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Autore: Writer in Love    06/04/2013    2 recensioni
Dopo il concerto Austin venne vicino a me.
-Sei stata fantastica-disse con entusiasmo.
-Grazie-mormorai-anche tu-
-Come farei senza di te?-
Sentii uno strano calore sulle guance, ero arrossita. Austin se ne accorse e rise.
-Che c'è? Troppi complimenti?-disse.
-Sì, non me li merito-
Abbassai la testa per qualche secondo poi vidi che lui mi stava fissando. Si avvicinò e, prima che potessi parlare, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
(STORIA IN FASE DI REVISIONE)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Era passato un quarto d'ora. Austin aveva tentato in tutti i modi di aprire la porta d'acciaio colpendola, ma non c'era riuscito. Si sedette a terra esausto.
-Ally scusami, non riesco ad aprire la porta-disse
-Non ti preoccupare-
Ero troppo preoccupata per Austin per pensare ad un modo per uscire, ma così avrei peggiorato la situazione. Pensai ad un modo per uscire di lì e mi venne in mente.
-Austin, sai se Trish lavora ancora qui?-chiesi speranzosa
-Si, perché?-
-Potrei chiamarla-
Austin controllò l'orologio-Sono le due di notte, non risponderà mai-
-Fidati, Trish risponde sempre al telefono-dissi prendendo il cellulare dalla tasca. Digitai il numero di Trish-Pronto Trish?-
-Ally, quante volte ti ho detto di non chiamarmi in piena notte?-mi rispose
Allontanai il cellulare-Visto? Risponde sempre-sussurrai a Austin.Lui annui arricciando le labbra. Riavvicinai il telefono-Trish, ci serve il tuo aiuto-dissi-Io e Austin siamo chiusi dentro la cella dei gelati, devi aiutarci-
-Perché hai chiamato me?-
-Tu non lavori in una gelateria?-le ricordai
-Oh, è vero-disse-arrivo-attaccò il telefono. Io lo posai in tasca.
-Risolto-sorrisi. Austin fece lo stesso.
-Grande idea, Trish saprà di certo come si apre-disse-passerà le sue ore di lavoro qui-rise
-Lo penso anch'io-
 
Passò qualche minuto. La temperatura si stava abbassando. Iniziai a tremare. Austin se ne accorse e si avvicinò a me. 
-so che è una domanda stupida-disse-ma...hai freddo?-
-Si-risi
Austin si tolse la felpa e me la appoggiò sulle spalle. Mi strinse a sé.
-Va un pò meglio?-mi sussurrò
-Si grazie-sentivo il cuore battere forte contro il petto
-Ally...-sospirò Austin-io volevo dirti...-
Austin fu interrotto dall'arrivo di Trish in pigiama
-E' arrivata la vostra salvatrice-disse in tono eroico. Ci vide abbracciati e sorrise maliziosamente-A quanto pare non vi servo-disse
-No-mi liberai dalla presa di Austin e andai verso di lei-certo che servi-balbettai. Ancora non mi ero ripresa dall'abbraccio di Austin.
-Vabbè-sospirò Trish-come dici tu-
 
Riuscimmo ad uscire dalla cella e a tornare al negozio. Trish tornò a dormire.
Io e Austin tornammo in sala di musica. Appena si sedette vicino a me, ricordai una cosa.
-Austin-si girò verso di me-cosa volevi dirmi nella cella frigorifera?-chiesi
-Ah già-sospirò-volevo dirti che....-si fermò a pensare-si, che ho trovato il ritornello per la canzone e il titolo-
-Davvero?Come ti è venuto in mente-
-Era da un pò che ci stavo lavorando-
-Posso sentirlo?-
-Certo-appoggiò le dita sui tasti e iniziò a canticchiare.
 
There's no way I can make it without you
Do it without you
Be here without you
It's no fun when you're doing it solo
With you it's like wow
Yeah and I know
I, own this dream
Cause I've got you with me
There's no way I can make it without you
Do it without you
Be here without you
 
-E' davvero un fantastico ritornello Austin, ed è perfetto per la canzone-dissi
-Ho pensato a te quando l'ho scritto-disse-è questo quello che ti volevo dire-
-A me?-
-Si, perchè io non avrei potuto seguire il mio sogno senza di te-sorrise
-Neanche io avrei potuto seguire il mio sogno senza di te-
Austin abbassò lo sguardo
-Ora abbiamo la canzone-disse
-Già, ora dobbiamo solo provarla-
Incominciammo a suonare.
 
