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Autore: AngelinaSpring    05/04/2013    3 recensioni
Zayn ha avuto una storia con Louis, ha avuto una relazione con Harry ed è stato anche con Tina. Non ha ferito nessuno, è sempre stato leale e sincero, è rimasto con tutti i sui ex amanti in ottimi rapporti; persino disposto a qualche incontro volto a rivangare i vecchi ricordi.
Liam è stato a guardare, ha vissuto un inferno per ogni sua storia. Si è chiesto perché il moro non lo desiderasse.. si è ridotto a cercare ragazzi il più simili a lui possibile, per avere, almeno per una notte, la sensazione di essere voluto e desiderato.
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Responsabile qualche bicchierino di troppo e l'ambiente accaldato del Core Liam rivela a Zayn i suoi sentimenti.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un breve delirio notturno. Mi auguro qualcuno di voi possa apprezzare, e chi sa che io non decida di continuare a delirare.
Vi voglio bene pulcini, un abbraccio forte.
 
 
 
“Non credo sia necessario provare questo pezzo un’altra volta..”
Afferma Liam togliendosi le cuffie e abbandonandole al collo.
“Siamo tutti stanchi, no? Non verrebbe fuori nulla di buono, per oggi basta così. Andiamo a mangiare..”
Non posso che trovarmi d’accordo con lui. Mi porto una mano allo stomaco brontolante e mi abbandono sullo sgabello che si trova alle mie spalle.
“Sì, sto morendo di fame Lì..”
Niall gli si attacca al braccio e gli fa gli occhioni da cucciolo a due centimetri dalla faccia, il moro si limita ad accarezzargli teneramente i capelli e a sorridergli mentre scuote leggermente la testa da destra a sinistra, proprio come una mamma intenerita dalla dolcezza del suo bimbo.
“Zayn, smettila.”
Dice Harry all’improvviso.
“Sì, per favore.”
Gli da man forte Lou con tono irritato. Distolgo lo sguardo da Liam e mi rivolgo con curiosità a loro due. Mi guardano entrambi come se avessi combinato un guaio.
“Ma cosa ho fatto di sbagliato adesso?”
Chiedo offeso. Riporto lo sguardo su Liam e il biondo, dalla loro espressione confusa deduco che non hanno capito molto più di me. Sono fermo immobile, non ho aperto bocca, non ho fatto nulla di male, nessuna battuta ironica, nessuna lamentela, nessuna irritante imitazione di uno di loro.
“Quella cosa con il microfono..”
Dice Louis indicando con un cenno della testa le mie mani.
“Il modo in cui lo tieni..”
Specifica il riccio.
Lo guardo e poi abbasso lo sguardo sul gelato che tengo in mano. Non ci vedo nulla di sbagliato, con un’occhiata noto che anche gli altri lo tengono in mano esattamente come me.
“E cosa dovrei smettere di fare precisamente che voi altri non state facendo?”
Gli chiedo guardandolo con un sopracciglio alzato. Le guance gli si colorano leggermente di rosso e si guarda con interesse le scarpe.
“Smettila di accarezzarlo..”
Risponde in un sussurro.
“Come scusa?”
Mi alzo e faccio un paio di passi nella sua direzione.
“Lo tieni in mano come se fosse un.. lo sai..”
Si interrompe e tace leggermente rosso in volto.
“Un cosa Harry? Che volevi dire?”
Uso un tono di voce basso e malizioso, ho capito di cosa parlano i due idioti e ho intenzione di prendermi un po’ gioco di loro.
“Lou..”
Mi sposto questa volta verso il ragazzo dalla maglia a strisce.
“Louis, tu sai cosa intendeva Harry, vero?!”
