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Autore: Acqua_Lovegood    06/04/2013    0 recensioni
Salve ragazze!
Siamo le autrici _Acqua di Cristallo_ e ElyLovegood per adesso non siamo ancora riuscite a scrivere una introduzione decente XD :P
Comunque ci stiamo lavorando su ^_^ Spero che la leggiate comunque!
E soprattutto la recensiate! :3
Un bacio :-*
Vostre autrici
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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HERM, RON, HARRY… E NOI. L’ORDINE DELLA FENICE
Capitolo 1: La lettera
 

 
Salve!!! Siamo le autrici.
Entrambe abbiamo un utente:
 _Acqua di Cristallo_
Ely_Lovegood
Abbiamo creato questa FF che si svolgerà su due punti di vista!!
Riadatteremo il libro di J.K ROWLING HARRY POTTER E L’ORDINE DELLA FENICE agiungendo avvenimenti e personaggi!
Spero vi piaccia anche l’idea,
baci!!!
 _____________________________________________________________

 (NOMI INTERI: Bridget Dagon ; Adelaide Oren)
 
PDV: Adelaide

Camminavo lungo le vie della Oxford babbana.
Mani in tasca.
Sguardo in basso.
E pioggia scassa cazzo.
Eppure non usavo l’ombrello…
Magia ?
Naah, è più divertente così
Dove andavo?
Ma dalla mia amica Bee ovviamente!
Noi due siamo streghe.
Purosangue.
Studiamo insieme a casa però.
Esatto, a Hogwarts non ci siamo mai andate.
Abbiamo iniziato a studiare la magia con i nostri genitori.
Alternandoci.
Prima io da lei.
Poi lei da me.
E così via…
 
PDV: Bridget

Stavo aspettando Dela.
“Dimmi che non ha di nuovo perso l’ombrello.
O dovrà asciugarsi qui.
E io non sono brava in questo genere di incantesimi.
Si attacca al cazzo!’’
Noi facciamo sempre questo genere di incontri.
Abbiamo bisogno di stare da sole, senza genitori.
Parliamo, pensiamo e proviamo qualche incantesimo nuovo.
Non crederete che abbiamo imparato l’incanto Patronus sotto sorveglianza!
Comunque, ero sdraiata sul letto mentre bazzicavo su internet.
“Stupidi computer babbani.
Mai qualcosa di interessante!”
D’un tratto un ronzio.
Il computer era completamente fuso.
Sospirai. Poi ghignai
“Buonasera Dela”
 
PDV: Adelaide

Dopo dieci minuti di passeggiata, arrivai di fronte al portone di casa della mia amica Bee.
Bussai.
Dentro udii dei passi.
La maniglia si abbassò.
Un cigolio.
Un sorriso amichevole e materno mi diede il benvenuto
-Ciao Adelaide-
-Buongiorno signora Dagon- risposi al sorriso
-Bridget ti sta aspettando in camera sua-
-Grazie signora Dagon-
Entrai in casa.
Salii le scale per raggiungere la camera della mia streghella.
Arrivai di fronte alla sua porta.
Ghignai.
Da dentro sentii un ronzio.
Incantesimo riuscito.
Allargai il mio ghigno.
-Ciao streghella mia!- la salutai
Se ne stava sdraiata sul suo letto.
Appena mi vide mi lanciò uno sguardo torvo
Scoppiai a ridere vedendo il fumo che usciva dal suo Pc..
O era dalle sue orecchie…?
-Hai fuso il mio PC!-
-Bhé, siamo pari visto che ieri mi hai quasi uccisa con una presa della corrente!- le risposi a tono mezza ironica spalancando gli occhi in un espressione ebete.
A parte il fatto che io parlo sempre mezza ironica…
Mai detta una parola seriamente…
Comunque!
Mi guardò assottigliando gli occhi ancora di più.
Risi ancora più forte.
Si alzò verso di me alzando gli occhi al cielo e fece per abbracciarmi quando vide che ero tutta bagnata
-Oh no, Dela! Di nuovo! Sarà la terza volta in una settimana!- si lamentò allargando le braccia
Le feci un sorriso sghembo
-E’ la mia natura!-
E tanto per farla incazzare sciolsi i capelli dalla coda e iniziai a scuotere la mia chioma bionda come fossi un cane
 
