Tremotino si fermò esitante fuori dall’ingresso della biblioteca. Era più di una settimana che non vedeva Belle, in quei giorni non era riuscito ad incontrarla mai per le strade di Storybrooke nonostante adesso le frequentasse con più assiduità nella speranza di vederla. Percorreva a piedi con enorme sforzo il tragitto tra casa e  negozio al solo scopo di intravederla anche solo per un attimo ma non era mai successo. Sapeva che gli sarebbe bastato andare da Granny dove Belle passava il suo tempo libero insieme all’amica Ruby ma non vi aveva messo piede. Sarebbe stata un’invasione di campo da parte sua nello spazio di lei e lui non voleva imporre la sua presenza, non voleva obbligarla alla sua compagnia soprattutto in presenza di altri. Non voleva metterla in imbarazzo facendosi vedere insieme a lei. L’amava così tanto che desiderava fosse libera davvero. Eppure dopo più di una settimana sentiva la sua mancanza terribilmente. Doveva fare qualcosa era insopportabile stare lontano da lei dopo averla ritrovata. E in fondo Belle gli aveva lasciato ancora una mezza possibilità non escludendolo del tutto dalla sua vita.
Da quando le aveva regalato la biblioteca Belle trascorreva tra i suoi adorati libri l’intera giornata, non li lasciava mai, capiva che quello era per lei il paradiso. Se voleva incontrarla doveva andare lì. Inoltre nessuno lo avrebbe visto parlarle evitando così a lei qualsiasi imbarazzo. Se voleva avrebbe potuto fingere con gli abitanti di Storybrooke di non conoscerlo. Chiaramente quello era l’unico modo per vederla.
Sospirò facendosi coraggio e con gesto deciso tirò la porta, entrando  nella quieta penombra della biblioteca. Belle si voltò verso il nuovo visitatore proprio mentre la porta si richiudeva alle sue spalle.
“Salve, Belle” la salutò con voce esitante. Ora che l’aveva davanti agli occhi sentì che forse il suo piano non era così perfetto.
“Ehi” rispose lei con un sorriso.
Prima che avessero avuto il tempo di pensare a cosa dire e rompere l’imbarazzo un ragazzino si avvicinò al bancone decidendo che quello era il momento giusto per richiedere la tessera della biblioteca. Belle, dolce come sempre, cominciò a compilare i moduli necessari mentre Tremotino si avviò tra gli scaffali.
Il ragazzino era appena uscito felice con la sua tessera in mano che dalla porta entrò Ruby.
“Ciao. Ti ho portato il pranzo” disse, mostrandole un pacchetto.
“Ma…” rimase interdetta Belle non avendolo chiesto
“Ho ricevuto un’ordinazione da portare qui. Una porzione di hamburger e the freddo. E’ di sicuro per te.” Riprese con un sorriso Ruby porgendoglielo. Belle cominciò a capire. L’ordinazione e la sua presenza lì non erano un caso.
“Puoi portarmene un’altra porzione?” chiese all’amica.
“Certo, 5 minuti ed è qui.”
A Belle non ci volle molto per ritrovare Tremotino tra gli scaffali in fondo quello era il suo regno e poi  aveva vissuto a  casa di Rumple  il tempo necessario per vedere i libri che aveva letto e capire quello che amava. Sapeva perfettamente dove cercarlo
“Ehi” disse questi mentre richiudeva un libro.
“Ti va di pranzare?” chiese decisa Belle “Ruby ha portato due porzioni” e rispondendo al suo sguardo interrogativo continuò “Gliel’ho chiesto io. Perché non hai ordinato per due?”
“Non volevo imporre la mia presenza. Non volevo che ti sentissi obbligata” rispose Tremotino perdendosi nel lago blu dei suoi occhi.
“Oh Rumple, vieni” riprese Belle con un sorriso e prendendolo per mano lo portò al tavolo dove aveva poggiato i pacchetti di Granny’s.
“Credo che ormai avrai già provato gli hamburgers” disse Tremotino mentre si sedeva aiutandosi con il bastone.
“Certo che no!” rispose meravigliata Belle “Ho detto che li avremmo mangiati insieme. Anche se mi hai fatto aspettare parecchio ho rispettato la mia promessa.”
“Scusami” sussurrò Rumple ripensando con una fitta di rimorso a tutti i problemi che si era fatto prima di trovare il coraggio di agire.
“Non c’è niente da perdonare, Tremo. Scherzavo.”
“Ma comunque è vero che non hai provato gli hamburger?’” chiese esitante Tremotino.