Insinuo, gli circondo le spalle con un braccio, e gli appoggio il mio microfono sugli addominali, premendo leggermente.
“Sei uno stronzo..”
Mi sussurra all’orecchio con tono divertito appoggiando una mano sulla mia e stringendo la presa su microfono.
“Ehm.. Ehm..”
Si schiarisce la voce Liam.
“Possiamo andare o..?”
Lo guardo, ha le braccia incrociate sul petto, ha allontanato Niall, le labbra sono serrate, e il tono che ha usato è palesemente irritato. Immagino sia per la stanchezza e la fame, posso capire che non abbia voglia di star qua ad aspettare che finiamo di prenderci per il culo.
“Ma certo, andiamo prima che il piccolo Niall cada in terra per mancanza di zuccheri!”
Dico sorridendo, mi stacco da Lou e spettino i capelli di Niall.
“Piantala..”
Mi riprende dandomi uno schiaffetto sulla mano e sorridendomi dolce.
“Ah.. Niall, figliolo, cosa gli combini tu alle ragazze con il tuo sorriso?!”
Affermo con fare paterno, circondandogli le spalle con un braccio.
“Nulla di buono..”
Sghignazza.
“Cibo, cibo, cibo, cibo..”
Ripete più volte Liam spingendoci fuori dalla sala delle prove, con una mano sulla mia schiena e l’altra sulla schiena del biondo. Attraversiamo il corridoio, saliamo le scale ed entriamo nella grande ed accogliente sala pranzo. L’odore squisito di pizza che c’è nell’aria mi fa venire l’acquolina in bocca, e sento lo stomaco contorcersi.
“Dovremmo ringraziare Maria per aver ordinato da Antonio.”
Afferma Harry, apre una delle scatole e tira fuori una fetta di pizza con prosciutto e funghi, la addenta e mentre mastica lo sento miagolare di piacere.
“Già fatto.”
Risponde Lou sorridendo e rimettendo in tasca il cellulare, deve aver scritto un messaggio di ringraziamento alla nostra assistente. Anche lui si siede a tavola e afferra la prima fetta che gli capita sotto tiro.
“Awww..”
Sorrido guardando teneramente Niall che fa versi con la bocca piena e una fetta di pizza per mano.
“Attento, così finirai per strozzarti..”
Lo mette in guardia ridendo Liam. Mangiamo con calma, ci scambiamo battute, ci prendiamo in giro e decidiamo di concludere la serata con un’uscita di gruppo.
“Andiamo al Core, daii!”
Insiste Lou. Il Core è la discoteca del centro in cui siamo andati per la nostra prima uscita insieme, per festeggiare i successi della band. È un bel posto, i dj sono sempre diversi, ogni volta bravissimi, le ragazze sono sexy e disponibili, i ragazzi intriganti e bellissimi, i cocktail sfiziosi e colorati come le luci neon che rivestono una delle pareti o le pasticche che passano di mano in mano negli angoli bui.
“Preparatevi principesse, serata solo per donne!”
Esclama Harry con voce stridula alzando le braccia al cielo nella pessima e buffa imitazione di una tussi.
“Oh.. spero di trovare un bel ragazzo, che mi offra da bere, che sappia ballare bene..”
Gli regge il gioco Lou, incorniciando il viso tra le mani e guardando il vuoto sognante.
“Baby, posso offrirti un Orgasmo Sulla Spiaggia?”
Gli chiede Harry, questa volta con la voce bassa, si porta una ciocca di cappelli dietro orecchio, e fa un mezzo sorrisino, la perfetta caricatura di un vero macho.
“Oh si!”
E si avvinghiano l’uno all’altro, buttandosi nell’interpretazione da oscar di un bacio mozza fiato, con la mano di Lou che separa le labbra.
Più tardi al Core
“…
Dj speed it up, speed it up 
Play it loud 

