , consapevole che con Jess non avrei dormito più “dicci”.
“Allora, sapete che noi non siamo in ottimi rapporti”
“Solo perché sei così antipatica” ammise la bionda e io cercai di trattenere una risata.
“Tu stai zitta. Comunque, c’è una cosa importante che devo chiedervi.”
“Vai dritta al solo Jess, non ho voglia di starti a sentire” commentai sbadigliando e dirigendomi davanti allo specchio. Distrutta, ecco cosa ero. Il fatto che io e Hannah decidemmo di fare da baby sitter ad una tredicenne impazzita solo per poter pagare l’affitto della casa era una cosa di cui mi maledicevo ogni giorno. E avevamo proprio beccato quella con la madre- donna d’affari, così che ci ritrovavamo la ragazza ogni santo giorno a casa.
“Ok d’accordo. Allora.. questo sabato avrei bisogno che voi due mi accompagnaste in un posto..” iniziò tentennante.
“Chiedi a tua madre.” Dissi scrollando le spalle.
“No, è ad un ennesima conferenza. Insomma, volete puntare gli sguardi su di me per dieci secondi?” chiese irritata. Spostai lo sguardo su Jess, che sorrideva come un ebete.
“Allora? Ti muovi?” la incitò Hannah.
“Non so se voi due sapete cosa sono le singing .. “ si morse il labbro.
“Si che lo sappiamo, non siamo tanto vecchie rispetto a te” risposi sfilando i pantaloni del pigiama per metterne un paio comodi, visto che non avrei dovuto lavorare.
“Bene. Ce n’è una .. E io e la mia amica Kris vorremmo davvero andarci e..”
“NO” disse Hannah “Non puoi venire a chiederci questo favore se –nonostante passi le giornate da noi – non ci rivolgi mai la parola”
“Andiamo ragazze! Fatemi spiegare..” sospirò “Allora, voi non dovrete fare niente di che, solo stare in fila con me, arrivate la passare velocemente e fine. Non vi costa molto. Dai”
“Quando durerebbe?” chiesi rabbrividendo dal freddo dello stare in reggiseno , anche se era estate inoltrata.
“Non ne ho idea.. Ma poco. Lo giuro, lo giuro. E’ il primo e l’ultimo favore che vi chiedo” incrociò le mani a mo di preghiera e si buttò in ginocchio davanti a me.
“E sentiamo” iniziai mettendo il dentifricio sullo spazzolino “Chi ci sarebbe di così importante da vedere?” chiesi iniziando a spazzolarmi i denti.
“Non credo tu li conosca..”
“Vuoi che ti accompagni? Dimmi..”
“Sono i One Direction” rispose tutto d’un fiato.
La schiuma che mi si era creata in bocca mi andò di traverso, facendomi sputare tutto nel lavandino e diventare rossa come un pomodoro.
“Oddio tutto bene?” chiese lei.
“S-si, tutto ok” sospirai sporgendomi dal bagno per guardare Hannah che aveva gli occhi sbarrati e persi nel vuoto.
“Bhe ? Andremo?”
“No” rispondemmo in coro io e la mia amica.
“Ma perché? Non li avete mai sentiti, mai visti, magari potrebbero piacervi..” tentò lei disturbata dal suono del clacson che proveniva dalla finestra, segno che sua madre era arrivata.
“O magari no” decretò Hannah spingendola fuori dalla camera “Buona giornata Jess” concluse sbattendo la porta.
“Siete due imbecilli” urlò lei da fuori prima di andarsene.
Raggiunsi la bionda che era rimasta impassibile davanti alla porta e le appoggiai una mano sulla spalla.
“Cosa si fa?” chiesi.
Lei si girò verso di me e prese un bel respiro “Penso che dovremmo andarci” disse alla fine.
“Cosa? Sei impazzita per caso? Non ho intenzione di..”
“Hel, mi manca Louis” balbettò cercando di trattenere le lacrime.
Un anno e mezzo. Un fottutissimo lasso di tempo nel quale non avevamo ricevuto loro notizie, se non tramite giornali scandalistici che la nostra vicina sessantenne comprava o tramite ragazzine con le loro maglie in giro per la città. Durante la prima settimana dopo l’audizione ci eravamo visti, stessi rapporti, sempre il nostro gruppo. Da li niente più chiamate o messaggi da parte loro, niente. “Troppi impegni” dicevano. E io e Hannah ci stavamo male, mentre loro diventavano di giorno in giorno più famosi e più amati da tutti. In quel momento mi venne in mente la dichiarazione di Harry, alla quale non avevo potuto rispondere. Ai baci di Zayn, che non avevo più ricevuto. A tutti loro.
Jess non ce ne aveva mai parlato di loro. Certo, sapevamo che avesse una cotta per qualche cantante, ma non avremmo mai immaginato che fossero i One Direction.
“Voglio vederlo” ammise Hannah rompendo il silenzio dei miei pensieri.
“Ti farebbe stare peggio. E farebbe stare peggio anche me rivedere tutti, non andremo.”
“Ma Hel..”
“Hannah, ti ricordi cosa ci avevano promesso? Che ci saremo sentiti tutti i giorni, o almeno una volta a settimana. Dove sono quei ragazzi? Io vedo solo cinque maschere perfettamente photoshoppate , cinque persone che non sono loro. Non sono i nostri ragazzi.”  Mi inumidii le labbra “Va tu se vuoi, ma io non vengo. Ci ho messo tutto questo tempo per eliminarli dalla mia testa, per avere il coraggio di inscatolare le loro cose e metterle in soffitta, e non ho intenzione di riaprire questa ferita. Non ora”
“Non voglio andare da sola, non me la sento. Ma io lo amo ancora, ho bisogno di.. averlo” singhiozzò abbracciandomi.
“No, ti prego.”
“Hel, fallo per me. Promettimi che ci penserai, per favore”
“Lo farò, va bene” dissi alla fine.

Angolo della scrittrice.
Ciao a tutti/e! Come sapete questo è il continuo di “Welcome to my life”, finalmente. HAHA
Per chi non lo sapesse , ovvero i nuovi lettori (sperando ce ne siano) , ho scritto una fan fiction precedente a questa, e ho deciso di continuarla.
Spero vi piaccia, ci tengo tanto a far gradire ciò che scrivo.
Un grande bacio.
La solita vostra scrittrice , @zaynsarmrests c:
  
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