PROLOGO
Tuo, per
sempre
9 Giugno
2002
É dal primo
momento in cui l'ho vista che non faccio
altro che immaginare questo giorno, dal primo istante in cui i miei
occhi sono
stati calamitati dai suoi che lo sto aspettando con ansia. Sette anni, dieci mesi, dodici giorni, otto ore fa.
Potrebbero
passare secoli eppure non sarei mai in grado di dimenticare il momento
esatto
in cui tutta la mia vita ha acquistato un nuovo sapore, il secondo
preciso in
cui tutto il mio mondo è divenuto finalmente a colori, quei
colori vividi delle
calde giornate di primavera in cui l’unico pensiero che ti
riempie la testa è
che la vita è meravigliosa. Non basterebbero secoli per
cancellare dalla mia
memoria il preciso attimo in cui ho capito che nulla sarebbe stato
più come
prima. Un sorriso. Il suo sorriso.
In quell'istante eterno in
cui le nostre vite si sono incrociate nel più banale dei
modi, nel più scontato
dei luoghi, in quei corridoi che troppi amori avevano visto nascere e
sfiorire. Nessuno avrebbe scommesso due centesimi su di noi,
forse nemmeno
lei. Lei. Il mio tutto e il mio
niente. Sorride mentre dolci
gocce di rugiada incorniciano le sue iridi, stringe con delicatezza il
braccio
dell’uomo che l’ha vista bambina sulle sue
ginocchia nascondendo appena la sua
emozione dietro al candido velo che le copre appena il viso. Sorride,
adesso
come la prima volta, mentre con passo incerto attraversa
l’ampia navata che la
conduce a me. A noi. Strizzo un
occhio nella sua direzione
sfregando le mani sudate tra loro, sistemo il fiore all'occhiello della
giacca
che mio padre ha scelto per me e dissimulo tutta la tensione crescente
che mi
sta logorando dall'interno con un sorriso sbilenco che le fa storcere
il naso.
La marcia nuziale si affievolisce lentamente mentre la mia mano si
stringe a
quella di suo padre in un gesto pregno di significato, accetto con un
cenno del
capo il passaggio di testimone, sarò io d'ora in poi a
proteggere la sua
bambina anche a costo della mia stessa vita; le mie mani si stringono
con
delicatezza intorno al bordo del velo e con estrema lentezza,
esattamente come
mi ha fatto provare e riprovare nei giorni passati, lo sollevo
scoprendone il
viso. E'bellissima. E io sono l'uomo più
fortunato del mondo. Accarezzo
il suo profilo con lo sguardo, voglio immortalare con la mente ogni
sfumatura
del suo viso. Intreccio le mie dita alle sue costringendomi a
distogliere lo
sguardo dal suo corpo, avvolta nel suo vestito avorio è la
più bella sposa che
io abbia mai avuto la fortuna di vedere. La mia sposa. Provo
a
concentrarmi sulle parole del prete che continua ad usare paroloni
altisonanti
per descrivere il nostro amore e il cammino di vita che ci attende,
cazzate, ho
solo voglia di stringerla forte tra le braccia ed assaporare la
morbidezza
delle sue labbra di fragola, il mio unico desiderio è quello
di plasmare il
battito del mio cuore con il suo.
“Per il potere
conferitomi, io vi dichiaro marito e
moglie. Benedetto ragazzo, ora puoi baciare la sposa.”
Non lascio che le parole del
prete raggiungano la
profondità delle mie orecchie, le mia braccia cingono con
dolce irruenza la
vita di mia
moglie tirandola
stretta a me, sorride
divertita mentre osserva un fiore abbandonare la sua perfetta
acconciatura.
Bacio le sue labbra, ed è un’esplosione di
emozioni mi travolge. Zucchero
filato. Il
suo sapore mi travolge e mi
inebria, esattamente come il primo momento in cui le mie labbra hanno
sfiorato
le sue.
"Tua, per sempre."
"Tuo, per sempre."
Sette anni, dieci mesi,
dodici giorni, otto
ore fa. E adesso è per
sempre.
Angel ’s
Corner
Nuova
storia...nuovi personaggi a cui
spero darete una possibilità. Nuovi personaggi a cui spero
finirete per
affezionarvi, nuovi personaggi in cui lascio una parte di me.
Non
mi dilungo molto nelle mie note autore…spero
di leggere i vostri commenti e i
vostri
pareri a questo primo caitolo, breve ma credetemi importantissimo per
la
storia.
Un
bacio
Angel