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Autore: AliceUnchained    05/04/2013    2 recensioni
[Alice In Chains]
Quando bandisci tutti dalla tua vita, rimani imprigionato nella tua stessa mente, perdendo qualsiasi contatto con la realtà.
"Combatto questa lotta tutto solo, nessuna spalla su cui piangere, nessun posto da chiamare casa..
Non riesco più a vedere un futuro. Una volta riuscivo a sfogare la mia rabbia e ad imprimere le mie emozioni su uno spartito o su un foglio da disegno, in questo modo mi sentivo libero da tutti i miei tormenti. Ora non ci riesco più. Tu, Demri, hai preso ogni briciolo di sabbia che componeva la mia anima e l’hai dissolto, l’hai fatto completamente svanire. Non c’è più nulla che mi faccia stare bene… o forse sì.
Allungo la mia mano sul comodino. Là, in mezzo alle mie cianfrusaglie, c’è la mia fedele siringa. Non mi abbandona mai, non l’ha mai fatto, e non lo farà neanche questa volta. Non mi tradirà. La riempio di quel liquido bianco tanto amato quanto odiato; ormai è un gesto abituale. So che tu non vorresti che lo facessi, ma non riesco a evitarlo… giuro, giuro su dio che questa è l’ultima volta…
sarà l’ultima volta."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra one shot ispirata agli Alice in chains, questa volta, però, è incentrata sulla morte di Layne Thomas Staley, frontman del gruppo, che consumato nella solitudine più totale, disperato dalla morte della sua ragazza e dalla dipendenza dalla droga, moriva di overdose il 5 Aprile 2002, esattamente 11 anni fa. Il suo cadavere venne ritrovato tre settimane dopo, indice, questo, del profondo isolamento in cui era sprofondato e in cui viveva ormai da anni, facendosi annullare lentamente da un lungo quanto interminabile suicidio.
Ho semplicemente immaginato cosa possa esserci stato nella testa di Layne quel giorno, le sue sensazioni poco prima di lasciare questo mondo. Si fanno riferimenti a Demri Lara Parrott, la sua ragazza, che morì nel 1996. La sua morte fu forse il dolore che spinse definitivamente Layne nel baratro.
Le canzoni citate sono, nell'ordine, Wake up dei Mad Season (gruppo in cui Layne ha militato per un po'), Dirt, Died, Head Creeps e Love, Hate, Love degli Alice, oltre ad esserci una citazione di Nutshell.
Spero vi piaccia.

Wake up young man, it's time to wake up...
Slow suicide's no way to go, no...
Wake up, wake up...


Sono qui, seduto, nel mio appartamento, a contemplare le goccioline di pioggia che scendono giù per la finestra del mio salotto. Attorno a me, oltre al suono lontano di uno scroscio d’acqua, odo solo silenzio. Appena qualche anno fa avrei odiato questi momenti, in cui devi fare i conti con te stesso, la tua tristezza, il tuoi tormenti; in cui sei lì ad esaminare ogni errore compiuto nella tua vita. E credetemi, io ne ho fatti tanti. A partire da quella cazzo di eroina che mi porta su, che mi fa toccare il cielo, per poi catapultarmi a terra all’improvviso, fino a rendermi inerme, senza forze.

I have never felt such frustration 
Or lack of self control 
I want you to kill me 
And dig me under, I wanna live no more 

One who doesn't care is one who shouldn't be 
I've tried to hide myself from what is wrong for me 