Aprì gli occhi. La mia testa era appoggiata al piano. Vicino a me c'era Austin.
Mi alzai e lo svegliai.
-Austin, svegliati-
-Quando mi sono addormentato?-farfugliò
-Non lo so, forse mentre provavamo-
-Che ore sono?-
Guardai l'orologio sul muro-11.00-
-Tra un'ora c'è il mio concerto-disse
-Oh accidenti-
 
Preparammo il palco e tutto il necessario. In mezzora riuscimmo a sistemare tutto.
-Ok, è tutto pronto-disse Austin
-Sei nervoso?-
-Non sono mai nervoso-rise
Lo abbracciai. In quel momento entrarono i ragazzi della band.
-Ehi, siete pronti per il concerto-chiese Austin
-Austin c'è un problema, Rick sta male-
-E' un grande problema-
-Chi è Rick?-chiesi
-Il pianista-rispose Austin-e ora che faccio?-
-Austin, noi andiamo a prendere gli strumenti all'altra sala-disse uno
-Ok-annuì
I ragazzi si allontanarono. Austin si girò verso di me e mise le sue mani sulle mie spalle
-Ally, devi aiutarmi-disse-devi suonare tu-
-Austin...lo sai che-
-Ce la puoi fare-
Mi prese per mano e mi fece sedere davanti al piano.
-Prova a suonare la canzone nuova-mi sussurrò
Io la suonai tranquilla
-Visto?Non è difficile-
-Ma ora non abbiamo nessuno davanti-
-Ok-Austin si avvicinò e mi appoggiò il braccio sulle spalle-Chiudi gli occhi e immagina di essere da sola-mormorò
Feci come mi consigliava-Ora...riaprili e fissa i tasti del pianoforte-riaprii gli occhi e fissai il piano-Tu sei da sola nella sala prove-sospirai-e stai suonando-
Suonai ancora. Austin si mise a suonare con me. Ero tranquilla, forse perchè lui era vicino a me.
-Visto?-disse-ce l'hai fatta-
-Si-risposi sorridente
Austin mi sfiorò le dita e mi prese la mano-Suonerai con me?-sussurrò
-Certo-sorrisi
 
Poco dopo iniziò il concerto. Riuscii a suonare per Austin, davanti a tantissime persone. Il negozio era pieno di fan scatenati che gridavano il suo nome.
Quando finì la penultima canzone, Jimmy Star, produttore musicale, sbucò fuori dalla folla e si avvicinò ad Austin.
-Il tuo talento è straordinario-gli disse
-Grazie-rispose entusiasto Austin
-Però vorrei sentirti in un duetto-
-Oh-sospirò
-Puoi?-ripeté Jimmy Star
Austin mi guardò e poi si rivolse al produttore-Mi dispiace non posso-
-Peccato, avresti realizzato il tuo sogno-
Jimmy stava andando via ma lo fermai-Aspetti, Austin può fare un duetto con me-dissi
-Ally che dici?-mi sussurrò Austin
-Bene, fatemi sentire-disse Jimmy Star avvicinandosi al palco
Mi avvicinai ad Austin-Ti ricordi il duetto che ho scritto?-
-Don't Look Down?-chiese Austin
-Te la ricordi?-
-Si-
-Perfetto, cantiamola-
Austin mi afferrò per un braccio-Sei sicura di poter cantare?-
-Si-
Mi sorrise-Grazie Ally-
-Grazie a te-
Partì la musica. Io e Austin iniziammo a cantare.
 
 
I'm walking on a thin line
And my hands are tied 
Got no where to hide
 
I'm standing at a crossroad
Don't know where to go
Feeling so exposed
 
Yeah I'm caught in between
Where I'm going and where I've been
But no, there's no turning back
Yeah 
 
It’s like I’m balanced on the edge
It’s like I’m hanging by a thread
But I’m still gonna push ahead
So I tell myself
Yeah, I tell myself
 
Don’t look down, down, down, down
Don’t look down, down, down, down
Don’t look down, down, down, down
Don’t look down, down, down, down
 
It’d be so easy
Just to run
It’d be so easy
To just give up
 
But I'm not that girl who go turn my back
There’s no turning back
 
No turning back
 
It’s like I’m balanced on the edge
 
It’s like I’m hanging by a thread
 
But I’m still gonna push ahead
So I tell myself
Yeah I tell myself
 
Don’t look down, down, down, down
Dooowwwnnn!
Don’t look down, down, down, down
Don’t look down, down, down, down
Don't look down! Don't look down!
Don’t look down, down, down, down!
 
 
Il pubblico gridò entusiasto. Jimmy Star applause soddisfatto.
-Bravi, sono stupito-disse
-Grazie-dicemmo
-Austin, ti farò un contratto discografico-
-E' fantastico-gridò Austin
-Ora canta la tua ultima canzone, vorrei sentirla-
-Buona fortuna-sorrisi ad Austin e scesi dal palco.
 
Dopo il concerto Austin venne vicino a me.
-Sei stata fantastica-disse entusiasto
-Grazie-arrossii-anche tu-
-Come farei senza di te?-
arrossii ancora. Austin se ne accorse e rise
-Che c'è?Troppi complimenti?-disse
-Si,non me li merito-risi
Abbassai la testa per qualche secondo poi vidi che lui mi stava fissando. Si avvicinò e, prima che potessi parlare, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
 
 
 
 
 
 
 
  
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