Pallida luna
Portami fortuna
Che stasera gioco al lotto
Voglio vincere di brutto
Io do i numeri di botto
Ma quel grasso farabutto
Ha truccato la giocata
Porcatroia, m’ha fregata!
Con un calcio nel sedere
La giustizia ristabilii
Mai più si fece vedere
Quel tizio che in America spedii.
Maledizione!
Ma è una persecuzione!
Pure all’ippica ho perso!
Ma che destino avverso!
Mii che maledizioni!
Mi fan proprio venir due…
(spengono il microfono
a Smeagol per qualche istante)
Poichè se la fortuna è cieca
Ohimè, la sfiga ben ci vede!
E il permesso non ti chiede
Per inseguirti bieca
Se mai la dovessi incontrare,
due calci in quel posto le vorrei dare
a meno che non sia uomo
che le cose son ben altre
e non più dalla bocca lo stesso suono
ma più acuto e penetrante
canterà poi in soprano
in un modo sopraffino
e la gente dal divano
gli farà un bell’inchino
ma non è proprio serata,
perché sono scivolata
su una buccia di banana
ma fortuna sì marrana
che mai vista prima fu.
M’inseguì anche a timbuctù.
In Alaska e nella terra deserta
Di affogarla io tentai,
ma non me ne ero accorta:
nel deserto l’acqua sai,
non ce n’è poi cosi molta…