“Sì, ti ho aspettato.” Rispose dolcemente Belle, Tremotino era sicuro che lei sapeva quanti dubbi e paure lo avevano tormentato per quel primo appuntamento, lei era capace di capirlo come nessun altro al mondo.
“Beh allora non c’è tempo da perdere. Non voglio privarti ancora di questa delizia.”
Aperto il pacchetto Belle assunse un’aria meravigliata “Ma non ci sono posate” esclamò.
Tremotino scoppiò a ridere.
“Non sei carino a farti beffe di me” si corrucciò Belle.
“Scusa ma l’espressione del tuo viso è irresistibile.” Riprese Tremotino cercando di riguadagnare il controllo. Ma adesso anche Belle sorrideva, vedere Rumple ridere le riscaldava il cuore.
“Vedi darling gli hamburger si mangiano con le mani. Ecco così” disse Tremotino prendendo tra le dita il suo panino e dandogli un morso.
Belle un po’ esitante imitò Rumple assaggiando a sua volta.
“Com’è?” chiese lui con un po’ di ansia.
“Buonissimo! Non avevo mai mangiato niente di simile. E’ più buono perfino del pancake.”
Finirono di mangiare in silenzio poi, mentre sorseggiava il suo the, Belle disse “Potevamo andare a mangiare da Granny’s però.”
“Non sapevo se avresti lasciato il tuo regno, principessa.” Rispose Tremotino indicando gli scaffali che li circondavano.
“Mmm secondo me non credevi che l’avrei lasciato per te. Temevi che non volevo farmi vedere con te qui a Storybrooke.”
Non era una domanda, era una constatazione. “Può darsi.” Ammise era impossibile mentirle.
 “Come hai potuto pensare una cosa così stupida.” sorrise Belle accarezzandogli la guancia.
La guardò negli occhi e le sue preoccupazioni si dissiparono all’istante, l’ansia e le paure per quell’incontro erano ormai  lontanissime da quella libreria. Parlare con Belle era sempre stato facile, lei era in grado di superare ogni sua barriera. L’orologio del paese suonò le 4 e loro erano ancora lì discorrendo di libri, della vita e dei progetti futuri per ritrovare Bae.
“Oh è tardi. Devo riaprire.” Disse Belle con una nota di delusione nella voce. Per entrambi quelle ore passate insieme erano state una piacevolissima boccata d’aria.
Tremotino si alzò portando con sé il libro preso dallo scaffale.
“Che libro hai scelto?” chiese curiosa Belle accompagnandolo alla porta.
“Stevenson, lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde. E’ diciamo alquanto autobiografico per me”
“L’ho letto” lo interruppe con entusiasmo Belle.
“Sei qui solo da una settimana” si sorprese Tremotino.
“Ho già letto una ventina di libri. Sono una tentazione irresistibile per me. E poi ho 28 anni di lettura da recuperare rispetto a te.”
“Beh se continui con tale ritmo mi supererai in un baleno. Che stai leggendo adesso?”
“Dumas”
“I tre moschettieri, scommetto”
“Già l’avevo iniziato da te. E’ veramente fantastico pieno di duelli e d’avventura.”
“D’Artagnan, la regina, il duca di Buckingham”
“So che sai come va a finire ma non dirmi nulla”
“Ok resterò muto, promesso.”
“Mi è venuta un’idea. Perché non riprendiamo la vecchia abitudine che avevamo nel Castello Oscuro? Non parleremo di un libro fino a che entrambi non abbiamo finito di leggerlo. Che ne dici abbiamo un accordo?” disse Belle in una fedele imitazione di lui che lo fece sorridere.
“Lo trovo grandioso. L’accordo è sigillato.”
“Perfetto. Grazie di tutto Rumple.”
“Grazie a te, dearie.” 
Tremotino uscì dalla libreria con il cuore alle stelle, le basi per i prossimi appuntamenti erano poste.
 
SPAZIO AUTRICE
L’astinenza da OUAT di queste settimane è insopportabile e l’ansia per la 2x19 Lacey cresce di giorno in giorno. Da qui la necessità di ripescare gli appunti di qualche tempo fa e tirare fuori questa One-shot. I tempi sono successivi alla 2x04 quando aspettavamo il primo hamburger-date Rumbelle. Bei tempi quelli quando la cosa peggiore che ci aspettavamo era una litigata, li rimpiango molto dopo tutta la sofferenza che a noi rumbellers è toccata.
Ok mi fermo o le note diventano un’altra storia. Questa è la mia versione del primo appuntamento Rumbelle spero vi piaccia e naturalmente aspetto con trepidazione i vostri commenti.