Solo, l’unica cosa che mi circonda è il nulla, quella perenne sensazione di vuoto da cui non riesco a svincolarmi. E’ così da quando non ci sei più, Demri. Ho perso l’unica cosa che sentivo di aver amato davvero, e con te, ho smarrito tutto me stesso. Ti sei portata tutto quello che prima costituiva la mia persona. E’ come se fossi morto anche io… ormai sono solo un semplice cadavere che continua ad incamminarsi per luoghi sconosciuti  esclusivamente per portare avanti la tua memoria, solo per sentire, ancora una volta, la tua presenza costante dentro di me. A volte, quando sono isolato da tutto e tutti, cerco di ricordarmi di quando c’eri tu, quando c’eri davvero e non solo nella mia testa, quando tutto era perfetto… e sprofondo in una malinconia che sembra essere antica come la vita stessa..
Mi hai colpito da subito, tu, con la tua semplicità, la tua personalità travolgente che ti prendeva e ti trascinava in un mondo a parte. Con te tutto era fuori dall’ordinario. Eri così bella, scatenavi in me delle sensazioni indescrivibili, che mai avrei pensato di poter provare per qualcuno.
E ora, la parte migliore di me è andata via, è sprofondata nella tua tomba con la tua allegria e il tuo essere semplicemente te stessa.
Combatto questa lotta tutto solo, nessuna spalla su cui piangere, nessun posto da chiamare casa..

My heart is tired of beating slow
It’s been deflated since you died

Non riesco più a vedere un futuro. Una volta riuscivo a sfogare la mia rabbia e ad imprimere le mie emozioni su uno spartito o su un foglio da disegno, in questo modo mi sentivo libero da tutti i miei tormenti. Ora non ci riesco più. Hai preso ogni briciolo di sabbia che componeva la mia anima e l’hai dissolto, l’hai fatto completamente svanire. Non c’è più nulla che mi faccia stare bene… o forse sì.
Allungo la mia mano sul comodino. Là, in mezzo alle mie cianfrusaglie, c’è la mia fedele siringa. Non mi abbandona mai, non l’ha mai fatto, e non lo farà neanche questa volta. Non mi tradirà. La riempio di quel liquido bianco tanto amato quanto odiato; ormai è un gesto abituale. So che tu non vorresti che lo facessi, ma non riesco a evitarlo… giuro, giuro su dio che questa è l’ultima volta… 
sarà l’ultima volta.

No more time, just one more time.. 

Inietto tutto il liquido nelle mie vene, lo sento scorrere nel mio corpo. Sta prendendo possesso del mio fisico, appanna la mia mente…  eccolo, finalmente, quel senso di calore tanto adorato, di benessere, mi sento… felice. Crollo sul pavimento, in preda alle più potenti emozioni, e intanto ripenso a tutti i momenti passati insieme, le risate, le sbornie, le cazzate, la musica, il nostro semplice stare insieme. La droga, un po’ come la musica, è sempre stato un modo per evadere dal dolore e la gioia che proseguiva all’assunzione era forse una delle sensazioni più belle al mondo… ma ora tutto ciò mi sembra così effimero e fugace poiché neanche l’eroina può più farmi sentire come quando c’eri al mio fianco, tu, l’unica che mi abbia davvero accettato ed amato per quel che ero, non una rockstar maledetta ma un ragazzo semplice e sensibile con un sacco di passioni e tanto amore da offrire... Continuo a  sussurrare il tuo nome, ad urlare al mondo la tua assenza. All’improvviso, sento la tua presenza più forte, non sei più solo un ricordo, ne sono certo.. mi sembra quasi di vederti tendere la tua piccola mano verso di me. L’afferro, senza neanche pensarci, ed ora, una sensazione strana si impossessa di me… come se stessi volando via dal mio corpo, come se la mia anima e il mio fisico si fossero in qualche modo separati… è una cosa nuova, mai provata prima con l’eroina, strano. Ma cosa importa? Tu mi sei vicina, questa è l’unica cosa di cui mi interessa, ti sento, sì… ti sento. Vedo un sorriso accennato sulle tue labbra, i tuoi occhi colmi di lacrime. E intanto mi lascio trasportare dalla tua stretta… un ultimo sforzo ed ecco, il mio spirito si è staccato definitivamente… vedo il mio salotto, dall’alto, la mia roba e tutto il casino del mio appartamento, ma quello che spicca di più è un corpo inerme e senza vita steso sul pavimento, con ancora l’ago infilato nel braccio. Non posso sopportare una visione del genere… Mi volto, e, finalmente, riconosco il tuo viso. Sei bellissima. Portami lontano, Demri. Portami via da qui. Un tenero e breve bacio e scappiamo via, prendiamo il volo per una nuova vita.
Love, hate, love
  
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