We gonna turn this club around 
We gonna make our bitches working

on the floor 
Wanna see my sexy ladies screaming

give me more 
Yeah we can turn this club around

…”
Siamo nel locale da almeno un’ora e mezza. Lou e Niall hanno esagerato come sempre con gli shot di tequila, ora stanno ballando appiccicati accanto a me, scuotendo la testa a destra e sinistra, ridacchio e canto la canzone che mi riempie il cervello, e mi correggo, si stanno strusciando l’uno sul l’altro, accanto a me. Liam si è cacciato dio solo sa dove, e il riccio è andato a prendersi da bere.
“Zayn, muovi questo tuo bel culo!”
Mi urla nell’orecchio quel pervertito di Harry, appoggia il petto sulla mia schiena e mi afferra il didietro con tutte due le mani, me lo tasta in modo vergognoso per ogni essere umano con un minimo di pudore, ragion per cui lui escluso. Mi giro e mi ritrovo schiacciato contro di lui, con le labbra a due dita dalle sue.
“Parlando di bei culi..”
Urlo avvicinando la bocca al suo orecchio, per sovrastare la musica e farmi sentire.
“Dov’è Liam?”
“È fuori..”
Mi risponde di nuovo urlando e guardando con attenzione qualcosa oltre la mia spalle.
“Scusa, ma..”
Mi scansa con un braccio mi sorpassa e va incontro a un bel ragazzo moro, con un ghigno stampato sulla faccia, che sta a due passi da noi, immobile con un bicchiere di amaretto sour in mano. Lo spuntino delle due, penso guardandolo. Ha il viso dolce come quello di un bambino, e il corpo scolpito di un personal trainer, è esattamente ciò di cui Harry Sono Un Cazzo Di Figo e Tu Non Puoi Resistermi Styles va ghiotto, spero solo che il bimbo sappia che il riccio ha l’abitudine di mangiare tutto quello che ha nel piatto.
“…Wanna see my sexy ladies screaming give me more…” 
Canticchiando mi faccio strada evitando i ballerini, per lo più incapaci, che ostruiscono il floor fino all’uscita.  Saluto il buttafuori con un cenno della testa e un ghigno ed esco sulla terrazza. L’aria fresca sul viso e sulle braccia scoperte mi fa venire un brivido e la pelle d’oca, ma è piacevole. Mi guardo in giro e vedo le classiche cose da ‘Terrazza del Core alle due e mezza di notte’, due ragazze totalmente andate, con il culo sul freddo asfalto e i tacchi altissimi accanto ai piedi gonfi e dolenti, due alternativi che cercano di non farsi vedere mentre tirano su con il naso della cocaina, probabilmente di scarsa qualità, penso facendo una smorfia, Liam schiacciato contro il muro da un ragazzo con la pelle olivastra e il mio stesso taglio di capelli che gli infila una mano nei pantaloni e gli bacia il collo, uno sfigato che gioca con il cellul..
“Ma che cazzo!?”
Giro la testa di scatto e riporto lo sguardo su Liam. Mi avvicino ai due cercando di mantenere la calma, mi impongo di non prendere il coglione per i capelli e scaraventarlo contro il muro.
“Ohh sii.. mhh..”
Sento Liam sospirare e un leggero formicolio mi invade le mani, stringo i pugni fino a sbiancare le nocche.
“Ahh.. Ze.. Zeno..”
Infila le mani tra i capelli del tizio che gli divora il collo, glieli tira fino a fargli staccare le labbra dalla sua pelle.
“Liam, sei proprio una troia..”
Afferma ghignando, sfila la mano dai pantaloni del mio amico, la fa strusciare sotto alla sottile maglietta bianca e gli tortura un capezzolo.
“Oh sii..”
Sospira e miagola di piacere.
“Vuoi di più vero, puttanella?”
“Sii.. ti prego..”
Ma che cazzo gli frulla per la testa, penso mentre afferro il braccio del ragazzo che si trova davanti a lui.
“Ma che cazz..?”
Prima ancora che possa finire la frase gli sferro un pugno. Subito si porta la mano al labbro spaccato e sanguinate.
“Stronzo, chi diavolo sei?”
Mi sbraita contro.
“Chi cazzo sei tu, piuttosto?”
Gli chiedo alzando un sopracciglio, cerco di sembrare impassibile, anche se trattengo a stento lo stupore nel vedere quanto ci assomigliamo. Stesso taglio di capelli, barba di due giorni, stessa pelle olivastra, stessa mascella squadrata, stessi occhi scuri, persino stesso modello di maglietta..