PDV: Bridget

Ero ricoperta di goccioline.
Non capirò mai certi aspetti di Dela.
Eppure a me piace esattamente così: siamo come la notte e il giorno.
Gli occhi chiari di lei riflettono sempre ironia e spirito.
I suoi sguardi sono facili da comprendere.
Mentre i miei occhi scuri sono un buio di segreti.
Poche persone riescono a capirmi completamente.
E Dela è l’unica che riesce completamente a comprendermi.
Anche perché non voglio che molte persone mi capiscano.
Comunque!
Avevamo deciso di dimenticare l’accaduto della pioggia.
-Allora, come va negli schiantesimi’?- mi chiese
-Oh bene, se per te ‘’bene’’ vuol dire ‘’Sono-andata-a-sbattere-sul-letto-anche-se-sono-riuscita-a-lanciare-l’incantesimo’’!- esclamai
-Bhe, poteva andarti  peggio considerando la tua elevata sensibilità per l’avversario!- mi disse divertita
Tun.Tun.Tun.
-Dela non sei divertente!-
-Che cazzo ho fatto scusa!?-
-Non stai facendo tu questo rumore?-
Tun.Tun.Tun.
Cazzo.
Ecco da dove proveniva quel rumore: la mia finestra.
Andai verso i vetri e vidi un gufo.
Non era possibile.
Sarà un pacco per papà da parte del ministero.
Ma quello non era un pacco.
Bianca,  rettangolare, sottile, grafia ordinata e precisa, sigillo rosso.
Quella era una lettera.
Anzi.
LA lettera.
Anzi.
LE DUE lettere.
 
PDV: Adelaide

Ci guardammo un attimo negli occhi.
Doveva essere un momento profondo.
Pieno di emozioni.
Una roba da film insomma…
Ma il mio carattere sempre ironico e “Inopportuno” me lo impediva
Corsi verso il gufo urlando :
-MIAAAAAA!!-
Iniziai a correre verso il gufo (Il quale sbarrò gli occhi spaventato)
Ero a tre passi da esso quando sentii qualcuno afferrarmi per la vita
-BRIDGET!!- urlai sdegnata ma sinceramente anche un po’ divertita
Cademmo a terra e lì iniziammo una specie di Wrestling
Bridget Vs Adelaide
Furba Vs Impulsiva
Intelligente Vs Scema
Bee esclamò indignata tenendomi saldamente per i fianchi:
Non realizzerai il tuo sogno prima e senza di me signorina!-
 
PDV: Bridget

Avevo così tante domande in testa.
Perché quelle lettere erano lì?
I nostri genitori avevano finalmente cambiato idea e avevano confermato a Silente la nostra iscrizione?
Oppure non ne sapevano niente?
E come sarebbe stato andare a Hogwarts?
Stavo pensando a vuoto?
Non avevo tempo di rispondere a quelle domande perché ero troppo occupata a cercare di calmare Dela
Anche in un momento come questo non riusciva a essere seria: continuava a scalciare e agitarsi.
Il suo sguardo era concentrato su quel piccolo gufo,che osservava tranquillamente la scena.
Continuavamo a sbattere da una parte all’altra della stanza,mettendo a soqquadro tutto.
Il mio letto a baldacchino tutto sfatto.
La mia scrivania in disordine con alcune cose per terra.
Fogli dappertutto.
La mia bacchetta chissà dove.
Quando Dela si calmò e si rimise in piedi esclamò:
-Accidenti, abbiamo la camera talmente simile che mi spavento pure io a vederla tutta incasinata-
Beh, non le abbiamo proprio uguali.
Io color crema.
Lei blu.
Ok, la nostra attenzione tornò sul gufetto, che spiccò il volo dopo averci lasciato le lettere.
Dela acchiappò le lettere con la velocità di un fullmine
Corse giù per la scala a chiocciola
-Ehi, dove corri? Aspettami!!!!!-
Le urlai afferrando velocemente alla bacchetta.
Come cazzo c’era finita sopra al lampadario?!
Ma non era il momento per queste domande!
Corsi dietro alla mia amica cercando di raggiungerla
Quando la raggiunsi, tutta ansimante, la trovai abbracciata ai suoi genitori.
Accanto a loro vidi i miei che mi sorridevano e allora capii.
Era fatta.
  
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