“Zayn, porca puttana!”
Mi urla Lì staccandosi da muro e barcollando nella mia direzione. Non si regge nemmeno in piedi. Mi avvicino e con un braccio cerco di sostenerlo. Mi scansa con un movimento brusco.
“Che diavolo ti è..”
“..preso?”
La sua voce è un misto tra incertezza disagio, rischia di perdere di nuovo l’equilibrio e si appoggia con una mano al muro. Mi giro per controllare se la feccia è sparita e con piacere noto che della sua presenza non sono rimaste che alcune gocce di sangue sul pavimento e un livido sulla mia mano destra, leggermente gonfia.
“Cosa è preso a te Liam! Maledizione, quello stava per stuprarti, ti stava trattando peggio che una troia e tu miagolavi di piacere!”
“Tu non sai un cazzo Zayn! Non ti devi impicciare..”
Sbraita barcollando e facendo scorrere una mano sugli occhi e tra i capelli.
“Lui almeno mi voleva!”
Urla inchiodando gli occhi, feriti, nei miei.
“Certo, voleva scoparti.”
Gli dico avvicinandomi e posandogli una mano sulla spalla. Lui abbassa lo sguardo.
“Ma almeno voleva me!”
Sospira con tono di arresa.
“Non Tina, non Louis, non Harry, voleva me, per una volta..”
Per ogni nome, ogni nome di una mia ex fiamma, che dice mi tira un leggero pugno sul petto.
“..qualcuno voleva me.”
Finisce abbandonando la mano aperta all’altezza del mio cuore.
“Ma che cosa stai dicendo si può sapere?”
Gli metto due dita sotto il mento, gli alzo il viso e lo forzo a guardarmi negli occhi.
“Ci sono migliaia di persone che ti desiderano, e non solo per una scopata come quel coglione..”
“Tu no.”
Afferma con tono duro.
“Liam, hai bevuto, o hai fumato, o chissà cosa cazzo ti ha dato il coglione..”
Dico con voce calma accarezzandogli con una mano la schiena, e sento la mia percorsa dai brividi.
“Vieni, ti porto a casa..”
Cerco di spingerlo leggermente verso la porta.
“Ascoltami maledizione!”
Urla restando fermo e immobile sul posto.
“Tu.. non mi vuoi perché non ho il visino dolce di Louis? O perché non sono sexy ed eccitante come Harry o forse non mi desideri perché non sono esperto come Tina?”
Strabuzzo gli occhi alle sue parole e apro leggermente la bocca, ma non riesco a dire nulla, sono completamente sconvolto.
“Dammi una possibilità Zayn, io posso..”
Si appoggia al mio petto con fare lascivo, mi sfiora la pelle del collo con le dita, appoggia le labbra sopra la clavicola, mi mordicchia, mi bacia. Faccio leva con le braccia e lo allontano quando basta per interrompere il contatto tra la mia pelle e le sue labbra. Sono scosso dai brividi, mi sento le gambe molli, cerco di rimanere lucido.
“Liam, vaneggi. Dai andiamo a casa..”
“Ti faccio così schifo allora?”
La sua voce è ferita, sembra che stia per mettersi a piangere.
“Perché dovresti farmi schifo?! Stai delirando!”
“Allora scopami Zayn..”
Dice con un tono di sfida.
“Lì, non sei serio, ti prego..”
Cerco di prendergli la mano per condurlo a casa.
“Non sono mai stato tanto serio in vita mia. Vuoi farlo adesso? Qui? Dai.. ”
Usa di nuovo quel tono lasciavo che non gli si addice per nulla, e con la mano scende ad afferrarmi il pacco, me lo massaggia leggermente attraverso la stoffa dei pantaloni.
“Mhhh.. Zayn..”
Scossa. Non riesco a comprendere cosa possa essere scattato nella sua testa, tre ore fa si comportava in modo normalissimo. Adesso invece e qui ubriaco che mi chiede di scoparlo.
“..ti voglio così tanto..”
Mi sussurra all’orecchio. E devo fare appello a tutte le mie forze interne per non afferrarlo per le spalle e sbatterlo contro il muro per dargli quello che tanto sostiene di volere, e che anche io voglio, con la piccola differenza che lo desidero anche da sobrio. Faccio un respiro profondo e sposto la sua mano.
“Lì, andiamo a casa..”
 

  
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